Acquisto casa dei genitori/mutuo

Sara8

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27/9/18
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Ciao a tutti, chiedo vostre dritte su una questione familiare! Mia sorella e mio cognato vorrebbero acquistare casa dei miei genitori, ancora in vita, per ricavarne due appartamenti e restituendo la parte a me e mia sorella. Per poter richiedere un mutuo per acquisto prima casa che tipo di atto dovrebbero fare con i miei genitori? compravendita, donazione? ed io e mia sorella a che titolo prendiamo la parte? andrebbe stipulato anche tra di noi un atto? spero che qualcuno possa darmi qualche parere. Grazie mille
 
Compravendita sicuramente, poi devi trovare una banca che faccia un mutuo su una compravendita tra parenti.
Non ho capito bene la questione della restituzione delle parti, voi possedete una quota dell'appartamento?
Se è intestato solo ai vostri genitori, come presumo, e vogliono dividere il ricavato tra di voi, possono fare una donazione, che però non è correlata in alcun modo alla compravendita.
 
No, noi non possediamo quote, l'appartamento è di propietà dei miei genitori, con noi divide solo il ricavato. Ora le domande sono due:
1) a me e l'altra mia sorella possono dunque fare una donazione? sempre con atto notarile, giusto?
2) non tutte le banche fanno mutui per compravendita tra parenti? sapete dirmi quali sono le banche che lo fanno?
Grazie
 
Se parli di "richiedere un mutuo", l'atto deve essere di compravendita e non di donazione
(se c'è donazione non c'è transazione di denaro, quindi non può esserci un mutuo)

Detto questo, sarà difficile se non impossibile trovare una banca che finanzia l'acquisto tra parenti.
 
L'operazione potrebbe essere la seguente: mia sorella acquista dai miei genitori con atto di compravendita (per il quale richiederà un mutuo, previo rilascio da parte della banca) e i miei genitori con il ricavato fanno una donazione a me e l'altra mia sorella?
 
Sì, ma la donazione successiva è irrilevante nella compravendita e può essere fatta in qualsiasi momento. Molti non fanno neanche un atto, ma un semplice bonifico, anche se teoricamente per importi rilevanti servirebbe l'atto di donazione.
Il problema vero, come ti ha detto anche Kevin è trovare la banca che faccia un mutuo su una compravendita genitori-figlia+genero.
 
Fatti un giro in db, mps ed anche online widiba, che trattano a certe condizioni il mutuo per acquisto tra parenti.
 
Buongiorno, provo a rispolverare questa discussione.
Vorrei acquistare casa dai miei genitori, ad un prezzo di circa 190k.
Per ora ho trovato sia Widiba che Intesa disposte all'erogazione del mutuo (150k), ma la mia domanda principalmente il 20% fra il mutuo ed il prezzo di acquisto.

È obbligatorio saldare questa cifra in fase di acquisto in contanti, o ci sono altre forme di accordo che le venditore ed acquirente posso prendere relativamente al saldo extra-mutuo?

Grazie
 
Credo che un Notaio potrà darti tutti i chiarimenti di cui necessiti, ma solitamente si, alla data dell'atto la differenza tra mutuo e prezzo di acquisto va saldata, meglio se con assegno circolare
Buongiorno, provo a rispolverare questa discussione.
Vorrei acquistare casa dai miei genitori, ad un prezzo di circa 190k.
Per ora ho trovato sia Widiba che Intesa disposte all'erogazione del mutuo (150k), ma la mia domanda principalmente il 20% fra il mutuo ed il prezzo di acquisto.

È obbligatorio saldare questa cifra in fase di acquisto in contanti, o ci sono altre forme di accordo che le venditore ed acquirente posso prendere relativamente al saldo extra-mutuo?

Grazie
 
Buongiorno, provo a rispolverare questa discussione.
Vorrei acquistare casa dai miei genitori, ad un prezzo di circa 190k.
Per ora ho trovato sia Widiba che Intesa disposte all'erogazione del mutuo (150k), ma la mia domanda principalmente il 20% fra il mutuo ed il prezzo di acquisto.

È obbligatorio saldare questa cifra in fase di acquisto in contanti, o ci sono altre forme di accordo che le venditore ed acquirente posso prendere relativamente al saldo extra-mutuo?

