L'obbligazionista cosa preferisce, tassi alti o bassi?

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Encadenado

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Ho notato che molti obbligazionisti esultano positivamente ad ogni aumento di tassi... vi sembra normale?
Facendo un ragionamento per estremi, è ovvio che l'obbligazionista non vuole un tasso uguale a zero.
D'altra parte è anche vero che i rendimenti al netto delle tasse e dell'inflazione sono storicamente più alti quando l'economia va bene e i tassi non sono troppo elevati.
Secondo voi in che fascia dovrebbero stare i tassi per dare le maggiori soddisfazioni agli obbligazionisti?
 
Encadenado ha scritto:
Ho notato che molti obbligazionisti esultano positivamente ad ogni aumento di tassi... vi sembra normale?
Facendo un ragionamento per estremi, è ovvio che l'obbligazionista non vuole un tasso uguale a zero.
D'altra parte è anche vero che i rendimenti al netto delle tasse e dell'inflazione sono storicamente più alti quando l'economia va bene e i tassi non sono troppo elevati.
Secondo voi in che fascia dovrebbero stare i tassi per dare le maggiori soddisfazioni agli obbligazionisti?

Secondo me la fase di massima soddisfazione è quella che vede i tassi calare, con gli obbligazionisti che hanno comprato bond lunghi sui massimi e dunque si vedono rimpinguare il valore dei propri investimenti dalla crescita del valore dei bond...
 
Sarà anche vero quello che dici, ma ho un po' di rimpianto per i tempi in cui i BOT rendevano il 15% netto...
 
Anche il 22%.Altri tempi!
 
eternita48 ha scritto:
Anche il 22%.Altri tempi!
E l'inflazione... com'era a quei bei tempi?
E l'economia? Tu vivevi meglio allora?
 
Encadenado ha scritto:
E l'inflazione... com'era a quei bei tempi?
E l'economia? Tu vivevi meglio allora?

:yes:
nel senso che hai ragione,non che si vivesse meglio..
anche se è difficile 'capire' a quanto ammonta il tasso d'inflazione(vero)attualmente.. :mmmm:
 
Encadenado ha scritto:
E l'inflazione... com'era a quei bei tempi?
E l'economia? Tu vivevi meglio allora?

Si viveva come si vive ora.
Certo, non c'era internet, non c'erano i telefonini e tutti quegli aggeggi elettronici che ci sono ora...ma l'automobile ogni famiglia l'aveva (magari una sola per famiglia, non una a persona come ora), aveva il televisore...ci si alimentava come adesso...la sanità era pressoché uguale, le vacanze si facevano, anche più lunghe di adesso (magari non ai tropici...)

Per quanto riguarda l'inflazione, era certamente alta, ma non esisteva il concetto di inflazione reale, inflazione percepita e inflazione ufficiale. :D
L'inflazione certificata era quella vera, contrariamente a quello che succede oggigiorno. A meno che tu non creda seriamente che in occasione del passaggio dalla lira all'euro i prezzi sono aumentati del 2 virgola qualcosa percento... :mad:

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200612articoli/15919girata.asp
 
7/16 ha scritto:
:yes:
nel senso che hai ragione,non che si vivesse meglio..
anche se è difficile 'capire' a quanto ammonta il tasso d'inflazione(vero)attualmente.. :mmmm:

Sono d'accordo, nel senso che almeno allora l'inflazione c'era, ma riuscivi a starle dietro se avevi qualche soldino da investire...

Oggi c'è ma non si vede... :D E i BOT ti danno due lire...
 
i98mark ha scritto:
Sono d'accordo, nel senso che almeno allora l'inflazione c'era, ma riuscivi a starle dietro se avevi qualche soldino da investire...

Oggi c'è ma non si vede... :D E i BOT ti danno due lire...
mah.. ricordo l'inflazione al 20 e i bot al 15(anni70-85),-5% all'anno
 
il massimo per l'obbligazionista è avere i tassi alti quando gli scade qualcosa che deve reinvestire, ed averli molto bassi quando gli succede che deve vendere qualcosa per altri motivi...
 
triale ha scritto:
mah.. ricordo l'inflazione al 20 e i bot al 15(anni70-85),-5% all'anno

Più o meno come oggi, secondo te... (mi riferisco a quei 5 punti pct di differenza fra inflazione e rendimento dei BOT...)
 
Forse bisognerebbe introdurre anche l'elemento "EURO" in questi discorsi, sarà banale, non politicamente corretto secondo l'opinione conformista corrente, ma mi chiedo: se un piccolo risparmiatore prima dell'introduzione dell'Euro aveva un piccolo gruzzoletto di 100.000.000 di Lire ed ora ne ha uno di €50000 secondo voi è piu' contento ora o prima?

Sento già arrivare i vari commenti "corretti": se non ci fosse stata l'introduzione dell'Euro avremmo fatto la fine dell'Argentina, i tassi dei mutui sono bassi (il valore degli immobili si è però raddoppiato...) o forse, ERANO bassi, non sono stati fatti i controlli sui prezzi (non li fanno piu' neanche in Cina), ecc..

