BTP ITALIA, tutte le emissioni, caratteristiche, pregi e difetti.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

Encadenado

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Il tesoro ha annunciato che entro fine anno avverrà una terza emissione.
A questo punto è più opportuno un unico tread per scambiare informazioni, caratteristiche, pregi e difetti.

Breve ripeilogo delle caratteriche dei BTP ITALIA:

- E' un BTP quadriennale indicizzato all'inflazione italiana FOI
- Collocamento diretto sul mercato secondario al prezzo di 100, senza asta.
- Prima del collocamento viene comunicata la cedola minima garantita.
- Concluso il collocamento viene comunicata la cedola definitiva (che non potra essere inferiore alla minima garantita), definita in base alle condizioni di mercato.
- Gl'investitori retail che acquistano al collocamento e che portano a scadenza il titolo (senza mai vendere), avranno diritto ad un premio di rimborso pari allo 0,4% del capitale nominale.
- Le contrattazioni vengono regolate moltiplicando il prezzo di contrattazione per il coefficiente d'inicizzazione CI.
- La cedola è semestrale, e assieme alla cedola nominale viene pagata anche la rivalutazione inflazionistica del capitale avvenuta nel semestre e definita dal CI, dopodichè il CI riparte da 1. In caso di deflazione nel semestre, il CI non viene azzerato.

Queste le prime due emissioni:
BTP ITALIA 2012/2016 26/3 2,45% INDICIZZATO INFLAZIONE ITALIANA ( IT0004806888 )
BTP ITALIA 2012/2016 11/6 3,55% INDICIZZATO INFLAZIONE ITALIANA ( IT0004821432 )
 
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Spero come sempre anche nel pronto intervento di VerdeMare
 
Venerdì ho comprato del BTP ITALIA 2012/2016 26/3 2,45% ( IT0004806888 ), e ho notato una grossa stranezza:
Webank mi ha accreditato un rateo d'imposta disaggio dello 0,1816%...:eek::clap:
La cosa mi va anche bene perchè avendo comprato è a mio vantaggio... però non credo che la cosa sia corretta, poichè i BTP Italia vengono emessi a 100 e verranno rimborsati a 100 (poichè la rivalutazione viene corrisposta semestralmente assieme alla cedola) e quindi non dovrebbe esserci alcun disaggio d'emissione.
Avendo comprato dopo l'emissione, non si tratta dell'eventuale disaggio dovuto al premio di rimborso.
Preciso inoltre che in tutte le compravendite precedenti non era mai stato applicato alcun rateo d'imposta disaggio.
Cosa può essere cambiato?
L'unica variante rispetto alle compravendite precedenti è che ora è diventata la nota la cedola che verrà corriposta il 26 settembre, e quindi Wetrade potrebbe aver deciso di trasformare la cedola addizionale dovuta alla rivalutazione inflazionistica in disaggio d'emissione... ma non mi pare che la cosa abbia un senso... non si tratta del rimborso, ma solo dello stacco cedolare!
Ora che ho beneficiato di questo rateo d'acconto imposta disaggio, che accadrà se venderò dopo lo stacco cedolare? Sicuramente, diventando nuovamente non nota la cedola successiva, il rateo d'imposta disaggio non verrà più applicato, e quindi potrò vendere senza restiuire il "maltolto"...
Mi pare che questa cosa sia a svantaggio dei venditori, nel periodo precedente (4 settimane circa) allo stacco cedolare.
Che ne pensate?
 
Bhe... in effetti, probabilmente il "maltolto" dovuto all'ingiustificato acconto di rateo d'imposta disaggio lo dovrò comunque restituire alla vendita sotto forma di maggior capita gain.
Infatti l'applicazione del rateo imposta disaggio comporta un certo abbassamento del prezzo fiscale di carico.
Però mi sembra comunque svantaggio per il venditore e vantaggioso per il compratore, poichè viene posticipato il pagamento dell'imposta. E poi perchè si tratta di un artificio sfruttabile per creare plusvalenze da TDS (tassate al 12,5%) da compensare con eventuali minusvalenze prodotte con altri titoli (tassati al 20%).
 
