M-Real Corporation TV 8,82%

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XS0276828042 M-Real Corporation TV (euribor + 412 bp), rende l'8,82%, e scade il 15/12/2010. Mi sembra un bel titolino, una emissione da 400 milioni che quota intorno a 96 e ha una durata relativamente contenuta. La società è finlandese, controllata da una cooperativa e nel cui capitale figuarno anche fondi pensione finalndesi, attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti cartari principalmente in Europa. Fattura oltre 5 mld di euro all'anno. Recentemente è stata declassata a B- da Standard & Poor's per via delle recenti turbolenze sui mercati che hanno coinvolto anche il debito de M-Real Corp., per cui il prezzo è sceso di qualche punto, ma i conti sono tornati in ordine quest'anno. Potrebbe essere un'occasione d'acquisto. OK!
Che ne dite?
 
XS0276828042 M-Real Corporation TV (euribor + 412 bp), rende l'8,82%, e scade il 15/12/2010. Mi sembra un bel titolino, una emissione da 400 milioni che quota intorno a 96 e ha una durata relativamente contenuta. La società è finlandese, controllata da una cooperativa e nel cui capitale figuarno anche fondi pensione finalndesi, attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti cartari principalmente in Europa. Fattura oltre 5 mld di euro all'anno. Recentemente è stata declassata a B- da Standard & Poor's per via delle recenti turbolenze sui mercati che hanno coinvolto anche il debito de M-Real Corp., per cui il prezzo è sceso di qualche punto, ma i conti sono tornati in ordine quest'anno. Potrebbe essere un'occasione d'acquisto. OK!
Che ne dite?

Taglio nominale 50.000 euro
 
C'è una call a 102 a partire dal 15/12/2007, poi a 101 dal 2008 e a 100 dal 2009. Ma a acquistando adesso a 96, non sarebbe male!

Dubito siano in grado di esercitarla, quella call... ;) ho tradato un altro bond M-Real a tasso fisso, e se fai una ricerchina in sezione con la parola "M-Real" nel solo titolo dei 3D, ti viene fuori un 3D dedicato e del materiale ...

Sono impegnati in una importante ristrutturazione, e secondo me, nonostatante il pessimo score dei rating, hanno discrete chances di non andare in default...

Però è un bond ad altissimo rischio per una serie di circostanze... fra l'altro, non generano allo stato fcf (prevedono di farlo dal prossimo anno) e possono permettersi di tenere fede agli impegni con i debitori soltanto attraverso i proventi da dismissione di asset.
 
C'è una call a 102 a partire dal 15/12/2007, poi a 101 dal 2008 e a 100 dal 2009. Ma a acquistando adesso a 96, non sarebbe male!
certo bisogna saperlo seguire il titolo
parliamo sempre di un B-
bisogna sapere fare un buon monitoraggio dell'investimento
lo speculativo in pratica è per chi ha determinate competenze
molto probabilmente tu sei molto specializzato in questo settore
 
certo bisogna saperlo seguire il titolo
parliamo sempre di un B-
bisogna sapere fare un buon monitoraggio dell'investimento
lo speculativo in pratica è per chi ha determinate competenze
molto probabilmente tu sei molto specializzato in questo settore

Beh, non sono specializzato, anche se il settore che prefrisco è quello dei corporate bond. Seguo l'istinto e ci ragiono su un po'. Mi fido del fatto che la società è finlandese (non è italiana!), ci sono dentro fondi pensione e lavoratori che partecipano direttamente agli utili. Si tratta di un'industria cartaria, per cui non si prevede un'espansione enorme del fatturato se non acquisendo nuovi punti di distribuzione nel mondo. E' probabile che la call la possano esercitare a partire dal dicembre del 2008, non subito (come dici tu), quando i tassi non cresceranno più e quindi possono rifinanziarsi a costi più bassi. Per il resto, le cedole le pagheranno.
 
