Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all'inflazione

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

maddyman

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Buoni Fruttiferi Postali indicizzati all'inflazione italiana

Per chi desidera investire in titoli sicuri, legati all'inflazione ITALIANA (FOI ex-tabacchi), e magari non vuole aprire un deposito titoli o semplicemente vuole diversificare i rischi rispetto alle note obbligazioni, o BTPei, o OATei, ecc., una brillante soluzione sono i Buoni Postali Fruttiferi indicizzati all'Inflazione, che si depositano su un conto titoli gratuito delle poste e richiedono semplicemente l'apertura di un libretto di risparmio postale, anch'esso gratuito (e con rendimento 2% lordo sulle eventuali giacenze ivi lasciate).

Passati in sordina per lungo tempo, (anche per via di una certa diffidenza, perchè in posta di solito rifilano clamorose "ciofeche"), col tempo i BPFi si sono fatti conoscere, e ci sono state emissioni di BPFi davvero competitive (ricordo in particolare la favolosa "I18" di Luglio 2007, che garantirà a chi l'ha sottoscritta il 13% REALE dopo 10 anni).

So bene che chi è portato ad investire in obbligazioni tende aprioristicamente a trascurare questi titoli, anche perchè di primo acchito mostrano rendimenti inferiori a quelli di vari BTPi ma a mio parere essi restano ugualmente interessanti per via degli inusuali vantaggi della loro struttura, che ne rendono interessante l'acquisto. E citerei soprattutto: la assoluta assenza di rischio tassi; le spese NULLE di investimento; la loro sicurezza; la diversificazione di base che creano; ma anche la loro ECCEZIONALE compatibilità con eventuali necessità di previdenza integrativa. OK!
(Sono consigliatissimi anche da Beppe Scienza, tra gli altri). :)

I BFPi durano 10 anni e hanno tra i loro pregi i seguenti punti:
1) un rendimento REALE crescente nel tempo.
2) azzeramento rischio tassi: il titolo non è scambiato in borsa, quota sempre "alla pari" e lo si può disinvestire quando si vuole, addirittura incassando interessi REALI dopo i primi 18mesi.
3) protezione del capitale dall'inflazione (a partire dal 18° mese di giacenza viene corrisposto un interesse REALE, ossia sempre superiore all'inflazione).
4) garanzia dello Stato Italiano (Cassa Depositi e Prestiti).
5) custodia titoli postale totalmente gratuita (se contiene solo buoni fruttiferi), ivi incluso l'invio dell'estratto conto annuale.
6) sottoscrivibili in tutta Italia in un qualsiasi ufficio postale, a tagli multipli di 250 EUR (quindi adatti anche a chi può o vuole investire solo piccole cifre).
7) non creano il problema di come re-investire le cedole in quanto sono zero-coupon (o "total return", come a me piace dire per analogia con alcuni indici azionari).

Sono insomma il classico investimento da cassettista alla portata di tutti, che uno va a riesumare dopo 10 anni sicuro di aver ben difeso il capitale (e sorprendendosi dei risultati ottenuti con così poca fatica!) ;)

Ogni volta che qualcuno con pochi soldini da parte mi chiede come metterli da parte, non trovo mai soluzione migliore dei BFPi. OK!

Ne esce una nuova emissione tutti i mesi, sottoscrivibile però SOLO durante il mese di emissione.

Se come me non si ha un conto corrente presso le poste, possono essere sottoscritti in contanti o mediante versamento di un assegno circolare. L'accredito di un assegno circolare però richiede da parte delle poste ben due settimane di tempo, e questo rappresenta l'unico vero "costo occulto indiretto", nel senso che per cifre grosse, due settimane di mancati interessi su un conto online possono cominciare ad essere fastidiose (con WeBank ad esempio sarebbero circa l' 1,1 x mille), ma tant'è, basta saperlo, oppure uno versa in contanti.

