Eni - solo news - n.2

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http://www.finanzaonline.com/forum/mercato-italiano/1138112-eni-solo-news-197.html#post39509373

Riprendo con la prima del nuovo:

Crisi Ucraina: Scaroni, Europa troppo dipendente da gas russo. Italia potrebbe gestire situazione (FT)

ENI Flavia Scarano
24 marzo 2014 - 12:09

MILANO (Finanza.com)
Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, ha espresso nuovamente i suoi dubbi circa il futuro del progetto del gasdotto South Stream a meno che l'Unione europea e la Russia non riescano a trovare un soluzione sull'Ucraina. Lo ha fatto in occasione di un'intervista rilasciata al Financial Times. Scaroni è apparso tuttavia sollevato dall'uscita del gruppo al momento giusto dal maggior giacimento di gas siberiano. Eni ha venduto a gennaio il 60% della quota detenuta in Arctic Russia per circa 3 miliardi di dollari. "Siamo stati astuti a vendere Arctic Russia, abbiamo avuto la giusta tempistica", ha detto il manager spiegando che sarebbe stato molto più difficile realizzare una tale operazione nel momento attuale: "Le compagnie russe sono molto caute ora con il loro cash". E gli eventi in Ucraina, ha aggiunto, hanno rappresentato parte della decisione.

Scaroni poi ritiene che l'Europa sia troppo dipendente dal gas russo per bloccare le importazioni nel breve termine, sebbene creda che l'Italia potrebbe gestire la situazione. A meno che l'Unione europea non raggiunga un accordo con la Russia, l'Ad si aspetta che l'Europa avvii uno sforzo gigantesco per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento, includendo lo sviluppo dello shale gas nel Continente, l'aumento dell'importazione di Gnl e una maggiore focalizzazione sulle forniture di Algeria, Libia e Norvegia.
 
ENI: SCARONI INCONTRA NUOVO PRIMO MINISTRO LIBICO AL THANI

ROMA (MF-DJ)--Paolo Scaroni, amministratore delegato di Eni, si e' recato a Tripoli per incontrare il nuovo Primo Ministro libico, Abdullah Al Thani.

Tema centrale dell'incontro, informa una nota, e' stata l'importanza di mantenere e incrementare gli attuali livelli produttivi di Eni in Libia, di fondamentale importanza per il Paese dal momento che le produzioni operate dalla societa' italiana, congiuntamente con Noc, contribuiscono per buona parte della produzione di idrocarburi libica, assicurando al contempo la generazione di elettricita' per uso locale. Alla luce dei recenti sviluppi geopolitici, Scaroni ha inoltre evidenziato la crescente l'importanza della Libia per la sicurezza degli approvvigionamenti di gas italiani.
pev

(fine) MF-DJ NEWS 24/03/2014 15:01
 
Energia: Scaroni; Ue in ordine sparso, non sara' mai potenza (Corriere)

ROMA (MF-DJ)--"L'indipendenza energetica e' l'indipendenza" e qualche
mese fa "dissi che si poteva riassumere la questione energetica europea in
uno slogan: o siamo disposti come gli americani ad abbracciare lo shale
gas o saremo costretti ad abbracciare Putin".

A dirlo, nel corso di un'intervista al Corriere della Sera, e' l'a.d. di
Eni, Paolo Scaroni, che sottolinea come "da molti anni sostengo che ci sia
bisogno di piu' Europa in termini di interconnessioni. La Ue ha pensato di
poter giocare un ruolo tra i grandi del mondo pur non essendo indipendente
energeticamente, ma cosi' non funziona". Per Scaroni oltre ai problemi
legati ai costi dell'energia per l'Europa e alla scarsa capacita' di
mantenersi competitiva, oggi "abbiamo anche un potenziale problema di
approvvigionamenti".

Sul fronte della crisi in Ucraina, l'a.d. di Eni precisa che "la crisi
politica e' innegabilmente complicata dal fatto che l'Europa non e'
indipendente dal punto di vista energetico". Per Scaroni, tuttavia,
l'Italia "ha diversificato le forniture e, se tutti gli altri paesi
rispettassero i loro contratti, potremmo fare a meno del gas russo",
grazie alle forniture dall'Algeria e anche dalla Libia: "domenica - spiega
Scaroni - ero nel Paese per accertarmi della sicurezza delle forniture
alternative per l'Italia nel caso la situazione precipitasse". Il neo
primo ministro Abdullah al-Thinni, "mi ha fatto un'ottima impressione. Mi
sento di poter essere abbastanza ottimista sulle nostre forniture di gas
".
liv

(fine)

MF-DJ NEWS 25/03/2014 09:22
 
Eni: Scaroni, situazione South Stream si e' complicata (Corriere)

ROMA (MF-DJ)--"Rispetto a due mesi fa la situazione si e' complicata". Lo afferma l'a.d. di Eni, Paolo Scaroni, parlando del progetto South Stream, il gasdotto partecipato da Eni.