Venerdì ho comprato del BTP ITALIA 2012/2016 26/3 2,45% ( IT0004806888 ), e ho notato una grossa stranezza:
Webank mi ha accreditato un rateo d'imposta disaggio dello 0,1816%...:eek::clap:
La cosa mi va anche bene perchè avendo comprato è a mio vantaggio... però non credo che la cosa sia corretta, poichè i BTP Italia vengono emessi a 100 e verranno rimborsati a 100 (poichè la rivalutazione viene corrisposta semestralmente assieme alla cedola) e quindi non dovrebbe esserci alcun disaggio d'emissione.
Avendo comprato dopo l'emissione, non si tratta dell'eventuale disaggio dovuto al premio di rimborso.
Preciso inoltre che in tutte le compravendite precedenti non era mai stato applicato alcun rateo d'imposta disaggio.
Cosa può essere cambiato?
L'unica variante rispetto alle compravendite precedenti è che ora è diventata la nota la cedola che verrà corriposta il 26 settembre, e quindi Wetrade potrebbe aver deciso di trasformare la cedola addizionale dovuta alla rivalutazione inflazionistica in disaggio d'emissione... ma non mi pare che la cosa abbia un senso... non si tratta del rimborso, ma solo dello stacco cedolare!
Ora che ho beneficiato di questo rateo d'acconto imposta disaggio, che accadrà se venderò dopo lo stacco cedolare? Sicuramente, diventando nuovamente non nota la cedola successiva, il rateo d'imposta disaggio non verrà più applicato, e quindi potrò vendere senza restiuire il "maltolto"...
Mi pare che questa cosa sia a svantaggio dei venditori, nel periodo precedente (4 settimane circa) allo stacco cedolare.
Che ne pensate?

Che rendimento ha? Fineco mi dice Rendimento annuo 2.22168% :mmmm:
Non ho mai acquistato btp-i, come si calcola questo rendimento? :mmmm:
 
Che rendimento ha? Fineco mi dice Rendimento annuo 2.22168% :mmmm:
Non ho mai acquistato btp-i, come si calcola questo rendimento? :mmmm:
Bhe, sicuramente Fineco si riferisce al rendimento reale, ossia al rendimento al netto dell'inflazione. Se vuoi fare un paragone coi rendimenti a tasso fisso, dovresti aggiungere l'inflazione previsionale al rendimento reale.
Comunque, riguardo ai rendimenti, vedrai che ben presto Verdemare pubblicherà un utile specchietto con tutti i dati.
 
Bhe, sicuramente Fineco si riferisce al rendimento reale, ossia al rendimento al netto dell'inflazione. Se vuoi fare un paragone coi rendimenti a tasso fisso, dovresti aggiungere l'inflazione previsionale al rendimento reale.
Comunque, riguardo ai rendimenti, vedrai che ben presto Verdemare pubblicherà un utile specchietto con tutti i dati.

quindi rendimento reale 2.22168% + 3% inflazione= 5.22 % di rendimento netto all'anno giusto ? I primi due sono valori che cambiano ogni quanto tempo ? Scusate per le domande banali
 
quindi rendimento reale 2.22168% + 3% inflazione= 5.22 % di rendimento netto all'anno giusto ? I primi due sono valori che cambiano ogni quanto tempo ? Scusate per le domande banali
3% d'inflazione è solo una tua previsione... potrebbe essere di più o di meno.
Non so se il rendimento di fineco sia loro o netto.
Nel caso sia netto dovresti sommare l'inflazione al netto delle tasse (-12,5%)... (non sarebbe il metodo più corretto ma per un quadriennale può andare bene poichè il margine d'approssimazione è molto ridotto).
Se invece è lordo devi prima sommare l'inflazione e poi toglire le tasse (-12,5%) per ricavare il netto (anche in questo caso il sistema è approssimativo).
 
Bhe... in effetti, probabilmente il "maltolto" dovuto all'ingiustificato acconto di rateo d'imposta disaggio lo dovrò comunque restituire alla vendita sotto forma di maggior capita gain.
Infatti l'applicazione del rateo imposta disaggio comporta un certo abbassamento del prezzo fiscale di carico.
Però mi sembra comunque svantaggio per il venditore e vantaggioso per il compratore, poichè viene posticipato il pagamento dell'imposta. E poi perchè si tratta di un artificio sfruttabile per creare plusvalenze da TDS (tassate al 12,5%) da compensare con eventuali minusvalenze prodotte con altri titoli (tassati al 20%).

Mia ipotesi:
Considerano disaggio di emissione la parte di crescita del capitale per l'inflazione. Ora è nota ed ufficiale per cui diventa imposta su reddito di capitale e non più plusvalenza. Col BPTi avviene solo poco prima della scadenza del titolo.

Ricorda che quando ti viene pagata la cedola, paghi la tassa sull'intera cedola: dici che posticipi il pagamento delle tasse, ma di quanto ? due settimane?

Non ho capito come il disaggio di emissione ti agevoli dal punto di vista fiscale: tu sempre quella cifra paghi, solo che hai due tasse, con due nomi diversi (imposta su reddito / capital gain)...o no?
 
