Mutuo e spread

alegria

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Salve,
se ripeto un argomento già trattato scusatemi, ho fatto ricerca ma non ho trovato nulla al riguardo (avrò cercato male? Mi sembra un argomento "hot" di questi tempi :) ). Essendo molto ignorante in materia, non comprendo quale rapporto ci sia tra spread e mutuo. Voglio dire, l'attuale innalzamento dello spread, significa che se accendo un mutuo adesso o nei prossimi mesi avrò una rata più alta di quella che avevo fino a... non so... la scorsa estate... un anno fa?
Grazie
 
secondo me si, la "pubblicità" che si sta facendo sull'innalzamento del differenziale tra Bund (TdS tedesco) e BPT (TdS italico), mi sembra un buon motivo per permettere alle banche di aumentare il margine di profitto che esse chiedono quando ci "concedono" un mutuo.
é pur vero, però, che le banche sono tra le maggiori (?) tenutarie del debito pubblico italiano : questo credo sia da mettere in relazione con il fatto che quando lo "spread" (quello citato nei TGs) sale, mi sembra di assistere, parallelamente, ad una discesa dei titoli, azionari ed obbligazionari, delle banche; quindi subiscono un deprezzamento e quindi una perdita per la banca, la quale da qualche parte deve far uscire sti soldi che, al momento, ci sta rimettendo : un "buon metodo" (dal loro punto di vista) credo sia appunto quello di aumentare la % del tasso di spread applicato ai mutui.
quanto sopra è quello che io quale semplice "uomo della strada" capisce su sta storia qua.
 
Gli effetti sono principalmente due:
- il primo è l'aumento nel costo della raccolta bancaria: le banche per finanziare la propria attività raccolgono denaro tramite conti deposito, emissioni obbligazionarie etc. Ora, se lo stato si finanzia al tasso x, è naturale che la banca si finanzi ad un tasso leggermente maggiore, quindi all'aumento dello spread (che in questo periodo vuol dire un aumento del tasso richiesto sulle emissioni italiane, dato che le controparti tedesche sono praticamente stabili) aumenterà il premio per il rischio che le banche dovranno pagare a chi decide di comprare le loro obbligazioni. Questo vale per tutte le banche. Se aumenta il costo a cui si finanziano, dovrà aumentare il tasso che richiedono al cliente per non comprimere i ricavi -> possibile aumento delle commissioni o dei tassi richiesti.
- il secondo è che, più la banca ha titoli di stato in pancia, più all'aumentare del rendimento di questi li dovrà svalutare e registrare una perdita di valore (come richiedono i principi contabili internazionali). Questa perdita potrebbe spingere le banche a richiedere un maggior rendimento (ergo, scaricare i costi, almeno in parte, sui clienti).

L'effetto è nullo sui mutui a tasso fisso in essere e sui mutui a tasso variabile in essere (che tipicamente hanno come tasso base l'euribor o il tasso bce), mentre potrebbe esserci un effetto (ed in parte c'è già stato) sulle NUOVE erogazioni. In che senso? Nel senso che le banche chiedono uno spread sul tasso base, aumentando questo spread il costo per il cliente aumenta.
Esempio easy: mutuo variabile a euribor + 1% fino a ieri, da domani richiedono euribor + 1.2% -> aumento di costo per il cliente 0.2% annuo. Mutuo fisso a eurirs20anni + 1% fino a ieri, da domani eurirs20anni + 1.2% -> aumento di costo per il cliente dello 0.2% annuo.
 
Gli effetti sono principalmente due:
- il primo è l'aumento nel costo della raccolta bancaria: le banche per finanziare la propria attività raccolgono denaro tramite conti deposito, emissioni obbligazionarie etc. Ora, se lo stato si finanzia al tasso x, è naturale che la banca si finanzi ad un tasso leggermente maggiore, quindi all'aumento dello spread (che in questo periodo vuol dire un aumento del tasso richiesto sulle emissioni italiane, dato che le controparti tedesche sono praticamente stabili) aumenterà il premio per il rischio che le banche dovranno pagare a chi decide di comprare le loro obbligazioni. Questo vale per tutte le banche. Se aumenta il costo a cui si finanziano, dovrà aumentare il tasso che richiedono al cliente per non comprimere i ricavi -> possibile aumento delle commissioni o dei tassi richiesti.
- il secondo è che, più la banca ha titoli di stato in pancia, più all'aumentare del rendimento di questi li dovrà svalutare e registrare una perdita di valore (come richiedono i principi contabili internazionali). Questa perdita potrebbe spingere le banche a richiedere un maggior rendimento (ergo, scaricare i costi, almeno in parte, sui clienti).