Per fare le cose per bene di solito si prende un appuntamento con l'ufficio postale e loro in ufficio privato ti fanno firmare i documenti e ricevono i tuoi soldi. I soldi vengono caricati sul libretto postale; poi si attende l'accredito (due weeks se paghi con assegno circolare, come già detto); a quel punto si dispone la richiesta di investimento dal libretto nei BPFI. Siccome c'è questa scomodità dell'attesa accredito per i circolari (tipici di quando investi forti cifre), conviene valutare se fare l'investimento entro i primi 10gg del mese, così si è sicuri che entro fine mese si riesce a fare tutto con comodo.

Naturalmente tra i (davvero pochi) aspetti fastidiosi occorre mettere in conto che di solito alle Poste (come peraltro in qualsiasi filiale di banca fisica) faranno di tutto per cercare di rifilarti qualche ciofeca finanziaria, tipicamente obbligazioni strutturate. Raccomando quindi di starne alla larga come la peste, ed andare là ben decisi solo sui BPFi. ;)

Le ultime emissioni di Marzo e Aprile sono state abbastanza "povere" (in quanto emesse in un periodo di preoccupazioni per l'alta inflazione), ma io sto sempre alla finestra per vedere se i tassi aumentano. Già Maggio è migliorato discretamente, per esempio.

Per altri dettagli vedere a: http://www.poste.it/bancoposta/buonifruttiferipostali/indicizzati_inflazione.shtml

Inoltre, per via del fatto che non c'è il rischio tassi, uno può sempre valutare mese per mese se gli conviene tenere le emissioni già sottoscritte o riscattarle ed investirle nella nuova emissione. :yes:
Per far questo però è indispensabile tabellizzare i rendimenti bimestrali per poi comporli a piacere; per questo mi sono creato un foglio excel, che vi posto zippato qui in allegato.

Nella tabella si può vedere anche un grafico che ho creato per visualizzare la relazione tra andamento del costo della vita e andamento dei rendimenti reali a 10 anni offerti dai BPFi delle prime 28 serie uscite in altrettanti mesi dal loro lancio sul "mercato". Allego qui anche un estratto di questo grafico. (tenete presente che i grafici sono normalizzati con un fattore arbitrario pertanto l'asse y NON è in scala).
 

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Ultima modifica:
Il fatto di diversificare i propi soldi credo sia una delle cose migliori da fare per un risparmiatore, credo però, dopo aver visitato la pagina del link delle PT, che gli interessi riconoscuito sono molto bassi.
Ho visto che esistono dei buoni fruttiferi ordinari con rendimenti più alti, a prima vista mi sembrano più interessanti, onestamente non ho letto tutto il prospetto informativo.
Ritengo molto interessante il discorso delle zero spese, bisognerebbe trovare un prodotto PT zero spese e rendimenti più alti dei BFPi.
 
Il fatto di diversificare i propi soldi credo sia una delle cose migliori da fare per un risparmiatore, credo però, dopo aver visitato la pagina del link delle PT, che gli interessi riconoscuito sono molto bassi.
Ho visto che esistono dei buoni fruttiferi ordinari con rendimenti più alti, a prima vista mi sembrano più interessanti, onestamente non ho letto tutto il prospetto informativo.
Ritengo molto interessante il discorso delle zero spese, bisognerebbe trovare un prodotto PT zero spese e rendimenti più alti dei BFPi.

Occhio che i tassi dei BFPi sono "reali", ossia sono da "sommare" con
il dato dell'inflazione ISTAT FOI esclusa la componente tabacco
(sempre che questo dato sia "reale".. :D :confused: :'( ).
I tassi dei buoni ordinari sono invece "assoluti", indipendentemente
dal valore dell'inflazione.

A Maddyman chiedo: hai un link dove trovi
l'indice ISTAT FOI esclusa la componente tabacco
migliore di questo?
Inoltre: la riga rossa nel tuo bel grafico che valore esattamente rappresenta?

Mi sto studiando nel frattempo il meccanismo di rivalutazione
e calcolo interessi non proprio semplice! :)

Thread molto interessante, comunque! ;)
Io per esempio stavo pensando a questi buoni per investire i piccoli
regalini che riceve e riceverà da nonni, zii ecc. mia figlia di 18 mesi!
Cosa ne pensate?

