kondorcap
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Cari amici
come sapete negli ultimi anni mi è sempre + difficile dare il mio contributo alla comunità del FOL. Approfittando però della inconsueta tranquillità di questi giorni, ho deciso di aprire una discussione intitolata: "è ancora possibile guadagnare sui bonds?" la domanda è volutamente provocatoria dato che so benissimo che molti di voi, con il trading, riescono comunque a portare a casa qualcosina ogni giorno ma non dobbiamo dimenticarci che, c'è una buona parte dei lettori del FOL, che non sono traders di professione. Sono spesso risparmiatori, che investono la parte dedicata del loro patrimonio in titoli seguendo gli spunti e i suggerimenti - giusti o sbagliati che siano - raccolti in questa sezione e, con i tassi e gli spread così bassi, la volatilità sui titoli di stato italiani, la salita del btp/bund spread e i timori in generale sul futuro dell'Italia, per loro è sempre + difficile anche soltanto difendere il capitale investito.
Siamo ad Agosto e le prossime settimane saranno quelle meno liquide dell’anno, e dalla volatilità degli indici azionari e dei future sui titoli governativi si preannunciano settimane molto “calde”. L'inizio della settimana è incominciata ieri con il tonfo di Banco BPM, il quale non riusciva ad aprire per eccesso di ribasso. Tale forte correzione è dovuta alla presentazione dei deludenti dati semestrali, specialmente sul fronte commissionale, che in pochi minuti hanno vanificato l’effetto positivo di un utile netto 353 mil di eur (contro i 94 dell’anno precedente) e l’avanzamento della dismissioni di 3.5 bil eur di NPL.
Tutto il settore bancario italiano, bisogna dirlo, da qualche settimana è ritornato sottopressione in quanto lo spread btp-bund a 10y in poche sedute è ritornato sopra i 250 punti base determinando implicitamente una svalutazione degli asset di titoli detenuti nei “banking books”. Tale effetto ha colpito anche il settore assicurativo, anche se le nuove norme previste da Solvency II, in caso di forte volatilità consentono una mitigazione di tale impatto sui bilanci. Si continua quindi a “vendere italia” dato che il quadro politico non sembra promettere nulla di buono per i prossimi mesi e l’effetto combinato tra riduzione del QE, elezioni in Germania e presentazione della legge di Stabilità potrebbero nuovamente spingere in alto i rendimenti dei titoli italiani. Poco aiutano i “tweet” inviati dai ministri Di Maio e Salvini – sempre molto attivi sui social anche ad Agosto – nei quali spesso si fa riferimento a possibili uscite dall’euro dell’ Italia. Andando indietro di 7 anni, è bene ricordarserlo, lo spread IT / Germany era ben più basso dei livelli attuali e proprio in quel periodo JC Trichet stava per inviare la famosa lettera “di raccomandazioni” al governo Berlusconi. Il rischio quindi che possa arrivare qualche monito formale all’Italia, specialmente dopo la pubblicazione dei rating previsti tra agosto e settembre, si fa sempre più concreto.
Difficile anche pensare che il governo possa rimanere coeso qualora i tassi del debito pubblico italiano dovessero continuare a crescere. Da un lato, il ministro Tria che cerca di realizzare almeno in parte il programma di governo verificando sempre le coperture, dall’altra Di Maio e Salvini che continuano a lavorare in un clima perenne di compagna elettorale, probabilmente efficace per raccogliere consenso, ma pericoloso a livello internazione in quanto spaventa chi detiene il ns enorme debito pubblico.