L'effetto è nullo sui mutui a tasso fisso in essere e sui mutui a tasso variabile in essere (che tipicamente hanno come tasso base l'euribor o il tasso bce), mentre potrebbe esserci un effetto (ed in parte c'è già stato) sulle NUOVE erogazioni. In che senso? Nel senso che le banche chiedono uno spread sul tasso base, aumentando questo spread il costo per il cliente aumenta.
Esempio easy: mutuo variabile a euribor + 1% fino a ieri, da domani richiedono euribor + 1.2% -> aumento di costo per il cliente 0.2% annuo. Mutuo fisso a eurirs20anni + 1% fino a ieri, da domani eurirs20anni + 1.2% -> aumento di costo per il cliente dello 0.2% annuo.

Ma è pur vero che il costo del denaro è comunque basso e le banche si fanno concorrenza per soffiarsi i clienti.
Il tuo esempio scusa ma non ha nessun valore statistico, da una recente ricerca negli ultimi 2/3 mesi ad oggi il tasso medio dei finanziamenti/mutui di nuova costituzione è sostanzialmente stabile (se non ricordo male i tassi sono aumentati dello 0,07%, praticamente poco rilevante). Quindi per la tua banca che ha aumentato dello 0,2 ce ne sarà un'altra che fa un'offerta con un -0,13 rispetto a prima. Personalmente sto controllando i tassi delle surroghe e non vedo grandi differenze se non oscillazioni normali di offerte/periodi dell'anno. Anzi, su periodi sotto i 20 anni ho notato anche un leggero calo (ma non significativo in termini statistici, è una mia osservazione parziale).
 
Ma è pur vero che il costo del denaro è comunque basso e le banche si fanno concorrenza per soffiarsi i clienti.
Il tuo esempio scusa ma non ha nessun valore statistico, da una recente ricerca negli ultimi 2/3 mesi ad oggi il tasso medio dei finanziamenti/mutui di nuova costituzione è sostanzialmente stabile (se non ricordo male i tassi sono aumentati dello 0,07%, praticamente poco rilevante). Quindi per la tua banca che ha aumentato dello 0,2 ce ne sarà un'altra che fa un'offerta con un -0,13 rispetto a prima. Personalmente sto controllando i tassi delle surroghe e non vedo grandi differenze se non oscillazioni normali di offerte/periodi dell'anno. Anzi, su periodi sotto i 20 anni ho notato anche un leggero calo (ma non significativo in termini statistici, è una mia osservazione parziale).

Infatti ho scritto che le banche "potrebbero" aumentare i tassi e ho parlato anche di commissioni. La questione è matematica: se devi rettificare il valore di alcuni asset (titoli di stato) che hai in portafoglio e se devi pagare di più per finanziarti, devi per forza prima o poi aumentare le entrate dato che non tutti i costi sono comprimibili (esempio: non puoi pagare di meno i dipendenti, l'affitto costa uguale, le tasse pure etc). Poi, se tra due mesi la situazione rientra magari le banche assorbono il colpo senza trasmetterlo troppo all'economia reale, ma se la situazione va avanti per mesi ci posso scommettere che lo spread applicato si alzerà. Questa mia visione è rafforzata anche dal fatto che le cessioni di deteriorati hanno un peso per i bilanci delle banche, che quindi sono già sotto pressione.

Scrivi che il costo del denaro è basso, vero. Ma quello è deciso dalla BCE, non dalle banche. Le banche decidono, in regime più o meno concorrenziale, che spread applicare e che commissioni applicare. Vedrai se la situazione va avanti i conti completamente free saranno sempre meno, ad esempio.