PS, per informazione: a questo scopo ci sarebbero anche
i buoni per i minori, con tassi migliori, ma sono "vincolati" sino
al compimento del 18° anno di età (possono essere rimborsati anticipatamente
solo previa autorizzazione del Giudice Tutelare).
E comunque sono a tasso "fisso" e non legati all'inflazione.

Ciao!

Davide - Ghibli
 
Ultima modifica:
Il fatto di diversificare i propi soldi credo sia una delle cose migliori da fare per un risparmiatore, credo però, dopo aver visitato la pagina del link delle PT, che gli interessi riconoscuito sono molto bassi.
Ho visto che esistono dei buoni fruttiferi ordinari con rendimenti più alti, a prima vista mi sembrano più interessanti, onestamente non ho letto tutto il prospetto informativo.
Ritengo molto interessante il discorso delle zero spese, bisognerebbe trovare un prodotto PT zero spese e rendimenti più alti dei BFPi.

Rendimenti bassi? :mmmm:
Ricordati che stiamo parlando di rendimenti REALI, ossia al netto dell'inflazione! :yes:
Cioè per esempio se l'inflazione è al 3,5% e il rendimento reale garantito è il 1,0%, il rendimento complessivo del'investimento è il 4,535%. OK!
In pratica i rendimenti REALI offerti a scadenza dai BPFi sono abbastanza simili a quelli offerti dai BTP, la differenza è che quelli dei BPFi sono crescenti nel tempo (e senza rischio tassi), mentre quelli dei BTPi sono costanti (ma con rischio tassi).
 
Rendimenti bassi? :mmmm:
Ricordati che stiamo parlando di rendimenti REALI, ossia al netto dell'inflazione! :yes:
Cioè per esempio se l'inflazione è al 3,5% e il rendimento reale garantito è il 1,0%, il rendimento complessivo del'investimento è il 4,535%. OK!
In pratica i rendimenti REALI offerti a scadenza dai BPFi sono abbastanza simili a quelli offerti dai BTP, la differenza è che quelli dei BPFi sono crescenti nel tempo (e senza rischio tassi), mentre quelli dei BTPi sono costanti (ma con rischio tassi).

Non sono eccezionali perche' l'inflazione è chiaramente taroccata .

Sul mercato trovo roba del genere ben sotto la pari e con 1 punto ,un punto e mezzo sopra l'inflazione
 
Non sono eccezionali perche' l'inflazione è chiaramente taroccata .

Sul mercato trovo roba del genere ben sotto la pari e con 1 punto ,un punto e mezzo sopra l'inflazione

L'inflazione è taroccata (sono d'accordo con te), ma lo è per tutti gli investimenti allo stesso modo.

Mai detto che i buoni postali sono il miglior investimento del mondo, ma le loro caratteristiche GLOBALI li rendono interessanti, specialmente a fini previdenziali. E' vero però che vanno studiati e capiti astraendosi dalla mentalità tipica delle obbligazioni sul mercato. Chi in vita sua ha sempre e solo comprato obbligazioni deve fare uno sforzo di approfondimento, non può valutarli come se fossero un'obbligazione qualunque.

Quel che trovi sul mercato non ha certamente le stesse caratteristiche (ad esempio ha rischio tassi, bolli deposito titoli, ecc. ecc. ).
Quindi non dico che siano necessariamente meglio i BFPi, ma scartarli sulla base del solo rendimento facciale è del tutto improprio.
 
...
A Maddyman chiedo: hai un link dove trovi
l'indice ISTAT FOI esclusa la componente tabacco
migliore di questo?

Basta guardare il sito dell'istat; a questa pagina trovi anche tutti gli storici:
http://www.istat.it/prezzi/precon/rivalutazioni/

...
Inoltre: la riga rossa nel tuo bel grafico che valore esattamente rappresenta?

La riga rossa rappresenta proprio l'andamento dell'indice FOI ex-tabacchi, con l'isteresi di 2 mesi come previsto dalle modalità di calcolo degli interessi. Non far caso alla scala verticale in quanto le 2 curve sono state "normalizzate" ad hoc per poterne amplificare le variazioni.

