Mutuo con o senza anticipo TFR?

Lonny

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1/11/18
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Vi descrivo la mia situazione per avere un consiglio (scusate la lunghezza).

Acquisto immobile a Milano in nuova costruzione (consegna luglio 2019) da impresa costruttrice con possibilità di accollo del mutuo del costruttore.

Valore immobile: 287.000 euro (254.000 euro appartamento + 33.000 euro box)
L’immobile sarà prima casa e intestato solo a me (sia appartamento sia mutuo)
Ho 37 anni, impiegato a tempo indeterminato dal 2005 nella stessa azienda; busta paga 1.650 euro netti + 13a e 14a.
Ho il TFR in azienda e ho accumulato al 30/09/2018 € 29.800 lordi; chiedendo anticipo TFR potrei prendere il 70% (dedotto IRPEF circa 13.100 € netti) oppure azienda mi darebbe addirittura anche il 100% dell’importo (dedotto IRPEF circa 18.700 € netti).

C’è la possibilità di accollo mutuo del costruttore con Banca Intesa ma non ho info precise in merito (ho appuntamento con la banca tra 2 settimane); so solo che verrà fatto un mutuo al tasso di mercato leggermente migliorato (oltre al risparmio spese apertura mutuo & co).

Ho da parte un buon capitale e quindi avrò bisogno di un mutuo con un importo “relativamente basso” rispetto al valore dell’immobile, di 100.000 € (contando anche i soldi che avrò bisogno per mobili, notaio e spese varie).
Mi conviene fare un mutuo di 100.000 € oppure chiedere anticipo TFR (70% o 100%???) e chiedere mutuo di 85.000€ o 80.000€ prendendo il 100% del TFR?

Il dubbio mi viene dato l’alta tassazione del TFR (se lo prendo in futuro la tassazione sarà inferiore giusto?) e i relativi bassi tassi dei mutui (sarei orientato su un tasso fisso a 15/20 anni che dovrebbe essere con un TAEG 1.6% - 1.8% circa).
 
Per la tassazione del tfr nessuno può sappere se il governo in futturo cambierà le alliquote., che tu lo prendi adesso o frá un paio di anni paghi uguale se il tuo reddito annuale di lavoro resta lo stesso.Se sei convinto della solidità della azienda e di restare a lungo in questa azienda ?! In quel caso lo prenderei., altrimenti lo lascerei li che non si sa mai che imprevisti possono capitare.

Ci sarebbe un artificio da fare SOLO se il fondo pensione complementare del tuo ccnl prevede la possibilità di versare il tfr gia maturato in azienda nel fondo così facendo in quel caso esiste la possibilità prima di iscriverti poi versare tutto (non tutti fondi pensione lo consentono...) e solo dopo richiedergli al fondo per acquisto prima casa e in quel caso la tassazione e di 15% un bel può più bassa di quanto ti spetterebbe oggi. Se scommetti che la inflazione aummenta nei prossimi ani lasciandolo in azienda si potrebbe rivalutare con un tasso sicuramente maggiore del tasso del tuo mutuo fisso... ma visti i tassi fissi dei mutui così bassi direi che le banche scommettono che la inflazione resterà bassa... e anche a sto punto mi verebbe voglia di prenderlo e fare meno debiti.
 
Io prenderei l'anticipo del TFR solo se avessi pochi soldi e se volessi abbassare l'LTV, che altrimenti sarebbe del 100%.

Con un mutuo di 20 anni, con 100.000 euro pagheresti una rata da circa 470 euro. Chiedendo 85.000 euro, pagheresti 400 euro. Per 70 euro di differenza vale la pena togliersi il TFR?

Se la tassazione del TFR è un problema, puoi aprire uno di quei fondi con minore tassazione e con più rendimento. Di sicuro ci guadagnerai di più rispetto a chiedere l'anticipo. Ma soprattutto non perderesti la liquidazione alla fine del rapporto di lavoro, che viene sempre usata per qualche investimento, per comprare la casa ai figli, per estinguere un mutuo...
 