Poche righe sopra ho scritto "prima o poi". Intendevo dire che un'altro fenomeno, che invece è già in atto, è che le banche aspettino ad emettere nuovi prestiti obbligazionari, o che li emettano per importi inferiori di quanto farebbero in situazioni più tranquille, e che quindi concedano meno di quanto avrebbero fatto in condizioni standard.

Altre due considerazioni: in economia le trasmissioni non sono sempre immediate, e due-tre mesi fa (lo dico per la "recente ricerca" che citi, lo spread aveva appena iniziato a scaldarsi sopra i 200-220 pb).
 
Infatti ho scritto che le banche "potrebbero" aumentare i tassi e ho parlato anche di commissioni. La questione è matematica: se devi rettificare il valore di alcuni asset (titoli di stato) che hai in portafoglio e se devi pagare di più per finanziarti, devi per forza prima o poi aumentare le entrate dato che non tutti i costi sono comprimibili (esempio: non puoi pagare di meno i dipendenti, l'affitto costa uguale, le tasse pure etc). Poi, se tra due mesi la situazione rientra magari le banche assorbono il colpo senza trasmetterlo troppo all'economia reale, ma se la situazione va avanti per mesi ci posso scommettere che lo spread applicato si alzerà. Questa mia visione è rafforzata anche dal fatto che le cessioni di deteriorati hanno un peso per i bilanci delle banche, che quindi sono già sotto pressione.

Scrivi che il costo del denaro è basso, vero. Ma quello è deciso dalla BCE, non dalle banche. Le banche decidono, in regime più o meno concorrenziale, che spread applicare e che commissioni applicare. Vedrai se la situazione va avanti i conti completamente free saranno sempre meno, ad esempio.

Poche righe sopra ho scritto "prima o poi". Intendevo dire che un'altro fenomeno, che invece è già in atto, è che le banche aspettino ad emettere nuovi prestiti obbligazionari, o che li emettano per importi inferiori di quanto farebbero in situazioni più tranquille, e che quindi concedano meno di quanto avrebbero fatto in condizioni standard.

Sta di fatto che io ho sottoscritto il mio mutuo nel periodo di subentro di Monti a Berlusconi dopo che lo spread era salito a livelli vertiginosi e ho sottoscritto il mio mutuo variabile con spread dell' 1.3% che è rimasto sostanzialmente stabile poi per tutti gli anni successivi: 2 anni dopo , 2 anni fa, 4 mesi fa.
In questi 6 anni lo spread BTP bund è passato da oltre 400 a poco più di 100 oscillando parecchio ma la mia banca ha sempre applicato l' 1.3% di spread a parità di condizioni. Stabilissimo.
IMHO ci sono relazioni teoriche che tu dici ma nessuna relazione pratica tra Spreda BTP-Bund e Spread/spese delle banche. Così come non c'è tra Spread BTP e tassi euribor come si evince da qui:

Mutui, perché non c'è correlazione tra spread BTp-Bund ed Euribor - Il Sole 24 ORE

O se ci sono sono minimi per eventi massimi che possono essere compensati da una miglior ricerca del prodotto più conveniente. Non vedo il problema.
 
No, forse non hai capito una cosa. Tu dici che lo spread che ti applica la banca è costante nel tempo. Tutto corretto! Infatti lo spread che ti viene applicato è contrattuale e fisso (a meno di contratti fantasiosi). Nel mio primo post ho parlato di NUOVE EROGAZIONI.
 
L’articolo che hai postato conferma quello che dico io. Euribor e spread applicato dalla banca non sono correlati, perché l’euribor è indirettamente deciso dalla BCE.

Francamente mi sembra che tu non abbia letto attentamente quanto ho scritto.
 
No, forse non hai capito una cosa. Tu dici che lo spread che ti applica la banca è costante nel tempo. Tutto corretto! Infatti lo spread che ti viene applicato è contrattuale e fisso (a meno di contratti fantasiosi). Nel mio primo post ho parlato di NUOVE EROGAZIONI.

