Hera marzo per il resto chi lo sà .... Hera aprile, Hera maggio ..... ollallà!

  • Ecco la 59° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana a doppia velocità per le principali piazze internazionali. In Europa gli indici Euro Stoxx 50 e Dax hanno aggiornato oggi i record assoluti, mentre negli Stati Uniti gli indici di Wall Street S&P 500 e Nasdaq 100 hanno ritracciato dai recenti massimi storici. Martedì scorso è stato diffuso il rapporto di febbraio sui prezzi al consumo degli Usa, che ha evidenziato una lieve accelerazione dell’inflazione. L’indice mostra una crescita del 3,2% su base annua, rispetto al 3,1% di gennaio, mentre il dato core ha rallentato meno del previsto, da 3,9% a 3,8%. Nel complesso, i dati confermano la tesi prudente della Fed sui tagli dei tassi, togliendo qualche certezza a chi spera in una prima mossa nel meeting di giugno. Per continuare a leggere visita il link

zaldon

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Mi permetto e prendo il lusso di aprire il nuovo! ..... :p

Pimpante la ragazza di slancio gli 1,70 ha superato! OK!

Solo ieri avevo scritto di qs livello stregato! ;)
 
Anche oggi bene e nessuno se la fila! .... 1.742 di max ....... va bene il mercato ma i conti????? ....... saranno anche così buoni :D:D
 
Offerte troppo basse, Iris chiede un rilancio alle aziende interessate al suo acquisto

Iris chiede un rilancio al rialzo. Le offerte di acquisto del settore energia non avrebbero soddisfatto le aspettative della multiservizi isontina.

Iris ha chiesto un rilancio alle tre imprese in gara per l’acquisto dei settori energia: AcegasAps con Eni, Hera con Bluenergy e Amga.

Il rilancio richiesto da Iris è dovuto al fatto che le offerte non avrebbero soddisfatto le richieste della società di Gorizia, che per la cessione dei rami (22.500 utenti energia, 57.700 gas) punta a incassare oltre 90 milioni.



venerdì 5 marzo 2010 Bora.La. Gorizia
 
Ciao

Offerte troppo basse, Iris chiede un rilancio alle aziende interessate al suo acquisto

Iris chiede un rilancio al rialzo. Le offerte di acquisto del settore energia non avrebbero soddisfatto le aspettative della multiservizi isontina.

Iris ha chiesto un rilancio alle tre imprese in gara per l’acquisto dei settori energia: AcegasAps con Eni, Hera con Bluenergy e Amga.

Il rilancio richiesto da Iris è dovuto al fatto che le offerte non avrebbero soddisfatto le richieste della società di Gorizia, che per la cessione dei rami (22.500 utenti energia, 57.700 gas) punta a incassare oltre 90 milioni.


venerdì 5 marzo 2010 Bora.La. Gorizia


Eccolo! Proprio a te pensavo che eri silente su Hera! Grande!

Un saluto OK! Buon WE :bow::bow:
 
Utility: Hera, Amga e Acegas-Aps si ritirano da gara per Iris

(MF-DJ)--L'udinese Amga, Acegas-Aps e la cordata formata da Hera e Bluenergy si sono ritirate dalla gara per l'acquisizione degli asset energetici della goriziana Iris Isontina.

Secondo quanto appreso, le candidate all'acquisto non hanno rilanciato l'offerta dopo la richiesta giunta dal comune di Gorizia di 100 mln euro, il doppio rispetto ai 40/50 mln proposti singolarmente dalle tre interessate.

Il ritiro segue quello delle settimane scorse di Edison, di Enia, della trentina Dolomiti Energia, di Ascopiave, della bresciana Erogasmet e della pratese Cosiag.

Il passo successivo dovrebbe ora essere la valutazione delle offerte pervenute per le singole divisioni messe in vendita, ovvero distribuzione gas, distribuzione energia elettrica nella citta' di Gorizia e vendita gas.



Comune di Gorizia ... troppo avido ... come Paperone !


I pretendenti se ne vanno ....:angry: meglio investirli altrove....:yes:



(END) Dow Jones Newswires

March 10, 2010 12:56 ET (17:56 GMT)
 
Iris, nessun rilancio per asset energia -

10 marzo (Reuters) - Tutti e tre i candidati per i rami energetici di Iris isontina - Hera (HRA.MI: Quotazione), Amga Udine e Acegas-Aps (AEG.MI: Quotazione)-Eni (ENI.MI: Quotazione) - non hanno presentato un'offerta di rilancio a fronte di una base d'asta di 100 milioni di euro.

