Comitato Risparmiatori Grecia 3 - Andiamo avanti

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Virgilum

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Proveniamo da qui: http://www.finanzaonline.com/forum/...atori-grecia-2-uniamoci-e-andiamo-avanti.html

Tutto è cominciato qui: http://www.finanzaonline.com/forum/...7-comitato-risparmiatori-grecia-uniamoci.html


Apro il topic visto che l'altro ha raggiunto quasi il massimo dei post.

Tra qualche giorno saranno due anni dalla farsa del salvataggio Grecia.
Come risaputo sono state prese più vie legali per tentare di recuperare almeno parte del danno subito da noi risparmiatori, ma, come altrettanto risaputo, la giustizia non brilla certo per la sua velocità.

Le iniziative intraprese vanno avanti e come sempre terremo aggiornati tutti gli interessati con i post qui sul FOL, sul nostro sito www.risparmiatorigrecia.it, e tramite e-mail a chi è presente nella newsletter.

Oltre alle iniziative legali si vede però che lo stesso Parlamento Europeo incomincia a darsi da fare mettendo sotto indagine la Troika (Commissione Europea, BCE, FMI). I tempi, le decisioni prese e i mezzi utilizzati per il "salvataggio" della Grecia verranno rivisti con la lente d'ingrandimento.

Inoltre si avvicinano le elezioni Europee, con il loro voto gli elettori daranno un giudizio sull'operato dei politici Europei.

Non è molto per noi risparmiatori, ma sono piccoli passi per fare chiarezza sull'accaduto e magari, un giorno, prendersi la rivincita.


Proposte e suggerimenti su eventuali e concrete altre strade da seguire sono sempre i benvenuti.

Ringrazio come sempre i moderatori del FOL per la preziosa collaborazione.
 
I dubbi sul lavoro della Troika

Riporto di seguito un articolo abbastanza interessante del 31 Gennaio 2014, che mette in evidenza come, molto lentamente, il Parlamento Europeo sia stia rendendo conto degli errori di gestione fatti in passato. Chissà quanto tutto ciò abbia a che fare con le elezioni che si avvicinano...


Fonte: Grecia, inchiesta Ue sull

Grecia, inchiesta Ue sull’operato della troika. “Non ha basi legali, il suo tempo è finito”

Prima funzionava sostanzialmente così: la troika imponeva e il Paese di turno obbediva, o almeno cercava di farlo. Oggi, invece, sta emergendo una nuova corrente che mette in discussione la stessa legittimità di questa unione formata dall'Ue, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale.

Tutto ha avuto inizio quando una commissione d'inchiesta composta da sette parlamentari ha annunciato di recarsi ad Atene per verificare se nella gestione della gravissima crisi economica che ha colpito la Grecia, la troika non abbia fatto richieste al Paese che andassero al di là dei suoi
trans.gif
compiti
. A presiedere la commissione non è però un eurodeputato qualunque, ma l'austriaco Othmar Karas, il maggior favorito al Partito popolare europeo, nonché membro della Commissione del Parlamento europeo per i problemi economici e monetari.

Le intenzioni di Karas sono chiare. Ancor prima di partire per Atene, l'europarlamentare ha proclamato in una conferenza stampa la fine della troika, definita un' "istituzione ad interim"; ha messo in dubbio la sua istituzione legale e ha ribadito la necessità di sostituirla con una procedura "democraticamente più affidabile e trasparente". Secondo Karas, benché all'inizio della crisi greca la troika sia stata "necessaria e giusta" per evitare la bancarotta finanziaria, in seguito ha preso "decisioni irresponsabili" che hanno provocato gravi ripercussioni sul tessuto sociale del Paese. Il problema, a detta di Karas, è che non avendo un meccanismo adeguato per far fronte alla crisi economica che ha travolto diversi Paesi europei, è dovuto scendere in campo il Fondo monetario internazionale.

Ora, Karas e la sua delegazione avranno una settimana di tempo per incontrare diversi membri del governo greco, in primis il ministro delle Finanze Yannis Stournaras, vari rappresentanti dei sindacati e alcuni esponenti del mondo degli affari.

Alla corrente di Karas e i suoi si è unito l'eurodeputato socialista francese Liem Hoang Ngoc, che ha ribadito che "non c'è alcuna base legale per l'operato della troika. Il suo tempo è finito".


Le affermazioni di questi eurodeputati, che oggi (e solo oggi) vanno contro quella che da lungo tempo viene definita un'unione le cui decisioni hanno creato gravi conseguenze in diversi Paesi dell'Ue (e non solo in Grecia), potrebbero essere però dettate dalle prossime elezioni europee di maggio, nel tentativo di accaparrarsi maggiore consenso tra l'elettorato.
 
