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Piccole sim con l’acqua alla gola
di Andrea Fiorini del 24-12-2005
da Finanza&Mercati del 24-12-2005
Bregliano è in amministrazione straordinaria, un intermediario milanese arranca e la Nuovi Investimenti si sta faticosamente tirando fuori dalle secche. Eppure il trading è in ripresa
Malgrado il rapporto semestrale di Kpmg sull’e-finance italiano fotografi un mercato del trading online in buona forma, non tutti gli intermediari telematici sono riusciti a cavalcare l’onda lunga positiva del 2005. La sim genovese Bregliano, ad esempio, è da qualche giorno in amministrazione straordinaria, mentre un’altra sim, questa volta milanese, sarebbe alle prese con più che preoccupanti perdite che potrebbero comprometterne il futuro. Secondo le indiscrezioni raccolte da Finanza & Mercati, i problemi di Bregliano sim sono iniziati quest’estate, quando la gestione del conto proprio in azioni Eni e StM ha comportato forti perdite e l’allontanamento del responsabile della negoziazione della sim. Nel tentativo di salvare la società, gli azionisti hanno anche preso in considerazione l’ipotesi di cedere il pacchetto ma sono subito sorti dissidi che avrebbero impedito di intavolare una trattativa seria con potenziali acquirenti. Una successiva ispezione di Banca d’Italia, obbligatoria alla scadenza dei tre anni d’attività, avrebbe portato alla luce la difficile situazione finanziaria, con il conseguente scioglimento degli organi societari e la nomina di un amministratore straordinario nella persona del consulente Francesco Costantino. Secondo quanto risulta a Finanza & Mercati, attualmente la società sarebbe comunque attiva e i clienti avrebbero la possibilità di operare senza restrizioni; sarebbero invece stata bloccate da Costantino («temporaneamente sospese») le pratiche di chiusura dei conti e di ritiro dei capitali dei clienti, in attesa di studiare le carte e di poter valutare l’intera situazione patrimoniale della sim, anche alla luce di un’imminente cessione della società. Secondo fonti attendibili, peraltro non confermate dai diretti interessati, ci sarebbe un altro intermediario milanese in difficoltà, Piazza Affari sim: le ingenti perdite di un gruppo di heavy trader sarebbero sfuggite ai controlli e il capitale potrebbe non essere sufficiente a ricoprire il buco creatosi. Fuori dal tunnel, infine, la biellese Nuovi Investimenti sim, che a seguito di operazioni sui derivati non approvate dai clienti, nell’autunno 2004 aveva registrato le dimissioni dell’ad (e attuale socio di maggioranza) Franco Mosca e aveva dovuto restituire ben 7 milioni di euro. «La vicenda - ha detto l’attuale ad Ezio Maurizio - si è chiusa a marzo di quest’anno. Ora abbiamo una liquidità di 25 milioni di euro e un nuovo piano industriale in arrivo».
di Andrea Fiorini del 24-12-2005
da Finanza&Mercati del 24-12-2005
Bregliano è in amministrazione straordinaria, un intermediario milanese arranca e la Nuovi Investimenti si sta faticosamente tirando fuori dalle secche. Eppure il trading è in ripresa
Malgrado il rapporto semestrale di Kpmg sull’e-finance italiano fotografi un mercato del trading online in buona forma, non tutti gli intermediari telematici sono riusciti a cavalcare l’onda lunga positiva del 2005. La sim genovese Bregliano, ad esempio, è da qualche giorno in amministrazione straordinaria, mentre un’altra sim, questa volta milanese, sarebbe alle prese con più che preoccupanti perdite che potrebbero comprometterne il futuro. Secondo le indiscrezioni raccolte da Finanza & Mercati, i problemi di Bregliano sim sono iniziati quest’estate, quando la gestione del conto proprio in azioni Eni e StM ha comportato forti perdite e l’allontanamento del responsabile della negoziazione della sim. Nel tentativo di salvare la società, gli azionisti hanno anche preso in considerazione l’ipotesi di cedere il pacchetto ma sono subito sorti dissidi che avrebbero impedito di intavolare una trattativa seria con potenziali acquirenti. Una successiva ispezione di Banca d’Italia, obbligatoria alla scadenza dei tre anni d’attività, avrebbe portato alla luce la difficile situazione finanziaria, con il conseguente scioglimento degli organi societari e la nomina di un amministratore straordinario nella persona del consulente Francesco Costantino. Secondo quanto risulta a Finanza & Mercati, attualmente la società sarebbe comunque attiva e i clienti avrebbero la possibilità di operare senza restrizioni; sarebbero invece stata bloccate da Costantino («temporaneamente sospese») le pratiche di chiusura dei conti e di ritiro dei capitali dei clienti, in attesa di studiare le carte e di poter valutare l’intera situazione patrimoniale della sim, anche alla luce di un’imminente cessione della società. Secondo fonti attendibili, peraltro non confermate dai diretti interessati, ci sarebbe un altro intermediario milanese in difficoltà, Piazza Affari sim: le ingenti perdite di un gruppo di heavy trader sarebbero sfuggite ai controlli e il capitale potrebbe non essere sufficiente a ricoprire il buco creatosi. Fuori dal tunnel, infine, la biellese Nuovi Investimenti sim, che a seguito di operazioni sui derivati non approvate dai clienti, nell’autunno 2004 aveva registrato le dimissioni dell’ad (e attuale socio di maggioranza) Franco Mosca e aveva dovuto restituire ben 7 milioni di euro. «La vicenda - ha detto l’attuale ad Ezio Maurizio - si è chiusa a marzo di quest’anno. Ora abbiamo una liquidità di 25 milioni di euro e un nuovo piano industriale in arrivo».