Segnali per il futuro...l'indice ma anche il mignolo - 2° episodio

Gion

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23/3/07
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Mi sono permesso di aprire io, spero di non offendere nessuno, in caso la chiudo.
 
FTSE Mib conferma l’uscita dalla fase laterale
Con l’ottava chiusa venerdì è arrivato tanto atteso segnale di rottura della resistenza in area 17mila punti sul Ftse Mib. Se i corsi del paniere si manterranno sopra il livello 17.122 punti ci sono i presupposti per la prosecuzione del rimbalzo con target che si posizionano in area 18.500-19.000 punti. Chiusure sotto detto livello potrebbero riportare alla fase di lateralità che ha caratterizzato i mesi estivi. Peggioramenti del quadro tecnico solo su discese oltre i 16.200 punti e successivamente alla rottura di 16mila punti.
 
EURO STOXX 50
Anche per l’EURO STOXX 50 il quadro tecnico è impostato positivamente per il breve periodo. I recenti segnali di forza sono stati generarti dall’accelerazione di venerdì che ha provocato la violazione al rialzo della trendline dinamica espressa sul daily chart dai minimi crescenti del 7 aprile e 24 maggio. Ora i corsi si preparano al test dei massimi di area 3.097 punti e successivamente 3.156 punti. Un peggioramento del quadro tecnico si avrebbe solo con ritracciamenti sotto quota 3.064 punti.
 
Spagna, Rajoy non ottiene la fiducia. Madrid resta ancora senza governo
Nuova fumata nera per il leader del Pardido Popular: 180 voti contrari contro 170 favorevoli. Pesa l'opposizione congiunta di socialisti, Podemos e indipendentisti baschi e catalani. Si attendono le reazioni di re Felipe IV, ma la prospettiva delle terze elezioni consecutive in un anno appare sempre più probabile. E la data sarebbe quella del 25 dicembre
 
Portogallo, con Grecia e Irlanda, é uno dei Paesi che ha richiesto l’intervento del Fondo Salva-Stati dell’Unione Europea.
A dire il vero, di “salvamento” se n’é visto poco: in Grecia, per esempio, la situazione é notevolmente peggiorata dall’arrivo della pattuglia FMI-BCE-Banca Mundiale. Le banche sono state salvate, questo é vero: ed é stato evitato il default, il fallimento dello Stato. Anche questo é vero. Ma tutto il resto? Perché la Grecia é molto piú di semplici bilanci.

Diamo un’occhiata al Portogallo.
Lisbona ha richiesto l’intervento della cosí chiamata “troika” (i cui componenti sono gli stessi del caso-Grecia) nel corso del 2010. Piú o meno nello stesso periodo le elezioni legislative sono state vinte da una maggioranza formata da PSD (socialdemocratici) e CDS-PP (Destra). Il nuovo Primo Ministro ha quindi promesso che avrebbe seguito il programma della troika affinché il Paese potesse uscire dalla difficile situazione nel giro di uno o due anni. E per “uscire dalla difficile situazione” si deve intendere il ritorno sui mercati, dove i Titoli di Stato portoghesi non erano piú disponibili a causa degli stratosferici tassi di interesse richiesti dagli investitori.
Tutto ció, naturalmente, implicava sacrifici e i Portoghesi ne erano coscienti. Ma non erano preparati a ció che stava per arrivare.

Il governo ha quindi presentato il piano (che é in realtá appartiene alla troika), fra i cui punti possiamo ricordare:

Soppressione di tredicesima e quattordicesima per tutti i dipendenti pubblici i cui stipendi superavano i 1.000 Euro.
5% di taglio allo stipendio degli stessi dipendenti con una retribuzione superiore a 1.500 Euro.
Allargamento dell’orario di lavoro nel settore privato per i prossimi due anni, a discrezione del datore di lavoro.
Taglio fra 25 e 50% per le ore di lavoro straordinario.
Taglio di 50% per i lavoratori in “mobilidade especial”, una specie di cassa integrazione.
Soppressione di alcuni giorni festivi nazionali.
Soppressione di tredicesima e quattordicesima per i pensionati del settore pubblico.
IVA al 23% per numerosi prodotti, fra cui molti alimentari che anteriormente erano tassati al 6 o 13%.
Tagli ai finanziamenti nei settori della Salute, dell’Educazione, della Previdenza Sociale, delle amministrazioni locali.
10% di aumento nel prezzo dei trasporti pubblici.
Aumenti di gas, luce e acqua
 
