Mutuo e periodo di prova

GuybrushThreepwood

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6/3/18
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Ciao a tutti,

sono nuovo da queste parti, mi è capitato di leggervi ogni tanto ma ora mi trovo a dover partecipare, nella speranza che mi possiate aiutare ad uscire da una situazione "spinosa".

Da qualche tempo volevo comprare casa. Ho messo gli occhi su un immobile e ho iniziato a girare un po' di banche per capire se potevo ottenere un mutuo e quanto. Ho consultato 3 banche diverse e un consulente finanziario, e tutti mi hanno dato la stessa risposta: il mutuo è praticamente scontato.

La richiesta sarebbe di 100000€ per un immobile da 150000, da restituire in 15 anni. Con i tassi attuali spunterei una rata di circa 600€/mese. Il mio stipendio mensile supera leggermente i 2000€, quindi sembra la rata è meno di 1/3 e tutto sembra ok. Io stesso sono il primo a pensare di poter sostenere questo costo, visto che ora di affitto pago praticamente la stessa cifra (e in passato pure di più!).

Ho quindi fatto un'offerta per l'immobile, che è stata accettata. Abbiamo fatto il compromesso pianificando l'atto entro il 30/6. Visto che tutti mi davano il mutuo per certo, non ho inserito la clausola relativa alla sua accettazione, in modo da poter trattare il prezzo a mio favore.

Fin qua tutto bene, non fosse che nel frattempo ho avuto la malaugurata idea di cambiare lavoro. Ho avuto un'offerta che non potevo rifiutare (non solo per il ritorno economico) e ho cambiato in fretta e furia (con pochissimo preavviso), iniziando lunedì il nuovo lavoro.

Purtroppo non avevo ancora richiesto il mutuo, e ora la banca che rappresentava la mia prima scelta (HelloBank) di fatto si rifiuta di concedermelo a causa del periodo di prova.

Ora, la cosa mi sembra assurda: secondo me bisognerebbe analizzare caso per caso, scendendo nel merito della cosa, visto che ho cambiato VOLONTARIAMENTE lavoro a condizioni decisamente migliorative, tanto che la rata pianificata ora dovrebbe arrivare ad essere addirittura 1/4 del mio nuovo stipendio, ed è chiaro che in casi come il mio la prova è una mera formalità: sono laureato in ingegneria informatica e da quando ho iniziato a lavorare (più di 10 anni fa) ho sempre avuto un lavoro. L'azienda per cui vado a lavorare è enorme e solida e, se anche proprio qualcosa dovesse andare storto, è piuttosto evidente che non ci metterei più di qualche mese a trovare un nuovo lavoro.

Comunque, diciamo che voglio capire le ragioni della banca e lasciare scadere il periodo di prova. Il problema è che i due mesi che ho contrattato con l'azienda (dagli iniziali 6) scadono il 6/5, e il tempo che resta da lì al 30/6 mi pare troppo poco perché la banca inizi e concluda la pratica. Ho quindi chiesto di fare una sorta di "preapprovazione" finanziaria, constatandone la fattibilità e lasciandola "in sospeso" fino al termine della prova, procedendo intanto con la perizia in modo da abbreviare i tempi successivi, ma non c'è stato verso. La procedura di HelloBank prevede prima l'approvazione finanziaria ed è assolutamente immutabile. Questo mi sembra ancora più assurdo, visto che intanto la perizia la devo pagare io, quindi i relativi soldi al limite li butterei io!

Comunque, qui concludo, come mi suggerireste di muovermi? Conoscete banche che abbiano una maggiore flessibilità e mi permettano di fare partire la pratica (almeno la perizia) in anticipo? O altre che siano particolarmente celeri nell'approvazione?

Grazie in anticipo!
 
Ciao,

hai qualche novità in merito?

Anch'io sono in periodo di prova, lavoro cambiato volontariamente per una situazione lavorativa decisamente migliore; volevo capire se posso cominciare a muovermi per un eventuale mutuo, o se mi conviene attendere la scadenza del periodo di prova.

