Fitch ha abbassato il rating dell'Italia

Andiamo sempre meglio... e per fortuna che cresciamo pure come pil!

Boh...
 
:o
Tanto Draghi dura all'infinito....
 
Misura corretta. Italia inaffidabile, non vuole tagliare la spesa appparato parassitario
 
Appena letto...
E dobbiamo ringraziare draghi x quello che sta facendo altrimenti chissà cosa ne sarebbe di noi
 
Notizia censurata spudoratamente dai vari tg
 
A anche tra i titoli del FOL non la vedo
 
io personalm. inizierò a preoccuparmi davvero quando finissimo in non investment grade , ma prima no
 
Hai fatto bene a postare lo schema ma quello è lo schema pre-abbassamento: la casella di Fitch va colorata un gradino sotto, ossia BBB
 
Lituania, Bulgaria, Colombia, Perù, Croazia hanno più o meno il rating dell'Italia...ce ne faremo una ragione...
 
Buongiorno:)...malgrado le 3 agenzie di rating operino in palese conflitto di interessi, siano al soldo delle banche d'affari, siano state multate più volte, hanno contribuito alla crisi dei sublime classificando con tripla AAA ...anke i titoli spazzatura pieni di subprime:(...CONTINUANO comunque ad essere arbitri incontrastati:eek::mmmm:...
del,sistema finanziario e debitorio delle nazioni :eek:KO!e di tutti i settori dell'economia sia privata che pubblica...CON MODI a dir poco...RICATTATORI.:cool:


ECCO CHI SONO, questi 3...:censored:soggetti, di cui ..,stranamente nessun nostro politico...Padoan che ci sta a fare?...dice chiaramente che...le agenzie di rating oltre a non essere credibili:D...essendo colluse con le multinazionali private, :yes:ANDREBBERO kiuse e citate x danni ed i loro vertici...processati ed arrestati x DANNI e VIOLENZE contro i popoli.

Agenzie di rating: il monopolio delle “tre sorelle” USA della finanza,
in prevalenza controllate dalle banche, esposte e coinvolte pesantemente nella “finanza derivata”
Tratto da Movisol Agenzie di Rating

Le agenzie di rating, nate agli inizi del Novecento negli Stati Uniti, analizzano la solidità finanziaria di soggetti quali stati, enti, governi, imprese, banche, assicurazioni. Le principali agenzie sono tutte statunitensi: Moody's, Standard & Poor's e Fitch. Il rating, che valuta l'entità del rischio di credito, si divide in due principali categorie: il rischio commerciale ed il rischio paese, ma non misura altri tipi di rischi quale il rischio di tasso o di cambio, ecc. La valutazione della capacità del debitore di far fronte al rimborso del proprio debito finanziario viene fornita ricorrendo ad una scala alfabetica, che va da un valore massimo ad uno minimo.

Un monitoraggio effettato dall'Adusbef su oltre 1.000 “report” (consigli per gli acquisti o per le vendite su titoli e/o azioni) emessi a pagamento (quindi con un potenziale conflitto di interessi, a volte anche quando non è stato richiesto) dalle maggiori agenzie di rating, anche di origine bancaria, ha rappresentato la prova provata che tali rapporti sono risultati sballati al 91 per cento,efficaci al 9 per cento. Quando le agenzie diffondono su internet, tramite lettere finanziarie o stampa specializzata,i loro reports su società quotate, i consigli (ad acquistare: buy; vendere: sell; o tenere: hold ) 9 volte su 10 si sono rilevati vere e proprie bufale a danno dei risparmiatori i quali, seguendo quei non proprio disinteressati consigli,hanno messo a repentaglio il frutto del loro sudato risparmio, con perdite maggiori rispetto alla loro normale capacità di investimento.
Le società di rating,poiché sono pagate dai committenti e non dagli investitori,sono portatrici di un conflitto di interessi, che ha mostrato tutta la sua evidenza negli scandali finanziari mondiali: dalle Enron e Worldcom alla Parmalat.