...
Mi sto studiando nel frattempo il meccanismo di rivalutazione
e calcolo interessi non proprio semplice! :)
...

Il meccanismo non è difficile, basta comporre anno dopo anno i rendimenti indicati in tabella nel prospetto di ciascun buono. Chiaro che non è possibile gestirlo "a mente"! Per fare paragoni tra diversi buoni sfalsati nel tempo di un numero di mesi a piacere (per capire se conviene riscattare e reinvestire) conviene crearsi un apposito file excel.
 
L'inflazione è taroccata (sono d'accordo con te), ma lo è per tutti gli investimenti allo stesso modo.

Mai detto che i buoni postali sono il miglior investimento del mondo, ma le loro caratteristiche GLOBALI li rendono interessanti, specialmente a fini previdenziali. E' vero però che vanno studiati e capiti astraendosi dalla mentalità tipica delle obbligazioni sul mercato. Chi in vita sua ha sempre e solo comprato obbligazioni deve fare uno sforzo di approfondimento, non può valutarli come se fossero un'obbligazione qualunque.

Quel che trovi sul mercato non ha certamente le stesse caratteristiche (ad esempio ha rischio tassi, bolli deposito titoli, ecc. ecc. ).
Quindi non dico che siano necessariamente meglio i BFPi, ma scartarli sulla base del solo rendimento facciale è del tutto improprio.

Ci sono titoli Mediobanca ad esempio che quotano circa 90 durata settennale che danno il 140/150 per cento dell'inflazione.

Il rischio tassi è identico ,la solidita' di mediobanca è pari a quella delle poste .

perche' dovrei preferire questi titoli postali che danno pochissimo in piu' dell'inflazione (taroccata) e vengono comprati a 100 ??
 
Perché magari sono un ragazzino di 18 anni con 3000 euro che ho ricevuto in regalo, e solo di bolli per il conto e il deposito titoli mi mangio tutto il rendimento ;)
I rendimenti dei BPF sono tutt'altro che esaltanti, ma il fatto che non abbiano spese o commissioni di sorta li può rendere una buona scelta, se le cifre sono piccole...
 
Il rischio tassi è identico ,la solidita' di mediobanca è pari a quella delle poste .
QUOTE]

Occhio ai tranelli!
I Bpf sono emessi dallo Stato (attraverso la Cassa Depositi e Prestiti) e collocati dalle poste: quindi non sono obbligazioni bancarie.

Al di là di questo voglio sottoporvi un quesito: qualcuno saprebbe calcolare quanto è stata l'inflazione negli ultimi 20 mesi circa?
Io ho sottoscritto un buono postale indicizzato all'inflazione di appena 250 euro (così, giusto per provare...) circa 20 mesi fa.
Ma il rendimento è deludente, eppure siamo in periodo di alta inflazione.
Dubito che il mio piccolo buono mi stia proteggendo dall'inflazione e che mi dia anche una piccola maggiorazione... :rolleyes:
Eccovi i dati:

BUONO INDICIZZATO INFLAZIONE emesso il 02/08/2006
capitale: 250,00 valore lordo: 260,33 ritenuta fiscale: 1,29 netto: 259,04

Fatto 100 il capitale, in 20 mesi ho circa 104.13 (al lordo delle tasse).
Per la cronaca si tratta della serie I7 (agosto 2006).
 
Ci sono titoli Mediobanca ad esempio che quotano circa 90 durata settennale che danno il 140/150 per cento dell'inflazione.

Il rischio tassi è identico ,la solidita' di mediobanca è pari a quella delle poste .

perche' dovrei preferire questi titoli postali che danno pochissimo in piu' dell'inflazione (taroccata) e vengono comprati a 100 ??

Il titolo MedioBanca è garantito dallo Stato? :mmmm: Temo di no...
Non capisco per quale motivo ritieni che un'obbligazione bancaria non sia soggetta al rischio tassi... mi sembra molto improprio... :confused:
 
BUONO INDICIZZATO INFLAZIONE emesso il 02/08/2006
capitale: 250,00 valore lordo: 260,33 ritenuta fiscale: 1,29 netto: 259,04

Fatto 100 il capitale, in 20 mesi ho circa 104.13 (al lordo delle tasse).
Per la cronaca si tratta della serie I7 (agosto 2006).