Nel corso di un'intervista al Corriere della Sera, Scaroni spiega che "vedendo le cose da un punto di vista commerciale dovremmo essere favorevoli al South Stream, che permette di evitare il rischio di transito in Ucraina e poi verra' costruito da Saipem, di cui siamo azionisti".

Per l'a.d. Di Eni, tuttavia, "la chiave di lettura della politica dell'occidente potrebbe essere diversa, perche' la costruzione del South Stream sancirebbe i legami tra Russia ed Europa in materia di energia. Il tema - conclude Scaroni - e' complicato dal fatto che l'intera crisi viene gestita da una Commissione europea che sta per scadere e con la prospettiva di elezioni a maggio".
liv

(fine) MF-DJ NEWS 25/03/2014 09:28
 
Eni: Scaroni, oltre a problema costi abbiamo anche potenziale problema di sicurezza approvvigionamenti (Corriere)

ENI Alberto Bolis
25 marzo 2014 - 09:58

MILANO (Finanza.com)
“Oggi, oltre al problema dei costi, abbiamo anche un potenziale problema di sicurezza degli approvvigionamenti. E questo è vero per alcuni Stati molto più che altri”. Così Paolo Scaroni, l’Ad di Eni, in un’intervista al Corriere della Sera dove spiega che la Spagna, il Portogallo e la Gran Bretagna non comprano gas russo, mentre Francia, Italia e Olanda lo acquistano ma hanno anche altri Paesi fornitori. Scaroni avverte però che altre nazioni come Austria, Polonia e Bulgaria senza il gas russo sono al freddo dall’oggi al domani.

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Eni: Scaroni, oltre a problema costi abbiamo anche potenziale problema di sicurezza approvvigionamenti (Corriere)

ENI Alberto Bolis
25 marzo 2014 - 09:58

MILANO (Finanza.com)
“Oggi, oltre al problema dei costi, abbiamo anche un potenziale problema di sicurezza degli approvvigionamenti. E questo è vero per alcuni Stati molto più che altri”. Così Paolo Scaroni, l’Ad di Eni, in un’intervista al Corriere della Sera dove spiega che la Spagna, il Portogallo e la Gran Bretagna non comprano gas russo, mentre Francia, Italia e Olanda lo acquistano ma hanno anche altri Paesi fornitori. Scaroni avverte però che altre nazioni come Austria, Polonia e Bulgaria senza il gas russo sono al freddo dall’oggi al domani.
 