Il 19 ottobre 2006, 2 delle 3 agenzie di rating internazionali che agiscono in regime di oligopolio, hanno deciso di declassare l'Italia, hanno dato voluto cioè dare un voto negativo alla capacità dell'Italia di gestire la sua economia. Non è la prima volta che questo accade, anche in presenza di governi di differente orientamento politico. E' un voto che solitamente ha drammatiche conseguenze economiche e sociali. Delle tre agenzie, la Standard & Poors, la Fitch e la Moody's , questa volta le prime due hanno ritoccato negativamente il loro voto, mentre per il momento la terza lo ha mantenuto invariato. Le motivazioni della “pagella” sono sempre di una ripetitività e di una banalità quasi disarmanti: i tagli nelle spese di bilancio non sono sufficienti e la “riforma delle pensioni” (leggi privatizzazione delle pensioni) va troppo a rilento. Sono giudizi, ripetuti in salse un po' diverse, che sono stati emessi per tutti, siano questi paesi industrializzati o nazioni in via di sviluppo. L'effetto immediato del voto negativo è un aumento dei tassi di interesse per “ricomprare” la fiducia dei sottoscrittori di obbligazioni e di altre forme di credito, per cui tutto il debito pubblico e privato di una nazione costa subito di più (la stima del declassamento italiano, calcolata da Adusbef,è pari a circa 3,3 miliardi di euro), con ricadute negative sul bilancio statale e con l'aggiunta di ulteriori tagli alla spesa sociale. Per le nazioni più deboli, queste decisioni provocano anche una caduta del valore di scambio della moneta, con effetti devastanti sulle importazioni (che costano di più), sulle esportazioni (che valgono di meno) del paese, sul suo bilancio statale e sui livelli di vita della popolazione.
Con la deregolamentazione dell'economia, soprattutto dall'inizio degli anni novanta, queste agenzie sono diventate il “grande fratello” finanziario e hanno progressivamente accumulato un potere immenso, superiore a quello degli stati e delle banche centrali, sia nella valutazione delle politiche dei governi che dell'andamento economico di qualsiasi entità privata, determinando le decisioni di tutti gli attori economici. All'inizio le agenzie offrivano, a pagamento, ai detentori di titoli di credito i loro giudizi sul comportamento dei debitori. Adesso persino i debitori pagano per avere un “voto” prima di emettere un'obbligazione o attingere a qualsiasi altra forma di credito. Senza il voto delle agenzie, economicamente non si esiste più. Per poter comprare o vendere, per prendere o dare a prestito, bisogna pagare il “pizzo” per ricevere la protezione o il semplice riconoscimento da parte di questi nuovi potentati.
Prima di tutto va sottolineato che le tre maggiori agenzie di rating (le 3 sorelle) sono delle entità private strutturate come società per azioni e quindi parte della logica di mercato e sottoposte al principio del massimo profitto possibile. Inoltre, e risulterà chiaro da una sintetica analisi delle loro strutture dirigenziali, le “tre sorelle” hanno partecipazioni dirette, anche attraverso i membri dei loro consigli direttivi, Board of Directors, delle più grandi corporations internazionali e delle più grandi banche internazionali, pesantemente coinvolte nelle operazioni di finanza derivata, cioè in quelle speculazioni finanziarie principalmente responsabili delle bolle speculative e dell'attuale crisi finanziaria sistemica globale.