Per la tassazione del tfr nessuno può sappere se il governo in futturo cambierà le alliquote., che tu lo prendi adesso o frá un paio di anni paghi uguale se il tuo reddito annuale di lavoro resta lo stesso.Se sei convinto della solidità della azienda e di restare a lungo in questa azienda ?! In quel caso lo prenderei., altrimenti lo lascerei li che non si sa mai che imprevisti possono capitare.

Oltre a un eventuale cambio delle aliquote, più resto in azienda più abbasso la scaglione dato che il TFR lordo viene diviso per il numero di anni di permanenza in azienda per vedere in quale scaglione di tassazione si finisce.
L'azienda è solida e altrettanto lo è il mio posto di lavoro.

Ci sarebbe un artificio da fare SOLO se il fondo pensione complementare del tuo ccnl prevede la possibilità di versare il tfr gia maturato in azienda nel fondo così facendo in quel caso esiste la possibilità prima di iscriverti poi versare tutto (non tutti fondi pensione lo consentono...) e solo dopo richiedergli al fondo per acquisto prima casa e in quel caso la tassazione e di 15% un bel può più bassa di quanto ti spetterebbe oggi. Se scommetti che la inflazione aummenta nei prossimi ani lasciandolo in azienda si potrebbe rivalutare con un tasso sicuramente maggiore del tasso del tuo mutuo fisso... ma visti i tassi fissi dei mutui così bassi direi che le banche scommettono che la inflazione resterà bassa... e anche a sto punto mi verebbe voglia di prenderlo e fare meno debiti.

Uhm... ci avevo pensato ma dovrei informarmi... ma in genere tutti i fondi richiedono di restare almeno 8 anni nel fondo prima di poter chiedere l'anticipo... no?
Diciamo che sono orientato per chiedere anticipo TFR magari del 70% in modo da non azzerarlo però valuto alternative e sento volentieri pareri, grazie! :)
 
Io prenderei l'anticipo del TFR solo se avessi pochi soldi e se volessi abbassare l'LTV, che altrimenti sarebbe del 100%.
Con un mutuo di 20 anni, con 100.000 euro pagheresti una rata da circa 470 euro. Chiedendo 85.000 euro, pagheresti 400 euro. Per 70 euro di differenza vale la pena togliersi il TFR?
Diciamo che l'LTV del mio mutuo sarà già basso; 70 euro al mese un po' di differenza la fanno, in un anno quasi 1000 euro...

Se la tassazione del TFR è un problema, puoi aprire uno di quei fondi con minore tassazione e con più rendimento. Di sicuro ci guadagnerai di più rispetto a chiedere l'anticipo. Ma soprattutto non perderesti la liquidazione alla fine del rapporto di lavoro, che viene sempre usata per qualche investimento, per comprare la casa ai figli, per estinguere un mutuo...
Il dubbio è questo... ma il TFr che è già in azienda posso spostarlo ora in un fondo? Temo di no, dovrei poter spostare solo il nuovo TFR e non quello già accantonato o sbaglio?
 
Il dubbio è questo... ma il TFr che è già in azienda posso spostarlo ora in un fondo? Temo di no, dovrei poter spostare solo il nuovo TFR e non quello già accantonato o sbaglio?

Non so.
Però potresti approfittare del mutuo per fare così:
chiedi l'anticipo per il mutuo
apri un nuovo fondo
il 30% resta in azienda perchè non lo puoi più spostare
il 70% che hai preso come anticipo lo versi sul nuovo fondo. Però bisogna vedere se sul lungo termine questi soldi versati sul fondo ti renderanno più di quei 70 euro al mese. Altrimenti fai bene ad usare il TFR per l'anticipo del mutuo.
 
Oltre a un eventuale cambio delle aliquote, più resto in azienda più abbasso la scaglione dato che il TFR lordo viene diviso per il numero di anni di permanenza in azienda per vedere in quale scaglione di tassazione si finisce.
L'azienda è solida e altrettanto lo è il mio posto di lavoro.



Uhm... ci avevo pensato ma dovrei informarmi... ma in genere tutti i fondi richiedono di restare almeno 8 anni nel fondo prima di poter chiedere l'anticipo... no?
Diciamo che sono orientato per chiedere anticipo TFR magari del 70% in modo da non azzerarlo però valuto alternative e sento volentieri pareri, grazie! :)

Per la tassazione del tfr ti sbagli, non e che piu anni passano piu la tassazione scende lasciandolo in azienda anzi se mai e il contrario visto che il reddito del lavoro dipendente nel arco degli anni può crescere !