Lo dice a Reuters una fonte vicina al dossier. Alle 18,00 di stasera è stato convocato il consiglio di amministrazione della società di Gorizia, presieduta da Armando Querin, mentre domani si svolgerà una conferenza stampa.

"A quanto risulta tutti e tre i candidati non hanno presentato un rilancio perché la base d'asta di 100 milioni di euro è stata ritenuta eccessiva", sottolinea la fonte.

A questo punto è possibile che la gara proseguirà sulle singole attività energetiche. "Le offerte erano di due tipi: una globale e l'altra sulle singole attività. Bisogna vedere se la società intende proseguire la gara solo sui singoli business", aggiunge.

Gli asset che la società goriziana intende cedere sono: distribuzione, vendita sul libero mercato di gas ed energia elettrica e le rispettive reti.
 
Iris, nessun rilancio per asset energia -

10 marzo (Reuters) - Tutti e tre i candidati per i rami energetici di Iris isontina - Hera (HRA.MI: Quotazione), Amga Udine e Acegas-Aps (AEG.MI: Quotazione)-Eni (ENI.MI: Quotazione) - non hanno presentato un'offerta di rilancio a fronte di una base d'asta di 100 milioni di euro.

Lo dice a Reuters una fonte vicina al dossier. Alle 18,00 di stasera è stato convocato il consiglio di amministrazione della società di Gorizia, presieduta da Armando Querin, mentre domani si svolgerà una conferenza stampa.

"A quanto risulta tutti e tre i candidati non hanno presentato un rilancio perché la base d'asta di 100 milioni di euro è stata ritenuta eccessiva", sottolinea la fonte.

A questo punto è possibile che la gara proseguirà sulle singole attività energetiche. "Le offerte erano di due tipi: una globale e l'altra sulle singole attività. Bisogna vedere se la società intende proseguire la gara solo sui singoli business", aggiunge.

Gli asset che la società goriziana intende cedere sono: distribuzione, vendita sul libero mercato di gas ed energia elettrica e le rispettive reti.


Buonasera! Bene cmq HERA di qs periodi in attesa dei conti!

Io impegnato su EEMS caro nameu8e1 ...... butta un occhio! OK!
 
(*) A2A (A2A.MI), IRIDE (IRD.MI), HERA (HER.MI) - Le principali utility locali sono pronte a dare il via a un secondo consorzio per la realizzazione di impianti atomici e il partner potrebbe essere un gruppo straniero di primo piano, scrive la Repubblica. Si guarderebbe in prima battuta a E.On e poi a GdfSuez (GSZ.PAR).


Reuters - 11/03/2010 08:35:31
 
Premetto: Ottima società

Grafico: TRIX in inversione a negativo

Strategia mia: Buy come se piovesse sul supporto a 1,64

Inversione + dividendo

:D
 

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Premetto: Ottima società

Grafico: TRIX in inversione a negativo

Strategia mia: Buy come se piovesse sul supporto a 1,64

Inversione + dividendo

:D


1,64 con qs intonazione dei market :confused::confused: forse ieri al minimo era già ottima!

Ma se cambia il sentiment per qualche seduta! Oggi ottima chiusura! OK!:yes:

Saluti icaro! :cool:
 
1,64 con qs intonazione dei market :confused::confused: forse ieri al minimo era già ottima!

Ma se cambia il sentiment per qualche seduta! Oggi ottima chiusura! OK!:yes:

Saluti icaro! :cool:

lunedì vediamo se come ha detto Viganò i dati non deluderanno azionisti e mercato. Mi aspetto un dVD di almeno 0,085/0,090 e il titolo a 1,81 minimo verso traguardi :censored: diciamo due ? :censored::censored::censored:
 
HERA - Il Consiglio di Amministrazione approva i risultati al 31 dicembre 2009
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Reuters - 29/03/2010 13:51:36
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HERA , UTILE NETTO CONSOLIDATO 2009 A 85 MLN DA 110,3 MLN IN 2008