1) La Standard & Poor's (S&P) è sussidiaria della multinazionale McGraw-Hill Companies, con sede centrale a New York, colosso delle comunicazioni, dell'editoria, delle costruzioni e presente in quasi tutti i settori economici. La multinazionale, proprietaria anche di Business Week, nel 2005 vantava un fatturato di 6 miliardi e un profitto di 844 milioni di dollari. Il presidente di McGraw-Hill è Harold McGraw III, che è, tra le altre cose, contemporaneamente membro del Board of Directors della United Technology (multinazionale degli armamenti) e della ConocoPhillips (petrolio ed energia). È stato anche membro del “Transition Advisory Committe on Trade” del presidente George W. Bush, padre dell'attuale capo della Casa Bianca.
Tra i membri del Board of Directors della McGraw-Hill, che decidono quindi anche dell'attività della S&P, troviamo:

- Sir Winfried Bishoff, presidente della Citigroup Europa e uomo di punta della Henry Schroder Bank di Londra;
- Dougals N. Daft, presidente della Coca Cola Co.;
- Hilde Ochoa-Brillenmbourg, alto responsabile della Credit Union del FMI-World Bank;
- James H. Ross, della British Petroleum;
- Edward B. Rust Jr., presidente dell'assicurazione State Farm Insurance Company (gigante del settore assicurativo, bancario e immobiliare, sotto scrutinio per le politiche troppo disinvolte dopo l'urgano Katrina), direttore della Helmyck & Payne, colosso del settore petrolifero e già membro del Transition Advisory Team Committee on Education della presidenza di George W.
- Bush (padre);
- Sidney Taurel, presidente della farmaceutica Eli Lilly (che in passato ha vantato tra i suoi dirigenti anche Kenneth Lay, condannato per la bancarotta della Enron) e direttore dell'IBM, già membro nel 2002 dell'Homeland Security Advisory Council (l'apparato dell'antiterrorismo).

2) L'agenzia di rating Fitch:cool: di New York è sussidiaria della multinazionale dei servizi finanziari Fimalac, con sede centrale a Parigi. Nel 2005 la multinazionle americana delle comunicazioni Hearst Corporation ha rilevato il 20% del pacchetto azionario.
Il suo presidente è Marc Ladreit de Lacharriere, uomo della Renault e della Banque Suez.:D:clap:
Tra i membri del Board of Directors troviamo:
- David Dautresme della banca Lazard Freres;
- Philippe Lagayette della JP Morgan & Cie;
- Bernard Mirat della Cholet-Dupont (finanza);
- Bernard Pierre della Fremapi (metalli preziosi).

La Fimalac vanta anche un International Advisory Board per dare più lustro e potere alla multinazionale, che nel 2002 annoverava tra gli altri: Felix Rohatyn della Lazard Freres, l'uomo che ha recentemente smantellato l'industria americana dell'auto, Sholley della UBS Warburg, Reimnits della Kommerz Bank, Peberan della Parisbas, rappresentanti della Nestlè, della Bentelsmann e anche l'ex presidente della Federal Reserve americana Paul Volker e l'italiano Lamberto Dini.:D:clap::clap::clap::clap::clap:

3) L'agenzia di rating Moody's è sussidiaria della Moody's Corporation, con sede centrale a New York. Il presidente è Raymond W. McDaniel Jr.
Tra i membri del Board of Directors troviamo:

- Basil L. Anderson della Stables Inc. e della Hasbro Inc (due giganti del settore vendite e servizi);
- Robert Glauber della ING Group (settore bancario e assicurativo con base in Olanda), già sottosegretario del ministero delle finanze americano nel periodo 1989-92;
- Henry Mc Kinnell, della multinazionale farmaceutica Pfizer e della Exxon Mobil (petrolio);
- Nancy S. Newcomb della Citigroup e della Sysco Corporation (settore alimentare);
- John K. Wulff, della multinazionale chimica Herculer, della KPMG (la multinazionale di consulenza finanziaria e di certificazione dei bilanci), della Sunoco (petrolio) e della Fannie Mae (che insieme alla Freddie Mac detiene quasi per intero il pacchetto ipotecario immobiliare americano la cui bolla è al punto di esplodere).

