Mutuo e planimetria catastale.

giobbealquadrato

Nuovo Utente
Registrato
18/11/16
Messaggi
56
Punti reazioni
1
Buongiorno a tutti, stiamo per acquistare il monolocale sopra al nostro appartamento, in modo da unirli con una scala interna, chiedendo un mutuo per seconda casa.
Mi sono appena accorta, però, che la piantina catastale non rispecchia lo stato di fatto. Attualmente è stata murata una delle porte di ingresso (mentre risulta ancora in piantina) ed è stato creato un ripostiglio in un angolo del soggiorno(e sulla piantina non è riportato).
Credete che il perito non ci concederà il benestare per il mutuo? Grazie a chi potrà rispondermi...
 
Buongiorno a tutti, stiamo per acquistare il monolocale sopra al nostro appartamento, in modo da unirli con una scala interna, chiedendo un mutuo per seconda casa.
Mi sono appena accorta, però, che la piantina catastale non rispecchia lo stato di fatto. Attualmente è stata murata una delle porte di ingresso (mentre risulta ancora in piantina) ed è stato creato un ripostiglio in un angolo del soggiorno(e sulla piantina non è riportato).
Credete che il perito non ci concederà il benestare per il mutuo? Grazie a chi potrà rispondermi...

a parte che, se l'intenzione è quella di unire gli appartamenti, puoi comprare anche il monolocale come prima casa con relative imposte ( e quindi anche imposta sost sul mutuo agevolata) a patto di unire i due appartamenti entro 12 mesi dall'acquisto (sempre che l'altra a cui unisci il monolocale sia la tua prima casa)

Ora di cosa farai nel futuro alla banca e al perito non gliene frega nulla, il perito non deve dare il benestare per il mutuo ma semplicemente deve fare una perizia oggettiva, PUNTO.
Se la planimetria catastale non torna e/o ci sono degli abusi semplicemente deve notificarlo in perizia, poi è la banca che decide.

Se sono cose sanabili, informatevi tramite un tecnico in comune, conviene al venditore fare la sanatoria e pagare le relative oblazioni.
Altrimenti se sono cose non sanabili e non si vuole ripristinare lo stato dei fatti il perito elencherà gli abusi e, a suo metro di giudizio, i costi di ripristino che ovviamente andranno decurtati dal valore di mercato periziato.

Poi si entra in un altro campo, ossia che ogni banca è sensibile a modo suo alle difformità degli immobili. C'e' chi a prescindere non eroga (o pretende il ripristino), c'e' chi è leggermente malleabile fino a costi di ripristino esigui (tipo 5000€)

Ti ricordo però dal 1° luglio del 2010 il notaio (che ribalta la dichiarazione sul venditore) deve dichiarare in atto la conformità della planimetria catastale allo stato dei fatti. Vendere comunque un immobile la cui planimetria non torna sarebbe un'idiozia soprattutto del venditore (oltre che dichiarazione falsa in atto) anche nel caso in cui le parti fossero verbalmente d'accordo. In questo caso il compratore ha 10 anni di tempo per citare in giudizio il venditore per essere risarcito dei danni/costi sostenuti per la regolarizzazione senza poter essere accusato di incauto acquisto.


Spero di averti un po' chiarito


Ciao
 
a parte che, se l'intenzione è quella di unire gli appartamenti, puoi comprare anche il monolocale come prima casa con relative imposte ( e quindi anche imposta sost sul mutuo agevolata) a patto di unire i due appartamenti entro 12 mesi dall'acquisto (sempre che l'altra a cui unisci il monolocale sia la tua prima casa)

Ora di cosa farai nel futuro alla banca e al perito non gliene frega nulla, il perito non deve dare il benestare per il mutuo ma semplicemente deve fare una perizia oggettiva, PUNTO.
Se la planimetria catastale non torna e/o ci sono degli abusi semplicemente deve notificarlo in perizia, poi è la banca che decide.

Se sono cose sanabili, informatevi tramite un tecnico in comune, conviene al venditore fare la sanatoria e pagare le relative oblazioni.
Altrimenti se sono cose non sanabili e non si vuole ripristinare lo stato dei fatti il perito elencherà gli abusi e, a suo metro di giudizio, i costi di ripristino che ovviamente andranno decurtati dal valore di mercato periziato.

Poi si entra in un altro campo, ossia che ogni banca è sensibile a modo suo alle difformità degli immobili. C'e' chi a prescindere non eroga (o pretende il ripristino), c'e' chi è leggermente malleabile fino a costi di ripristino esigui (tipo 5000€)

Ti ricordo però dal 1° luglio del 2010 il notaio (che ribalta la dichiarazione sul venditore) deve dichiarare in atto la conformità della planimetria catastale allo stato dei fatti. Vendere comunque un immobile la cui planimetria non torna sarebbe un'idiozia soprattutto del venditore (oltre che dichiarazione falsa in atto) anche nel caso in cui le parti fossero verbalmente d'accordo. In questo caso il compratore ha 10 anni di tempo per citare in giudizio il venditore per essere risarcito dei danni/costi sostenuti per la regolarizzazione senza poter essere accusato di incauto acquisto.


Spero di averti un po' chiarito


Ciao

grazie mille, mi hai chiarito molte cose. parlerò con il venditore proponendogli un allineamento catastale e anche con la banca spiegando la situazione e vedendo loro come si pongono in merito. Tra l' altro chi me la vende aveva a sua volta acquistato da poco, quindi anche lui può rivolgersi al proprietario precedente.... Che caos!
 
digli che non si va a rogito senza che sistemi il tutto. Inoltre se hai fatto un preliminare lui avrà dichiarato che catastalmente è tutto a posto. Di conseguenza se salta tutto secondo me la colpa è sua e potresti chiedere il doppio della caparra.

PS: Occhio che unire due appartamenti è un bagno di sangue eh... devi rifare tutti gli impianti gas e elettrici perché se catastalmente l'appartamento è unito non sono accettate doppie utenze.
 
Indietro