Riporto di seguito un articolo abbastanza interessante del 31 Gennaio 2014, che mette in evidenza come, molto lentamente, il Parlamento Europeo sia stia rendendo conto degli errori di gestione fatti in passato. Chissà quanto tutto ciò abbia a che fare con le elezioni che si avvicinano... (1)


Fonte: Grecia, inchiesta Ue sull

Grecia, inchiesta Ue sull’operato della troika. “Non ha basi legali, il suo tempo è finito”

Prima funzionava sostanzialmente così: la troika imponeva e il Paese di turno obbediva, o almeno cercava di farlo. Oggi, invece, sta emergendo una nuova corrente che mette in discussione la stessa legittimità di questa unione formata dall'Ue, dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale.

Tutto ha avuto inizio quando una commissione d'inchiesta composta da sette parlamentari ha annunciato di recarsi ad Atene per verificare se nella gestione della gravissima crisi economica che ha colpito la Grecia, la troika non abbia fatto richieste al Paese che andassero al di là dei suoi
trans.gif
compiti
. A presiedere la commissione non è però un eurodeputato qualunque, ma l'austriaco Othmar Karas, il maggior favorito al Partito popolare europeo, nonché membro della Commissione del Parlamento europeo per i problemi economici e monetari.

Le intenzioni di Karas sono chiare. Ancor prima di partire per Atene, l'europarlamentare ha proclamato in una conferenza stampa la fine della troika, definita un' "istituzione ad interim"; ha messo in dubbio la sua istituzione legale e ha ribadito la necessità di sostituirla con una procedura "democraticamente più affidabile e trasparente". Secondo Karas, benché all'inizio della crisi greca la troika sia stata "necessaria e giusta" per evitare la bancarotta finanziaria, in seguito ha preso "decisioni irresponsabili" che hanno provocato gravi ripercussioni sul tessuto sociale del Paese. Il problema, a detta di Karas, è che non avendo un meccanismo adeguato per far fronte alla crisi economica che ha travolto diversi Paesi europei, è dovuto scendere in campo il Fondo monetario internazionale.

Ora, Karas e la sua delegazione avranno una settimana di tempo per incontrare diversi membri del governo greco, in primis il ministro delle Finanze Yannis Stournaras, vari rappresentanti dei sindacati e alcuni esponenti del mondo degli affari.

Alla corrente di Karas e i suoi si è unito l'eurodeputato socialista francese Liem Hoang Ngoc, che ha ribadito che "non c'è alcuna base legale per l'operato della troika. Il suo tempo è finito".


Le affermazioni di questi eurodeputati, che oggi (e solo oggi) vanno contro quella che da lungo tempo viene definita un'unione le cui decisioni hanno creato gravi conseguenze in diversi Paesi dell'Ue (e non solo in Grecia), potrebbero essere però dettate dalle prossime elezioni europee di maggio, nel tentativo di accaparrarsi maggiore consenso tra l'elettorato.

(1) la cosa migliore che potessi scrivere.

Per il resto NON facciamoci illusioni circa i Mercenari, essi a NULLA importa del loro gregge, proprio perché tali sono!

Quelli temono solo 2 cose:

* perdere la poltrona

* la forca, ma quella non c'è più, l'hanno depenalizzata (e se ne vedono gli effetti!)

In quanto ad altri vie di rivalsa esiste quella dell'Ombudsman Bancario Finanziario, che fino all'8 marzo prossimo (scadenza del termine di 2 anni dalla presentazione di un reclamo alla propria banka) NON richiede l'utilizzo di legale alcuno e come già postato ha portato ad un:
PAIO di VITTORIE DI RISPARMIATORI PORTATORI DI OLD GGB.
 
Altri dubbi sull'operato della BCE

Non è un buon momento per la BCE e per Mario Draghi. Dopo che il Parlamento Europeo qualche settimana fa ha messo sotto osservazione l'operato della Troika (della quale fa parte la stessa Banca Centale Europea, assieme a FMI e all'Unione Europea), è notizia di oggi che l'Alta Corte Tedesca mette in dubbio la legittimità dell'Omt.


Omt sta per "Outright monetary transactions" ed è il piano di sicurezza messo a punto da Mario Draghi per comprare senza limiti Titoli di Stato, sul mercato secondario, per combattere la speculazione. Anche se al momento l'Omt non è mai entrato in azione completamente, secondo l'Alta Corte Tedesca questa procedura va ben oltre le competenze della BCE. Per questo rinvia tutto alla Corte Europea chiedendo di esaminare l'Omt.

Per l'ennesima volta viene messo in discussione il metodo di lavoro della BCE e della sua attuale gestione. Ulteriori dubbi sull'operato della Banca e del suo modo di affrontare la crisi e la stabilità economica che si riflettono anche sulla gestione passata del default greco, interamente a danno degli investitori privati ed a tutela di se stessa e delle banche centrali che ne sono azioniste che è oggi già in discussione avanti il Tribunale di prima istanza del Lussumbergo a seguito dei ricorsi presentati da alcune centinaia di risparmiatori italiani con l'assistenza dello Studio Legale Sutti.

Ulteriori dettagli sono disponibili nell'articolo apparso su Il Sole 24Ore accessibile qui: I giudici tedeschi: il piano Draghi va oltre il mandato, ma l'ultima parola spetta alla Corte europea. La Bce replica: azione in linea - Il Sole 24 ORE
 
Ultima modifica:
Vittoria!