Reuters - 29/03/2010 13:52:18
 
Hera
Websim - 26/03/2010 08:08:22
Hera e Techint studiano una jv nei rifiuti. (MF p 12)
 
Hera : 0,08 euro dividendo
Reuters - 29/03/2010 13:52:18
 
Hera, utile netto gruppo 2009 cala a 85 mln, 0,08 euro dividendo
lunedì 29 marzo 2010 14:06

, 29 marzo (Reuters) - Hera (HRA.MI: Quotazione) ha chiuso il 2009 con un utile netto consolidato di 85 milioni di euro, in calo del 22,9% rispetto ai 110,3 milioni di euro dell'anno precedente. Il Cda proporrà agli azionisti un dividendo di 8 centesimi di euro per azione, in linea con quello erogato sul 2008.

L'anno scorso ha visto crescere i ricavi del 13,1% a 4,2 miliardi di euro e il reddito operativo del 3,8% a 291,3 milioni di euro. L'utile netto, si osserva nel comunicato della società, sconta un forte incremento degli oneri finanziari e gli effetti della "moratoria fiscale".
 
Comunicato stampa Hera
 
Hera: utile 2009 cala a 85 mln, cedola 0,08 euro/azione

(Teleborsa) - Roma, 29 mar - Hera ha chiuso il 2009 con un utile netto consolidato di 85 milioni di euro, in calo del 22,9% rispetto ai 110,3 milioni di euro dell'anno precedente.
I Ricavi sono cresciuti del 13,1%, portandosi a 4.204,2 milioni di Euro nel 2009, rispetto ai 3.716,3 milioni di Euro del 2008.

Il Margine Operativo Lordo consolidato di Gruppo alla fine del 2009 è salito del 7,4% passando da 528,3 milioni di Euro del 2008 ai 567,3 milioni di Euro.

Gli investimenti operativi effettuati nel corso del 2009 coincidono con le linee di sviluppo del Piano Industriale e si attestano a 391,5 milioni di Euro.

La posizione finanziaria netta del Gruppo si attesta a 1.891,8 milioni di Euro, in leggero miglioramento rispetto all'ultimo dato trimestrale al 30 Settembre 2009, pari a 1.896,9 milioni di Euro ed è stata ristrutturata con l'emissione di un Eurobond da 500 milioni di Euro, un private placement da 150 milioni denominato in yen e la rinegoziazione di un bond esistente da 200 milioni, che hanno allungato la scadenza media e confermato la solidità della struttura patrimoniale.

Inoltre, il Gruppo ha aumentato la patrimonializzazione con l'emissione di 82 milioni di nuove azioni a servizio della citata operazione di acquisizione delle reti Gas e Teleriscaldamento.

Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all'Assemblea un dividendo per azione di 8 centesimi di Euro, in linea con il dividendo 2008. Lo stacco della cedola avverrà il 7 giugno, con pagamento a partire dal 10 giugno.

Sarà infine proposto all'approvazione dell'Assemblea il rinnovo dell'autorizzazione di acquisto di azioni proprie per un controvalore fino a 60 milioni di Euro per ulteriori 18 mesi.

Il Presidente Tomaso Tommasi di Vignano ha commentato: " La crescita dei risultati di Hera dimostra come la nostra strategia di espansione dei mercati abbia sortito buoni effetti, anche in presenza della grave crisi economica e ciò ha consentito la conferma del dividendo a 8 centesimi di Euro.

In particolare - ha aggiunto il Presidente - mi preme evidenziare il successo commerciale sia nei mercati dell'energia, anche grazie alla crescita fuori dal nostro territorio di riferimento, che nel settore dei rifiuti industriali.

Abbiamo infatti gestito una situazione di mercato molto difficile e siamo riusciti nella seconda parte dell'anno ad invertire il trend negativo del primo semestre, anche grazie alla costituzione di Herambiente, che ci ha permesso di riorganizzare al meglio tutte le nostre attività ambientali."

L'Amministratore Delegato, Maurizio Chiarini, ha commentato "I buoni risultati del 2009 confermano la solida struttura del Gruppo.

Tutte le aree di business si attestano a livelli superiori rispetto al 2008 con un risultato particolarmente positivo nel settore della distribuzione gas e gli accordi con i regolatori locali confermano trend di crescita anche per l'area idrica e ambiente.

