FERRARI -1,4% Il mercato scomette su una revisione dei target 17/09/2018 16:31 - WS
Ferrari (RACE.MI) è in calo dell'1,4% a 112,95 euro.
Il mercato scommette su target cauti del piano industriale che verrà presentato domani.
A fine agosto il nuovo ceo, Louis Camilleri, aveva definito i target ereditati dall'era Marchionne "ambiziosi".
"Direi a Lu Camilleri, 'chi va piano va sano e va lontano", ha dichiarato Mario Gabelli presidente della Gamco Investors, che è azionista della controllante Exor (EXO.MI). "Per i prossimi 6-12 mesi esegui l'attuale piano e guardati intorno per capire cosa ha senso per la strategia di Ferrari nel lungo periodo".
Dire a una Ferrari di andare piano sembra un po' un controsenso. A inizio febbraio, Sergio Marchionne aveva indicato come obiettivi da realizzare entro il 2022 un Ebitda adjusted a 2 miliardi di euro (da 1,036 del 2017), free cash flow industriale a 1,2 miliardi (da 328 milioni). Per il debito netto industriale il target è a zero entro il 2021 (473 milioni nel 2017).
Gli investitori guardano all'obiettivo di raddoppiare l'Ebitda nel 2022, come lo scenario migliore, ma non come quello più probabile. Attendono anche i nuovi modelli, in particolare il Suv che dovrebbe portare il numero dei veicoli prodotti intorno a 10.000 e prevedono una maggiore spinta verso la personalizzazione delle vetture, mossa destinata ad avere effetti positivi sui margini.
Le parole di Camilleri sui target di piano potrebbero portare il mercato a rivedere ulteriormente le stime.
"Gli investitori vogliono sapere se (il Ceo) confermerà il target di 2 miliardi di euro e come pensano di espandere il loro portafoglio prodotti", dice Emanuele Vizzini, direttore generale di Investitori Sgr.
In un mercato dove la domanda e i prezzi dei beni di lusso è in continua crescita, Ferrari ha avuto negli ultimi anni uno scenario ideale per migliorare i suoi conti e la situazione sembra destinata a rimanere favorevole. Una diluizione del marchio, se Ferrari resterà focalizzata sull'auto, sembra improbabile e il Suv porterà solo un aumento dei ricavi e dei margini.
"Basta vedere come è stato accolto il Suv Lamborghini Urus (prezzo di partenza 200.000 euro), sono andati a ruba, è impossibile trovarne uno", dice un gestore.