Riporto una recente sentenza del Conciliatore Bancario Finanziario a seguito del ricorso presentato da un aderente al Gruppo di:

greek.imabondholder.com - www.facebook.com/greek.Imabondholder • Indice

3.4.1. Sottoscrizione obbligazioni estere – Operazione non appropriata – Mancato rilascio di
informazioni al cliente – Invalidità del contratto – Effetti restitutori


La banca, al momento della sottoscrizione di obbligazioni estere, è tenuta a fornire al
cliente le informazioni sufficienti a garantirgli di poter adottare decisioni di investimento
informate, anche qualora l’investitore abbia deciso di avvalersi del servizio di execution only; tale
obbligo, nel caso di specie, si presenta ancora più cogente, considerando che l’operazione di
acquisto ha un grado di rischio superiore rispetto a quello che il ricorrente ha dichiarato di volersi
assumere (decisione del 30 ottobre 2013, ricorso n. 352/2013).
Espone il ricorrente di aver acquistato nominali € 10.000,00 obbligazioni della Repubblica
Greca il 17 febbraio 2010 ed ulteriori nominali € 20.000,00 il 23 marzo 2011; precisa che la banca
avrebbe dovuto informarlo della estrema pericolosità di tali acquisti, soprattutto quando aveva
effettuato la seconda sottoscrizione.
Contesta, poi, il ricorrente che lo swap del marzo 2012 era stato “condotto e concluso con
una contrattazione politica, che aveva visto partecipi i soli investitori istituzionali, riservando ai
piccoli investitori l’amara sorpresa di trovarsi forzatamente vincolati ad una decisione presa da altri,
in primis le banche che potevano usufruire di appositi vantaggi quali prestiti della BCE al tasso
dell’1% e di poter dedurre fiscalmente le perdite, e non ultima la BCE che sui bond greci aveva
avuto notevoli plusvalenze, avendoli acquistati a prezzi stracciati sul mercato con la garanzia del
rimborso al valore nominale”.
Chiede, quindi, il ricorrente l’intervento dell’Ombudsman Giurì Bancario a tutela delle
proprie ragioni, condannando la banca a risarcirgli la perdita subita, pari ad € 20.500,00.
Replica la banca che la Repubblica Greca, avendo raggiunto una determinata soglia di
adesioni all’offerta di scambio delle proprie obbligazioni, ha obbligatoriamente esteso detto cambio
anche ai risparmiatori non aderenti alla medesima; precisa che l’informativa in merito alla citata
OPS era stata effettuata con apposita comunicazione del febbraio 2012.
Precisa, inoltre, la banca di aver provveduto ad informare il ricorrente dei ripetuti
downgrading del merito creditizio della Repubblica Greca disposti dalle principali agenzie di rating
Rileva il Collegio, dalla documentazione inviata in copia dalle parti in corso di istruttoria,
che il ricorrente, in data 17 febbraio 2010, ha acquistato obbligazioni “Grecia 5,5% 8/14 Eur” per
un controvalore di € 10.404,12 e, in data 23 marzo 2011, ha acquistato obbligazioni “Grecia 4,10%
8/12 Eur” per un controvalore di € 18.089,18. Riscontra, poi, che il 4 febbraio 2008 il ricorrente
aveva sottoscritto il contratto per la prestazione dei servizi di investimento ed aveva compilato il
questionario Mifid, dichiarando di avere una “esperienza media” ed un obiettivo di investimento
definito come “profilo di accumulazione”, ovvero “disposto ad accettare il rischio di possibili
oscillazioni del valore degli investimenti effettuati”. Il 2 marzo 2011 tale questionario è stato
aggiornato, senza subire variazioni ai fini della definizione del profilo di rischio.
Per quanto attiene la prima operazione di acquisto, il Collegio rileva che il ricorrente ha
presentato il reclamo presso l’ufficio reclami della banca il 2 maggio 2012; di conseguenza - atteso
che, ai sensi dell’art. 7, comma 1, lettera a), del regolamento la clientela può rivolgersi all’ufficio
reclami per qualunque questione relativa alla gestione di operazioni o servizi di investimento,
purché posti in essere nei due anni precedenti il giorno della presentazione del reclamo - il Collegio
dichiara inammissibile il capo del ricorso avente ad oggetto la contestazione dell’acquisto effettuato
il 17 febbraio 2010, in quanto la contestazione riguarda un’operazione che è stata effettuata
antecedentemente al 2 maggio 2010.
In relazione all’operazione di swap, lanciata dal Governo Greco nel febbraio 2012, il
Collegio prende atto di quanto segue: la banca ha dichiarato di non avere alcuna prova “circa il fatto
di aver effettivamente consegnato al cliente copia del “Documento di offerta di scambio”; alcuna
prova è stata fornita dalla banca circa l’avvenuta informativa, anche tramite consegna di altra
documentazione, in merito alla predetta iniziativa della Grecia; l’OPS si è, comunque, applicata a
tutti i possessori di obbligazioni elleniche tramite l’attivazione delle cosiddette CAC (clausole di
azione collettiva); indipendentemente da qualsivoglia decisione del ricorrente, l’adesione all’OPS
sarebbe stata, quindi, obbligatoria.
