B...Astaldi senza gloria VII...per non farsi mancare niente anche l'adc...

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

babytrader2

Ma se ghe pensu...
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Rivominciamo da qui sperando di approcciare l'adc da quotazioni più consone... 4 euro non sarebbe male...
 
grazie baby, se non ci pensi tu... ;)

sbaglio o anche il bond senior è tornato vicino a 90?
Buona befana a tutti.. :)
 
grazie baby, se non ci pensi tu... ;)

sbaglio o anche il bond senior è tornato vicino a 90?
Buona befana a tutti.. :)

E ciò spiega molto bene il rialzo delle ultime sedute... Sperando continui nel suo slancio... Sarebbe interessante sapere se thunder è rientrato...
 
Buongiorno,

Io tengo le mie a 2.16 ben cassettate.

Mi sono ripromesso di non stressarmi nemmeno a seguirle e riaggiornarmi per l'adesione all'adc.

Buona befana!
 
Ottima seduta per Astaldi (+3,68% a 2,592 euro). La società ha comunicato di essersi aggiudicata in raggruppamento di imprese il contratto da 73 milioni di euro per la realizzazione del Nuovo Ospedale del Sud-Est Barese di Monopoli-Fasano, in Italia. La quota di Astaldi è pari al 70% della commessa. Inoltre, il 18 dicembre, è stato firmato con Ferrovie dello Stato Italiane il contratto da 397 milioni di euro per la realizzazione del Lotto Napoli-Cancello della nuova Linea Ferroviaria AV Napoli-Bari, in Italia. La quota di Astaldi è pari al 40% della commessa. Infine, il 22 dicembre, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto definitivo del 1° Lotto Funzionale Verona-Bivio Vicenza della Linea Ferroviaria AV/AC Verona-Vicenza-Padova, sempre in Italia, e ha autorizzato l’avvio dei lavori per la realizzazione del 1° lotto costruttivo. Tale approvazione pone le condizioni per la firma del relativo Atto Integrativo e per la successiva partenza delle attività di cantiere entro il 1° semestre 2018. Ad oggi, il contratto risulta inserito nel portafoglio ordini del gruppo per un valore pari a oltre 900 milioni di euro (in quota Astaldi). I nuovi ordini del 2017 di Astaldi si attestano ad oggi a 3,1 miliardi di euro.
 
Si aspetta sempre l aggiudicazione del 4 ponte sul canale di Panama... 🤞
 
Giornata nera per il titolo Astaldi, che la scorsa settimana aveva già annunciato di avere allo studio un aumento di capitale da 200 milioni ed oggi ha precisato che all’operazione, che sarà lanciata dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2017, si affiancherà un’emissione di strumenti ibridi equity/debito per ulteriori 200 milioni di euro circa.



Il tutto a fronte di una capitalizzazione che a ieri sera non superava i 303 milioni e che stasera potrebbe ridursi a meno di 200 milioni circa, visto che il titolo è congelato a 2,336 euro per azione, a fronte di un teorico ribasso del 35,7% (ma dal 2 novembre scorso, quando il titolo valeva ancora 6 euro, il crollo supera il 60%). A pesare sui conti della società è la diversificazione estera: mentre dagli Stati Uniti non arriva ancora nessuno dei contratti che si sperava di poter intercettare dopo gli annunci di nuovi investimenti in infrastrutture fatti dal neopresidente Donald Trump, il Venezuela, nei cui confronti Astaldi è esposta per 433 milioni di euro, è stato dichiarato da Standard & Poor’s in stato di default selettivo.



Al gruppo italiano, già impegnato in una cura dimagrante per ridurre il debito, non è rimasta altra soluzione che svalutare la posizione del 53% (230 milioni), riducendo a 203 milioni circa l’esposizione netta. La svalutazione si è abbattuta sull’Ebit trimestrale, riducendolo a poco più di 29 milioni, e sul risultato netto (negativo per quasi 88 milioni). Senza la svalutazione il primo sarebbe risultato pari a oltre 259 milioni (in crescita del 7,1% rispetto al settembre 2016), il secondo sarebbe stato positivo per oltre 68 milioni (+22,8%).



Paolo Astaldi ha già fatto sapere che farà la sua parte e quindi sottoscriverà pro-quota (52,76% attraverso Fin.Ast), mentre non è dato sapere come si comporteranno Fidelity (7,23% del capitale) e i piccoli azionisti (sul mercato è scambiato circa il 39,5% del capitale). Se Paolo, nipote del fondatore del gruppo Sante Astaldi, eletto presidente del gruppo di famiglia nel 2010, non sorride, anche il cugino, Duccio Astaldi, a sua volta presidente di Condotte, quarto gruppo italiano del settore costruzioni con un giro d’affari di oltre 1,3 miliardi lo scorso anno e controllato dal suocero di Duccio (Paolo Bruno), a avuto qualche grattacapo.



Condotte ha infatti preferito finora concentrarsi in Italia, aggiudicandosi appalti importanti in grandi opere tra cui il Mose e numerose tratte della Tav, ma è rimasta coinvolta in varie inchieste. Condotte, poi, nel biennio 2015-2016 ha visto il debito salire (da 398 a 461 milioni), mentre il valore della produzione è risultato in lieve calo (da 1,34 a 1,31 miliardi) così come il risultato operativo (da 76,7 a 46,3 milioni) e l’utile ante imposte (da 17,9 a 9 milioni).



Al confronto Paolo, eletto nel 2010 presidente del proprio gruppo (carica che nessuno della famiglia aveva più ricoperto dal 1994, quando per sottrarsi alla crisi la famiglia aveva preferito fare un passo indietro affidandosi a un manager come Vittorio Di Paola, capace di far crescere il giro d’affari dai 500 miliardi di vecchie lire a oltre 1,8 miliardi di euro) aveva finora fatto meglio facendo salire in 6 anni i ricavi del 67% a 3 miliardi di euro, con un portafoglio ordini di 26 miliardi, di cui 18 miliardi riferiti a lavori già in costruzione.