L'inflazione in 20 mesi è stata del 3,68% (rapporto tra i "FOI-ex tabacchi" di FEB 2008 e MAG 2006).
Quindi per la precisione in 20 mesi avresti ottenuto il 4,28% NETTO (vedi ultima pagina del foglio informativo della serie I7).
Ne consegue che il tasso reale garantito su 20 mesi dal tuo buono è stato dello 0,58%.
Vista la breve durata dell'nvestimento e il bassissimo capitale investito, NESSUN investimento legato all'inflazione sul mercato avrebbe potuto renderti di più.

E per risponderti, assolutamente : il tuo capitale è stato protetto dall'inflazione come promesso, e il rendimento non è stato malaccio.

(poi possiamo discutere finchè vuoi che l'inflazione ufficiale è taroccata, ecc. ecc., ma questo è decisamente un altro discorso e comunque vale per tutti gli investimenti legati all'inflazione...).
 
Ultima modifica:
Io per esempio stavo pensando a questi buoni per investire i piccoli
regalini che riceve e riceverà da nonni, zii ecc. mia figlia di 18 mesi!
Cosa ne pensate?
Davide - Ghibli

Qual è l'investimento minimo?

PS, per informazione: a questo scopo ci sarebbero anche
i buoni per i minori, con tassi migliori, ma sono "vincolati" sino
al compimento del 18° anno di età (possono essere rimborsati anticipatamente

Molto interessante.
Io ho un "problema" simile al tuo.
La mia bimba ha 4 mesi, e i nonni/parenti vorrebbero aprirli una sorta di libretto in cui versare ogni tanto qualche soldo.
Il fatto è che con le ultime leggi ci sono grossi problemi a gestire libretti bancari (quelli al portatore non esistono più), e non si possono intestare direttamente alla bimba... percio' sto cercando alternative.

Ciao
 
Qual è l'investimento minimo?

Come già scritto, 250 EUR è il taglio minimo.

La mia bimba ha 4 mesi, e i nonni/parenti vorrebbero aprirli una sorta di libretto in cui versare ogni tanto qualche soldo.
Il fatto è che con le ultime leggi ci sono grossi problemi a gestire libretti bancari (quelli al portatore non esistono più), e non si possono intestare direttamente alla bimba... percio' sto cercando alternative.
Ciao

Puoi sottoscrivere i buoni postali indicizzati all'inflazione a tuo nome, quando scadono li rifai, poi al momento dei 18 anni di tua figlia glieli trasferisci.
Altrimenti fai direttamente i buoni postali per minori, quelli risolvono il "problema" dell'intestazione ma non proteggono necessariamente dall'inflazione...
 
Il titolo MedioBanca è garantito dallo Stato? :mmmm: Temo di no...
Non capisco per quale motivo ritieni che un'obbligazione bancaria non sia soggetta al rischio tassi... mi sembra molto improprio... :confused:

fai bene a non capirlo perche' effettivamente non l'ho mai scritto....

Cosa intendi per rischio tassi ??'

Che i tassi improvvisamente si alzino a dismisura e tu rimani con i tassi di prima ???

Esiste sicuramente per il tasso fisso .Un po' meno per il variabile visto che lo sfasamento è di circa un anno .

Io non credo che Mediobanca sia a rischio piu' delle Poste e in ogni caso non me ne preoccuperei eccessivamente perche' se fallisse Mediobanca credo che anche lo stato avrebbe qualche problema con i suoi titoli o quelli che garantisce .

Non voglio fare polemica ,dico solo che il rendimento di questi titoli è piu' basso di quello che offre il mercato.

Rischiando un po' di piu' ho appena comperato Delle Lehman Bors a 74 scadenza 2014 che danno inflazione europea piu' 1,2 .-rendimento annuo intorno all8/9 per cento
 
...
Cosa intendi per rischio tassi ??'