Non hai capito quello che ho scritto. Siccome mi capita di verificare spesso le condizioni della mia banca ho osservato che in questi 6 anni lo spread applicato sui nuovi mutui è sempre rimasto perfettamente costante. E lo stesso per le altre banche che ho tenuto monitorato. Forse al massimo uno 0.1% di oscillazione sullo spread per alcuni istituti ma non di più.Che rimanga sui mutui in essere mi sembra ovvio.
 
Ultima modifica:
Lo ammette anche il ministro dell’economia: Manovra, Tria: "Se spread resta alto, possibili effetti su tassi dei mutui" - Repubblica Tv - la Repubblica.it

Lo dice il sole 24 ore, che hai citato prima parlando di un altro concetto che avevo già descritto: Banche, effetto spread: mutui e prestiti più cari a ottobre - Il Sole 24 ORE

Spiegano le dinamiche su lavoce.info (sito di informazione economica fondato tra gli altri da Boeri): C’e davvero un effetto spread sui mutui? | G. Ardito e M. Janiri

Ciao!
 
Lo ammette anche il ministro dell’economia: Manovra, Tria: "Se spread resta alto, possibili effetti su tassi dei mutui" - Repubblica Tv - la Repubblica.it

Lo dice il sole 24 ore, che hai citato prima parlando di un altro concetto che avevo già descritto: Banche, effetto spread: mutui e prestiti più cari a ottobre - Il Sole 24 ORE



Spiegano le dinamiche su lavoce.info (sito di informazione economica fondato tra gli altri da Boeri): C’e davvero un effetto spread sui mutui? | G. Ardito e M. Janiri

Ciao!

Esattamente come ti ho detto: tassi sui mutui medi passati da 1,80 a 1,87 contro uno spread quasi raddoppiato. 0,07% di aumento con uno spread btp-Bund raddoppiato.
E così Come ti ho detto non mai visto oscillazioni superiori allo 0,1%.
Questo quanto incide veramente nelle ‘tasche degli italiani’? Un caffè al mese?
Quando vedrò le grandi banche che mediamente offrono variabili 30ennali con spread quasi sempre costanti a 1.3% da 6 anni incuranti del btp passare anche solo a 1.4 o 1.5 comincerò a preoccuparmi. Fin’ora non è MAI successo in 6 anni.
IO preferisco VERIFICARE personalmente gli andamenti e i dati piuttosto che fidarmi delle previsioni e degli allarmismi. Da quello che sentiamo sembra quasi che finiremo tutti in bancarotta e non potremo permetterci più di comprare una casa se continua così ma io vedo che l’effetto di questi aumenti conta molto meno nel budget di una famiglia dell’aumento del prezzo della benzina da agosto ad oggi, ad esempio.

La bufala dello spread che fa aumentare il costo dei mutui e dei prestiti… • Risparmiamocelo

Molto interessante al di là del non legame tra spread btp-bund con l'eurobor anche il confronto in tabellacon gli spread su mutui e finanziamenti.

In un anno si è passati da uno spread BTP-bund da 162 a 268 in progressivo aumento contro una progressiva diminuzione dello spread medio sui mutui passato da 2.15 a 1.87.

Osservando i dati verrebbe da dire il contrario: aumentando lo spread BTP-bund diminuisce il costo dei mutui. Ma non mi sento di fare un'analisi del genere. Mi limito ad osservare che non ci sia alcuna relazione tra i dati e che l'unica sia psicologica e pilotata dai media, spesso con interessi vari... politici, economici, speculativi, ecc...

Io personalmente non mi preoccuperei, se vuoi dar seguito agli allarmismi dei media senza osservare i dati fai pure...

A ben vedere anche aggiornando i dati ad oggi ad 1.87 di Agosto con uno spread di 268. Oggi è sempre 1.87 con uno spread oltre i 300, ma tutti preferiscono puntare il dito all'ultima oscillazione di 0,07 punti e tutti dietro agli allarmismi spread-o-fobici senza osservare i dati storici...
 
Ultima modifica:
Signori, secondo me possiamo fare le congetture che vogliamo sul futuro.

Ma sul passato le chiacchere stanno a zero: i tassi Euribor e Eurirs finora dello spread se ne sono bellamente fottuti ed i giornali fanno il loro mestiere, pagati da chi ha tutto l'interesse a creare allarmismo.