Ti stai confondendo con il tfr versato ai fondi pensione che parte da 15% e può scendere fino a 9% se passa tantissimo tempo. Esempio fonchim dei chimici : I criteri generali . Il guadagno con i fondi e il contributo aggiuntivo del datore di lavoro che versa ogni mese altrimenti tutti sti guadagni non ne vedrei...
Il tfr non fa cumulo con il reddito del 730 ma subisce una diversa tassazione che terrà conto della media della aliquota irpef del tuo reddito nel annuo prima della richiesta e quella del annuo in qui lo richiedi.,per questo motivo ci sarà un congualio da fare nel 3 annuo se le trattenute non sono state sufficienti,fai una ricerca in rete e vedi come funziona la tassazione.

Non tutti i fondi accetano di versare il tfr gia maturato in azienda.,e da controlare il propio fondo in base al quale ccnl apartieni !

Cavolo è vero il discorso di 8 anni prima di richiederlo,mi erro scordato (salvo che non cambi azzienda o ccnl diverso prima... in quel caso potresti estinguere tutto prima) ! Se lo vuoi subito il tfr lo devi lasciare in azienda.
 
Se vuoi aderire a un fondo ti conviene solo ed esclusivamente quello del propio ccnl di appartenenza., lascia perdere i fondi creati da banche o assicurazioni ! Stai lontano da quest ultimi,e meglio a sto puntò lasciarlo in azienda. Diciamo che se non vuoi richiederlo ma fra tempo aderisci al propio fondo del ccnl e quest ultimo consente di versare anche il tfr gia maturato in azzienda al fondo in quel caso ti converrebbe farlo che continuare a lasciarlo in azzienda.
 
Per la tassazione del tfr ti sbagli, non e che piu anni passano piu la tassazione scende lasciandolo in azienda anzi se mai e il contrario visto che il reddito del lavoro dipendente nel arco degli anni può crescere !

Ti stai confondendo con il tfr versato ai fondi pensione che parte da 15% e può scendere fino a 9% se passa tantissimo tempo.

Ma il calcolo dell'aliquota IRPEF da applicare non viene calcolato in base al TFR lordo (mi pare moltiplicato per 12) e diviso per il numero di anni di permanenza in azienda?
Quindi se io lo prendessi dopo 35 anni avrei uno scaglione IRPEF di riferimento sicuramente più basso... o sto sbagliando i conti?
 
Per il TFR lasciato in azienda come per il riscatto del fondo pensione per l'acquisto della prima casa si paga l' imposta sostitutiva del 23% . Non tiene conto del tuo scaglione IRPEF.
 
Per il TFR lasciato in azienda come per il riscatto del fondo pensione per l'acquisto della prima casa si paga l' imposta sostitutiva del 23% . Non tiene conto del tuo scaglione IRPEF.

Sicuro valga anche per il TFR lasciato in azienda l'imposta sostitutiva fissa al 23%?
Su internet leggo un po' di tutto e il calcolo che mi ha fatto l'azienda è quello sopra basato su scaglione IRPEF...
 
Interesserebbe anche a me capire qual'è la tassazione per l'anticipo TRF lasciato in azienda
 
Il TFR è uno dei redditi esclusi dalla tassazione Irpef perché assoggettato a tassazione separata del 23% e non a quella ordinaria.
 
Il TFR è uno dei redditi esclusi dalla tassazione Irpef perché assoggettato a tassazione separata del 23% e non a quella ordinaria.

Quindi dal TFR maturato in azienda che trovo sul CUD, calcolo il 70% (per acquisto prima casa) e poi tolgo il 23% di tassazione. Grazie
 
Ultima modifica:
Il TFR è uno dei redditi esclusi dalla tassazione Irpef perché assoggettato a tassazione separata del 23% e non a quella ordinaria.

