Lavoro: rendita da patrimonio

_Sharik_

Cuore di cane
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Salve gente,
ho sempre dato per scontato che una persona che non lavora e non è pensionata sia considerata disoccupata e quindi eventuali richieste di prestiti/mutui venissero cassate anche in presenza di rendite finanziarie significative a meno di altre garanzie.
Invece curiosando in un sito di social lending nella lista dei lavori insieme alle solite voci è presente anche un "Redditi da patrimonio".
Non ho nessuna intenzione di provare ad ottenere un prestito, non mi serve, ma la cosa mi incuriosisce.
Che affidabilità daranno questi signori ad uno che dichiara di vivere di rendite finanziarie? Che documenti dovrà produrre?
Ipotizziamo siano redditi da capital gain, che valore avrebbe per loro sapere che l'anno scorso si ha guadagnato 50.000 euro? Mica è detto che si ripeterà in futuro.
Insomma sono un po' confuso, mi pare strano che la rendita sia considerata un lavoro.
 
Un patrimonio finanziario, per quanto rischioso possa essere (solo azioni o solo TdS Venezuela), è facilmente liquidabile.

Quindi per la banca basta il tuo patrimonio finanziario a garanzia di eventuali tue future inadempienze.

Discorso diverso se, invece, presenti un immobile o un contratto di lavoro a garanzia di un prestito o di un mutuo.
In questo caso per il creditore (la banca) sarà più difficile, più costoso, nonché più rischioso, riuscire a salvare il capitale prestato.
Per vendere un immobile all'asta bisogna aspettare anni, con costi legali non trascurabili (bisogna passare dai tribunali) e quando l'immobile sarà venduto, non è detto che il prezzo di vendita riesca a coprire il capitale prestato.
Allo stesso modo, attaccare un contratto di lavoro richiede un iter lungo 2 anni come minimo e per una misura non superiore a 1/5 dello stipendio nel rispetto dei limiti di povertà. Se poi nel frattempo, il debitore ha una separazione e deve garantire gli alimenti, la banca si può attaccare al tram perché il mantenimento e gli alimenti ai familiari sono dei crediti privilegiati (prima i minori, poi la banca).

Invece, Un titolo di Stato, un'azione o un'obbligazione, li vendi in 3 secondi in borsa oppure non li vendi e ti rendono cedole e dividendi
 
...Che affidabilità daranno questi signori ad uno che dichiara di vivere di rendite finanziarie? Che documenti dovrà produrre?
Ipotizziamo siano redditi da capital gain, che valore avrebbe per loro sapere che l'anno scorso si ha guadagnato 50.000 euro? Mica è detto che si ripeterà in futuro.
Insomma sono un po' confuso, mi pare strano che la rendita sia considerata un lavoro.

Basta che sposti il tuo dossier titoli dove dicono loro e magicamente i rubinetti del credito ti si apriranno.
 
Salve gente,
ho sempre dato per scontato che una persona che non lavora e non è pensionata sia considerata disoccupata e quindi eventuali richieste di prestiti/mutui venissero cassate anche in presenza di rendite finanziarie significative a meno di altre garanzie.
Invece curiosando in un sito di social lending nella lista dei lavori insieme alle solite voci è presente anche un "Redditi da patrimonio".
Non ho nessuna intenzione di provare ad ottenere un prestito, non mi serve, ma la cosa mi incuriosisce.
Che affidabilità daranno questi signori ad uno che dichiara di vivere di rendite finanziarie? Che documenti dovrà produrre?
Ipotizziamo siano redditi da capital gain, che valore avrebbe per loro sapere che l'anno scorso si ha guadagnato 50.000 euro? Mica è detto che si ripeterà in futuro.
Insomma sono un po' confuso, mi pare strano che la rendita sia considerata un lavoro.

Ti rispondo io visto che lavoro in banca.

Possibilità di contrarre un mutuo pari a 0% spaccato. Nemmeno 50k.

