Onda Anomala Di Inflazione

Aulin

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In realtà l'anomalia è quella attuale:-

Tutti i mercati sono sui massimi,

-azioni
-bond
-materie prime
-energia
-case
-terreni
-servizi

e l'inflazione ufficiale sarebbe al 2% con i trentennali che rendono il 3,6% netto!!!

QUESTA è FOLLIA ALLO STATO PURO, che sia l'inizio del Crack del millennio tanto predicato da fior di economisti???

Per me i conti non quadrano.

Il rischio di un'impennata paurosa a due cifre dell'inflazione sarebbe la medicina per portare un pò di buon senso.

Riflessioni??
 
Al momento è difficile fare previsioni. Di certo la politica monetaria espansiva (in particolare l'abnorme massa monetaria messa in circolazione in questi ultimi anni e confluita in gran parte nell'immobiliare), la crescita del prezzo delle commodities, degli assets e l'inflazione ufficiale al 2%.... sono dati che stonano nello stesso contesto.
Lo sgonfiamento dei prezzi darebbe una sola agli investitori dell'ultim'ora; ma a pensarci bene se questo sgonfiamento non avvenisse e si traducesse invece in nuovi e crescenti costi di produzione, l'effetto sarebbe appunto l'onda inflativa anomala che al momento non si vede in quanto non è ancora arrivata vicino alla costa, ma quando vi arriverà inizierà a levarsi alta verso il cielo.
E' infatti cosa nota che i rialzi dei costi di produzione si rendono sensibili sui prezzi al consumo con un ritardo di 2-3 anni. Le commodities sono cresciute parecchio (anche se dovremmo considerare anche la svalutazione del dollaro passato da 0,82 a 1,3340), gli immobili sono raddoppiati come prezzo (e le case quasi anche come numero....); l'inflzione è all'1,8%. Ma chi ci guadagnerebbe da un'improvvisa onda inflativa? Di sicuro i bilanci statali che vedrebbero l'erosione del debito pubblico.
Qualcosa accadrà sicuramente, cosa non è dato sapere..... ma siamo agli sgoccioli!
 
Certo che se avvenisse sarebbe uno smacco per la Bundes BCE
 
Chi ci guadagna con la farsa dell'inflazione al 2%

solo i governi che così pagano una miseria dul debito pubblico.

Ma chi determina i tassi!?!?!

In realta sono le banche centrali, che guarda caso sono private e non statali.

Va a finire che è tutto un trucco delle banche per poi comprarsi a quattro soldi Nazioni intere.

Saluti
 
Ma scusate allora perché la BCE starebbe mettendo in atto una stretta monetaria?sia chiaro che questa strana congiuntura puzza anche a me,ma ritengo che la BCE si stia muovendo bene...
 
per fortuna qualcuno che ragiona ancora esiste:-

http://it.biz.yahoo.com/07062006/57/prezzo-dell-oro-segnale-allarme.html

Il prezzo dell'oro. Un segnale di allarme?


