30/10/201808:25
Banche: esito stress test si annuncia positivo (Mess)
ROMA (MF-DJ)--Le pagelle degli stress test sulle banche italiane, in calendario venerdi' 2 novembre si preannunciano positive. Lo scrive Il Messaggero spiegando che lo stato di salute del credito italiano e' buono, come avrebbe certificato la Bce dopo gli scrutini sulle grandi banche. Nonostante un confronto a volte teso perche' gli uomini di Francoforte hanno preteso una risposta "comply", cioe' di accettazione delle simulazioni da loro fatte in laboratorio, alla fine Intesa Sanpaolo , Unicredit, Banco Bpm , Ubi, rivela il giornale, supereranno l'esercizio simulato che riguarda 48 tra i principali istituti europei e otterranno la promozione. L'esito di questi esami non ha effetti diretti, ma i risultati riguardanti gli indici patrimoniali fully loaded -cioe' a regime rispetto ai criteri Ifrs9 dal 2021 e quelli phase-in, vale a dire con i criteri transitori dei nuovi principi contabili- confluiranno negli Srep. Questi ultimi sono esami globali, su un anno di attivita' con le azioni da intraprendere. Il risultato dello Srep, che questa volta sara' diffuso nei primi mesi del 2019, e' vincolante. Lo stress test parte dai conti al 31 dicembre 2017 e si articola su due scenari: quello di base e quello avverso. La prova del fuoco e' lo scenario stressato che misura la reazione ipotetica delle banche fino al 2020, al verificarsi di indicatori accelerati. Per l'Italia lo scenario avverso prevede una deviazione del pil del 6,5% con un calo del 2,7%; una deviazione della disoccupazione del 2,2% rispetto alle previsioni base; che la maxi-recessione incida sui prezzi delle case (l'Eba ipotizza un crollo cumulato dei prezzi del residenziale de112% e de114% di quelli commerciali); infine, un crollo dell'indice di Borsa del 35% quest'anno, del 31% nel 2019 sul presupposto di Brexit e del 25% nel 2020. E' il quinto esame a tavolino che le grandi banche italiane compiono sotto l'imposizione di autorita' europee. Tra i 48 istituti sottoposti alla prova quest'anno, 37 appartengono all'eurozona e sono sottoposti alla vigilanza della Bce: i loro attivi sono pari al 70% di tutta l'area euro. Le quattro grandi banche italiane (questa volta non c'e' Mps essendo di proprieta' dello Stato) hanno superato la prova sotto stress riportando un indice patrimoniale Cet1 tutte e quattro molto al di sopra la soglia minima del 5,5%. Non tutte e quattro hanno superato l'esame a pieni voti, anche perche' qualcuna ha dovuto subire la richiesta di contabilizzare voci che non avrebbero dovuto figurare. E naturalmente questa imposizione ha condizionato il risultato. Due anni fa allo stress test avverso venne bocciato Mps , ma fu superato da Intesa Sanpaolo con un Ceti del 10,24%, da Ubi con il 9,05%, da Unicredit con 1'8,85%, dal Banco Popolare con il 7,12%. Questa volta qualcuno potrebbe ottenere un indice piu' basso. vs (fine) MF-DJ NEWS