Di conseguenza, il Collegio, pur prendendo atto della dichiarazione della banca circa
l’impossibilità di documentare l’informativa resa al ricorrente, riscontra che quest’ultimo non
avrebbe potuto comunque opporsi all’adesione obbligatoria all’OPS in discorso; del resto,
l’applicazione delle CAC (clausole di azione collettiva) – introdotte tramite provvedimenti di rango
legislativo assunti dalla Repubblica Ellenica (cd. Greek Bondholder Act) – deve essere ricondotta
alla sovranità della Repubblica stessa; inoltre, la banca è rimasta estranea all’introduzione ed
all’attivazione delle CAC, limitandosi a mettere a disposizione della clientela gli strumenti
finanziari di diritto estero assegnati e resi disponibili dalla banca depositaria incaricata, in
adempimento del servizio di custodia ed amministrazione titoli. Il Collegio conclude, quindi, per
l’inaccoglibilità di tale capo del ricorso.
Per quanto concerne l’acquisto effettuato il 23 marzo 2011, il Collegio rileva che il
ricorrente ha dichiarato, nel modulo di sottoscrizione, di aver disposto la predetta operazione “su
nostra richiesta”, per cui l’acquisto è avvenuto in regime di execution only; a tale data, il rating dei
titoli acquistati era, per S&P, pari a “BBB+”, ovvero “grado di investimento speculativo” (meno
vulnerabili nel breve periodo, rispetto ad obbligati con rating inferiore; tuttavia, il dover
fronteggiare condizioni di incertezza economica, finanziaria, amministrativa potrebbe interferire
con le capacità di soddisfacimento degli obblighi assunti). In merito, la banca ha dichiarato quanto
segue: “non si rese necessario fornire al cliente documentazione informativa, in quanto la banca
aveva operato su precise indicazioni del cliente”.
Ciò premesso, il Collegio rammenta che l’art. 31 del Regolamento Intermediari, adottato con
Delibera Consob n. 16190 del 29 ottobre 2007, dispone quanto segue: “gli intermediari forniscono
ai clienti o potenziali clienti una descrizione generale della natura e dei rischi degli strumenti
finanziari trattati, tenendo conto in particolare della classificazione del cliente come cliente al
dettaglio o cliente professionale. La descrizione illustra le caratteristiche del tipo specifico di
strumento interessato, nonché i rischi propri di tale tipo di strumento, in modo sufficientemente
dettagliato da consentire al cliente di adottare decisioni di investimento informate; la descrizione dei
rischi include, ove pertinente per il tipo specifico di strumento e lo status e il livello di conoscenza
del cliente, i seguenti elementi: a) i rischi connessi a tale tipo di strumento finanziario, compresa
una spiegazione dell’effetto leva e della sua incidenza, nonché il rischio di perdita totale
dell’investimento; b) la volatilità del prezzo di tali strumenti ed eventuali limiti di liquidabilità dei
medesimi; c) il fatto che un investitore potrebbe assumersi, a seguito di operazioni su tali strumenti,
impegni finanziari e altre obbligazioni aggiuntive, comprese eventuali passività potenziali, ulteriori
rispetto al costo di acquisizione degli strumenti; d) eventuali requisiti di marginatura od
obbligazioni analoghe applicabili a tali strumenti”. Ad avviso del Collegio, tali informazioni vanno,
quindi, fornite dalla banca indipendentemente dal servizio di cui il cliente (o potenziale cliente) ha
scelto (o sceglierà) di usufruire (consulenza, trasmissione/ricezione ordini, etc.), a maggior ragione
quando, come nel caso di specie, l’investimento risulti avere un grado di rischio superiore rispetto a
quello che il ricorrente ha dichiarato di volersi assumere.
Rammenta, infine, il Collegio anche quanto stabilito all’art. 21 del Testo Unico della
Finanza, ai sensi del quale, “nella prestazione dei servizi e delle attività di investimento e accessori i
soggetti abilitati devono: a) comportarsi con diligenza, correttezza e trasparenza, per servire al
meglio l’interesse dei clienti e per l’integrità dei mercati; b) acquisire le informazioni necessarie dai
clienti e operare in modo che essi siano sempre adeguatamente informati”.


Osserva, quindi, il Collegio che, non avendo la banca assolto i predetti obblighi informativi
sanciti in materia di prestazione di servizi di investimento, l’investimento effettuato dal ricorrente
non può considerarsi validamente perfezionato; dichiara, pertanto, la banca tenuta - entro 30 giorni
dalla ricezione della comunicazione della decisione da parte della segreteria e con invio
all’Ombudsman bancario di idonea documentazione a comprova – a riconoscere al ricorrente il
controvalore dell’investimento effettuato il 23 marzo 2011, oltre agli interessi legali maturati su tale
somma dalla predetta data sino alla data dell’effettivo pagamento, dietro retrocessione alla banca
dei titoli ricevuti in concambio in occasione dello swap del 12 marzo 2012 e restituzione delle
cedole maturate sulle obbligazioni dal momento della sottoscrizione.