Intendo dire che il valore nominale delle obbligazioni che compri può subire variazioni in funzione degli andamenti di mercato e del suo "sentiment" a proposito della solidità di MedioBanca. Nel caso in cui ti trovassi a dover vendere in quel momento subiresti una perdita in conto capitale non irrilevante.
Vuoi un esempio? Io ho comprato dei BTPi in Marzo a 101,5; oggi per via della perdita di fiducia del mercato nei titoli italiani quotano a circa a 99,5, se fossi costretto a venderle oggi quindi avrei una perdita secca di circa il 2% del mio investimento in neanche 2 mesi!!!
Questo evento NON può accadere con i buoni postali. Capisci che differenza?

...
Io non credo che Mediobanca sia a rischio piu' delle Poste e in ogni caso non me ne preoccuperei eccessivamente perche' se fallisse Mediobanca credo che anche lo stato avrebbe qualche problema con i suoi titoli o quelli che garantisce .

Ripeto: devi confrontare MedioBanca con lo stato italiano. PosteItaliane è soltanto il collocatore. La tua è una opinione soggettiva condivisibile, ma dal punto di vista oggettivo è chiaro che un investimento in titoli garantiti dallo stato è più sicuro di un bond bancario.

Non voglio fare polemica ,dico solo che il rendimento di questi titoli è piu' basso di quello che offre il mercato.

Certamente: i Buoni postali scontano nel loro rendimento una maggior sicurezza (de iure e de facto), la stabilità della quotazione, e altre "plus" che li differenziano da normali obbligazioni (e che ho già descritto con una certa profusione di dettagli, direi). Se poi a uno non interessano queste features, fa bene a non comprarli. Ma non neghiamo che esse esistono! :)

Volendo proprio semplificarti "terra terra" il concetto, è come se i BFPi fossero una specie di "Conto Deposito" con rendimenti crescenti nel tempo E REALI.

Ah, giusto per completezza ti segnalo che tra i miei investimenti ho anche le obbligazioni mediobanca inflation linked... magari abbiamo anche la stessa emissione! ;)
I BFPi li ho comprati per diversificare e come base solidissima a fini di previdenza integrativa. Una specie di TFR aggiuntivo, insomma. OK!
 
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Intendo dire che il valore nominale delle obbligazioni che compri può subire variazioni in funzione degli andamenti di mercato e del suo "sentiment" a proposito della solidità di MedioBanca. Nel caso in cui ti trovassi a dover vendere in quel momento subiresti una perdita in conto capitale non irrilevante.
Vuoi un esempio? Io ho comprato dei BTPi in Marzo a 101,5; oggi per via della perdita di fiducia del mercato nei titoli italiani quotano a circa a 99,5, se fossi costretto a venderle oggi quindi avrei una perdita secca di circa il 2% del mio investimento in neanche 2 mesi!!!
Questo evento NON può accadere con i buoni postali. Capisci che differenza?



Ripeto: devi confrontare MedioBanca con lo stato italiano. PosteItaliane è soltanto il collocatore. La tua è una opinione soggettiva condivisibile, ma dal punto di vista oggettivo è chiaro che un investimento in titoli garantiti dallo stato è più sicuro di un bond bancario.



Certamente: i Buoni postali scontano nel loro rendimento una maggior sicurezza (de iure e de facto), la stabilità della quotazione, e altre "plus" che li differenziano da normali obbligazioni (e che ho già descritto con una certa profusione di dettagli, direi). Se poi a uno non interessano queste features, fa bene a non comprarli. Ma non neghiamo che esse esistono! :)

Volendo proprio semplificarti "terra terra" il concetto, è come se i BFPi fossero una specie di "Conto Deposito" con rendimenti crescenti nel tempo E REALI.

Ah, giusto per completezza ti segnalo che tra i miei investimenti ho anche le obbligazioni mediobanca inflation linked... magari abbiamo anche la stessa emissione! ;)
I BFPi li ho comprati per diversificare e come base solidissima a fini di previdenza integrativa. Una specie di TFR aggiuntivo, insomma. OK!

Sai tutto dipende dagli obiettivi che uno si pone.