Grazie!
 
Una banca mi ha permesso di fare la domanda di mutuo con promessa che gli aspetti burocratici che si potevano anticipare, sarebbero stati anticipati.

Di fatto, finora non si è mosso niente, è evidente che stanno aspettando la scadenza della prova o i giorni immediatamente precedenti.

Ho scritto una mail qualche tempo fa ma non ho ricevuto risposta, tra qualche giorno provo a chiamare.

Essere trattati da disoccupati quando vai lì con uno stipendio di quasi 2200€ è orrible, secondo me. Tantopiù che, se solo si degnassero di contestualizzare la cosa, il mio superamento della prova è assicurato: sono un consulente, e tra la mia azienda e quella cliente c'è già un contratto di un anno...

Morale: se non hai particolare urgenza, aspetta la fine della prova, ti risparmi un sacco di arrabbiature.

PS: Perché nessuno ha risposto a questa domanda? :(
 
Ci sono varie soluzioni.

Provi a farti ridare la caparra per evitare l’acquisto. Soluzione migliore.

Provi a trovare uno (o due) garanti, posticipi l’atto evitando di fare N richieste in N banche.

Ormai la frittata è fatta.
In bocca al lupo,
R.
 
Mi rifaccio vivo per chiederti un aggiornamento :D
Come procede? Una volta passato il periodo di prova ti han fatto storie?
 
Una banca mi ha permesso di fare la domanda di mutuo con promessa che gli aspetti burocratici che si potevano anticipare, sarebbero stati anticipati.

Di fatto, finora non si è mosso niente, è evidente che stanno aspettando la scadenza della prova o i giorni immediatamente precedenti.

Ho scritto una mail qualche tempo fa ma non ho ricevuto risposta, tra qualche giorno provo a chiamare.

Essere trattati da disoccupati quando vai lì con uno stipendio di quasi 2200€ è orrible, secondo me. Tantopiù che, se solo si degnassero di contestualizzare la cosa, il mio superamento della prova è assicurato: sono un consulente, e tra la mia azienda e quella cliente c'è già un contratto di un anno...

Morale: se non hai particolare urgenza, aspetta la fine della prova, ti risparmi un sacco di arrabbiature.

PS: Perché nessuno ha risposto a questa domanda? :(

Che c'è da contestualizzare? Il contratto di prova per sua natura può essere oggetto di risoluzione del datore di lavoro. Probabilità che capiti? Basse. Ma può capitare. Nella mia esperienza lavorativa mi è capitato addirittura che un dipendente di un ospedale (infermiere) non gli fosse confermato il contratto. A mio avviso dobbiamo levarci dalla testa che le banche siano delle "opere pie". Sono tutte banche commerciali che hanno un unico obiettivo: guadagnare. Se non guadagnano non ci stanno dentro e vi posso garantire, che oggi a livello reddituale soffrono molto perchè non riescono a lucrare abbastanza in relazione all'enorme mole di costi che hanno.
 
(Scusate il ritardo)

C'è da contestualizzare che, tanto per incominciare, un lavoro ce l'ho, non sono disoccupato.

C'è da contestualizzare che in 12 anni che lavoro, nel mio campo non ho MAI sentito di NESSUNO che non ha superato il periodo di prova. Gli unici (Credo 1, forse 2) se ne sono andati loro, ovviamente "con il sedere coperto", mai sentito di uno che è stato lasciato a casa dall'azienda. So che è una cosa comune in altri ambiti, ma decisamente non nel mio.

C'è da contestualizzare che in questi 12 anni, sarò rimasto senza lavoro non più di 5 giorni in totale, sempre tra un cambio lavoro deciso da me e l'altro.

C'è a da contestualizzare che, essendo io un consulente, tra la mia azienda e il cliente c'era fin dall'inizio un contratto di un anno (con milestone ogni 4 mesi), dunque superiore alla prova.