Al massimo si può fare uno scoperto di conto con pegno titoli (da noi almeno bbb), ma non è che se hai 400k di bund tedeschi ti danno 400k di scoperto.

In generale i rischi a scadenza vengono poco tollerati


ciao
 
Salve gente,
ho sempre dato per scontato che una persona che non lavora e non è pensionata sia considerata disoccupata e quindi eventuali richieste di prestiti/mutui venissero cassate anche in presenza di rendite finanziarie significative a meno di altre garanzie.
Invece curiosando in un sito di social lending nella lista dei lavori insieme alle solite voci è presente anche un "Redditi da patrimonio".
Non ho nessuna intenzione di provare ad ottenere un prestito, non mi serve, ma la cosa mi incuriosisce.
Che affidabilità daranno questi signori ad uno che dichiara di vivere di rendite finanziarie? Che documenti dovrà produrre?
Ipotizziamo siano redditi da capital gain, che valore avrebbe per loro sapere che l'anno scorso si ha guadagnato 50.000 euro? Mica è detto che si ripeterà in futuro.
Insomma sono un po' confuso, mi pare strano che la rendita sia considerata un lavoro.

io preferirei concedere un prestito ad una persona che mi dimostra di vivere di rendita, che siano affitti, dividendi, diritti, o altro piuttosto che ad un lavoratore che ha solo il suo lavoro che (purtroppo) oggi potrebbe perdere in qualunque momento. Quanti immobili sono nei tribunali per vendita giudiziaria, non è che la busta paga sia una garanzia così "blindata" per concedere mutui...
 
Le banche la pensavano come te ma dopo le grosse fregature adesso preferiscono i dipendenti con busta paga.
Esempio:

grandi debitori di Mps

Nella lista nera dei grandi debitori morosi, che hanno affossato Mps portandola a cumulare 47 miliardi di prestiti malati, ci sono nomi eccellenti dell'Italia che conta. Dai grandi imprenditori, agli immobiliaristi, al sistema delle coop rosse fino alla giungla delle partecipate pubbliche della Toscana. Il parterre è ecumenico sul piano politico. Centro-sinistra, Centro-destra pari sono. Del resto per una banca guidata per decenni da una Fondazione espressione della politica era quasi naturale l'arma del credito come strumento di consenso e di scambio. Tra i protagonisti di spicco c'è la famiglia De Benedetti con la sua Sorgenia, ma ci sono anche gli immobiliaristi Luigi Zunino e Giuseppe Statuto con il suo hotel Daniel di Venezia, i costruttori romani Mezzaroma, l'ideatore dell'interporto di Nola Gianni Punzo, la Unieco della Coop, le Grandi Navi Veloci e diverse partecipate pubbliche dell'area.
 
Le banche la pensavano come te ma dopo le grosse fregature adesso preferiscono i dipendenti con busta paga.
Esempio:

grandi debitori di Mps

Nella lista nera dei grandi debitori morosi, che hanno affossato Mps portandola a cumulare 47 miliardi di prestiti malati, ci sono nomi eccellenti dell'Italia che conta. Dai grandi imprenditori, agli immobiliaristi, al sistema delle coop rosse fino alla giungla delle partecipate pubbliche della Toscana. Il parterre è ecumenico sul piano politico. Centro-sinistra, Centro-destra pari sono. Del resto per una banca guidata per decenni da una Fondazione espressione della politica era quasi naturale l'arma del credito come strumento di consenso e di scambio. Tra i protagonisti di spicco c'è la famiglia De Benedetti con la sua Sorgenia, ma ci sono anche gli immobiliaristi Luigi Zunino e Giuseppe Statuto con il suo hotel Daniel di Venezia, i costruttori romani Mezzaroma, l'ideatore dell'interporto di Nola Gianni Punzo, la Unieco della Coop, le Grandi Navi Veloci e diverse partecipate pubbliche dell'area.

Non mi sembra proprio la stessa cosa, questi "clienti" delle banche più che aver dimostrato dei redditi vantavano "garanzie" di altro tipo...
 
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