Io cerco qualcosa che mi difenda realmente dalla svalutazione .

essendo convinto che tra inflazione ufficiale e inflazione reale e personale ci sia almeno due o tre punti di differenza ,allora cerco strumenti che mi possano salvaguardare .

Io personalmente conto di non muovere questi titoli e portarli a scadenza e per questo privilegio titoli relativamente lunghi e quindi non mi preoccupa eccessivamente l'oscillazione del prezzo di mercato .

Vista la cordialita' e garbo con cui rispondi preciso che la mia è un'opinione personale che tiene conto della mia propensione al rischio che puo' essere diversa da chi vuole l'assoluta (si fa per dire..) sicurezza.
 
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Sai tutto dipende dagli obiettivi che uno si pone.
...
Vista la cordialita' e garbo con cui rispondi preciso che la mia è un'opinione personale che tiene conto della mia propensione al rischio che puo' essere diversa da chi vuole l'assoluta (si fa per dire..) sicurezza.

OK, tutto chiaro.
L'importante è aver presente che (per prodotti efficienti) il maggior rendimento si ottiene a costo di correre un maggior rischio.
Ci tenevo solo a specificare che a mio parere i BPFi sono prodotti abbastanza efficienti per cià che offrono.
Per controesempio: compravendendo ETC sul petrolio ho fatto un +8% in un mese, ma nonostante questa performance il rischio di tale investimento è assolutamente inadatto a fini "previdenziali". I Buoni postali indicizzati all'inflazione invece sono una certezza. L'importante è aver chiari gli obbiettivi di investimento che uno si pone, e - come scrivi anche tu - la propria propensione al rischio.
OK!
 
Manticora il divaricamento tra inflazione reale e ufficiale è indubbio.
Io credo che questo divaricamento sarà sempre meno marcato in futuro, poichè lentamente l'inflazione si sta trasferendo dai prodotti petroliferi e dalle commodities ai prodotti finiti. La capacità disinflattiva della globalizzazione diverrà inflattiva. Detto in altre parole e semplificato i cinesi cominceranno a mangiare carne e a reclamare salari più altri per stare dietro ai maggiori costi della vita. Questo farà sì che molti prodotti inseriti nei panieri istat il cui prezzo continuava a diminuire cominceranno a gonfiare l'inflazione.
 
L'inflazione in 20 mesi è stata del 3,68% (rapporto tra i "FOI-ex tabacchi" di FEB 2008 e MAG 2006).
Quindi per la precisione in 20 mesi avresti ottenuto il 4,28% NETTO (vedi ultima pagina del foglio informativo della serie I7).
Ne consegue che il tasso reale garantito su 20 mesi dal tuo buono è stato dello 0,58%.
Vista la breve durata dell'nvestimento e il bassissimo capitale investito, NESSUN investimento legato all'inflazione sul mercato avrebbe potuto renderti di più.

E per risponderti, assolutamente : il tuo capitale è stato protetto dall'inflazione come promesso, e il rendimento non è stato malaccio.

(poi possiamo discutere finchè vuoi che l'inflazione ufficiale è taroccata, ecc. ecc., ma questo è decisamente un altro discorso e comunque vale per tutti gli investimenti legati all'inflazione...).

Bah... :(:rolleyes:
Mi sembra una situazione paradossale: il capitale sarà pure stato protetto dall'inflazione, ma quasi due anni per ottenere il 4% in cifra assoluta...
Praticamente è quanto ti rende (in un solo anno) un Etf monetario sul tasso interbancario Eonia o un banalissimo Bot o Btp o Cct.
Intendiamoci, questa discussione è un puro esercizio di scuola per appassionati della materia: volutamente non sto considerando costi del deposito titoli, commissioni bancarie o altro per non inquinare il ragionamento...
E, nonostante tutto, il rendimento è superiore a quello di un equivalente buono ordinario sottoscritto nello stesso giorno.
Ecco la simulazione del calcolatore delle poste per un ipotetico Bpf ordinario sottoscritto lo stesso giorno del mio Bpf-i, il 2/8/2006:
capitale 250 valore lordo oggi 257.98 ritenuta 1.00 netto 256.98
Fatto 100 il capitale, ora il Bpf varrebbe 103.19.
 
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