Questi cominciano ad essere frutti di un paziente lavoro, lontano da studi legali e a costi pressochè = 0 e conferma che:

VINCERE SI PUO', VINCERE SI DEVE! .
 
Altra vittoria!

E' con notevole soddisfazione che riporto dal forum greek.imabondholder.com un post odierno di topilicchio:

Ciao a tutti.

Ieri il conciliatore bancario ha ordinato "alla mia banka" di riconoscere € 3.500 contro restituzione dei titoli Grecia in portafoglio e rivenienti dallo swap (tenendo anche conto che una parte dei titoli era stata venduta con l'incasso di € 485).
Avevo fatto ricorso al CBF per € 5.000 nominali acquistati l'8/4/2010 da mia mamma (ctv circa 4.800€).

La motivazione è la seguente: la banca era tenuta a comunicare alla ricorrente la variazione dei rating onde poterle permettere di adottare delle scelte di investimento/disinvestimento consapevoli ed informate (art. 34 comma 6 del regolamento intermediari - Delibera Consob n. 16190 del 27/10/2007).

Quindi la strada con la "mia banca" è Disinformatia, anche in caso di ordine con servizio di 'mera esecuzione' via Home Banking.


Infatti le altre motivazioni che avevo indicato (conflitto di interessi, quorum per adesione alle CAC, ecc) sono state respinte dal CBF come nel pronunicamento che avete integralmente riportato nella pagina precedente.

Spero che questa segnalazione possa essere utile.

Ringrazio tutti per gli spunti che ho recuperato dal blog e che mi hanno permesso di ottenere quanto sopra e vi esorto ad andare avanti: vincere di può (e si deve)!


Ho solamente " a quale banka il mio compagno di Gruppo si riferisse perché è nostra regola dire il peccato, ma omettere il PECCATORE o meglio la PECCATRICE!

Non faccio altro che ricordare che l'8 p.v. scadono i termini per seguire questa via al ristoro e ribadire che:

VINCERE SI PUO', VINCERE SI DEVE!
 
Commiato.

I due post sopra pubblicati, rappresentano il raggiungimento di un traguardo personale e per il Gruppo di greek.imabondholder.com

La dimostrazione che esisteva una via al ristoro al riparo da ulteriori beffe e spese per i già abbondantemente penalizzati Risparmiatori detentori di GGB. Via che andava "costruita" assieme e possibilmente uniti.

Sono stati necessari quasi 2 anni d'impegno spesso, e mi riferisco a strumentali polemiche fratricide, ostacolato artatamente.

L'importante è che alla fine il Male non l'abbia vinta, anche se per molti di noi la strada da percorrere è ancora lunga, ma tracciata.

A tutti coloro che NON hanno aderito al Gruppo di detentori di old GGB che mi onoro di moderare faccio i migliori auguri di avere successo per la loro strada.

Se qualcuno avrà bisogno di ausilio sa dove trovarmi.

In bocca la lupo
Silvino

PS Un consiglio spassionato: non aspettatevi nulla da Mercenari nazionali ed europei, quelli sono solo capaci di riempirsi la bocca con le altrui disgrazie e le tasche con gli altrui denari.
Non aspettatevi nulla da Istituzioni e Tribunali Europei perché siamo una minoranza ricca e (a lor parere) ininfluente, in favore della quale non è il caso di rompere gli equilibri di potenza continentali.
 
Ultima modifica:
Grazie per aver postato le sentenze, tuttavia entrambe hanno seguito la strada "Disinformatia" che non si puo' applicare per importi >100K
Avete sentenze favorevoli anche per l'altra strada (conflitto d'interessi nella votazione CAC) ?

Non concordo poi con la tua conclusione finale che sembra recitare: o vi fate ridare i soldi dalla vostra banca o lasciate perdere!

ciao,
cdr
 
Grazie per aver postato le sentenze, tuttavia entrambe hanno seguito la strada "Disinformatia" che non si puo' applicare per importi >100K (1)
Avete sentenze favorevoli anche per l'altra strada (conflitto d'interessi nella votazione CAC) ?

Non concordo poi con la tua conclusione finale che sembra recitare: o vi fate ridare i soldi dalla vostra banca o lasciate perdere!

ciao,
cdr

Rompo il proposito di commiato SOLO a fronte di provata necessità!

Vedi cdr la Disinformatia è tale anche perché spesso si scrivono cose sbagliate come (1)! E quante ne abbiamo dovute vedere in questo sito in 2 anni?

Il limite dei 100 k€ (che è mio personale) NON è per la "via", bensì per l'organismo cui ricorrere.