Forse avra' ragione chi farà questi commenti però non esiste la controprova.
 
i98mark ha scritto:
Sono d'accordo, nel senso che almeno allora l'inflazione c'era, ma riuscivi a starle dietro se avevi qualche soldino da investire...

Oggi c'è ma non si vede... :D E i BOT ti danno due lire...

:yes:
 
i98mark ha scritto:
Più o meno come oggi, secondo te... (mi riferisco a quei 5 punti pct di differenza fra inflazione e rendimento dei BOT...)

:eek: solamente?? ;) :D
 
se non ci fosse stata l'introduzione dell'Euro avremmo fatto la fine dell'Argentina

Perchè, l'argentina che fine ha fatto? i sudici ladroni hanno prima rastrellato dalle tasche dei risparmiatori del mondo civilizzato migliaia di miliardi e poi si sono rifiutati di pagare con l'appoggio del fmi cioè i porci americani....
hanno mangiato alla grande prima e continuano a mangiare adesso...la classe politica e affaristica, in primo luogo, ovviamente, poi c'è il popolaccio becero che però ha i corrotti politici che si merita e quando talvolta soffre la fame deve ringraziare loro... Tutto qua, euro e lira non c'entrano un beneamato c...
E per me l'euro resta sempre una cag*** pazzesca... IMHO, obviously.
 
:eek:
Non pensavo di colpire la sensibilità di qualcuno.
 
zerocoupon ha scritto:
:eek:
Non pensavo di colpire la sensibilità di qualcuno.

Grisou ha il dente avvelenato con l'Argentina e con i sudamericani ristrutturatori di debito in generale...

D'altronde se era esposto sui tango bond, mi rendo conto che non sia quella una storia facile da mandare giù... ;)
 
i98mark ha scritto:
Grisou ha il dente avvelenato con l'Argentina e con i sudamericani ristrutturatori di debito in generale...

D'altronde se era esposto sui tango bond, mi rendo conto che non sia quella una storia facile da mandare giù... ;)

Un saggio una volta mi disse: Alti tassi = Alti rischi.

Capisco...
 
Rialzo dei tassi? Evviva!

Encadenado ha scritto:
Ho notato che molti obbligazionisti esultano positivamente ad ogni aumento di tassi... vi sembra normale?
Facendo un ragionamento per estremi, è ovvio che l'obbligazionista non vuole un tasso uguale a zero.
D'altra parte è anche vero che i rendimenti al netto delle tasse e dell'inflazione sono storicamente più alti quando l'economia va bene e i tassi non sono troppo elevati.
Secondo voi in che fascia dovrebbero stare i tassi per dare le maggiori soddisfazioni agli obbligazionisti?

Sotto il profilo economico, il potere d'acquisto si salvaguarda quando l'inflazione è sotto controllo e dunque i tassi di interesse sono "modesti".

Parrebbe quindi una contraddizione gioire per rendimenti obbligazionari elevati.

Fatto sta che, paradossalmente, si potrebbe dire che andava meglio quando andava peggio, cioè alta inflazione e alti rendimenti.

Facciamo l'esempio di un soggetto che dispone di 50.000 euro, stipendio mensile 1500 euro, ed ha casa in affitto al canone mensile di 600 euro poichè, con quei 50.000 euro non può certo permettersi l'acquisto di un immobile.

Ebbene, con tasso al 2% netto egli percepisce € 1000 annui, cioè € 83,33 mensili. Con tasso all' 8% percepisce € 4000 annui, cioè € 333 mensili, con i quali può pagare più di metà del canone di affitto.

Quando l'inflazione era al 17, 18%, i prezzi degli immobili, e affitti, non aumentavano certo proporzionalmente all'inflazione stessa. Anzi, per vari motivi, era più vantaggioso il loro acquisto.

Ad esempio se il valore di un immobile è di € 400.000 e i tassi di interesse sono al 15%, significa che quel capitale (€ 400.000) se in vestito in titoli che rendono il 15%, ed è accaduto ad esempio negli anni ' 80, rende € 60.000 annui (e non si venga a dire che quell'immobile del valore di € 400.000, in tempi di inflazione al 15% si rivaluta annualmente di € 60.000...)

Dunque chi possiede liquidità è avvantaggiato in tale periodo ossia, ricapitalizzando gli interessi può in breve tempo disporre di cifre elevate e investirle in settori che la domanda, in quel momento, penalizza.

Tuttavia l'euro e la bassa inflazione hanno favorito, e favoriscono, la stabilità economica/politica a livello europeo neutralizzando, in parte, gli effetti negativi per i Paesi ad alto debito pubblico (come, ad esempio, l' Italia).

Come è vero che quanto ho affarmato è una contraddizione in termini economici poichè i vantaggi del singolo sono illusori visto che egli è pur sempre direttamente o indirettamente coinvolto negli interessi generali del Paese del quale fa parte.

Ma capita che in molti debbano intaccare i propri, modesti risparmi con tassi al 2%, mentre possano permettersi di risparmiare, ed anche qualche sfizio, in tempi di maggiri rendimenti obbligazionari.

Insomma, economisti a parte, io spero in un rialzo dei tassi.
 
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