Eni: Hsbc abbassa il rating a underweight dal precedente neutral

- Flash (Italia) oggi 08:26
 
27.03.2014 12:38:51 Eni: Consob, People's Bank of China detiene 2,102%
 
Fine era scaroni

ROMA/MILANO (Reuters) - Il ministero dell'Economia vuole evitare che nei cda delle partecipate Eni, Enel e Finmeccanica figurino amministratori sotto processo o condannati anche con una sentenza non definitiva.
Nei giorni scorsi il Tesoro ha inviato ai tre gruppi una lettera, di cui Reuters ha visto una copia, chiedendo di "introdurre nello statuto sociale un'apposita clausola in materia di requisiti di onorabilità".
Il Tesoro detiene il 30,2% di Finmeccanica e, anche attraverso la Cassa depositi e prestiti (Cdp), il 30,1% di Eni e il 31,24% di Enel. I cda di tutte e tre le aziende sono in scadenza questa primavera.
Il ministero vuole che siano le stesse assemblee sul bilancio del 2013 e sul rinnovo dei cda, riunendosi "anche in sede straordinaria", a introdurre le nuove regole.
I requisiti sono quelli stabiliti dalla direttiva del 24 giugno 2013, rimasta finora inapplicata.
La lettera ricorda che costituisce causa di ineleggibilità "l'emissione del decreto che disponga il giudizio", cioè l'avvio di un processo, per numerose tipologie di reati.
L'elenco comprende i delitti contro la pubblica amministrazione, i reati tributari e fallimentari e i delitti previsti dalle norme sull'attività bancaria, finanziaria ed assicurativa. Ma anche il traffico di stupefacenti.
Nei casi citati, oltre a ineleggibilità o decadenza per giusta causa, è escluso il diritto al risarcimento dei danni, "fatti salvi gli effetti della riabilitazione". Quest'ultima eccezione si riferisce all'articolo 178 del codice penale, in base al quale, dopo un certo numero di anni, scontata la pena e ottemperato ad una serie di condizioni civilistiche, un condannato può chiedere al Tribunale di sorveglianza la propria riabilitazione, che estingue gli effetti della sentenza.
La decadenza scatta anche nel caso l'amministratore sia sottoposto "ad una pena detentiva", ad una "misura di custodia cautelare o di arresti domiciliari".
LA SITUAZIONE GIUDIZIARIA DI CONTI E SCARONI
La direttiva mutua dal codice civile la procedura da seguire qualora un consigliere sia rinviato a giudizio "nel corso del mandato".
In questo caso l'amministratore deve darne comunicazione al cda, che ha il compito di verificare l'esistenza di una delle ipotesi previste per la decadenza.
Tuttavia, il cda può sottoporre all'assemblea una "proposta di permanenza in carica" se ritiene che sia "preminente interesse della società" confermare il manager in carica.
Se l'assemblea vota contro l'orientamento del cda, "l'amministratore decade con effetto immediato".
Nella lettera il Tesoro giudica opportuno che la nuova clausola statutaria "venga evidenziata anche in relazione al processo di presentazione delle liste per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione", dando così ai soci la possibilità di valutare le possibili conseguenze sui candidati.
L'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, e quello di Eni Paolo Scaroni in qualità di ex ad Enel, sono imputati a Rovigo in un processo che riguarda la centrale di Porto Tolle.
Il processo si trova nelle fasi conclusive del primo grado di giudizio. I reati contestati - 'crollo di costruzioni o altri disastri dolosi' e 'rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro' - non rientrano nell'elenco della direttiva.
Scaroni è indagato insieme ad altri dalla procura di Milano per l'ipotesi di reato di concorso in corruzione internazionale nell'ambito di un'inchiesta sulle attività di Saipem in Algeria.
Gli inquirenti ritengono che Eni e Saipem abbiano pagato tangenti da 197 milioni per ottenere lavori pari a 11 miliardi di dollari. [ID:nL5N0B7GH7]. L'inchiesta si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. Eni, Saipem e Scaroni hanno sempre respinto gli addebiti.
Eni, Saipem e Scaroni hanno sempre respinto ogni addebito.
Scaroni venne arrestato nel 1992, quando era un manager di Techint, per tangenti all'Enel e per questo patteggiò nel 1996 una pena di un anno e quattro mesi. I reati furono dichiarati estinti dal tribunale di Milano nel 2001.
 
ENI: AVVIA LA CESSIONE DEL 7% DEL CAPITALE DI GALP (RCO)

Domani il risultato (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 27 mar - Eni ha avviato la cessione, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding, di un quantitativo di 58.051.000 azioni ordinarie pari a circa il 7% del capitale sociale di Galp Energia SGPS S.A., per il quale Amorim Energia B.V. ('AEBV') non ha esercitato il proprio diritto di prelazione ai sensi degli accordi precedentemente comunicati al mercato. Le azioni, si legge in una nota, saranno collocate presso investitori istituzionali qualificati con Goldman Sachs e Mediobanca agenti nel ruolo di Joint Bookrunners. Nei mesi scorsi Eni ha ceduto sul mercato azionario circa lo 0,34% del capitale sociale di Galp, per il quale AEBV non ha esercitato il proprio diritto di prelazione. A seguito della chiusura dell'Offerta, Eni deterra' circa il 9% del capitale sociale di Galp di cui l'8% a servizio dell'exchangeable bond di circa 1.028 milioni di euro emesso il 30 novembre 2012 con scadenza 30 novembre 2015 e circa l'1% soggetto al diritto di prelazione esercitabile da AEBV. In relazione all'Offerta e in linea con la prassi di mercato, Eni ha convenuto un periodo di lock-up di 30 giorni con riguardo alla cessione di ulteriori azioni di Galp, salvo eccezioni standard per operazioni simili. Eni, conclude la nota, prevede di comunicare i termini finali dell'Offerta alla chiusura del collocamento nel corso della giornata di domani. I proventi dell'Offerta saranno utilizzati per finalita' di gestione operativa generale.

com-red

(RADIOCOR) 27-03-14 18:17:39 (0541)ENE,NEWS 3 NNNN
 
Eni: completa cessione 7% Galp a 702,4 mln

MILANO (MF-DJ)--Eni ha concluso il collocamento di 58.051.000 azioni ordinarie, pari a circa il 7% del capitale sociale di Galp Energia Sgps Sa.