In sostanza si può ricorrere (ed avere immediata ed inappellabile soddisfazione) al Giurì Bancario SOLO SE IL VALORE NOMINALE DEI TITOLI POSSIEDUTI ED A CUI IL RECLAMO SI RIFERISCE SIA INFERIORE A 100.000 €!

Per importi superiori (come nel nostro caso) si deve seguire un altro percorso che tu puoi ben seguire sul forum cui sei iscritto, specialmente adesso che si sono aperte le falle.

La risposta alla tua domanda successiva è: SI e riguarda il nostro 1° VINCITORE (cliente ISP), tal codif, lo conosci?

Fai bene a non essere d'accordo con quanto recito e sottoscrivo, altrimenti non nutriresti speranze sulla possibilità di rimborso da parte della BCE, che è tuttavia ancora da dimostrare e coi recenti pronunciamenti ed imboscamenti di documenti (approvati proprio dal Tribunale europeo al quale vi siete rivolti voi) mi fa sempre di più pensare come utopico.

Scrivo che fai bene perché se non altro mantieni/mantenete acceso un lumicino che potrebbe essere utile per tanti (anche se ci risulta che vi sia stata solo una "associazione" alla vostra causa).
Però rifletti, caro Compagno di disavventure, quel flebile lumicino potrebbe spegnersi e magari abbastanza presto visto che son passati ormai 2 anni ed allora? Tu pensi ai tuoi affari o alle ormai superate questioni di principio fra forumer?

Infatti come si scrisse ormai un paio d'anni fa e figura come regola nr. 1 di greek.imabondholder NOI VOGLIAMO I NOSTRI SOLDI INDIETRO (e magari con gli interessi, come ha ottenuto Topilicchio: pensa siamo così minuziosi che abbiamo fatto i conti se gli avevano restituito tutto! E così è stato e senza regalar soldi ai legali.......). Non c'interessa fare politica o guerre sante di principio, quelle le lasciamo volentieri ad alcuni "sognatori" di sto forum, che ogni tanto si svegliano la mattina con la spada in mano e pretendono che gli altri li seguano contro i mulini a vento.

Ciao cdr, sai dove trovarmi.
 
Ultima modifica:
Grazie per la precisazione e le altre informazioni. Non conosco codif, quando avro' tempo approfondiro' la sua vicenda sul vostro forum :)

ciao,
cdr
 
Comunicato dello Studio Legale Sutti del 04/04/2014

Link: Comitato Risparmiatori Titoli di Stato Grecia » Post Topic » Comunicato dello Studio Legale Sutti del 04/04/2014

Lo Studio Legale Sutti accoglie con soddisfazione la recentissima pronunzia della Corte di Cassazione con la quale i giudici del “Palazzaccio” hanno riconosciuto la responsabilità dell’intermediario finanziario per aver omesso di adempiere ai propri doveri informativi normativamente previsti in favore della clientela.


In particolare, la Suprema Corte ha fornito un metodo di quantificazione del danno patito dal risparmiatore perfettamente coerente con quello prospettato dallo Studio nelle azioni intraprese nei confronti degli istituti di credito.


Riportiamo di seguito la massima in questione:


Il danno subito dal cliente per effetto della violazione dei doveri informativi dell’intermediario è costituito dalla differenza tra il valore di acquisto dello strumento finanziario e quello al momento della domanda ovvero quello precedente in cui il cliente ha avuto consapevolezza della perdita di valore, tenendo conto degli eventuali interessi percepiti e del valore attuale dello strumento” (Cass. 1511/2014).
 
Cosa devo fare allora?

Link: Comitato Risparmiatori Titoli di Stato Grecia » Post Topic » Comunicato dello Studio Legale Sutti del 04/04/2014

Lo Studio Legale Sutti accoglie con soddisfazione la recentissima pronunzia della Corte di Cassazione con la quale i giudici del “Palazzaccio” hanno riconosciuto la responsabilità dell’intermediario finanziario per aver omesso di adempiere ai propri doveri informativi normativamente previsti in favore della clientela.


In particolare, la Suprema Corte ha fornito un metodo di quantificazione del danno patito dal risparmiatore perfettamente coerente con quello prospettato dallo Studio nelle azioni intraprese nei confronti degli istituti di credito.


Riportiamo di seguito la massima in questione:


Il danno subito dal cliente per effetto della violazione dei doveri informativi dell’intermediario è costituito dalla differenza tra il valore di acquisto dello strumento finanziario e quello al momento della domanda ovvero quello precedente in cui il cliente ha avuto consapevolezza della perdita di valore, tenendo conto degli eventuali interessi percepiti e del valore attuale dello strumento” (Cass. 1511/2014).