Grazie

Devi versare la somma per la differenza tramite strumento tracciabile (assegno, bonifico, etc)
altrimenti il Notaio non può quietanzare l'atto.

Quella differenza, data l'entità, non puoi versarla/saldarla in contanti.
 
Devi versare la somma per la differenza tramite strumento tracciabile (assegno, bonifico, etc)
altrimenti il Notaio non può quietanzare l'atto.

Quella differenza, data l'entità, non puoi versarla/saldarla in contanti.

Chiedo scusa, mi sono espresso male comparando un assegno alla liquidità dei contanti. Intendevo dire, sperando di non andare troppo oltre la discussione, è possibile stabilire un accordo fra le parti che preveda ad esempio, una dilazione nel tempo della somma da saldare?

Grazie
 
Chiedo scusa, mi sono espresso male comparando un assegno alla liquidità dei contanti. Intendevo dire, sperando di non andare troppo oltre la discussione, è possibile stabilire un accordo fra le parti che preveda ad esempio, una dilazione nel tempo della somma da saldare?

Grazie

Perdonami ma se non c'è spostamento di denaro, come fai a dimostrare che è una compravendita?
Io se fossi una banca non accetterei mai una premessa del genere. Cmq c'è il La vendita con riserva di proprietà, o patto di riservato dominio, è una formula di compravendita disciplinata dal codice civile in base alla quale l’acquirente entra nella materiale disponibilità del bene acquistato al momento della firma del rogito, ma la proprietà permane del venditore fino al versamento integrale del prezzo, cioè fino al pagamento dell’ultima rata.
 
Chiedo scusa, mi sono espresso male comparando un assegno alla liquidità dei contanti. Intendevo dire, sperando di non andare troppo oltre la discussione, è possibile stabilire un accordo fra le parti che preveda ad esempio, una dilazione nel tempo della somma da saldare?

Grazie

No!
Il notaio deve quietanzare l'atto di mutuo per l'intero importo totale,
specificando come sono state versate le somme pari al prezzo dichiarato in atto di compravendita (e non come andranno versate!)


Perdonami ma se non c'è spostamento di denaro, come fai a dimostrare che è una compravendita?
Io se fossi una banca non accetterei mai una premessa del genere. Cmq c'è il La vendita con riserva di proprietà, o patto di riservato dominio, è una formula di compravendita disciplinata dal codice civile in base alla quale l’acquirente entra nella materiale disponibilità del bene acquistato al momento della firma del rogito, ma la proprietà permane del venditore fino al versamento integrale del prezzo, cioè fino al pagamento dell’ultima rata.
Quello che dici è corretto.
La vendita con riserva di proprietà, non è altro che il "Rent to Buy" ma non può avvenire inizialmente con il mutuo.

Nel caso specifico dell'utente, dovrebbe iniziare a pagare il canone di locazione con riserva di proprietà
e preliminare specifico che attesti si tratti di Rent to Buy,
e una volta versati 40mila euro di canoni, accendere un mutuo per i 150 di differenza!
(ovvio che si becca le condizioni del mutuo nel momento dell'accensione e non quelle attuali)

Quello che lui vuole fare, è esattamente il contrario...e non è possibile, sia per Banca che sopratutto per il Notaio.

Per gli importi riportati, la vedo una impresa praticamente impossibile! :o

Un altra soluzione è, dichiarare in atto 150k e fare mutuo per 150k al 100% con il fondo di garanzia,
in questo modo accende subito il mutuo, e poi trovare l'accordo privato con il venditore per i 40k del saldo prezzo
(e qui, è rischioso per il venditore, se pur genitore!!)
Sempre che lui trovi la banca che proceda con un acquisto tra parenti!
 
Ultima modifica:
quindi basta spostare la proprietà tra genitori e figli per intascarsi cash il valore dell'immobile !?!?! :)

Con i tassi attuali, meglio fare questi giochetti e depositare semplicemente in un conto deposito.
 
quindi basta spostare la proprietà tra genitori e figli per intascarsi cash il valore dell'immobile !?!?! :)

Con i tassi attuali, meglio fare questi giochetti e depositare semplicemente in un conto deposito.

...chi ha scritto questo...?! :confused:
 
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