Alcuni economisti credono che il boom dell'oro e dell'argento potrebbe preannunciare una crisi della principale economia del pianeta. Secondo questo gruppo di esperti, il boom del metallo giallo rappresenterebbe un segnale chiaro della resa dei conti che attende l'economia Usa dopo un lungo periodo di crescita trainata dal denaro a basso costo e da un'impennata del deficit, causta dalla crescita sia della propensione all'indebitamento sia delle importazioni di prodotti asiatici a basso costo. Dai tempi dei romani, l'oro e l'argento hanno sempre messo a confronto i governi spendaccioni con la realtà. A partire dal regno di Nerone, i governanti romani hanno cominciato a usare quantità decrescenti di metallo giallo per coniare quantità crescenti di moneta. Quando la popolazione di Roma si accorse del tranello, il valore delle moente cominciò a perdere terreno. In 44 anni, il prezzo dei beni di prima necessità aumentò di venti volte. Solo quando l'imperatore Costantino decise di coniare una nuova moneta – chiamata solidus -, i romani riuscirono nell'intento di controllare l'inflazione. Da quel momento, l'oro e, in minor misura, l'argento, hanno assunto il ruolo di rifugio degli investitori, preoccupati per gli effetti negativi provocati dalla politica economica. Secondo l'economista Herbert Hoover, questa è stata una delle poche funzioni dell'oro, visto che un governo può emettere tutta la moneta che desidera – abbassando il valore del circolante -, ma non può fabbricare oro. La quotazione dell'oro si è allontanata dal picco massimo di 729 dollari toccato agli inizi di maggio, ma resta pur sempre su livelli molto più elevati degli ultimi 25 anni. Nel suo libro 'L'Oro', Paul Bernstein ricorda fino a che punto sono arrivati i timori della popolazione per l'andamento dell'economia. Attualmente, la febbre dell'oro non raggiunge i livelli del passato, ma è possibile individuare dei paralleli. Su eBay, il sito internet specializzato in aste on line, sono stati negoziati 9.500 lingotti d'oro nelle ultime due settimane ( una ogni due minuti, corrispondenti ad un incremento del 27% rispetto alle settimane precedenti). I rialzi del metallo giallo corrispondono quasi sempre con fasi di debolezza del biglietto verde. Inoltre, esistono svariate ragioni che sostengono il deprezzamento del dollaro. Gli statunitensi hanno inviato migliaia di milioni di Usd all'estero per acquistare prodotti di altri paesi, inondando il mondo di dollari. Negli ultimi anni, il governo Usa continua a spendere più denaro di quanto incassi e la Federal Reserve ha iniettato grandi quantità di denaro per evitare l'acutizzarsi della depressione economica. In altre parole, ci sono tutte le precondizioni per ipotizzare che l'impennata delle quotazioni dell'oro corrisponda con l'inizio della crisi tanto temuta dagli economisti. A tal proposito, due editorialisti del 'The Wall Strett Journal' hanno scritto che il futuro ci riserva una crisi monetaria e un'impennata allarmante dell'inflazione. Venti annio fa, Bernstein ha inventato un indicatore denominato indice Grim, che determina il prezzo dell'oro rispetto all'evoluzione del prezzo di altre materie prime indistriali ( ad esempio: il rame). Secondo questo indice, quando le quotazioni dell'oro e delle altre materie prime si muovono all'unisono verso l'alto, significa che l'economia funziona. I prezzi aumentano quando l'economia mondiale cresce e cadono quando l'offerta di commodities è superiore alla domanda. Quando l'oro si impenna senza essere seguito dalla crescita delle quotazioni delle materie prime, significa che gli investitori vedono nel metallo giallo un bene rifugio per evitare gli efffetti della crisi ( questa situazione si verifico alla fine degli anni settanta). Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una sensibile crescita del prezzo dell'oro e delle altre commodities. Tuttavia, la crescita post 2002 rappresenta solo una piccola compensazione della caduta dei prezzi delle commodities registrata negli anni ottanta e novanta. A cura di www.fondionline.it
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 
celleboy ha scritto:
Ma scusate allora perché la BCE starebbe mettendo in atto una stretta monetaria?sia chiaro che questa strana congiuntura puzza anche a me,ma ritengo che la BCE si stia muovendo bene...
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Forse per far indebitare un sacco di gente, tanto il denaro costa una miseria.

poi un bel giorno come l'11 settembre scoppia qualcosa di molto peggio, L'INFLAZIONE a due cifre!

Così tutti quelli ultraindebitati dsi devono svendere pure il *****

A pensar male si fà peccato, ma ci si indovina spesso.

Non voglio fare il CORVO, ma stà storia non stà in piedi.

Saluti
 
Non credo nell'apocalisse della finanza. Credo nel riassetto geopolitico delle varie potenze, nella crescente diminuizione del potere del dollaro e soprattutto negli storni finanziari in vari settori, colpi secchi duri e di breve durata - tipo quello che è avvenuto in maggio - quelli che erodono denaro creato nel lungo periodo;riassetti monetari, spostamenti di ricchezze.
I massimi sono fatti per essere battuti, il panico serve per creare delle profezie che si autoadempiono, però guarda caso quando se ne parla non succede quasi mai nulla. Abbiamo tanto discusso sul dollaro che doveva scendere ed invece la quotazione era quasi stabile, non ne hanno più parlato e si è afflosciato rapidamente. Quando smetteremo di avere paura sarà il momento in cui succederà qualcosa.
Speriamo bene, mi chiedo solo se in caso di recessione, grossa recessione, sia meglio avere del denaro in obbligazioni o liquido, magari tantino o avere reddito da immobili o forse tutte e due . :)
 
è abbastanza strana la situazione infatti, di fatto negli ultimi anni si è assistito ad un'inflazione bassa (malgrado i prezzi delle materie prime..) che è stata mantenuta bassa soprattutto grazie alla globalizzazione del sistema produttivo (leggi si produce in cina e simili dove costa poco farlo..), dall'altra parte l'enorme liquidità creata ha portato ad inflazionare tutti gli asset, ci si ptrova con obbligazioni altissime (quindi rendimenti lunghi bassi), immobiliare alto, borsa abbastanza alta (tutto sommato è quella meno inflazionata...) e materie prime che hanno guadagnato varie volte i valori di anni fa...
in effetti la cosa andrebbe monitorata con attenzione, anche se non so cosa potrebbe portare.
i recenti aumenti dei tassi sembra vogliano rendere più difficile l'indebitamento, ma di fatto la liquidità è abbontante e cerca ovviamente nuovi sbocchi...
l'idea di una maggiore nlazione non mi pare affatto assurda, sarà bene monitorare la situazione e pensare a quale asset possano essere interessnti in caso di aumento
 