grazie, dovrei risalire allo swap e alla data quando i titoli di stato greci erano a 101, esattamente il grecia 6.5 2019 se non ricordo male. qualcuno mi puo' aiutare a risalire a quelle date e periodi?
così chiedo alla banca gli estratti conto da quei periodi in poi.
p.s. io ho sempre operato online, gli acquisti li ho fatto online di mia iniziativa senza ascoltare nessun bancario o promotore, anzi vi dirò di più, il mio promotore quando mi ha visto comprare quei titoli mi ha detto di non comprarne perchè erano rischiosi.
mi dite se comunque io potrei procedere alla richiesta di rimborso?, premetto pure che sul mio cc siamo 3 intestatari e io acquistai circa 145000 obl. perciò per ogni intestatario siamo sotto i 100000 euro.
Mi aiutate a chiarire di piu' il tutto e cosa posso fare dunque ora, e a chi rivolgermi?
Grazie per tutte le risposte.
 
grazie, dovrei risalire allo swap e alla data quando i titoli di stato greci erano a 101, esattamente il grecia 6.5 2019 se non ricordo male. qualcuno mi puo' aiutare a risalire a quelle date e periodi?
così chiedo alla banca gli estratti conto da quei periodi in poi.
p.s. io ho sempre operato online, gli acquisti li ho fatto online di mia iniziativa senza ascoltare nessun bancario o promotore, anzi vi dirò di più, il mio promotore quando mi ha visto comprare quei titoli mi ha detto di non comprarne perchè erano rischiosi.
mi dite se comunque io potrei procedere alla richiesta di rimborso?, premetto pure che sul mio cc siamo 3 intestatari e io acquistai circa 145000 obl. perciò per ogni intestatario siamo sotto i 100000 euro.
Mi aiutate a chiarire di piu' il tutto e cosa posso fare dunque ora, e a chi rivolgermi?
Grazie per tutte le risposte.

Dovresti rivolgerti ad un avvocato esperto di tali vertenze giudiziarie, che conosce la giurisprudenza, anche piuù recente e sempre più abbondante, in particolare dal default argentina in avanti..
 
La Frankfurter Allegemeine Zeitung scrive che la Banca Centrale Europa sta lavorando ad un piano di acquisto bond da 1000 miliardi di euro l'anno, un'immissione di liquidità nel mercato capace di contrastare la bassa inflazione ed in grado di sostenere la crescita.

A questo punto RISARCIRE i retail rapinati dallo swap a mano armata dovrebbe essere DOVEROSO sia a livello di etica nei rapporti sociali che OPPORTUNO a livello di teoria economica....
 
Secondo voi per andare sul sicuro, mi converrebbe contattare lo studio legale sutti?
 
Dovresti rivolgerti ad un avvocato esperto di tali vertenze giudiziarie, che conosce la giurisprudenza, anche più recente e sempre più abbondante, in particolare dal default argentina in avanti..

Oppure e molto più semplicemente iscriverti al forum di leonzio22!

Visto che le Vittorie di cui ho riportato le motivazioni e conseguite ben PRIMA della pubblicazione della sentenza della Cassazione sono state ottenute in questa chiave definita "Disinformatia" e patrimonio del Gruppo Banke 2.

Quindi se pur con notevole soddisfazione apprendiamo la notizia riportata, mi viene da dire: NULLA DI NUOVO RISPETTO A QUANTO GIA' RIPORTATO!

Anzi e ironicamente la buona notizia per lo SLS, si potrebbe tramutare in un clamoroso BOOMERANG! (Sempre che non riporti la vittoria in Europa contro la BCE........).
Meditate Ragazzi, meditate!

Bye
 
La Frankfurter Allegemeine Zeitung scrive che la Banca Centrale Europa sta lavorando ad un piano di acquisto bond da 1000 miliardi di euro l'anno, un'immissione di liquidità nel mercato capace di contrastare la bassa inflazione ed in grado di sostenere la crescita.

A questo punto RISARCIRE i retail rapinati dallo swap a mano armata dovrebbe essere DOVEROSO sia a livello di etica nei rapporti sociali che OPPORTUNO a livello di teoria economica....

Non ne abbiamo più bisogno caro Mizier, dell' elemosina della BCE: adesso ci sappiamo benissimo arrangiare da soli!

E magari è solo l'inizio della riscossa per i Risparmiatori!
 
grazie, dovrei risalire allo swap e alla data quando i titoli di stato greci erano a 101, esattamente il grecia 6.5 2019 se non ricordo male. qualcuno mi puo' aiutare a risalire a quelle date e periodi?
così chiedo alla banca gli estratti conto da quei periodi in poi.
p.s. io ho sempre operato online, gli acquisti li ho fatto online di mia iniziativa senza ascoltare nessun bancario o promotore, anzi vi dirò di più, il mio promotore quando mi ha visto comprare quei titoli mi ha detto di non comprarne perchè erano rischiosi.
mi dite se comunque io potrei procedere alla richiesta di rimborso?, premetto pure che sul mio cc siamo 3 intestatari e io acquistai circa 145000 obl. perciò per ogni intestatario siamo sotto i 100000 euro.
Mi aiutate a chiarire di piu' il tutto e cosa posso fare dunque ora, e a chi rivolgermi?
Grazie per tutte le risposte.

Se ti fossi "svegliato" un pochino prima.............dov'eri quando pubblicavo delle nostre prime vittorie?

