Parte (quella che interessa l'anatocismo sui finanziamenti) di una
relazione "PUBBLICA" scritta il 18 APRILE DEL 2010. dal sottoscritto
Ho letto la sentenza e vari commenti alla stessa, i più autorevoli
dicono che il calcolo di ammortamento migliore da fare, per via che il
cliente paga meno interessi (ma non pensate che con questa differenza
uno si arricchisce, dopo 10 anni per i soldi risparmiati si compra
giusto una discreta bicicletta da corsa), è il p.d.a. all'italiana.
Orbene ho perso altro tempo ed in effetti comparando le prime tre rate
tra un francese ed un italiano (sempre 100.000,00x5%x120 rate mensili)
il francese porta quota interessi per euro 416,67, 413,98 e 411,29 ,
mentre l'italiano porta 416,67 (la prima è chiaramente uguale), 413,19 e
409,72, vi è solo un piccolo problema, la rata francese è sempre di euro
1060,66, la rata italiana, la prima è di euro 1250,00, la seconda di
euro 1246,53, la terza di euro 1243,06 (infatti per il calcolo alla
italiana, bisogna dividere 100.000,00 per le 120 rate e si ha la quota
capitale fissa-833,33-, la quota interessi si calcola volta per volta e
la si somma, così da avere sempre e per tutta la durata di ammortamento
una rata diversa, anche se il tasso è fisso). La sostanza però non
cambia perché si pagano meno interessi solo perché la rata capitale è
più alta. Però non so quanti possono pagare 1250,00 contro 1060,66 e
solo dopo aver pagato 55 rate, dalla 56 in poi si pagherà di meno di
euro 1060,66. Una anomalia evidente, negli anni (teoricamente) si ha più
reddito però si paga una rata più piccola, i primi anni (prendiamo una
giovine coppia) si ha meno reddito e si paga una rata più alta. La
differenza nei due calcoli si sostanzia in euro 2070,29 che si paga in
più nei 10 anni, per cui per pagare gli stessi interessi il calcolo alla
francese si dovrebbe fare al 4,645% e non al 5%. Si potrebbe pensare
anche di rivoltare completamente la metodologia con la restituzione del
dovuto in una unica soluzione (alla scadenza dei 10 anni) e pagando gli
interessi per tutti i 10 anni solo alla fine dell'ammortamento, insieme
al capitale restituito, per cui se mi tengo i soldi per 10 anni al 5%
devo pagare 5000,00 euro alla banca di interessi annui che moltiplicati
per 10 fanno 50.000,00 euro, quindi alla scadenza del ctr devo
restituire euro 100.000,00 di capitale + euro 50.000,000 di interessi
per un totale di euro 150.000,00 e siccome io sono previdente, ogni mesi
metto da parte, sotto il mattone, la somma necessaria per far fronte
alla mia obbligazione, cioè 1250 euro, così dopo 10 anni apro la
mattonella e ci trovo euro 150.000,00 per pagare la banca. Va bene
così!!!!!! Penso che solo un matto farebbe questo. Allora, non credete
che sia il caso di lasciar perdere tutto e di continuare come si fa
ora? L'unica soluzione al fatto se non vi sta bene e non concedere più
prestiti di qualsiasi natura, ai consumatori (me compreso).
Una ultima cosa, ho sommato le quote interessi dei primi 12 mesi sempre
dello stesso pda , confrontando l'importo con il pda con rate annuali,
il mutuatario paga circa 150 euro in meno di interessi, per cui sarebbe
il caso di colpire il sistema se la banca si facesse pagare gli
interessi della rata annuale incassando mensilmente la quota capitale,
questo si sarebbe scorretto ed un reato, ma così non è per
cui...................