Premetto che non ho studiato ma IMHO:


... però non credo che la cosa sia corretta ... non si tratta dell'eventuale disaggio dovuto al premio di rimborso ... ora è diventata la nota la cedola ... non si tratta del rimborso, ma solo dello stacco cedolare ... quindi potrò vendere senza restiuire il "maltolto"...

:no: La cosa è corretta. Si tratta proprio di rimborso del capitale, in particolare di quella quota del capitale che corrisponde all'inflazione, che può essere definita ora in quanto divenuta "certa". Quando venderai non dovrai restituire proprio nulla. Al tuo venditore hai pagato la quota di rivalutazione maturata sino all'acquisto.
Dopo lo stacco il capitale torna a 100, così come l'inflazione riparte da 1.

... probabilmente il "maltolto" dovuto all'ingiustificato acconto di rateo d'imposta disaggio lo dovrò comunque restituire alla vendita sotto forma di maggior capita gain ... l'applicazione del rateo imposta disaggio comporta un certo abbassamento del prezzo fiscale di carico ...".
.

:no: L'imponibile per determinare il capital gain va determinato al netto dell'imposta di disaggio.
Se vuoi dai un'occhiata qua dove, alla fine, ho ricevuto conferma di quel che dico.

http://www.finanzaonline.com/forum/...o/1445422-parere-mia-posizione-fiscale-3.html

Il 3d è una lodevole iniziativa.


P.S. Ho cancellato un passaggio non ponderato adeguatamente.
 
Ultima modifica:
X Enca.
Se hai voglia e tempo, puoi inserire anche qualche cosa in merito ai possibili svantaggi (se si ha un tasso inflazionistio negativo del mese/mese precedente) in caso di vendita nel corso di maturazione della cedola ?
Non ho più seguito l'evolversi della discussione al riguardo :flower:
 
Mia ipotesi:
Considerano disaggio di emissione la parte di crescita del capitale per l'inflazione. Ora è nota ed ufficiale per cui diventa imposta su reddito di capitale e non più plusvalenza. Col BPTi avviene solo poco prima della scadenza del titolo.
Appunto... per i BTPI poco prima della scadenza... comunque ingiusto ma così dice il regolamento ministeriale (riguardo l'ingiustizia di questo trattamento fiscale ne abbiamo già parlato a profusione nel tread dei BTPI).
Ma nel caso del BTP Italia perchè deve avvenire anche in prossimità di ciascun stacco cedolare? Dove sta scritto?

Ricorda che quando ti viene pagata la cedola, paghi la tassa sull'intera cedola: dici che posticipi il pagamento delle tasse, ma di quanto ? due settimane?
No, anche molto di più!
Se compro oggi pago lo 0,1816% in meno (grazie al rateo imposta disaggio accreditato). Però il prezzo di carico fiscale viene diminuito di 1,4828 (=0,1816/0,125).
Se vendo tra tre anni, ma non in prossimità di uno stacco cedolare, non pagherò alcun rateo d'imposta disaggio, bensì pagherò un po' più di capital gain ossia 0,1816 (=1,428 x 0,125).
Insomma su 10K di nominale viene fatto una specie di prestito all'investitore di 18,16€ che verranno poi restituiti alla vendita... ma solo se si compra in prossimità dello stacco cedolare, anltrimenti niente!

Non ho capito come il disaggio di emissione ti agevoli dal punto di vista fiscale: tu sempre quella cifra paghi, solo che hai due tasse, con due nomi diversi (imposta su reddito / capital gain)...o no?
L'imposta sul reddito e l'imposta sul capital gain hanno la stessa aliquota del 12,5%, ma sono due tasse diverse e non compensabili tra loro. Per cui, qualsiasi brusco passaggio dall'una all'altra non può che provocare iniquità. E se qualcuno ci guadagna qualcun altro ci rimette.
I ratei sono stati inventati proprio per non creare bruschi cambiamenti di trattamento. I ratei dovrebbero sempre partire da zero e crescere gradualmente di giorno in giorno. Un rateo che invece compare improvvisamente da un giorno all'altro secondo me è anomalo.
 
Premetto che non ho studiato ma IMHO:
:no: La cosa è corretta. Si tratta proprio di rimborso del capitale, in particolare di quella quota del capitale che corrisponde all'inflazione, che può essere definita ora in quanto divenuta "certa". Quando venderai non dovrai restituire proprio nulla. Al tuo venditore hai pagato la quota di rivalutazione maturata sino all'acquisto.
Dopo lo stacco il capitale torna a 100, così come l'inflazione riparte da 1.
Conoscendo le tue doti di analista delle leggi fiscali, suppongo che la correttezza alla quale ti riferisci sia solo quella fiscale.
Io rimango comunque inorridito da un rateo (ormai quasi pieno) che compare improvvisamente da un giorno all'altro.