Peccato che l’indebitamento finanziario netto, arrivato a fine settembre a sfiorare gli 1,4 miliardi, abbia continuato a pesare tanto che il piano strategico 2017-2021, approvato lo scorso aprile, confermava l’intenzione di ridurre il debito (a 99 milioni nel 2018 e a 400 milioni nel 2021) anche ricorrendo a ulteriori dismissioni per circa 500 milioni, dopo aver già ceduto la quota in A4 Holding ad Abertis, la partecipazione nell’impianto idroelettrico cileno di Chacayes a Pacific Hydro Chile e quella nell’ospedale di Santiago del Cile, oltre che il 36,7% di M5 Spa (concessionaria che gestisce la linea 5 di Milano) dello Ferrovie dello Stato.



La prossima ad essere ceduta potrebbe essere il 33% della concessione sul terzo ponte sul Bosforo, che da sola potrebbe valere 200 milioni di euro. Se tutto andrà senza ulteriori intoppi in America Latina, e gli agognati ordini dagli Stati Uniti si concretizzeranno, il giro d’affari dovrebbe salire a 3,6 miliardi circa a fine 2018 e a 4,6 miliardi circa a fine 2021, mentre il portafoglio ordini è visto in calo a 14 miliardi a fine piano, come sono attesi in calo i margini sia a livello di Ebitda (10% circa a fine piano dall’11,4% a fine settembre) sia di Ebit (8% circa).



Un quadro che il mercato sembrava apprezzare fino alla scorsa settimana, poi tutto è precipitato col default del Venezuela e il titolo ha perso il 45% in sole 5 sedute portando a -28,5% la variazione a dodici mesi. E stasera, con un ulteriore crollo del 35%, il bilancio è destinato a peggiorare.

Tanto per fare un riepilogo delle ultime puntate...
 
Ultima modifica:
Quattro gruppi internazionali offrono un quarto ponte sul Canale di Panama
SETTORI-IMPRESE - 05 OTT 2017

Panama, 4 ottobre (EFE) .- Quattro consorzi provenienti da Cina, Spagna, Italia e Stati Uniti hanno presentato oggi le loro proposte per progettare e costruire il quarto ponte sul Canale di Panama, megaproject che aiuterà a decongestionare il traffico nella capitale e sulla quale passerà la terza linea della metropolitana.

"È il secondo megaproject più grande del paese dopo il espansione del Canale di Panama. Juan Carlos Varela, durante la ricezione delle proposte.

I conglomerati che spingono per la costruzione del ponte sono il Consorzio Astaldi-Daelin, Italiano-estadounidese e spagnola Dragados Branch Panama, ha detto che il Ministero dei Lavori Pubblici, ha detto in un comunicato.
 
Dopo aver messo la sua firma sul nuovo Canale di Panama, Salini Impregilo torna nel Paese caraibico, ma stavolta non da sola. E questa volta dovrà vedersela tra gli altri anche con un rivale italiano: Astaldi. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, i due general contractor romani avrebbero messo gli occhi sul progetto da 2,6 miliardi per la realizzazione della linea 3 della metropolitana di Panama City, che avrà un'estensione di 26,75 chilometri, dal terminal passeggeri di Albrook alla Città del Futuro, ad Arraijan, per un totale di 14 stazioni.
 
(ANSA) - ROMA, 6 GEN - Non solo Bitcoin, Ethereum e Litecoin: il vocabolario delle criptovalute si arricchisce con 'Petro', la nuova moneta virtuale legata al petrolio che nei prossimi giorni verrà lanciata dal Venezuela in 100 milioni di pezzi. L'annuncio è stato fatto dal presidente Nicolas Maduro, che ha così realizzato quello che aveva promesso ai primi di dicembre.

La nuova criptovaluta, ha detto Maduro nel corso di un meeting con i suoi ministri sulla tv di Stato, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg, sarà garantita dai 5 miliardi di barili del blocco Ayacucho nel giacimento dell'Orinoco e avrà circa il valore di un barile, per un totale di circa 5,9 miliardi di dollari. L'obiettivo di Maduro è di servirsi del 'Petro' per sfidare la "tirannia del dollaro", ma non è chiaro se la criptovaluta verrà utilizzata anche per ristrutturare il debito estero del Paese, alle prese con una drammatica crisi economica.

Alla fine c pagheranno in petro... 🙄
 
Che stiano per annunciare la vendita delle concessioni turche?
 
:bow: impressionante :clap:
 
direte che è facile parlare adesso... ma mi pareva che a 2 euro fosse un gol a porta vuota...
adesso vediamo dove si va a fermare... :)
 
In verità vi dico:
Tanta è la tentazione di prendere i benefici e rientrare poi nel caso ci fosse ADC. Perché,anche se non sono un esperto, a me questa cosa dell'aumento di capitale non convince al 100%. Mi aleggia in testa che non ci sarà
 
In verità vi dico:
Tanta è la tentazione di prendere i benefici e rientrare poi nel caso ci fosse ADC. Perché,anche se non sono un esperto, a me questa cosa dell'aumento di capitale non convince al 100%. Mi aleggia in testa che non ci sarà

è la mia stessa sensazione
 
Non t aleggiare la testa... C sarà... La sola speranza per evitarli è che il Venezuela paghi integralmente il debito... Molto remota per il momento come prospettiva
 
il mio rosso è passato a una sola cifra percentuale :eek: fantascienza fino a fine 2017 :D
 
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