Beh, non sono specializzato, anche se il settore che prefrisco è quello dei corporate bond. Seguo l'istinto e ci ragiono su un po'. Mi fido del fatto che la società è finlandese (non è italiana!), 1) ci sono dentro fondi pensione e lavoratori che partecipano direttamente agli utili. Si tratta di un'industria cartaria, per cui 2) non si prevede un'espansione enorme del fatturato se non acquisendo nuovi punti di distribuzione nel mondo. 3) E' probabile che la call la possano esercitare a partire dal dicembre del 2008, non subito (come dici tu), quando i tassi non cresceranno più e quindi possono rifinanziarsi a costi più bassi. 4) Per il resto, le cedole le pagheranno.

1) Visto l'andamento più recente, è più probabile che partecipino direttamente alle perdite.... ;) :o

2) Hanno venduto mesi addietro dopo uno spin off l'unità aziendale che gestiva una buona fetta delle attività distributive...

3) Non hanno i soldi per ritirare il bond esercitando la call

4) Se poi non le dovessero pagare, andranno in default... come succede in questi casi... OK!
 
Ho trovato questo
M-real Corporation Stock Exchange Release 22.10.2007

Standard & Poor's has today downgraded M-real Corporation's B rating to B-. The outlook of the rating was changed from negative to stable.

Downgrade has an annual impact of approximately EUR 2 million on M-real's current financing costs.

M-REAL CORPORATION

Further information:
Seppo Parvi, CFO, tel +358 10 469 4321


 
1) Visto l'andamento più recente, è più probabile che partecipino direttamente alle perdite.... ;) :o

2) Hanno venduto mesi addietro dopo uno spin off l'unità aziendale che gestiva una buona fetta delle attività distributive...

3) Non hanno i soldi per ritirare il bond esercitando la call

4) Se poi non le dovessero pagare, andranno in default... come succede in questi casi... OK!

Se avessero avuto i soldi, non avrebbero emesso bond. Credo piuttosto che le possano ritirare emettendo un nuovo bond a scadenza più lunga (come di solito fanno), allungano i tempi di rimborso.
 
Se avessero avuto i soldi, non avrebbero emesso bond. Credo piuttosto che le possano ritirare emettendo un nuovo bond a scadenza più lunga (come di solito fanno), allungano i tempi di rimborso.

Sì, certo che è così ... il problema per loro è quello del costo dell'accesso alla liquidità e forse anche, in prospettiva ed in tempi di credit crunch, di accessibilità ai finanziamenti ...

Ti ricordo che per già per approvigionarsi di quanto occorreva quest'anno, a copertura anche dei costi di ristrutturazione legati alla chiusura di una serie di location produttive (e vista l'indisponibilità della proprietà ad investirci quattrini attraverso un aumento di capitale), hanno effettuato alcune dismissioni, una delle quali almeno di un certo peso ...
 
Sì, certo che è così ... il problema per loro è quello del costo dell'accesso alla liquidità e forse anche, in prospettiva ed in tempi di credit crunch, di accessibilità ai finanziamenti ...

Ti ricordo che per già per approvigionarsi di quanto occorreva quest'anno, a copertura anche dei costi di ristrutturazione legati alla chiusura di una serie di location produttive (e vista l'indisponibilità della proprietà ad investirci quattrini attraverso un aumento di capitale), hanno effettuato alcune dismissioni, una delle quali almeno di un certo peso ...