Portogallo, con Grecia e Irlanda, é uno dei Paesi che ha richiesto l’intervento del Fondo Salva-Stati dell’Unione Europea.
A dire il vero, di “salvamento” se n’é visto poco: in Grecia, per esempio, la situazione é notevolmente peggiorata dall’arrivo della pattuglia FMI-BCE-Banca Mundiale. Le banche sono state salvate, questo é vero: ed é stato evitato il default, il fallimento dello Stato. Anche questo é vero. Ma tutto il resto? Perché la Grecia é molto piú di semplici bilanci.

Diamo un’occhiata al Portogallo.
Lisbona ha richiesto l’intervento della cosí chiamata “troika” (i cui componenti sono gli stessi del caso-Grecia) nel corso del 2010. Piú o meno nello stesso periodo le elezioni legislative sono state vinte da una maggioranza formata da PSD (socialdemocratici) e CDS-PP (Destra). Il nuovo Primo Ministro ha quindi promesso che avrebbe seguito il programma della troika affinché il Paese potesse uscire dalla difficile situazione nel giro di uno o due anni. E per “uscire dalla difficile situazione” si deve intendere il ritorno sui mercati, dove i Titoli di Stato portoghesi non erano piú disponibili a causa degli stratosferici tassi di interesse richiesti dagli investitori.
Tutto ció, naturalmente, implicava sacrifici e i Portoghesi ne erano coscienti. Ma non erano preparati a ció che stava per arrivare.

Il governo ha quindi presentato il piano (che é in realtá appartiene alla troika), fra i cui punti possiamo ricordare:

Soppressione di tredicesima e quattordicesima per tutti i dipendenti pubblici i cui stipendi superavano i 1.000 Euro.
5% di taglio allo stipendio degli stessi dipendenti con una retribuzione superiore a 1.500 Euro.
Allargamento dell’orario di lavoro nel settore privato per i prossimi due anni, a discrezione del datore di lavoro.
Taglio fra 25 e 50% per le ore di lavoro straordinario.
Taglio di 50% per i lavoratori in “mobilidade especial”, una specie di cassa integrazione.
Soppressione di alcuni giorni festivi nazionali.
Soppressione di tredicesima e quattordicesima per i pensionati del settore pubblico.
IVA al 23% per numerosi prodotti, fra cui molti alimentari che anteriormente erano tassati al 6 o 13%.
Tagli ai finanziamenti nei settori della Salute, dell’Educazione, della Previdenza Sociale, delle amministrazioni locali.
10% di aumento nel prezzo dei trasporti pubblici.
Aumenti di gas, luce e acqua

La formula del successo insomma.
E' piacevole constatare che i tagli non riguardino mai la classe politica. :wall:

Però...mmmh
"salvamento"...esiste la parola salvataggio eh. :rolleyes:
 
Il nostro indice perde forza, bancari quasi tutti negativi, fare attenzione.
 
Spagna: per Moody's situazione politica da monitorare, il 14 ottobre aggiornamento rating
 
Diamo un’occhiata al Portogallo.

Come in "Grecia": aumento di tassazione diretta, indiretta e occulta.
Con il risultato che il paese diviene paradossalmente più "caro" :)

http://scenarieconomici.it/sentite-qua-in-grecia-le-imposizioni-fiscali-stanno-diventando-folli-come-da-noi-una-super-patrimoniale-in-arrivo-per-i-paesi-indebitati/

Gli ultimi esempio ellenici, fonte keeptalkinggreece.com:
– asini usati per trasportare i turisti in una sperduta isola greca multati con 4250 euro per non aver emesso ricevute per 25 euro (e gli è andata bene, in Italia avrebbero rischiato la soppressione degli animali visto che non è possibile abbassare le saracinesche)
– La sanità greca è al collasso causa tagli dei costi dovuto al debito con l’Europa, i clienti devono pagarsi il materiale di consumo, liste di attesa anche di un anno (da noi è peggio), macchinari rotti non verranno riparati, sottodimensionamento del personale pari a 35’000 persone, ospedali, centri di salute ed ambulanze mantenute in piedi grazie a sovvenzioni private, gente che muore per indisponibilità di cure oncologiche ecc.ecc. (niente di completamente nuovo per gli italiani)