Il corrispettivo complessivo, spiega una nota, e' di circa 702,4 milioni euro. L'offerta, realizzata attraverso un accelerated bookbuilding rivolto ad investitori istituzionali qualificati, si e' chiusa a un prezzo finale pari a euro 12,10 per azione.

L'operazione verra' regolata il 2 aprile mediante consegna dei titoli agli investitori e pagamento del corrispettivo ad Eni. A seguito della cessione Eni deterra' circa il 9% del capitale sociale di Galp di cui l'8% a servizio dell'exchangeable bond di circa 1.028 milioni euro emesso il 30 novembre 2012 con scadenza 30 novembre 2015 e circa l'1% soggetto al diritto di prelazione esercitabile da Amorim Energia Bv. In relazione all'offerta e in linea con la prassi di mercato, Eni ha convenuto un periodo di lock-up di 30 giorni con riguardo alla cessione di ulteriori azioni di Galp, salvo eccezioni standard per operazioni simili.

Per finalizzare l'operazione Eni si e' avvalsa di Goldman Sachs e Mediobanca in qualita' di Joint Bookrunners.

com/lab
(fine) MF-DJ NEWS 28/03/2014 09:55
 
Eni SpA aggiornato a "Outperform" di Raymond James (E) Inviato da Pezhman Azimi il 27 marzo 2014
Eni SpA logoEni SpA (NYSE: E) è stato aggiornato attraverso azioni ricercatori presso Raymond James da
un "mercato eseguono" rating ad un rating "outperform" in un rapporto di ricerca pubblicato il Martedì, TheFlyOnTheWall.com relazioni.

Eni SpA Upgraded to “Outperform” by Raymond James (E) - Mideast Time
 
Di nuovo Galp e altro. Banca Akros la vede a 22 euri... :eek:

NEWS 28/03/2014 13.50

Industria

Eni completa la cessione del 7% di Galp
.
 
Postata ora sul thread operativo:

Sentenza storica nel processo a Rovigo sul disastro ambientale della Centrale Enel di Porto Tolle. Dopo diverse ore in camera di consiglio la corte ha condannato a tre anni di reclusione gli ex ad Paolo Scaroni (oggi al vertice di Eni) e Franco Tatò con interdizione di cinque anni dai pubblici uffici. Assolto, per mancanza di elemento soggettivo, l’attuale amministratore e direttore generale Fulvio Conti. Assolti gli altri dirigenti. La corte ha dunque accolto la tesi del pm Manuela Fasolato che chiesto il riconoscimento del nesso causale tra le emissioni in eccesso della centrale e i danni alla salute e all’ambiente. Danni che una perizia Ispra valuta in 3,6 miliardi.
 
Stralcio dal commento di stamane di MF:

Buon avvio di Piazza Affari, debole Eni - Milano Finanza

Nelle prime contrattazioni lo spread tra Btp e Bund è stabile a 172 punti con un rendimento decennale del 3,30%. Il differenziale tra Bonos e Bund è a 166 punti con un tasso del 3,24%. A Piazza Affari il Ftse Mib sale dello 0,43% a 21.784 punti. Eni scende contro corrente a quota 18,18 euro (-0,16%) dopo che l'ad, Paolo Scaroni, è stato condannato dal tribunale di Rovigo a tre anni di reclusione e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici nell'ambito del processo per il disastro ambientale doloso provocato dalla centrale elettrica Enel di Porto Tolle.

Questo potrebbe rendere più difficile per il top manager ottenere una riconferma alla guida del gruppo petrolifero controllato dallo Stato nella prossima tornata di nomine. Scaroni si è detto completamente estraneo alla vicenda e ha annunciato ricorso. "Nonostante le norme restrittive volute dal Tesoro in relazione al coinvolgimento in vicende giudiziarie, non dovrebbe scattare l'esclusione alla conferma di Scaroni alla guida della società", afferma un analista di una sim milanese.

In ogni caso, "la strada verso la permanenza del manager alla guida di Eni sembra a questo punto in salita", aggiunge l'esperto che conferma il giudizio neutral sul titolo. Assolto l'ad di Enel (-0,29% a 4,09 euro), Fulvio Conti. Ieri il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, non ha risposto alla domanda se la sentenza inciderà sulle prossime nomine.

Secondo fonti di stampa, la partita per il numero uno di Eni si sarebbe ristretta a due o tre nomi: fuori Claudio Descalzi, avanzano Stefano Cao, Lorenzo Simoncelli e Vittorio Colao. Quanto a Enel, Conti potrebbe andare alla presidenza, mentre come ad in campo ci sarebbero Luigi Ferraris e Francesco Starace.

