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"Si vamos a truchar, truchemos todos" - 14.08.2012 - lanacion.com *
Marte 14 di agosto di 2012 | Edito in edizione stampata
La situazione del debito / Atto con Stiglitz e Cristina Kirchner
"Se andiamo a truchar, truchemos tutti"
Per Martín Kanenguiser | La Nazione
Twitter: @ mkanen | Vedere profilo
Stiglitz e la Presidentessa, ieri, nell'ex Dogana Taylor; parlarono delle differenze tra l'Argentina ed Europa. Foto: La Nazione / Marcelo Gómez
"Se andiamo a truchar, truchemos tutti." Con queste parole, la presidentessa Cristina Kirchner giustificò ieri sera in forma implicita la manipolazione delle statistiche pubbliche, in un atto nel che il premio Nobel di Economía Joseph Stiglitz elogiò il recupero argentino per uscire dalla crisi, benché lasciando indubbiamente nel paese ha sfide pendenti per sostenerla.
Nel Museo del Bicentenario, Stiglitz fu l'oratore di fondo dell'atto per sottolineare l'esperienza argentina di fronte alla crisi europea.
E menzionò il caso della crisi nordamericana di principi della decade del 80 e quella di 2008, quando il governo degli Stati Uniti evitò che le banche di quello paese rompessero fissando il valore dei suoi attivi ad un livello intermedio tra quello di mercato ed il contabile.
La traduttrice di Stiglitz tradusse questo come "truchar" le statistiche, benché in realtà si commerci di un'operazione comune in crisi bancarie che consiste in cambiare un valore ma senza falsificarlo.
Stiglitz elogiò il recupero argentino dopo della recessione 1998-2002, per c'essere basato in due situazioni che giudicò difficili da adottare per l'Europa attuale: il default e la svalutazione.
Ma chiarì che dopo il paese dovette sottomettersi alle pressioni del mercato quando portò avanti la ristrutturazione del debito, per la mancanza di un meccanismo per la ristrutturazione dei debiti sovrani. Ci "fu una proposta, ma il presidente (George W.) Bush la vietò", disse, in allusione al tribunale di fallimenti sovrane suggerito per allora il numero due del Fondo, Anne Krueger.
Stiglitz non fu molto applaudito, forse perché il tono della sua esposizione fu piuttosto accademico e fu molto moderato nei suoi concetti. Suggerì solo che, oltre l'alta crescita che riuscì da 2003, l'Argentina ha "forti sfide" per mantenere questo sentiero, dovuto al contesto complicato che prevé per Stati Uniti ed Europa.
"Magari il paese abbia fortuna", fu tutto quello che osò affermare l'analista che lideró il consiglio di assessori economici del presidente Bill Clinton e che negli ultimi anni elogiò al governo argentino.
Una delle chiavi per spiegare il pericolo di depressione nei paesi sviluppati, aggregò, è l'austerità. "Troppi paesi adottarono politici di austerità, ma Spagna ed Irlanda avevano surplus, per quello che la crisi non fu causata per un eccesso della spesa."
E chiarì: "Fu non alla rovescia" la crisi quella che spinse il debito. La Presidentessa criticò la decisione della Germania di promuovere l'accomodamento. Invece, disse che nel G-20 l'Argentina tenta di motorizzare altre idee per "salvare" al capitalismo. "In realtà non è il G-20, è il G-2, per gli Stati Uniti e Cina che decidono tutto. Sicuro che ora sé mi gettano", tornò a ridere..
... che figura di mer.da!!! ...
p.s. questa KAPRA-KRETINA descerebrada e facibnorosa ... ha ormai perso il senso della realtà ... è completamente prigioniera della sua pazzia!!! ...
Marte 14 di agosto di 2012 | Edito in edizione stampata
La situazione del debito / Atto con Stiglitz e Cristina Kirchner
"Se andiamo a truchar, truchemos tutti"
Per Martín Kanenguiser | La Nazione
Twitter: @ mkanen | Vedere profilo
Stiglitz e la Presidentessa, ieri, nell'ex Dogana Taylor; parlarono delle differenze tra l'Argentina ed Europa. Foto: La Nazione / Marcelo Gómez
"Se andiamo a truchar, truchemos tutti." Con queste parole, la presidentessa Cristina Kirchner giustificò ieri sera in forma implicita la manipolazione delle statistiche pubbliche, in un atto nel che il premio Nobel di Economía Joseph Stiglitz elogiò il recupero argentino per uscire dalla crisi, benché lasciando indubbiamente nel paese ha sfide pendenti per sostenerla.