A livello operativo, stiamo gradatamente aumentando le posizioni short sul BTP in modo da arrivare a una posizione netta nulla su rischio italia per la prima metà di settembre - di fatto short su BTP e long su finanziari e assicurativi italiani che sono di fatto una proxy del BTP; inoltre stiamo aumentando la diversificazione degli emittenti prediligendo titoli emessi da società poco correlate con l’economia italiana. Qualche nome recentemente trattato è: INTRUM AB (Svezia), AKER BP ASA(Norvegia), OUTOKUMPU OYJ, (Norvegia), GESTAMP AUTOMOCION SA (Spagna), CHEMOURS CO(US), DNO ASA(Norvegia), KONGSBERG ACT SYS(Germania), ALTICE (Francia) . Molti titoli ci tengo a dirvelo hanno lotto minimo 100k eur e quindi a mio avviso sono indicati per chi ha la fortuna di avere un capitale di almeno 2 mil di euro in modo da non avere un rischio emittente superiore al 5%. Inoltre sono negoziati su mercati esteri e pertanto l'accesso al mkt dei Over the counter è fondamentale. Molto importante inoltre è avere una parte del portafoglio (5% - 15%) in USD. Se da un lato infatti la fine del QE avrebbe dovuto comportare un rafforzamento dell'euro contro le principali divise, la forza dell'economia americana vs un economia europea di nuovo in affanno, politiche monetarie divergenti (restrittiva US, espansiva EU), e il ritrovato rischio della tenuta dell'euro e dell'Europa (brexit) stanno trasformando sempre di più i titoli governativi americani nell'unico risk free asset disponibile. Pertanto anche se alcuni illustri economisti vedono il decennale americano sopra il 4% o addirittura sopra il 5%, a nostro avviso è molto meglio investire in corp bonds in USD sopra il 4% a breve scadenza che ottenere un terzo negli analoghi titoli europei specialmente se poi si rischia di avere in portafoglio troppi emittenti legati all'economia italiana o dell'euro periferia.
In conclusione, la risposta al quesito di partenza è che a mio avviso si può ancora guadagnare e bene sui bonds, ma purtroppo il business sui mercati regolamentati italiani è sempre di meno e soltanto disponendo di capitali adeguati, avendo accesso a tutti i mercati - specialmente nord europa / US - e avendo un rigido controllo del rischio si riesce a portare a casa un risultato soddisfacente senza fare un'attività di trading day by day. Unico deal recente sul mercato italiano nelle ultime settimane è stato il primario del bond VITTORIA ASSICURAZIONI 5,75%, il cui titolo anche sopra i 103 di prezzo offre un rendimento sopra il 5% lordo che non è affatto male per un assicurativo di rating investment grade non callable.
Sul mercato retail invece è in collocamento un emissione di GoldmanSachs, XS1841783894, il bond è prezzato correttamente dato che gira a usd3+140bps, ma comprandolo a 100 si porta a casa comunque un 6% fino al 2021 in USD e poi una cedola compresa tra 3 e il 6% che di questi tempi non è male.
Felice di avere vs commenti in merito, per ora auguro a tutti buone vacanze
come sapete negli ultimi anni mi è sempre + difficile dare il mio contributo alla comunità del FOL. Approfittando però della inconsueta tranquillità di questi giorni, ho deciso di aprire una discussione intitolata: "è ancora possibile guadagnare sui bonds?" la domanda è volutamente provocatoria dato che so benissimo che molti di voi, con il trading, riescono comunque a portare a casa qualcosina ogni giorno ma non dobbiamo dimenticarci che, c'è una buona parte dei lettori del FOL, che non sono traders di professione. Sono spesso risparmiatori, che investono la parte dedicata del loro patrimonio in titoli seguendo gli spunti e i suggerimenti - giusti o sbagliati che siano - raccolti in questa sezione e, con i tassi e gli spread così bassi, la volatilità sui titoli di stato italiani, la salita del btp/bund spread e i timori in generale sul futuro dell'Italia, per loro è sempre + difficile anche soltanto difendere il capitale investito.
Siamo ad Agosto e le prossime settimane saranno quelle meno liquide dell’anno, e dalla volatilità degli indici azionari e dei future sui titoli governativi si preannunciano settimane molto “calde”. L'inizio della settimana è incominciata ieri con il tonfo di Banco BPM, il quale non riusciva ad aprire per eccesso di ribasso. Tale forte correzione è dovuta alla presentazione dei deludenti dati semestrali, specialmente sul fronte commissionale, che in pochi minuti hanno vanificato l’effetto positivo di un utile netto 353 mil di eur (contro i 94 dell’anno precedente) e l’avanzamento della dismissioni di 3.5 bil eur di NPL.