Nel frattempo, secondo diverse fonti a conoscenza della situazione, Eni ha incaricato Bank of America-Merrill come advisor per la vendita di una quota del 15% del giacimento di gas in Mozambico, che potrebbe permettere alla società di raccogliere fino a 5 miliardi di dollari. La potenziale cessione di un'altra quota in Mozambico era state anticipata da Eni nel corso della presentazione del piano strategico 2014-2017, in cui erano state delineate cessioni per complessivi 9 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi già realizzate (SeverEnergia).

Infine Eni ha firmato ieri con la norvegese Statoil l'accordo finale sulla revisione del contratto di fornitura di gas a lungo termine che porterà alla cessazione dei procedimenti arbitrali precedentemente avviati. Non sono stati dati dettagli sull'impatto positivo derivante dalla rinegoziazione, ma secondo indiscrezioni circolate nei giorni scorsi potrebbe essere nell'ordine di un miliardo di euro.

"Secondo i nostri calcoli, la rimodulazione del contratto di fornitura vale 650 milioni di euro di effetto positivo. Ci aspettiamo che le attività del gas di Eni chiudano il 2014 con una perdita operativa di 870 milioni di euro, un risultato che tiene in considerazione la rinegoziazione e include un impatto positivo di 650 milioni di euro", conclude l'analista della sim.
 
Notizia di ieri:

Eni: siglato accordo finale con Statoil per revisione contratto fornitura gas

ENI Luca Fiore
31 marzo 2014 - 19:45

MILANO (Finanza.com) Alla luce delle nuove condizioni di mercato, oggi Eni e Statoil hanno firmato l’accordo finale sulla revisione del contratto di fornitura di gas a lungo termine tra le due società. L’intesa implica la cessazione dei procedimenti arbitrali precedentemente avviati da Eni. “L’accordo con Statoil, di particolare importanza alla luce dei recenti sviluppi geopolitici internazionali, rientra nella strategia di Eni volta a rinegoziare tutti i contratti a lungo termine di fornitura di gas in corso, con l’obiettivo di raggiungere un portafoglio competitivo entro il 1 gennaio 2016”, riporta la nota del vane a sei zampe.
 
Eni: prolungato stop di Kashagan (MF)

MILANO (MF-DJ)--Si prolunga lo stop di Kashagan. Mancano ancora i risultati delle analisi sui gas tossici rilasciati a causa della rottura di alcuni tubi avvenuta a ottobre. Era previsto che i test sarebbero stati completati tra febbraio e marzo, ma adesso il consorzio Ncoc (North Caspian Operating Company, di cui fa parte Eni con Exxon, Shell, Total, Kmg, Inpex e Cnpc) fa sapere che si dovrà aspettare almeno fino ad aprile-maggio e nel frattempo fatalmente gli impianti rimarranno chiusi.

L'Ared (Atyrau Region Environmental Department) a seguito di alcune ispezioni ha imposto alle oil company di pagare oltre 700 mln di usd per danni ambientali a causa del surplus di gas bruciato per via dei guasti alle pipeline che lo trasportano dagli impianti offshore a quelli a terra. Ncoc ovviamente ha fatto ricorso all'Economic Court di Atyrau, ma l'Ared è andato avanti stabilendo l'importo della multa e ora i legali di Ncoc sono nuovamente al lavoro. Nella relazione sull'ultimo trimestre 2013 Eni aveva già escluso impatti "sull'ambiente e la comunità circostante".

red/fmr

(END) Dow Jones Newswires

April 02, 2014 02:26 ET (06:26 GMT)
 
Eni: Ubs, Scaroni ha svolto un lavoro molto efficace. Confermato il buy sul titolo

ENI Alberto Bolis
1 aprile 2014 - 17:31

MILANO (Finanza.com) Ubs non cambia idea su Eni confermando il giudizio d’acquisto (buy) sul titolo del colosso petrolifero, con target price a 19 euro, all’indomani della sentenza di primo grado del Tribunale di Rovigo in merito alle vicende della centrale di Porto Tolle che ha visto la condanna di Paolo Scaroni. L’Ad di Eni ha già fatto sapere ieri che ricorrerà in appello. Gli analisti della banca svizzera sottolineano come in questi anni il manager abbia svolto un lavoro molto efficace in condizioni di mercato difficili. Secondo Ubs è “bizzarro” che un caso di dieci anni fa, per giunta quando Scaroni era a capo di Enel, potrebbe avere ripercussioni sulla sua conferma alla guida dell’Eni durante l’assemblea di maggio.

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Bizzarro ma personalmente penso che ormai sia fuori dai giochi...
 
Aggiornamento acquisto azioni proprie. Una miseria........
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