Parallelamente abbiamo un aspetto deleterio consequenziale, ossia che i costi dei servizi in Grecia raggiungono livelli nordeuropei, ad esempio i posteggi ad Atene sono diventati i terzi più cari di tutta Europa dopo Londra ed i paesi nordici…. Stessa fonte.


In ultimo, caso simbolo anche per gli italiani, i greci dovranno dal prossimo febbraio 2017 denunciare tutti gli averi in loro possesso, inclusi gioielli, monili, quadri, denaro sotto il materasso etc. etc., dando spiegazione della modifica degli averi “quando accade” e non a fine anno! Zerohedge.com giustamente suppone che si tratti della manovra preparatoria per una patrimoniale da applicare il prossimo anno a danno della classe media ed abbiente, patrimoniale da ripetere in tutti i paesi indebitati ed anche nel mondo occidentale. Trattasi secondo Zerohedge.com di applicare un’aliquota di circa il 34% a livello europeo per aggiustare l’eccesso di debito. Per l’Italia si tratterebbe di riportare il rapporto debito/PIL al 100% al fine di allinearsi al livello francese. Per il Belpaese (prossimamente in fiamme, ndr) si tratterebbe del 35% del PIL, ossia circa 550 mld di euro guarda caso più o meno l’ammontare del debito estero italiano, da coprire con i circa 3500 mld di assets liquidi in mano alle famiglie. Tutto torna.

Cerco di essere più realista del re: sapete quale è il problema in tutto questo? che se non si correggono gli errori alla base della situazione attuale di patrimoniali bisognerà farne una ogni 5 anni. Il problema non è ripagare in euro un debito o presunto tale – poco meno della metà del debito attuale italiano è stato contratto in vecchie lire -, piuttosto capire il motivo per cui il debito nazionale (già alto ma in discesa prospettica) è salito da circa il 105% nel 2008 a oltre il 140%* oggi. Ossia che l’economia italiana in assenza di svalutazione della moneta nazionale – come ad esempio sta facendo Londra post Brexit – è destinata a continuare ad accumulare deficit di competitività verso il centro Europa, da qui lo stillicidio di tasse e patrimoniali al seguito.
 
Borsa di Atene giù di brutto.
 
Mi sono permesso di aprire io, spero di non offendere nessuno, in caso la chiudo.

Nessuno si offende, l'unica cosa chiedi ai moderatori se possono correggere, siamo al 3° episodio.

Movimenti borsistici abbastanza "bastar*di," intraday forse possiamo anche ritracciare a 17000, comunque non saprei dire se il long continua o potrebbe iniziare una fase di short nei prossimi giorni..
 
Potrebbe essere questa la via ?
 

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buongiorno attenti digital bros
 
Borsa di Atene giù di brutto.

col mio short tutti ...mi avete fatto compagnia spero..??

p.s. avete notato che stanno rinviando ogni settimana le partite di calcio del campionato greco...?? penso che stia per succedere qualcosa di brutto per la grecia stavolta....chissa' che hanno in testa...!!.ma ci sono scadenze di bond greci??

cmq fino a giovedi'...ci tengono fermi.....poi con draghi un po' di movimento..!! violento up/down ..se sara' up..penso....uno degli ultimi up..prima del ritracciamento ...che vedremo dove..sara'..
 
Chiudiamo a 17155 ?
 

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Ciao man.
DB era da prendere 50 cts fa.
Io guarderei anche Diasorin e Autogrill.
a 8,10 nn l'avrei mai presa .....guardando il grafo e seguendo i miei indicatori solo sopra i 8,4 di chiusura oraria...e 8,46 di giornaliero e' un buy conclamato.........prima secondo me era solo un forse e probabile....


un caro saluto
 
Spero vivamente che non rompano .......i 17199.
Ci stanno provando pure con i motopicc !
 
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