:no: L'imponibile per determinare il capital gain va determinato al netto dell'imposta di disaggio.
Se vuoi dai un'occhiata qua dove, alla fine, ho ricevuto conferma di quel che dico.

http://www.finanzaonline.com/forum/...o/1445422-parere-mia-posizione-fiscale-3.html
Si, lo so... ma leggiti il mio post precedente.

Il 3d è una lodevole iniziativa.
Grazie ;)
 
... Io rimango comunque inorridito da un rateo (ormai quasi pieno) che compare improvvisamente da un giorno all'altro ...

Riesco a capire quello che dici OK!

Se può calzare come paragone descrittivo di quel che accade ... è un po' come se cambiasse il metodo di negoziazione limitatamente ai ratei inflazione.
Sino alla determinazione definitiva l'inflazione è prezzata tel quel (capital gain; plus minus compensabili), dopo è corso secco con rimborso capitale (imposta disaggio; non compensabile)
Sempre e soltanto IMHO
 
Riesco a capire quello che dici OK!

Se può calzare come paragone descrittivo di quel che accade ... è un po' come se cambiasse il metodo di negoziazione limitatamente ai ratei inflazione.
Sino alla determinazione definitiva l'inflazione è prezzata tel quel (capital gain; plus minus compensabili), dopo è corso secco con rimborso capitale (imposta disaggio; non compensabile)
Sempre e soltanto IMHO

Tradotto per me che non sono esperto? Quando conviene comprare (ipotizzando lo stesso prezzo intendo)?
 
X Enca.
Se hai voglia e tempo, puoi inserire anche qualche cosa in merito ai possibili svantaggi (se si ha un tasso inflazionistio negativo del mese/mese precedente) in caso di vendita nel corso di maturazione della cedola ?
Non ho più seguito l'evolversi della discussione al riguardo
Bhè... quel che succede quando il CI retrocede è stato già sviscerato sui BTPI e per i BTP Italia è la stessa cosa.
In pratica può succedere di dover pagare un rateo cedolare e rivalutazione CI più elevati delle cedole che effettivamente verrebbero staccate.

Ma la stranezza più grossa si verificherebbe in caso di inflazione complessivamente negativa nel semestre di godimento. Andiamo per gradi:

Il rateo cedolare viene normalmente calcolato sulla base di una cedola certa.
Nel caso dei BTPI la cedola diventa certa solo in prossimità dello stacco. Il Ministero decise quindi di far usare il CI giornaliero alla data di compravendita per calcolare il rateo (fregandosene di quella che poi sarà la cedola effettiva allo stacco).

Per i BTPItalia stesso discorso, ma c'è il problema del floor!
Avrebbe senso calcolare il rateo sulla base di una cedola inferiore alla nominale? No, poichè grazie al floor sarebbe impossibile! Quindi?
Ritengo che a differenza del prezzo di regolamento, il rateo cedolare dovrebbe venire sempre floorato a 1.
Ma nella malaugurata ipotesi in cui il rateo cedolare (oltre alla quota capitale) venisse calcolato sulla base della cedola nominale moltiplicata per il CI anche se questo inferiore a 1, potrebbe succedere che acquistando all'ultimo giorno di contrattazione si pagherebbe un rateo molto inferiore rispetto alla cedola effettivamente staccata tre giorni dopo.

Vedremo se ho ragione appena capiterà un CI<1...
 
Avete pensato alla possibilità che sia solo un problema 'terminologico' ?

Io avevo capito che esiste un rateo cedolare e un rateo rivalutazione, il prodotto prezzo*CI viene fatto solo finché non è noto il CI_cedola!
8*0,1816=1,4528 che è l'inflazione semestrale.

Piuttosto è l'aspetto fiscale che sarebbe 'anomalo'...
Di fiscalità non mi sono ancora mai occupato però, quindi potrei dire inesattezze.

Da quello che avevo capito io, il rateo rivalutazione è sempre considerato un rateo... e non un capital gain; anche quando ancora non è noto il CI_cedola.

C'è modo di scoprirlo leggendo i 'resoconti' ?


L'immagine è dal file 'Esempi di calcolo' dei BTPItalia.
 

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chiaro
l'Italia si differenzia dal btpi proprio perché rimborsa la quota inflazione con ogni cedola. Hanno usato lo stesso procedimento del BTPi, solo che succede ogni sei mesi non solo una volta nella vita del titolo.