Inoltre - ha aggiunto - il processo di riorganizzazione delle società operative territoriali ha contribuito ad accrescere l'efficienza e la semplificazione della struttura aziendale, trasformando le società operative territoriali in unità organizzative per consentire riduzione dei costi e semplificazione organizzativa.

Infine vorrei ricordare il grande successo registrato nella emissione di un eurobond da 500 ml di Euro che ha confermato l'elevata reputazione del Gruppo e ha consolidato il debito al 95% a medio lungo termine."


29/03/2010 - 14:28
 
La moratoria fiscale frena l'utile e il dividendo di Hera
29/03/2010 MF

La moratoria fiscale, come atteso, frena l'utile 2009 di Hera. La multiutility bolognese ha realizzato nel passato esercizio ricavi in crescita del 13,1% a 4.204,2 milioni di euro, un margine operativo lordo consolidato in aumento a 567,3 milioni (+7,4%) e un reddito operativo di 291,3 milioni (+3,8%).

Tutti i dati, eccetto i ricavi decisamente migliori delle attese, sono pressochè in linea con le stime del consenso degli analisti: ricavi intorno a 3,5 miliardi, Ebitda a 565 milioni, Ebit a 299 milioni. Invece l'utile netto è sceso a 71,1 milioni, contro i 94,8 del 2008.

Il consenso degli analisti stimava un utile netto a 85 milioni, ma senza l'effetto della moratoria fiscale sarebbe stato pari a 95,3 milioni, in crescita dello 0,5%. L'Area Ambiente, che si conferma quella con il maggior contributo al mol del gruppo (33%), ha chiuso l'esercizio con un margine operativo lordo a 187,3 milioni, rispetto a 186,3 milioni dell'esercizio precedente.

Gli investimenti operativi 2009 sono stati pari a 391,5 milioni, in contenimento rispetto agli anni precedenti, a seguito del progressivo completamento del piano di sviluppo dei grandi impianti, avviato fin dalla quotazione. Invariato rispetto allo scorso anno il dividendo di 8 centesimi per azione (consenso a 8,2 centesimi). Lo stacco della cedola avverrà il 7 giugno, con pagamento a partire dal 10 giugno.

Il pagamento del dividendo sarà finanziato con gli utili dell'esercizio e per 39,4 milioni attingendo alla riserva distribuibile di circa 57,3 milioni che si è generata in conseguenza della ristrutturazione delle società territoriali del gruppo.

Sarà infine proposto all'approvazione dell' assemblea il rinnovo dell'autorizzazione di acquisto di azioni proprie per un controvalore fino a 60 milioni per ulteriori 18 mesi.

"La crescita dei risultati di Hera dimostra come la nostra strategia di espansione dei mercati abbia sortito buoni effetti, anche in presenza della grave crisi economica e ciò ha consentito la conferma del dividendo a 8 centesimi di euro.

In particolare", ha spiegato il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano: "mi preme evidenziare il successo commerciale sia nei mercati dell'energia, anche grazie alla crescita fuori dal nostro territorio di riferimento, che nel settore dei rifiuti industriali".

"Abbiamo infatti gestito una situazione di mercato molto difficile e siamo riusciti nella seconda parte dell'anno ad invertire il trend negativo del primo semestre, anche grazie alla costituzione di Herambiente, che ci ha permesso di riorganizzare al meglio tutte le nostre attività ambientali", ha aggiunto Tommasi di Vignano. In Borsa il titolo Hera attualmente scende delo 0,52% a quota 1,726 euro.

Prima dell'uscita dei conti questa mattina Banca Imi ha confermato il rating add e il target price a 2 euro su Hera, Equita sim buy e un target price a 1,95euro, Mediobanca outperform e un prezzo obiettivo a 1,96 euro. "Il 2009 è stato sicuramente un anno difficile per Hera", si legge nella nota di Mediobanca.

D'altra parte, "crediamo che i risultati mostrino un buon grado di resistenza della società con incoraggianti segni di ripresa durante gli ultimi due trimestri dell'anno, specialmente per la divisione dei rifiuti. Tutto ciò dovrebbe contribuire a ristabilire una certa fiducia nel potenziale di crescita di Hera, consentendo un recupero dell'azione in Borsa a livelli di valutazione più dignitosi".

Francesca Gerosa
 
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