BTP-Bund 1y.jpg

Eurirs.jpg

Euribor.jpg
 
Infatti i tassi globali non se ne fregano dello spread, ma lo spread btp/bund sul tempo condiziona lo spread applicato dalle banche sui mutui, che con le nuove erogazioni aumentano questo gap.

Infatti ora un fisso è leggermente più caro rispetto a giugno...
 
Infatti i tassi globali non se ne fregano dello spread, ma lo spread btp/bund sul tempo condiziona lo spread applicato dalle banche sui mutui, che con le nuove erogazioni aumentano questo gap.

Infatti ora un fisso è leggermente più caro rispetto a giugno...

Anche di quello se ne sono bellamente fottuti. Le lasciassi perdere le oscillazioni a 2/3 mesi e guardassi i dati a 12/18 mesi come nella tabella allegata (ma se vai indietro di anni le cose non cambiano) e non prendessi e confrontassi le oscillazioni è SOLO dei periodi che servono a sostenere la tua tesi te ne accorgeresti. Ma tant’e Se vuoi rimanere con la tua tesi contro dati fai pure.
 
Salve,
se ripeto un argomento già trattato scusatemi, ho fatto ricerca ma non ho trovato nulla al riguardo (avrò cercato male? Mi sembra un argomento "hot" di questi tempi :) ). Essendo molto ignorante in materia, non comprendo quale rapporto ci sia tra spread e mutuo. Voglio dire, l'attuale innalzamento dello spread, significa che se accendo un mutuo adesso o nei prossimi mesi avrò una rata più alta di quella che avevo fino a... non so... la scorsa estate... un anno fa?
Grazie

non farti troppo condizionare dai telegiornali e dai giornali di parte

Innanzitutto considera che siamo su valori talmente bassi di tassi di interesse che è ridicolo guardare le inezie . Dieci anni fa il mutuo a tasso fisso era anche piu del 5% e sembrava già buono. Ora lo trovi al 2,3% circa

Discorso Spread : siamo in europa e dunque l'italia per fortuna pur avendo un peso rilevante non è l'unica nazione. Il tasso di riferimento per i mutui fissi è EURIRS

L'Eurirs è pari alla media ponderata delle quotazioni alle quali le banche operanti nell'Unione Europea realizzano l'Interest Rate Swap (I.R.S). EURIRS o IRS - Tasso interbancario di riferimento utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tasso fisso.

Dunque capisci bene che anche se il nostro tasso sale ( non confondere lo spread con il tasso....lo spread è solo una differenza tra il bund tedesco e il btp italiano) ma gli altri scendono , non cambia nulla.....o magari pochissimo

Potrebbe succedere che le banche ci marcino sopra , come hanno fatto diverse volte, e prendono questa situazione per lucrare.

spero di averti chiarito qualcosa

Ho considerato solo tasso fisso in quanto ora come ora prendere un variabile avrebbe poco senso
 
Anche di quello se ne sono bellamente fottuti. Le lasciassi perdere le oscillazioni a 2/3 mesi e guardassi i dati a 12/18 mesi come nella tabella allegata (ma se vai indietro di anni le cose non cambiano) e non prendessi e confrontassi le oscillazioni è SOLO dei periodi che servono a sostenere la tua tesi te ne accorgeresti. Ma tant’e Se vuoi rimanere con la tua tesi contro dati fai pure.

Bah io non sostengo nulla, mi baso su dati finanziari, se si vedono i 18 mesi si vede come l'EURIRS e l'EURIBOR rimangano stabili, ma lo spread dei mutui (cioè la differenza tra valore €IRS/€BOR e tasso offerto) è a discrezione di ogni singola banca.
Partendo da questa base, se aumenta lo spread btp/bund le banche italiane soffrono tale differenziale (si deteriorano i propri guadagni) quindi pur di mantenere alti i loro guadagni, riversano/eranno tale mancanza sulla clientela aumentando lo spread (differenziale tra Tasso offerto e valore €IRS/€BOR).