Sono tutt'altro che esperto... a quanto ho letto online il TFR, se preso per fine rapporto di lavoro lavoro, dovrebbe essere legato allo scaglione IRPEF pur essendo a tassazione separata o sbaglio?
Il dubbio è legato se prendendolo per acquisto prima casa avrebbe tassazione ridotta e fissa al 23% oppure no (se lasciato in un fondo sicuramente, se lasciato in azienda temo di no)
 
Sono tutt'altro che esperto... a quanto ho letto online il TFR, se preso per fine rapporto di lavoro lavoro, dovrebbe essere legato allo scaglione IRPEF pur essendo a tassazione separata o sbaglio?
Il dubbio è legato se prendendolo per acquisto prima casa avrebbe tassazione ridotta e fissa al 23% oppure no (se lasciato in un fondo sicuramente, se lasciato in azienda temo di no)

Non allo scaglione IRPEF corrente, ma alla media delle aliquote medie effettive degli ultimi 5 anni.
Che poi per stipendi "normali" (i.e. 30-40k) si attesta intorno al 22-25%, l'azienda comunque non ha tutti i dati per fare i conti esatti, indi per cui solitamente applica un'aliquota ragionevole (23% appunto) di acconto, e dopo un po' ti arriva la comunicazione dell'AdE con la cifra esatta e l'eventuale conguaglio da pagare.
 
Non allo scaglione IRPEF corrente, ma alla media delle aliquote medie effettive degli ultimi 5 anni.
Che poi per stipendi "normali" (i.e. 30-40k) si attesta intorno al 22-25%, l'azienda comunque non ha tutti i dati per fare i conti esatti, indi per cui solitamente applica un'aliquota ragionevole (23% appunto) di acconto, e dopo un po' ti arriva la comunicazione dell'AdE con la cifra esatta e l'eventuale conguaglio da pagare.

Se viene calcolato sulla mia aliquota media degli ultimi 5 anni (ammettendo di non aver avuto aumenti particolari come nel mio caso) in pratica è come se venisse calcolato sul mio scaglione IRPEF e quindi al 37/38 però (e avrebbe ragione l'azienda).
Sulla base di quale calcolo stimi la tassazione si attesi su 22/25%?!?
 
Se viene calcolato sulla mia aliquota media degli ultimi 5 anni (ammettendo di non aver avuto aumenti particolari come nel mio caso) in pratica è come se venisse calcolato sul mio scaglione IRPEF e quindi al 37/38 però (e avrebbe ragione l'azienda).
Sulla base di quale calcolo stimi la tassazione si attesi su 22/25%?!?

37/38 sara' l'aliquota massima, non la media, a meno che tu abbia uno stipendio elevatissimo

io sono sui 40K di imponibile irpef e ho aliquota massima 38% e media 28%
 
Se viene calcolato sulla mia aliquota media degli ultimi 5 anni (ammettendo di non aver avuto aumenti particolari come nel mio caso) in pratica è come se venisse calcolato sul mio scaglione IRPEF e quindi al 37/38 però (e avrebbe ragione l'azienda).
Sulla base di quale calcolo stimi la tassazione si attesi su 22/25%?!?

L'aliquota media non è quella dell'ultimo scaglione, devi tenere conto anche degli scaglioni precedenti; non so se vadano incluse nel calcolo anche le detrazioni per familiari a carico.
Nel dubbio per avere un valore approssimativo, prova a fare 100 * (1 - netto / imponibile ) (che non è tutto il lordo, ma solo la parte imponibile, quindi al netto dei contributi a carico del lavoratore).
 
Ma questo conteggio che mi fatto l'azienda è corretto quindi?
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Ho il TFR in azienda e ho accumulato al 30/09/2018 € 29.800 lordi; chiedendo anticipo TFR potrei prendere il 70% (dedotto IRPEF circa 13.100 € netti) oppure azienda mi darebbe addirittura anche il 100% dell’importo (dedotto IRPEF circa 18.700 € netti)
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Sono in azienda assunto dal 2005 (ci sono stati un paio di passaggi da una società all'altra con cessione ramo aziendale ma ho mantenuto anzianità servizio e TFR spostato da una all'altra) e ho praticamente lo stesso stipendio da 10 anni.
La mia retribuzione lorda dovrebbe essere sui 32/33.000 anno (non trovo nella busta paga il dato esatto).
 
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