Certo, la cartiera in Svezia. Ma il problema era dovuto all'aumento del prezzo della carta dal 1° settembre che non giustificava più costi di mantenimento dello stabilimento. Nonostante cio', comunque, parliamo di oltre 5 mld di fatturato annuo (più o meno costante).
A parte questo... tu la compreresti? Rischieresti qualcosina per tre anni a fronte di un rendimento di oltre l'8%. Credo, inoltre, che prima del 15 Dic. 2007non si possa acquistare, o sbaglio?:mmmm:
 
Certo, la cartiera in Svezia. Ma il problema era dovuto all'aumento del prezzo della carta dal 1° settembre che non giustificava più costi di mantenimento dello stabilimento. Nonostante cio', comunque, parliamo di oltre 5 mld di fatturato annuo (più o meno costante).
A parte questo... tu la compreresti? Rischieresti qualcosina per tre anni a fronte di un rendimento di oltre l'8%. Credo, inoltre, che prima del 15 Dic. 2007non si possa acquistare, o sbaglio?:mmmm:

In realtà mi riferivo alla cessione alla società controllante di una parte della quota di Metsa Botnia in portafogli a M-Real ... con l'occasione rifiutarono un'offerta da parte di UPM-Kymmene, interessata a rilevare l'intera quota di Metsa Botnia controllata da M-Real (attorno al 30% se non ricordo male) per 500 mln euro preferendo appunto cedere una percentuale minore (vado a memoria: l'8% o il 10%) a Metsalliitto...

Una maniera per finanziare M-Real trasferendo alla proprietàuna quota dell'asset più pregiato fra quelli in portafoglio...

Però si tratta dei gioelli di famiglia, che si danno via quando quasi tutto il resto è andato... :yes: :cool:
 
Certo, la cartiera in Svezia. Ma il problema era dovuto all'aumento del prezzo della carta dal 1° settembre che non giustificava più costi di mantenimento dello stabilimento. Nonostante cio', comunque, parliamo di oltre 5 mld di fatturato annuo (più o meno costante).
A parte questo... tu la compreresti? Rischieresti qualcosina per tre anni a fronte di un rendimento di oltre l'8%. Credo, inoltre, che prima del 15 Dic. 2007non si possa acquistare, o sbaglio?:mmmm:

Io ho tradato questo a suo tempo... adesso nel comparto cartario preferisco scommesse meno impegnative, e sto puntando sulla conservazione dell'IG da parte di Stora Enso, i cui bond sono depressi dalla prospettiva che la società possa diventare un fallen angel ... considerato il forecast delle agencies sull'andamento settoriale, mi basta e mi avanza... :D :o

http://anleihen.onvista.de/snapshot.html?ID_INSTRUMENT=14134222&SEARCH_VALUE=M-REAL
 
àà
Io ho tradato questo a suo tempo... adesso nel comparto cartario preferisco scommesse meno impegnative, e sto puntando sulla conservazione dell'IG da parte di Stora Enso, i cui bond sono depressi dalla prospettiva che la società possa diventare un fallen angel ... considerato il forecast delle agencies sull'andamento settoriale, mi basta e mi avanza... :D :o

http://anleihen.onvista.de/snapshot.html?ID_INSTRUMENT=14134222&SEARCH_VALUE=M-REAL

Tutti i bond in generale stanno risentendo di questo periodo schifoso dei subprime (crisi finanziaria creata a regola d'arte). Le agenzie di rating sono quindi obbligate a rivedere al ribasso un po' tutto quello che scricchiola sui mercati. Il settore cartario, in particolare risente dell'aumento dei costi della carta, ma niente di più (la gente continuerà a comprare i giornali come prima anche se costeranno più cari). Per il resto non vedo rischi di default all'orizzonte per M-Real Corp. che è una società finlandese (non italiana!). Del resto, a parità di interessi e di rischio che cosa c'è in giro a tasso variabile che offre gli stessi rendimenti?
 
àà

Tutti i bond in generale stanno risentendo di questo periodo schifoso dei subprime (crisi finanziaria creata a regola d'arte). Le agenzie di rating sono quindi obbligate a rivedere al ribasso un po' tutto quello che scricchiola sui mercati. Il settore cartario, in particolare risente dell'aumento dei costi della carta, ma niente di più (la gente continuerà a comprare i giornali come prima anche se costeranno più cari). Per il resto non vedo rischi di default all'orizzonte per M-Real Corp. che è una società finlandese (non italiana!). Del resto, a parità di interessi e di rischio che cosa c'è in giro a tasso variabile che offre gli stessi rendimenti?