Che nei periodi scorsi non sia successo è dovuto al semplice fatto che vi era una regola commerciale che vale ovunque, la "CONCORRENZA", quindi le banche lottavano per avere più clienti, oggi tale regola non riesce più a sostenere il tutto per il semplice fatto che le banche sono in netta perdita (basta vedere i grafici degli ultimi 9 mesi di ogni singola banca) e hanno necessità maggiore di intascare denaro facendone uscire il meno possibile, il tutto a causa dei forti sell dell'estate.

Il discorso è ampio e non si basa su due grafici o due notizie, ma su molti indicatori, dove ad oggi lo spread btp/bund non è altro un riassunto semplificato su cui le banche stan facendo leva.
 
Bah io non sostengo nulla, mi baso su dati finanziari, se si vedono i 18 mesi si vede come l'EURIRS e l'EURIBOR rimangano stabili, ma lo spread dei mutui (cioè la differenza tra valore €IRS/€BOR e tasso offerto) è a discrezione di ogni singola banca.
Partendo da questa base, se aumenta lo spread btp/bund le banche italiane soffrono tale differenziale (si deteriorano i propri guadagni) quindi pur di mantenere alti i loro guadagni, riversano/eranno tale mancanza sulla clientela aumentando lo spread (differenziale tra Tasso offerto e valore €IRS/€BOR).

Che nei periodi scorsi non sia successo è dovuto al semplice fatto che vi era una regola commerciale che vale ovunque, la "CONCORRENZA", quindi le banche lottavano per avere più clienti, oggi tale regola non riesce più a sostenere il tutto per il semplice fatto che le banche sono in netta perdita (basta vedere i grafici degli ultimi 9 mesi di ogni singola banca) e hanno necessità maggiore di intascare denaro facendone uscire il meno possibile, il tutto a causa dei forti sell dell'estate.

Il discorso è ampio e non si basa su due grafici o due notizie, ma su molti indicatori, dove ad oggi lo spread btp/bund non è altro un riassunto semplificato su cui le banche stan facendo leva.

OK, ci provo per l’ultima volta. Se riguardi la tabella del
Link sopra vedi il confronto degli ultimi 16/18 mesi tra spread e tassi dei mutui. Se lo spread sale e i tassi dei mutui scendono con
Euribor e irs costanti vuol dire che DI FATTO scendono per forza gli spread sui mutui applicati dalle banche. Quindi QUEI DATI ci dicono che quando lo spread btp Bund aumenta le banche applicano condizioni (spread, guadagni) al ribasso. Ora, non voglio stabilire una correlazione diretta ma tanto credo basti per confutare la bufala che se aumenta lo spread i nuovi mutui rincarano perché le
Banche aumentano gli spread. E qui la chiudo perché i numeri parlano, ognuno li interpreta come vuole
Ma almeno leggili.
 
Signori, secondo me possiamo fare le congetture che vogliamo sul futuro.

Ma sul passato le chiacchere stanno a zero: i tassi Euribor e Eurirs finora dello spread se ne sono bellamente fottuti ed i giornali fanno il loro mestiere, pagati da chi ha tutto l'interesse a creare allarmismo.

E' esattamente quello che ho scritto io. Ti invito a rileggere i miei post. Ho scritto esplicitamente che euribor è deciso indirettamente dalla BCE tramite la politica monetaria.
Francamente mi sa che non c'avete capito na mazza di quello che ho scritto, ma ci sta, sono cose molto tecniche.
 
OK, ci provo per l’ultima volta. Se riguardi la tabella del
Link sopra vedi il confronto degli ultimi 16/18 mesi tra spread e tassi dei mutui. Se lo spread sale e i tassi dei mutui scendono con
Euribor e irs costanti vuol dire che DI FATTO scendono per forza gli spread sui mutui applicati dalle banche. Quindi QUEI DATI ci dicono che quando lo spread btp Bund aumenta le banche applicano condizioni (spread, guadagni) al ribasso. Ora, non voglio stabilire una correlazione diretta ma tanto credo basti per confutare la bufala che se aumenta lo spread i nuovi mutui rincarano perché le
Banche aumentano gli spread. E qui la chiudo perché i numeri parlano, ognuno li interpreta come vuole
Ma almeno leggili.

