Maino
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Penso di fare una cosa utile (altrimenti non fateci caso) allegando lo storico dei rendistato e rendiob ricavato dal sito della banca d'italia.
Copio e incollo le avvertenze tratte direttamente dal sito banca d'italia
Nota metodologica
Per il Rendistato, fino al 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo dei BTP e delle obbligazioni emesse da aziende autonome, enti pubblici e enti territoriali, soggetti a imposta e con vita residua superiore ad 1 anno. Dal 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo dei BTP soggetti a imposta con vita residua superiore ad 1 anno.
Per il Rendiob, fino al 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo dei titoli soggetti a tassazione emessi da istituti di credito mobiliare. Dal 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo delle obbligazioni soggette a imposta emesse da banche (sia ex istituti di credito mobiliare, sia ex istituti di credito immobiliare) quotate sul MOT e con vita residua superiore all'anno.
Per informazioni sui criteri di calcolo cfr: "Il rendimento medio dei titoli pubblici ("Rendistato") e il rendimento medio delle obbligazioni emesse da banche ("Rendiob") - Guida Informativa", disponibile su questo sito.
Comunicato stampa
La Banca d’Italia calcola e diffonde il rendimento medio effettivo a scadenza di un paniere di obbligazioni emesse da banche e quotate sul Mercato Obbligazionario Telematico (MOT), noto come "Rendiob". Le obbligazioni facenti parte del Rendiob sono dotate di caratteristiche finanziarie che ne rendono oggettivamente determinabile il rendimento a scadenza (tasso fisso, rimborso in un’unica soluzione, assenza di call option o altre clausole particolari). Al fine di garantire significatività all’elaborazione i titoli sono inclusi nel paniere solo se registrano un volume di scambi medio giornaliero superiore ad una soglia minima prefissata (21.000 euro).
Negli ultimi tempi il numero dei titoli componenti il paniere Rendiob si è ridotto, a causa della scarsità di obbligazioni bancarie quotate in Borsa; fra queste ultime, inoltre, solo pochissime sono dotate delle suddette caratteristiche necessarie per l’inclusione nel paniere medesimo. Oltre che dal ridotto numero di obbligazioni oggetto del calcolo, la significatività del Rendiob è inficiata dall’esiguo volume degli scambi che si registrano su tali titoli nel mercato di Borsa.
In relazione a quanto sopra, e tenendo conto che l’utilizzo del Rendiob negli ultimi anni è andato riducendosi sia da parte degli operatori finanziari sia da parte della Pubblica Amministrazione (da ultimo con la recente abrogazione di norme fiscali che contenevano un riferimento a detto indicatore), la Banca d’Italia cesserà l’elaborazione e la diffusione del Rendiob a partire dal 1° gennaio 2005.
Fino a detta data la Banca d’Italia continuerà a calcolare il Rendiob sulla base del paniere attualmente in essere, senza procedere a revisioni della sua composizione
Adesso allego il grafico, in seguito allegherò il file excel
saluti
maino
Copio e incollo le avvertenze tratte direttamente dal sito banca d'italia
Nota metodologica
Per il Rendistato, fino al 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo dei BTP e delle obbligazioni emesse da aziende autonome, enti pubblici e enti territoriali, soggetti a imposta e con vita residua superiore ad 1 anno. Dal 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo dei BTP soggetti a imposta con vita residua superiore ad 1 anno.
Per il Rendiob, fino al 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo dei titoli soggetti a tassazione emessi da istituti di credito mobiliare. Dal 1° ottobre 1995: rendimento medio lordo delle obbligazioni soggette a imposta emesse da banche (sia ex istituti di credito mobiliare, sia ex istituti di credito immobiliare) quotate sul MOT e con vita residua superiore all'anno.
Per informazioni sui criteri di calcolo cfr: "Il rendimento medio dei titoli pubblici ("Rendistato") e il rendimento medio delle obbligazioni emesse da banche ("Rendiob") - Guida Informativa", disponibile su questo sito.
Comunicato stampa
La Banca d’Italia calcola e diffonde il rendimento medio effettivo a scadenza di un paniere di obbligazioni emesse da banche e quotate sul Mercato Obbligazionario Telematico (MOT), noto come "Rendiob". Le obbligazioni facenti parte del Rendiob sono dotate di caratteristiche finanziarie che ne rendono oggettivamente determinabile il rendimento a scadenza (tasso fisso, rimborso in un’unica soluzione, assenza di call option o altre clausole particolari). Al fine di garantire significatività all’elaborazione i titoli sono inclusi nel paniere solo se registrano un volume di scambi medio giornaliero superiore ad una soglia minima prefissata (21.000 euro).
Negli ultimi tempi il numero dei titoli componenti il paniere Rendiob si è ridotto, a causa della scarsità di obbligazioni bancarie quotate in Borsa; fra queste ultime, inoltre, solo pochissime sono dotate delle suddette caratteristiche necessarie per l’inclusione nel paniere medesimo. Oltre che dal ridotto numero di obbligazioni oggetto del calcolo, la significatività del Rendiob è inficiata dall’esiguo volume degli scambi che si registrano su tali titoli nel mercato di Borsa.
In relazione a quanto sopra, e tenendo conto che l’utilizzo del Rendiob negli ultimi anni è andato riducendosi sia da parte degli operatori finanziari sia da parte della Pubblica Amministrazione (da ultimo con la recente abrogazione di norme fiscali che contenevano un riferimento a detto indicatore), la Banca d’Italia cesserà l’elaborazione e la diffusione del Rendiob a partire dal 1° gennaio 2005.
Fino a detta data la Banca d’Italia continuerà a calcolare il Rendiob sulla base del paniere attualmente in essere, senza procedere a revisioni della sua composizione
Adesso allego il grafico, in seguito allegherò il file excel
saluti
maino