Comunque NON E' MAI TROPPO TARDI!

La via c'è e si chiama "Disinformatia", al momento NON servono legali, che come ben sai kostano parecchio!

Ciao e fatti vivo.
 
Non ne abbiamo più bisogno caro Mizier, dell' elemosina della BCE: adesso ci sappiamo benissimo arrangiare da soli!

E magari è solo l'inizio della riscossa per i Risparmiatori!

Beh,parodiando Razzi,io non credo..., che non "abbiamo bisogno ,non del l'elemosina, ma del riconoscimento anche formale e storico che la "vicenda greca" è stata uno squallido e vecchio modo economico_politico di voler risolvere contraddizioni del sistema produttivo scaricandole sui più deboli....senza riuscire a "risolvere" nulla peraltro.....io non tifo per una procedura o l'altra....credo però che la soluzione individuale non sia la migliore....dici che uno o due retail hanno avuto soddisfazione....ma non si conoscono le banche che la avrebbero data....Perché ?????????Dovrebbe essere esattamente il contrario..!!!Se mi permetti assomiglia un po' troppo ad una individualizzazione del problema che separa e atomizza anziché unire e rafforzare....Imho
P.s. Tu,per esempio,a che punto sei,nell'avere soddisfazione,tramite il ricorso alla tua banca??
 
Beh,parodiando Razzi,io non credo..., che non "abbiamo bisogno ,non del l'elemosina, ma del riconoscimento anche formale e storico che la "vicenda greca" è stata uno squallido e vecchio modo economico_politico di voler risolvere contraddizioni del sistema produttivo scaricandole sui più deboli....senza riuscire a "risolvere" nulla peraltro.....io non tifo per una procedura o l'altra....credo però che la soluzione individuale non sia la migliore....dici che uno o due retail hanno avuto soddisfazione....ma non si conoscono le banche che la avrebbero data....Perché ?????????Dovrebbe essere esattamente il contrario..!!!Se mi permetti assomiglia un po' troppo ad una individualizzazione del problema che separa e atomizza anziché unire e rafforzare....Imho
P.s. Tu,per esempio,a che punto sei,nell'avere soddisfazione,tramite il ricorso alla tua banca??

Guarda Mizier, che siamo perfettamente d'accordo! Anzi i tuoi stimoli collettivi li faccio miei, per un domani quando magari gente come noi si renderà conto che è opportuno devolvere qualche decina di € alla Causa Comune, anziché regalarli ad avvocati e banke che fanno principalmente i loro Interessi! (chi è il teorico dell'Associazione dei Risparmiatori? Silvino.)

E veniamo alla tua domanda gridata: Perché??????????

Intanto faccio una IMPORTANTE PRECISAZIONE: quei 5 Risparmiatori detentori di GGB (uno fra l'altro pure Hold-on.......) che hanno ricevuto indietro soldi dalle loro Banke:

* già li hanno sui loro c/c e non stanno a sperare in un lontano futuro migliore (per vincere in Cassazione quanti anni ci vogliono?)

* non hanno avuto spese legali (per arrivare a vincere in Cassazione quali spese legali bisogna affrontare?)

Se ti pare poco! Ma sono pochi? Beh, speriamo siano soli i primi! (inteso che sono i fra i primi ricorsi andati in giudicato). Di certo per gli altri ci sono speranze, ma ogni caso è distinto, come il mio ad esempio.
Essi fanno parte di un Gruppo di Risparmiatori, che si può dire "organizzato". di certo in maniera "artigianale" dotato di mezzi propri pari a 0 (zero).

Dopo la precisazione e per rispondere alla tua domanda: è ovvio che le banche che l'hanno SUBITA (mica data, qui le banke non hanno regalato NULLA, anzi da ciò che ho visto ce l'hanno messa TUTTE e con TUTTE le forze per opporsi!) a seguito di sentenza dell'Ombudsman (inappellabile, come quella della Cassazione!), siano rimaste sconosciute: è ciò che prevede la procedura di ricorso all'Ombudsman!

Tuttavia e per NON lasciarti all'asciutto, quei Vincitori sono in "confidenza" con chi scrive........... e chi scrive per PUDORE ha evitato di rilevare le loro "confidenze"! (a buon intenditore poche parole.......), tranne ovviamente che nel nostro sito che guarda caso è e rimane PROTETTO (anche se a molti ciò NON è mai garbato......, chissà perché??????????? Questo lo chiedo ora io a te).

Noi del gruppo:

greek.imabondholder.com - www.facebook.com/greek.Imabondholder • Indice

siamo Forti ed Orgogliosi delle nostre VITTORIE, confidiamo siano più numerose, magari fra 6 mesi. Peccato che tu NON vi abbia partecipato, davvero peccato.

PS Per rispetto alla "Trasparenza" predicata anche su questo forum ormai oltre 2 anni fa, ho sempre aggiornato i miei compagni di lotta sullo stato della mia rivendicazione, basta che ti colleghi con il forum e ne verrai immediatamente a conoscenza.
 
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