Vedi, in attesa che il FOL permetta di recuperare i vecchi 3D dal database, il business case di M-real è molto semplice: è una società che è di proprietà dei suoi fornitori di materia prima...

E ne ha tutte le caratteristiche, nel senso che la cooperativa di proprietari forestali che controlla M-real la considera come una vacca da mungere... l'importante è che acquisti più materia prima possibile, ed al miglior prezzo per chi gliela vende...

M-real, comprando molta materia prima, è dunque condannata a vendere molto prodotto (e non importa se con margini ridottissimi o a margine zero o addirittura in perdita) per fare contenti i suoi azionisti di controllo, i quali per sovrammercato hanno a lungo lesinato anche negli investimenti per l'ammodernamento degli impianti, essendo la loro politica (come spesso succede per le società di trasformazione controllate dai fornitori di materia prima) quella di prendere da M-real il più possibile spendendoci il meno possibile.

Questa situazione si è protratta per un certo periodo ed ha determinato un effetto paradossale: che la sovracapacità produttiva presente in Europa sulla più importante produzione di M-real è generata quasi esclusivamente da questa società...

Alla fine la situazione è precipitata per il repentino incremento dei costi energetici, delle sostanze chimiche, dei trasporti e più di recente anche della stessa materia prima (legname da carta e polpa di cellulosa) per la crescita dei prezzi sui mercati di produzione est europei.

Con molto ritardo si sono decisi a partire con la ristrutturazione, e siccome inizialmente andava a rilento, hanno cambiato il management per accellerarla.

Ora pare vada un po' meglio... ma la strada da fare è ancora lunga.

La vicenda di Metsa Botnia ha dimostrato che la cooperativa di proprietari di foreste che la controlla vuole salvare M-real e farà, seppure malvolentieri, anche qualche investimento che fosse necessario...

Per una ragione molto semplice: che se la vendesse ad uno dei competitors, si troverebbe ben presto alla mercè dei trasformatori, a partire da quelli che comprassero M-real, i quali ristrutturerebbero pesantemente e mirerebbero ad una riduzione dei volumi e ad un incremento del margine.

Dunque l'asino va tenuto a stecchetto, ma non va lasciato morire, altrimenti dopo gli affari andrebbero peggio... :D

Però nel mentre, appena tornasse ad elevarsi significamente il livello dei default, temo che qui sarebbero dolori sui prezzi dei bond...
 
Vedi, in attesa che il FOL permetta di recuperare i vecchi 3D dal database, il business case di M-real è molto semplice: è una società che è di proprietà dei suoi fornitori di materia prima...

E ne ha tutte le caratteristiche, nel senso che la cooperativa di proprietari forestali che controlla M-real la considera come una vacca da mungere... l'importante è che acquisti più materia prima possibile, ed al miglior prezzo per chi gliela vende...

M-real, comprando molta materia prima, è dunque condannata a vendere molto prodotto (e non importa se con margini ridottissimi o a margine zero o addirittura in perdita) per fare contenti i suoi azionisti di controllo, i quali per sovrammercato hanno a lungo lesinato anche negli investimenti per l'ammodernamento degli impianti, essendo la loro politica (come spesso succede per le società di trasformazione controllate dai fornitori di materia prima) quella di prendere da M-real il più possibile spendendoci il meno possibile.

Questa situazione si è protratta per un certo periodo ed ha determinato un effetto paradossale: che la sovracapacità produttiva presente in Europa sulla più importante produzione di M-real è generata quasi esclusivamente da questa società...

Alla fine la situazione è precipitata per il repentino incremento dei costi energetici, delle sostanze chimiche, dei trasporti e più di recente anche della stessa materia prima (legname da carta e polpa di cellulosa) per la crescita dei prezzi sui mercati di produzione est europei.