Tutto il settore bancario italiano, bisogna dirlo, da qualche settimana è ritornato sottopressione in quanto lo spread btp-bund a 10y in poche sedute è ritornato sopra i 250 punti base determinando implicitamente una svalutazione degli asset di titoli detenuti nei “banking books”. Tale effetto ha colpito anche il settore assicurativo, anche se le nuove norme previste da Solvency II, in caso di forte volatilità consentono una mitigazione di tale impatto sui bilanci. Si continua quindi a “vendere italia” dato che il quadro politico non sembra promettere nulla di buono per i prossimi mesi e l’effetto combinato tra riduzione del QE, elezioni in Germania e presentazione della legge di Stabilità potrebbero nuovamente spingere in alto i rendimenti dei titoli italiani. Poco aiutano i “tweet” inviati dai ministri Di Maio e Salvini – sempre molto attivi sui social anche ad Agosto – nei quali spesso si fa riferimento a possibili uscite dall’euro dell’ Italia. Andando indietro di 7 anni, è bene ricordarserlo, lo spread IT / Germany era ben più basso dei livelli attuali e proprio in quel periodo JC Trichet stava per inviare la famosa lettera “di raccomandazioni” al governo Berlusconi. Il rischio quindi che possa arrivare qualche monito formale all’Italia, specialmente dopo la pubblicazione dei rating previsti tra agosto e settembre, si fa sempre più concreto.
Difficile anche pensare che il governo possa rimanere coeso qualora i tassi del debito pubblico italiano dovessero continuare a crescere. Da un lato, il ministro Tria che cerca di realizzare almeno in parte il programma di governo verificando sempre le coperture, dall’altra Di Maio e Salvini che continuano a lavorare in un clima perenne di compagna elettorale, probabilmente efficace per raccogliere consenso, ma pericoloso a livello internazione in quanto spaventa chi detiene il ns enorme debito pubblico.
A livello operativo, stiamo gradatamente aumentando le posizioni short sul BTP in modo da arrivare a una posizione netta nulla su rischio italia per la prima metà di settembre - di fatto short su BTP e long su finanziari e assicurativi italiani che sono di fatto una proxy del BTP; inoltre stiamo aumentando la diversificazione degli emittenti prediligendo titoli emessi da società poco correlate con l’economia italiana. Qualche nome recentemente trattato è: INTRUM AB (Svezia), AKER BP ASA(Norvegia), OUTOKUMPU OYJ, (Norvegia), GESTAMP AUTOMOCION SA (Spagna), CHEMOURS CO(US), DNO ASA(Norvegia), KONGSBERG ACT SYS(Germania), ALTICE (Francia) . Molti titoli ci tengo a dirvelo hanno lotto minimo 100k eur e quindi a mio avviso sono indicati per chi ha la fortuna di avere un capitale di almeno 2 mil di euro in modo da non avere un rischio emittente superiore al 5%. Inoltre sono negoziati su mercati esteri e pertanto l'accesso al mkt dei Over the counter è fondamentale. Molto importante inoltre è avere una parte del portafoglio (5% - 15%) in USD. Se da un lato infatti la fine del QE avrebbe dovuto comportare un rafforzamento dell'euro contro le principali divise, la forza dell'economia americana vs un economia europea di nuovo in affanno, politiche monetarie divergenti (restrittiva US, espansiva EU), e il ritrovato rischio della tenuta dell'euro e dell'Europa (brexit) stanno trasformando sempre di più i titoli governativi americani nell'unico risk free asset disponibile. Pertanto anche se alcuni illustri economisti vedono il decennale americano sopra il 4% o addirittura sopra il 5%, a nostro avviso è molto meglio investire in corp bonds in USD sopra il 4% a breve scadenza che ottenere un terzo negli analoghi titoli europei specialmente se poi si rischia di avere in portafoglio troppi emittenti legati all'economia italiana o dell'euro periferia.
In conclusione, la risposta al quesito di partenza è che a mio avviso si può ancora guadagnare e bene sui bonds, ma purtroppo il business sui mercati regolamentati italiani è sempre di meno e soltanto disponendo di capitali adeguati, avendo accesso a tutti i mercati - specialmente nord europa / US - e avendo un rigido controllo del rischio si riesce a portare a casa un risultato soddisfacente senza fare un'attività di trading day by day. Unico deal recente sul mercato italiano nelle ultime settimane è stato il primario del bond VITTORIA ASSICURAZIONI 5,75%, il cui titolo anche sopra i 103 di prezzo offre un rendimento sopra il 5% lordo che non è affatto male per un assicurativo di rating investment grade non callable.
Sul mercato retail invece è in collocamento un emissione di GoldmanSachs, XS1841783894, il bond è prezzato correttamente dato che gira a usd3+140bps, ma comprandolo a 100 si porta a casa comunque un 6% fino al 2021 in USD e poi una cedola compresa tra 3 e il 6% che di questi tempi non è male.
Felice di avere vs commenti in merito, per ora auguro a tutti buone vacanze