Nel Museo del Bicentenario, Stiglitz fu l'oratore di fondo dell'atto per sottolineare l'esperienza argentina di fronte alla crisi europea.
L'economista nordamericano, ex economistico capo della Banca Mondiale - nonostante la Presidentessa lo menzionasse come "ex funzionario del FMI" dicendo che "conosce il mostro dalle sue viscere" -, disse che la svalutazione ed il default dell'Argentina furono chiave per lasciare dietro la crisi.
E menzionò il caso della crisi nordamericana di principi della decade del 80 e quella di 2008, quando il governo degli Stati Uniti evitò che le banche di quello paese rompessero fissando il valore dei suoi attivi ad un livello intermedio tra quello di mercato ed il contabile.
La traduttrice di Stiglitz tradusse questo come "truchar" le statistiche, benché in realtà si commerci di un'operazione comune in crisi bancarie che consiste in cambiare un valore ma senza falsificarlo.
Sulla base di questo concetto dell'economista che di mattina disserterà oggi nella Facoltà di Scienze Economiche dell'UBA, la Presidentessa si imballò per dire: "Se andiamo a truchar, truchemos tutti."
"Questo è per la gilada", rise la capa dello Stato, cercando complicità tra i funzionari e militanti di La Cámpora che assisterono all'atto, per criticare a chi discutono la manipolazione delle statistiche pubbliche da 2007.
Reinterpretando le parole di Stiglitz, Cristina disse: "Aveva che truchar e trucharon e, se io fossi stato presidentessa degli Stati Uniti, avrebbe preso la stessa decisione."
Nello stesso senso, si riferì alle cifre di debito di alcuni paesi europei che, a dispetto di essere stato sottovalutati, non furono puniti per le qualificatore di rischio con un ribasso della nota, come sì succedè con l'Argentina a partire dalla manipolazione dei dati dell'Indec.
Stiglitz elogiò il recupero argentino dopo della recessione 1998-2002, per c'essere basato in due situazioni che giudicò difficili da adottare per l'Europa attuale: il default e la svalutazione.
Ma chiarì che dopo il paese dovette sottomettersi alle pressioni del mercato quando portò avanti la ristrutturazione del debito, per la mancanza di un meccanismo per la ristrutturazione dei debiti sovrani. Ci "fu una proposta, ma il presidente (George W.) Bush la vietò", disse, in allusione al tribunale di fallimenti sovrane suggerito per allora il numero due del Fondo, Anne Krueger.
La Presidentessa che ascoltò distintamente l'esposizione di Stiglitz, dopo riprese questo concetto: "Cosicché Bush si negò; guardino che buona idea", nonostante in quello momento la squadra economica del ministro Roberto Lavagna criticasse quell'iniziativa, per considerare che favoriva i creditori privati. In realtà, fu l'assenza di un cornice regulatorio quello che permise che l'Argentina applicasse un forte condono del 70 percento nello scambio di 2005.
Stiglitz non fu molto applaudito, forse perché il tono della sua esposizione fu piuttosto accademico e fu molto moderato nei suoi concetti. Suggerì solo che, oltre l'alta crescita che riuscì da 2003, l'Argentina ha "forti sfide" per mantenere questo sentiero, dovuto al contesto complicato che prevé per Stati Uniti ed Europa.
"Magari il paese abbia fortuna", fu tutto quello che osò affermare l'analista che lideró il consiglio di assessori economici del presidente Bill Clinton e che negli ultimi anni elogiò al governo argentino.
Una delle chiavi per spiegare il pericolo di depressione nei paesi sviluppati, aggregò, è l'austerità. "Troppi paesi adottarono politici di austerità, ma Spagna ed Irlanda avevano surplus, per quello che la crisi non fu causata per un eccesso della spesa."
E chiarì: "Fu non alla rovescia" la crisi quella che spinse il debito. La Presidentessa criticò la decisione della Germania di promuovere l'accomodamento. Invece, disse che nel G-20 l'Argentina tenta di motorizzare altre idee per "salvare" al capitalismo. "In realtà non è il G-20, è il G-2, per gli Stati Uniti e Cina che decidono tutto. Sicuro che ora sé mi gettano", tornò a ridere..
... che figura di mer.da!!! ...
p.s. questa KAPRA-KRETINA descerebrada e facibnorosa ... ha ormai perso il senso della realtà ... è completamente prigioniera della sua pazzia!!! ...