Le “tre sorelle” del rating quindi, non sono solamente l'espressione dell'intreccio dominante delle multinazionali, ma in particolar modo sono una struttura organizzata delle principali banche del pianeta che controllano il sistema finanziario e debitorio delle nazioni e di tutti i settori dell'economia sia privata che pubblica. Ma la cosa che si vuole con precisione sottolineare è l'influenza determinante esercitata sulle “tre sorelle” da quella finanza altamente speculativa che è responsabile della gigantesca bolla in derivati finanziari che ha precipitato il mondo intero in un processo di crisi sistemica.
 
Ultima modifica:
come è accaduto in passato la debolezza italiana delle ultime sedute rispetto agli altri indici potrebbe essere spiegata da questa riduzione del rating. come al solito chi doveva sapere aveva già le informazioni :(
il gioco è palesemente truccato :(

ora la palla passa alle elezioni francesi ;)
 
come è accaduto in passato la debolezza italiana delle ultime sedute rispetto agli altri indici potrebbe essere spiegata da questa riduzione del rating. come al solito chi doveva sapere aveva già le informazioni :(
il gioco è palesemente truccato :(

ora la palla passa alle elezioni francesi ;)

secondo me fitch nn c'entra niente
è che ci hanno ricacciati sotto i 20.000
 
Notizia censurata spudoratamente dai vari tg

Arrivata di notte...dagli tempo..
a mezzogiorno ne hanno parlato tutti...
evitiamo i "complottismi" ad ogni costo...

Ove poi fosse sfuggito a qualcuno...inutile strapparsi i capelli chiedendo denunce o condanne..

È di poche settimane fa la notizia dell'assoluzione di una di loro in un processo,mi pare,a Bari..o nei dintorni..
purtroppo sono potenti...e le stesse porcherie che fanno nei nostri confronti,le applicano verso altre nazioni più deboli ancora...:wall::rolleyes:
 
Ultima modifica:
Arrivata di notte...dagli tempo..
a mezzogiorno ne hanno parlato tutti...
evitiamo i "complottismi" ad ogni costo...

Ove poi fosse sfuggito a qualcuno...inutile strapparsi i capelli chiedendo denunce o condanne..

È di poche settimane fa la notizia dell'assoluzione di una di loro in un processo,mi pare,a Bari..o nei dintorni..
purtroppo sono potenti...e le stesse porcherie che fanno nei nostri confronti,le applicano verso altre nazioni più deboli ancora...:wall::rolleyes:

vero, ricordo di averlo sentito in un tg...:rolleyes:
 
Dopo anni di rally ed in piena euforia borsistica quale quella odierna, una notizia come questa è snobbata dai piú. Ma bisognerebbe farci qualche riflessione invece.
ecco la riflessione alle 23,25........senza pretese:D
ma l'America..... con Trump e magari senza l'amico cinese:cool: riuscira' a rimanere in serie A ?:bye:
 
quello che dici nn vuole dire niente.. il mondo intero le ascolta e noi stessi quando investiamo chiediamo quale e il profilo... a volte sbagliano o meglio vengono tratte in inganno (Parmalat falsificava tutto) ma nn per questo nn hanno valore. inoltre nn ce alcun motivo in Italia per essere ottimisti il referendum bocciamo e da allora nessuno ha fatto niente !
 
e ora mi sa che nelle prossime settimane faranno pelo e contropelo ai finanziari dello stivaletto ;)

se poi in Francia si mette male non oso nemmeno pensare a quello che ci puà capitare :rolleyes:

Fitch abbassa il rating dell'Italia a 'BBB' - Repubblica.it


Forse sarebbe stato più corretto evidenziare l'aspetto che l'agenzia in questione ha valutato solo l'aspetto politico e non economico...poi vedo da questo messaggio iniziale a seguire chi è intervenuto e rimango davvero perplesso...ovviamente chiedere a chiunque è intervenuto un qualcosa di tecnico al riguardo è utopia :bye::bye::bye:
 
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