C'è da contestualizzare che ho una laurea in Ingegneria Informatica, dunque, se anche proprio dovesse andar male, quanto ci metterei a trovare un altro lavoro? 2 mesi? 3?

C'è da contestualizzare che, se me l'avessero chiesto, un garante (ottimo) l'avrei procurato.

C'è da contestualizzare che io non ho mai preteso che mi sganciassero la pecunia sull'unghia durante la prova (mi rendo conto che una banca non è un'opera pia), ma semplicemente che si partisse con le pratiche, in modo da poter concludere l'iter appena certificato il superamento.

Invece no, appena sentono "periodo di prova", scappano tutti ESATTAMENTE come se dicessi "disoccupato" e/o "appestato".



... Ad ogni modo, ce l'abbiamo fatta. Pubblico di seguito una breve cronistoria, in modo che chi ha tempi stretti sappia più o meno cosa aspettarsi (e quando :D).

Il 5/5 ho superato la prova (Ma pensa... Chi l'avrebbe mai detto!?). Ovviamente, in perfetto stile Murphy, era sabato, per cui ho dovuto attendere il 7 per chiedere alla mia azienda una dichiarazione in tal senso. La mia azienda è molto grande e ha migliaia di dipendenti, per cui la dichiarazione è arrivata il 12 e l'ho prontamente girata alla banca, che aveva già tutto il resto della documentazione e la domanda di mutuo firmata.

Nei 15 giorni successivi la banca mi ha chiesto un sacco di ulteriori dati e documenti (che spesso avevano già... Ma il meglio è stato quando hanno preteso un numero di telefono FISSO!). Non so dire se questi servissero per inserire DAVVERO la pratica nel sistema o se fossero stati richiesti "dall'alto" mentre la pratica era in esame.

In questi giorni e in quelli successivi, preghiere e bestemmie a profusione.

Il 4/6 la banca mi ha comunicato che la domanda era stata accettata e di passare da loro.

Sono accorso immediatamente il 5/6, ho aperto il conto, ritirato PIES, pagato perizia, sottoscritto polizza scoppio e quant'altro.

La perizia è stata prontamente eseguita qualche giorno dopo e il perito ha rapidamente fornito la relazione alla banca.

L'8/6 ho incaricato il notaio (questo avrei dovuto farlo prima, ma diciamo che ho dovuto scegliere all'ultimo).

L'11/6 la banca mi ha comunicato che era pronta, ma il notaio ovviamente ancora non lo era. La cosa si è risolta in circa una settimana.

Il 20/6 abbiamo tutti concordato la data dell'atto, che si sarebbe tenuto il 29/6.

Il 26/6 sono passato in banca a firmare le ultime carte (si sarebbe potuto fare prima, ma la signora che si occupa dei mutui è stata in ferie).

Il 29/6 abbiamo chiuso la faccenda dal notaio.


In tutto ciò ho dovuto rompere le scatole per sollecitare solo un paio di volte. I miei ringraziamenti vanno alla signora che si occupa dei mutui nella mia filiale, che ha seguito la cosa da vicino e mi ha permesso di portarla a termine nei tempi ridotti che avevamo a disposizione.

La cosa positiva è che, quando il tutto è iniziato, il tasso che auspicavo era 1.7%, ma alla fine ho strappato un ottimo 1.4%!
 
Ultima modifica:
E quindi la banca quando ti ha preso in considerazione? Dopo che avevi finito il periodo di prova.
 
Comunque vale la pena precisare che a non tutte le banche è sufficiente il superamento del periodo di prova. Ce ne sono alcune più flessibili a cui basta quello per prenderti in considerazione, mentre altre vogliono che tu abbia lavorato presso l'azienda per la quale lavori tuttora almeno da X mesi.
 
E quindi la banca quando ti ha preso in considerazione? Dopo che avevi finito il periodo di prova.

Appunto, è proprio questo il problema. Mi spieghi per quale motivo la pratica non sarebbe potuta partire prima? Durante la prova le condizioni salariali e reddituali sono le stesse che a regime, per cui se sono sufficientemente affidabile o meno lo possono stabilire già prima.

