Ci sono le condizione a che qualcuno chieda conto del perchè si sperpera danaro pubblico sulle aree in cui già un operatore TIM sta investendo ... se non l'italietta asservita alle lobby anti TIM in Europa non potranno permetterlo ... sono fondi pubblici Europei ... e li stanno sprecando per fare la guerra a TIM ....
Cattaneo: «Non ci fermeremo, porteremo la fibra a tutti»
–Antonella Olivieri Domenica 18 Giugno 2017 il SOLE 24 ORE.
«La scrivente vi rende disponibile l’aggiornamento del proprio piano di copertura a banda ultralarga relativamente alle aree bianche di Piemonte, Val D’Aosta, Liguria, Friuli, Provincia di Trento, Marche Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia». La lettera inviata il 23 dicembre a Infratel da Telecom, e firmata dall’ad Flavio Cattaneo, comunica i piani di copertura dell’azienda (già annunciati a ottobre) nelle aree interessate dal secondo bando, aggiudicato in questi giorni a Open Fiber. Per conoscenza la lettera era stata inoltrata anche al Ministero dello Sviluppo economico, all’Agcom e all’Antitrust. «Tutti sapevano tutto: non so che danni possano reclamare. Questa posizione non è comprensibile, ma non ci ferma. Abbiamo da tutelare l’interesse della nostra azienda e di tutti i clienti: un ritardo sarebbe un danno per Tim e per loro. I lavori sono già partiti, già appaltati e finanziati e nei primi mesi del 2018 saranno coperte tutte le aree dove abbiamo dichiarato di voler investire, due anni prima degli altri e a miglior prezzo con la formula dell’Fttc». Cattaneo, raggiunto telefonicamente in un torrido sabato di giugno, non ci sta: non si può contestare Telecom perché non investe e poi ventilare danni perché investe. Telecom, sostiene l’ad, ha comunicato sempre in modo tempestivo e puntale i propri piani di investimento, come ha fatto a fine dello scorso anno, anche in assenza di iniziative pubbliche per l’aggiornamento della mappatura delle aree bianche che è un obbligo che la normativa pone in capo alle istituzioni.
«Telecom rischia i propri soldi, non quelli pubblici. Buon senso vorrebbe che se un amministratore pubblico se ha la possibilità di risparmiare denaro dei contribuenti lo faccia. Invece, anche a fronte della nostra comunicazione di dicembre, il secondo bando non è stato modificato, impegnando risorse che sarebbero state meglio spese nella realizzazione di infrastrutture per ridurre le tariffe elettriche che sono le più care d’Europa», aggiunge Cattaneo. Oltretutto Telecom, precisa l’ad, non sta costruendo una nuova rete, ma sta migliorando la sua rete, già esistente. «Nessuno può impedire a una società privata di fare investimenti nel suo core business, perché è il suo mestiere. Perché diamo lavoro a decine di migliaia di persone e perché porteremo la fibra a tutti».
Il progetto Cassiopea, per portare la connessione ultraveloce nelle aree a fallimento di mercato, dunque non si ferma. Il processo per la selezione del socio, che dovrebbe rilevare la maggioranza della newco costituita appositamente, «è nella fase finale». E, precisa Cattaneo, «andremo avanti». Iniziative legali da parte dell’incumbent non sono da mettere in conto, ma la questione è destinata ad approdare in Senato. «Alla luce degli annunciati investimenti per la realizzazione della banda ultralarga nelle cosiddette “aree bianche” da parte di Telecom e delle iniziative e prese di posizione del Governo, di comune accordo con il collega Massimo Mucchetti, abbiamo ritenuto opportuno e urgente discuterne al Senato - ha anticipato il presidente della Commissione lavori pubblici e comunicazioni del Senato, Altero Matteoli - Nella prossima settimana le Commissioni Ottava e Decima, in seduta congiunta, terranno un’audizione di un rappresentante del Governo e di Telecom».
BRAVO COSi' si fa' all'attacco ... con tutta la smisurata potenza di fuoco di cui Telecom dispone ... Che si provino a far stendere ad Enel una nuova rete con i sovraccarichi sulle bollette telefoniche ... dopo il canone TV dovremmo pagare sulla bolletta telefonica anche i capricci di chi vuole accontentare le lobby straniere in italia a danno di noi tutti e dei 50.000 dipendenti Telecom ....
Telecom non potrà giuridicamente per ovvi motivi attaccare .... ma la politica non asservita agli interessi di Vodafone e 3/Wind ... agisca ... faccia muovere l'Europa ...
Che stiano attenti che Vivendi e gli interessi francesci con le competenti autorità europee già da tempo si sono mosse...
Blocco dell'Europa allo scempio ENEL openfiber !!!!