Con molto ritardo si sono decisi a partire con la ristrutturazione, e siccome inizialmente andava a rilento, hanno cambiato il management per accellerarla.

Ora pare vada un po' meglio... ma la strada da fare è ancora lunga.

La vicenda di Metsa Botnia ha dimostrato che la cooperativa di proprietari di foreste che la controlla vuole salvare M-real e farà, seppure malvolentieri, anche qualche investimento che fosse necessario...

Per una ragione molto semplice: che se la vendesse ad uno dei competitors, si troverebbe ben presto alla mercè dei trasformatori, a partire da quelli che comprassero M-real, i quali ristrutturerebbero pesantemente e mirerebbero ad una riduzione dei volumi e ad un incremento del margine.

Dunque l'asino va tenuto a stecchetto, ma non va lasciato morire, altrimenti dopo gli affari andrebbero peggio... :D

Però nel mentre, appena tornasse ad elevarsi significamente il livello dei default, temo che qui sarebbero dolori sui prezzi dei bond...


... E' per questo che credo che l'investimento da qui a tre anni possa regalare qualche soddisfazione agli obbligazionisti (di certo non agli azionisti!). La duration, a mio avviso, rappresenta una garanzia sulla tenuta del prezzo, anche se la società dovesse essere declassata ulteriormente dalle agenzie di rating. Poi, nel 2010 rimborseranno il bond con un'altra emissione allunghando il debito, magari rifinanziandosi a tassi più bassi (e allora si potrà anche mollare il mazzo). E poi, una emissione come questa a tasso variabile, fatta un anno fa, in un momento in cui l'orientamento della BCE era per un rialzo dei tassi, mi fa pensare che la società abbia saggiamente preventivato l'onerosità dell'operazione. Anche il rating era già sotto osservazione da Standard & Poor's per un possibile downgrade. Personalmente sono fiducioso. L'unico problema è che bisogna buttarci dentro almeno 50.000 euro. :cool:
 
C'è l'interim report dei primi 9 mesi e il Q3/2007... Mi pare si veda qualche primo risultato della ristrutturazione e degli aumenti di prezzo che almeno su una parte della produzione sono riusciti a fare passare (il famoso 5% sulla uncoated fine paper di cui si parlava ad inizio anno)...

http://www.kauppalehti.fi/4/i/eng/r...ected=hex&oid=20071001/11933220358000&lang=EN

Visto che la press agency di cui si serve M-real fra un po' di tempo toglierà il link al report (che resta comunque disponibile nel sito aziendale di M-real, ricchissimo di informazioni), alcuni passaggi fondamentali sull'andamento delle attività di ristrutturazione e sullo stato del corporate financing ...

Se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto ed i bond soffrissero in futuro, M-real potrebbe rappresentare un caso molto interessante...

Structural change

The restructuring programme started in October 2006 is progressing on
an extended scale. In January 2007, M-real sold 9 per cent of the
shares of Metsä-Botnia to Metsäliitto Group for EUR 240 million, for
which it booked a capital gain of EUR 135 million. The Sittingbourne
fine paper mill in the UK was closed at the end of January and the
Gohrsmühle fine paper machines 6 and 7 in Germany were shut down at
the end of February. The Wifsta fine paper mill in Sweden was closed
in July. A total of about one-third of the production of the machines
that were shut down has been transferred to M-real's other machines.
Related to the closures, EUR 76 million was recognised as an expense
in the 2006 financial statements and an expense reserve of EUR 36
million was booked in the first quarter of 2007 for the completion of
closures. The closures' impact on cash flow is approximately EUR -70
million, slightly over half of which will be realised in 2007 and the
rest in 2008-2015.