Vedi, te hai risposto al mio post iniziale dicendo che "non ha rilevanza statistica" quando io ho spiegato un fenomeno banale (se la banca per finanziarsi paga di più, in qualche modo il costo prima o poi lo dovrà scaricare sulla clientela perché non può comprimere di pari passo tutti i costi che sostiene per l'attività), e poi sei partito con un pippone sul fatto di "recenti ricerche" (quali?) e su tue osservazioni personali riguardo i tassi dei mutui, e sul dire che "sembra ci sia la fine del mondo" (cosa che io né ho detto, né ho sostenuto, né penso).

Quello che conta è esclusivamente il tasso che la banca sarà costretta ad offrire al mercato NEL MOMENTO in cui EMETTE UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO.
Quando i tassi richiesti al paese Italia sono alti, lo saranno anche quelli delle banche esposte in Italia, per il rischio paese (c'è evidenza empirica a riguardo), allora i fenomeni sono principalmente 3:
1) Rimandano la richiesta di denaro ai mercati sperando che nei prossimi mesi il tasso richiesto si abbassi e tirano avanti, magari cercano per un periodo di raccogliere più denaro in altro modo.
2) PRESTA MENO: questo lo si nota già ora, soprattutto nei prestiti alle imprese (lavoro in una banca grossa e ho i dati sotto mano, ma li trovi tranquillamente in articoli o report online)
3) Alza i tassi richiesti e/o le commissioni.

Ora, attenzione tutti: se il tasso richiesto ai mercati all'Italia resta alto per molto tempo (non per forza lo spread Btp-Bund: se i Bund si abbassano lo spread si alza a Btp costanti) e in quel periodo le banche DEVONO emettere prestiti obbligazionari per rifinanziare la propria attività allora è RAGIONEVOLE PENSARE che avranno forti pressioni di bilancio per alzare il proprio guadagno, in che modo? Il guadagno di una banca commerciale sta in:
- COMMISSIONI: es: bonifico ti costa 1 euro, costo della carta di credito, canone mensile del conto corrente, costo per i prelievi, spese di incasso rata etc
- INTERESSE: cioè mi finanzio al tasso 1% e vendo al tasso 2% = guadagno l'1% su quello che presto.

Quindi tutte le pippe che vi state facendo su grafici btp bund etc non contano nulla.
La volatilità di mercato NON HA EFFETTI su quello che sto dicendo perché ci sono persone strapagate il cui lavoro è decidere quando emettere prestiti obbligazionari, e lo fanno quando le condizioni sono buone, ma se le condizioni non sono buone (= tassi alti) per molto tempo, c'è poco da fare!

La relazione non è lineare: NON ACCADE che oggi lo spread Btp-Bund si alza e tra 1 mese i tassi sui mutui si alzano, MA INVECE ACCADE MATEMATICAMENTE che uno spread alto per un LUNGO PERIODO spinge le banche a dover alzare il loro guadagno ( = tassi e/o commissioni).

Sia chiaro, nonostante le maiuscole il tono non è aggressivo, ma mi sembra veramente che non abbiate capito i miei post iniziali, o forse mi sono spiegato in modo superficiale io. Vi prego di rileggere la parte sull'importanza del fatto che i tassi richiesti dai mercati rimangano alti per un lungo periodo.

Altra considerazione: è vero che oggi i tassi sono bassi, questo perché EURIBOR ed EURIRS sono bassi (e NON VENGONO DECISI DALLO SPREAD come ho già detto ieri), quello che original poster chiedeva è l'effetto spread-mutui, non se questo avrebbe comportato un aumento di 3-4% sul mutuo (= ovviamente no).

Inoltre vi faccio un'altra osservazione: il guadagno della banca su un mutuo non consiste solo nel differenziale di tasso, ma anche nei cosiddetti costi nascosti (spese di incasso rata, aumento costi iniziali come istruttoria e perizia, etc) che a tan costante, aumentano il taeg. Questo per dire che guardare solo il differenziale applicato non è per forza sufficiente per farsi un'idea complessiva.
 
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