Più si va avanti più penso che la politica delle banche centrali non sia stata adeguata a frenare una volta per tutte le bolle (immobiliare , materie prime ecc...) hanno pensato a politiche accomodanti per non ostacolare la debole crescita pensando che il rialzo dei tassi sarebbe bastato per limitare l'inflazione e non ostacolare la ripresa .
Ora si trovano con un' economia in rallentamento e con ancora un alta inflazione .
Le strategie che si possono adottare sono:
1- mantenere i tassi su questi livelli sperando che il rallentamento spegni pian piano l' inflazione(ma con il rischio che la stessa inflazione porti ad una recessione) .
2-ricominciare (mi riferisco agli usa ) con politiche restrittive e così facendo con una molto probabile recessione .

IO penso che le banche centrali abbiano optato per la prima strategia ma come ho premesso si stanno trovando nella peggiore situazione : rallentamento ma con inflazione ancora alta causata come molti di questi forum sostengono da un eccesso di liquidità .(infatti se si pensa che la crescita delle economie occidentali è stata moderata nonostante siano state doppate da tassi di interesse all' osso e da indebitamento ) .
 
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Aulin ha scritto:
In realtà l'anomalia è quella attuale:-

Tutti i mercati sono sui massimi,

-azioni
-bond
-materie prime
-energia
-case
-terreni
-servizi

e l'inflazione ufficiale sarebbe al 2% con i trentennali che rendono il 3,6% netto!!!

QUESTA è FOLLIA ALLO STATO PURO, che sia l'inizio del Crack del millennio tanto predicato da fior di economisti???

Per me i conti non quadrano.

Il rischio di un'impennata paurosa a due cifre dell'inflazione sarebbe la medicina per portare un pò di buon senso.

Riflessioni??

discorso interessante!
premetto subito la mia ignoranza in materia (dovrei studiare un po' di macroeconomia forse)
pero' vorrei approfittarne per farvi delle domande
le materie prime sono aumentate parecchio negli ultimi anni
petrolio da 20-25$ a circa 70 dollari
oro da 200$ a circa 650$
Pero' nello stesso tempo, il rafforzamento dell'euro (o meglio l'indebolimento del dollaro), ha reso molto meno doloroso, per noi europei, questi aumenti
Cioe..
per un americano, l'oro e' piu' che triplicato, mentre per un europeo non e' neanche raddoppiato
Idem il petrolio
Questo, aggiunto al fatto che molte aziende hanno spostato la produzione in posti piu' convenienti come la cina, ha permesso ai prezzi di rimanere piu' o meno stabili
Ma se il dollaro dovesse continuare ad indebolirsi e i prezzi delle commodities aumentare, di fatto i problemi piu' gravi ce li avrebbero gli usa
La russia negli ultimi mesi si e' mossa molto bene, riuscendo a saldare tutti i debiti che aveva, con un anticipo di diversi anni, inoltre possiede materie prime, quindi in caso di rialzo di queste, non dovrebbe avere problemi
L'europa potrebbe salvarsi grazie al dollaro debole (finche' petrolio e altre commodities continueranno ad essere trattate in dollari)
La cina, se dovesse perdere il mercato americano, potrebbe comunque salvarsi puntando sul suo mercato interno
La vedo dura per gli usa
se continuano a stampare dollari a palate per finanziare le loro guerre, prima o poi qualcosa saltera'
Se ho scritto cavolate, vi saro' ben lieto se mi correggerete
grazie!
 
Ultima modifica:
gli usa in effetti sono quelli più a rischio,specie di fronte alle nuove potenze
ma non c'è anche il rischio che si trascini dietro l'europa??

come si potrebbe tradurre in scelte di mercato questo possibile scenario??
investendo in commodities ed economie in ascesa???i prezzi però..sembrano già scontare (forse solo in parte??)questo scenario
 
Dice S8Audi:-
per un americano, l'oro e' piu' che triplicato, mentre per un europeo non e' neanche raddoppiato
Idem il petrolio,
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Giusta osservazione, perchè allora i tassi USA sono sempre molto bassi????

Ho paura che sia un mercato tremendamente artificioso,

Saluti
 
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