The statutory negotiations related to the profit improvement
programme in Finland were concluded during the summer. The
programme's overall impact on staff is approximately 500 person work
years. The talks also agreed on changes in vacancies and on other
enhancement measures, which will decrease the need for temporary
employees and holiday replacements by some 100 person work years.
Previous measures and those now agreed on will result in annual cost
savings of approximately EUR 40 million in Finnish operations. They
will be felt in full from the beginning of 2009. The non-recurring
expenses resulting from the programme, totalling some EUR 11 million,
were recognised in the second quarter. The amount includes an asset
write-down of approximately EUR 2 million. Paperboard machine line 2
at the Tako board mill, with an annual capacity of 70,000 tonnes, was
closed down in July as announced previously. Most of the production
has been transferred to other machines in the Consumer Packaging
business area.

At the turn of May and June M-real sold Tako Carton Plant Ltd. to
Finnish Pyroll Oy and M-real Petöfi Nyomda Kft to Germany's STI
Group. The total debt-free transaction price of the divestment of
these carton plants located in Finland and Hungary was EUR 35
million. A loss of EUR 2 million from the transactions was booked in
the second-quarter result. Excluding non-recurring items, the
transactions will have a slightly negative impact on the operating
result in 2007 and will lead to a decrease of approximately EUR 55
million in annual sales and in personnel by approximately 580. The
sales process of the Meulemans carton plant continues.

In July, M-real announced its plans to sell Map Merchant Holdings BV
and its subsidiaries to the French Antalis International SAS. The
total value of the transaction, including possible debt and pension
liabilities, is EUR 382 million. M-real expects to recognise a gain
of approximately EUR 80 million in the figures for the quarter in
which the sale is closed. The deal will not significantly affect
M-real's result before taxes, except for the non-recurring profit
impact of the closed sale. Gearing is estimated to decrease as a
result of the divestment by approximately 20 percentage points. The
EU Commission has approved the sale and the transaction is expected
to be completed during the fourth quarter of 2007. Once the
transaction has been finalised, M-real will have sold over EUR 650
million worth of asset items, exceeding its target of EUR 500
million.

In July, M-real exercised its contractual purchasing right to buy,
for about EUR 13 million, the Kyröskoski gas combined power plant and
the land on which M-real's Kyröskoski mills are located.

Financing

At the end of September the equity ratio was 32.7 per cent (31
December 2006: 30.9) and the gearing ratio 117 per cent (126). Some
of M-real's loan agreements set a 120 per cent limit on the company's
gearing ratio and a 30 per cent limit on the equity ratio. Calculated
as defined in the loan agreements, the gearing ratio at the end of
September was approximately 102 per cent (111) and the equity ratio
approximately 36 per cent (34).

Net interest-bearing liabilities totalled EUR 2,187 million at the
end of September (2,402). 12 per cent of the long-term loans were
denominated in foreign currencies. 77 per cent of the loans were
floating-rate and the rest fixed-rate. At the end of September the
average interest rate on loans was 7.0 per cent and the average
maturity of long-term loans 3.7 years. The interest rate maturity of
loans was 5.3 months at the end of September. During the period it
varied from 5 to 8 months.

Cash flow from operations in January-September amounted to EUR 228
million (Q1-Q3/06: 188). Working capital was up by EUR 32 million
(74).

At the end of September, an average of 6 months of net foreign
exchange exposure was hedged. The degree of hedging varied between 6
and 7 months during the period. At the end of September,
approximately 95 per cent of foreign-currency-denominated
shareholders' equity was hedged.

Liquidity is good. At the end of September liquidity was EUR 985
million, of which EUR 856 million consisted of binding long-term
credit agreements and EUR 129 million of liquid assets and
investments. In August, a remaining tranche of approximately EUR 350
million of a EUR 850 million revolving credit facility that matures
in November 2007 was cancelled. There is no reason to renew this
facility due to the adequate liquidity reserve. To meet its
short-term financing needs, M-real also had non-binding domestic and
foreign commercial paper programmes and credit facilities amounting
to nearly EUR 600 million.
 
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