Concordo sull'iniquità che è nel trattamento diverso che ricevono i cittadini (io consideravo solo il rapporto cittadino-Stato, non tra cittadini diversi).
Vero anche che lo 0.18% non cambia la vita di un retail...

E' tutto il meccanismo del capital gain/imposta sul reddito che sembra costruito apposta per far incassare di più lo Stato: dalla differenza tra imposta su reddito e capital gain, allla scadenza della minus, ecc.
L'ipotesi fatta anni fa di unificare tutti i redditi (capitale/plusvalenze) come 'addolcimento' dell'aumento dal 12.5% al 20% dell'aliquiota, è rimasto sulla carta... Forse perché che c'erano circa 10mld di crediti fiscali che sarebbero stati da compensare?
 
Avete pensato alla possibilità che sia solo un problema 'terminologico' ?

Io avevo capito che esiste un rateo cedolare e un rateo rivalutazione, il prodotto prezzo*CI viene fatto solo finché non è noto il CI_cedola!
8*0,1816=1,4528 che è l'inflazione semestrale.

Piuttosto è l'aspetto fiscale che sarebbe 'anomalo'...
Di fiscalità non mi sono ancora mai occupato però, quindi potrei dire inesattezze.

Da quello che avevo capito io, il rateo rivalutazione è sempre considerato un rateo... e non un capital gain; anche quando ancora non è noto il CI_cedola.

C'è modo di scoprirlo leggendo i 'resoconti' ?


L'immagine è dal file 'Esempi di calcolo' dei BTPItalia.
No, cerchiamo di fare chiarezza, esistono due entità che contribuiscono alla remunerazione del BtpItalia, alle quali cercherò di dare dei nomi il più esplicativi e corretti possibile:

1) Cedola nominale rivaluta
E' una cedola che viene staccata semestralmente. Il suo valore è determinato moltiplicando la cedola nominale per il CI alla data di stacco (non è chiaro se in caso di CI<1 la cedola verrà floorata al valore nominale).

Alle compravendite la rateizzazione viene determinata sulla base della cedola nominale moltiplicata per il CI del giorno di valuta della compravendita (anche in questo caso non è chiaro se in caso di CI<1 la cedola verrà floorata al valore nominale).
La tassazione è sempre in regime di reddito da capitale.


2) Rivalutazione capitale
Viene corrisposta semestralmente assieme alla "cedola nominale rivalutata". Il suo valore è pari al CI alla data di stacco meno uno (in caso di CI<1 non viene corrisposto nulla). La tassazione è in regime di reddito da capitale.

Alle compravendite non esiste un rateo simile a quello della "cedola nominale rivalutata" poichè viene semplicemente moltiplicato il prezzo di contrattazione per il CI del giorno di valuta della compravendita (questo anche in caso di CI<1).
Siccome il CI interviene sul prezzo di contrattazione è ovvio che questi interviene sulla determinazione del capital gain.
Il discorso cambia leggermente alle compravendite in prossimità di stacco cedolare (quando ne è già noto il valore), poichè altre al capital gain, viene introdotto anche un disaggio d'emissione "temporaneo", che inficerà abbassando la determinazione dei prezzi fiscali come sopra calcolati.
 
Venerdì ho comprato del BTP ITALIA 2012/2016 26/3 2,45% ( IT0004806888 ), e ho notato una grossa stranezza:
Webank mi ha accreditato un rateo d'imposta disaggio dello 0,1816%...

Io insisto...
la data valuta della compravendita è il 12/9 che ha CI=1,01451 cioè 1,451% di rivalutazione fino a quel momento.

Viene tassato 12,5%*1,451%= 0,181375%

Potrebbe essere solo un fatto 'terminologico'. Bisogna appurare l'aspetto fiscale.

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Inflazioni italiane break-even dei BTPItalia ancora inferiori all'inflazione europea break-even del BTPi16.

Dalle ultime quotazioni di oggi, con la funzione Rend di excel:
BTP Italia 26MZ16 99.9 rendimento lordo 2.48%annuoreale+inflazioneItaliana
BTP Italia 11Gn16 103 rendimento lordo 2.7%annuoreale+inflazioneItaliana
BTP 15AP16 3,75% 102 rendimento lordo 3.16%annuo (3.35% estrapolato per maturity Gn16)
Inflazione Italiana 'break-even' 0.68% per il 26Mz16 e 0.64% per l'11Gn16

BTP€i 15ST16 2,10% 98.62 rendimento lordo 2.46%annuoreale+inflazione€uropea
BTP 15ST16 4,75% 104.5 rendimento lordo 3.54%annuo
Inflazione €uropea 'break-even' 1.07%
 
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