Mi spieghi poi anche perché la perizia deve essere subordinata all'approvazione creditizia? Visto che la pago IO, fatemela fare prima, alla peggio avrò buttato IO i MIEI soldi, perché devo aspettare?
 
Appunto, è proprio questo il problema. Mi spieghi per quale motivo la pratica non sarebbe potuta partire prima? Durante la prova le condizioni salariali e reddituali sono le stesse che a regime, per cui se sono sufficientemente affidabile o meno lo possono stabilire già prima.

Tu hai la tua certezza, ma la banca no. Se io fossi già pieno di lavoro, non mi metterei a fare una valutazione per chi ha il periodo di prova perchè potrebbe essere lavoro perso.
Se invece fossi in ufficio a girarmi i pollici, mi porterei avanti il lavoro e avvierei la pratica.


Mi spieghi poi anche perché la perizia deve essere subordinata all'approvazione creditizia? Visto che la pago IO, fatemela fare prima, alla peggio avrò buttato IO i MIEI soldi, perché devo aspettare?

Questa l'avrebbero potuta fare e sarebbero soldi entrati nella banca. Paghi 500 euro, la banca ne da 50 al perizio e si intasca 450 euro. Se poi la pratica non va avanti, si troveranno con un guadagno facile.
 
alcune banche, vedi ISP, la perizia dell'immobile prima dell'istruttoria la fanno già. salvo poi farti aspettare i mesi dopo per darti il parere reddituale... :D
 
alcune banche, vedi ISP, la perizia dell'immobile prima dell'istruttoria la fanno già. salvo poi farti aspettare i mesi dopo per darti il parere reddituale... :D

...considerando che era cosa risaputa...bastava cambiare banca sin dall'inizio….;)
 
Risaputa da chi? Se l'avessi saputo io, certo non avrei chiesto qua. Se qualcuno si fosse degnato di rispondere, magari... :angry:
 
Risaputa da chi? Se l'avessi saputo io, certo non avrei chiesto qua. Se qualcuno si fosse degnato di rispondere, magari... :angry:

Scusa ma ti sei rivolto ad una banca perchè non hai chiesto al consulente bancario precisamente l'iter della pratica????
 
Non ci siamo capiti: sapevo benissimo qual era l'iter della mia banca, ho scritto qui per sapere se altre avevano iter più "snelli" ma nessuno si è degnato di dire "prova da ISP".
 
Vabbeh, alla fine è andata bene. Spero che il thread possa essere utile a qualcuno, chiudiamo qua.
 
Il thread insegna comunque anche un altra cosa, che nella vita in alcuni momenti bisogna anche andare coi piedi di piombo ed informarsi un attimo prima di fare certe scelte.
Mi riferisco al fatto che se solo tu avessi pensato ad informare la tua nuova azienda che avevi una contrattazione di mutuo in corso non penso che non avrebbero aspettato un mesetto per assumerti, e ti saresti risparmiato un sacco di incazzature inutili.
A rogito fatto potevi poi cambiare lavoro quante volte volevi ;)
 
Purtroppo non è così: sia l'acquisto di quella casa, sia il cambio di lavoro sono state due occasioni improvvise e che richiedevano una risposta a brevissimo. La casa perché era piuttosto appetibile (ed era appena tornata sulla piazza dopo che ci era già stata una prima volta; in precedenza mi era sfuggita sotto il naso e ci ero rimasto molto male!), il lavoro perché il cliente aveva un'urgenza (per farla breve).

Ovviamente ci ho provato, a spostare la data dell'assunzione, ma non c'è stato verso (per il cliente, non per la mia azienda in verità). L'unica concessione è stata quella di accorciare il periodo di prova a due mesi rispetto ai sei standard. Insomma, ho scelto deliberatamente di rischiare, pensando che ne valesse la pena, e fortunatamente è andata bene.
 
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