BPMI Fusione

astro1893

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Tranquilli qualcuno ha assicurato che entro 3 mesi saremo a 0,60....
Come non credergli?
 
Tranquilli qualcuno ha assicurato che entro 3 mesi saremo a 0,60....
Come non credergli?

avanti di questo passo troveremo bpm 0,06 e castagna dirà che la colpa è dei mercati e che lui nel 2019 la fusione produrrà utili,sicuramente per il suo portafoglio ma non per gli azionisti.prima mandiamo a casa tutti questi buffoni prima salveremo il credito in italia.oggi ubi ha annunciato esuberi come bpm come sicuramente unicredit e così via.questa è la politica del jobs act licenziare e far pagare i costi alla collettività
 
Generali ormai è vicinissima ai minimi storici
 
MF Dow Jones 27.06. 18:22 - *B.P.Milano: cede quota eccedente Anima H., scende a 14,67%
 
Report da leggere

Atlante potenziato con Sga può prendere un quarto sofferenze Italia- Messina

28/06/2016 13:11 - RSF

ROMA, 28 giugno 2016 (Reuters) - Il fondo Atlante, con l'attuale dotazione e rafforzato con la Sga, ha la capacità potenziale di assorbire un quarto delle sofferenze del sistema bancario italiano, secondo il Ceo di Intesa SP (ISP.MI) Carlo Messina.


"[Con] il potenziale utilizzabile tra lo strumento, la sga che può essere aggiunta e le junior tranche che possono essere emesse dalle banche, secondo me si arriva a dimensioni che possono sostenere anche un quarto delle sofferenze che esistono nel nostro Paese", ha detto Messina a margine del Consiglio nazionale della Fabi.

"Questo fondo Atlante ha dimensioni tali da poter ridurre sofferenze in modo visibile e significativo", ha detto.

Messina ribadisce che queste operazioni devono comunque essere fatte a valori vicini ai prezzi di carico nei bilanci delle banche e non a quelli svalutati a cui, per esempio sono state cedute le sofferenze dei quattro istituti di credito messi in risoluzione a novembre scorso.

"Cosa ho fatto a fare, Atlante se poi vende al valore delle quattro banche?... Allora mi prendevo Blackrock", ha detto Messina.

Il fondo Atlante, spiega ancora il manager di Intesa SP, "non ha preso Vicenza e Veneto banca per perderci soldi, quello che fa è lavorare per valorizzare l'investimento che ha fatto".

Sui tempi però Messina dice che spettano a chi amministra Atlante.

(Stefano Bernabei)
Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
la migliore banca italiana..superiore perfino ad intesa...buy strong...a settembre su rivende sui 0,60...buyssimo strong....e..al diavolo banco popolare....la zavorra del titolo..altrimente oggi si ritoccavano i 0,40....
 
la migliore banca italiana..superiore perfino ad intesa...buy strong...a settembre su rivende sui 0,60...buyssimo strong....e..al diavolo banco popolare....la zavorra del titolo..altrimente oggi si ritoccavano i 0,40....

Al diavolo, ma aimé i poteri forti vogliono la fusione.
BPM é da 0.9/1€volendo.
 
boh, -32% in 2 giorni ed oggi felici di +5.6 tirato tirato. titolo da hft da +9 a 4 per due volte,poi scesa +2.8 e ancora su
 
OT ... anzi non proprio

BANCO POPOLARE - Banco Popolare cede pro-soluto 53,7 milioni di euro di crediti in sofferenza

28/06/2016 17:53 - RSF

COMUNICATO STAMPA

Verona 28 giugno 2016

Banco Popolare cede pro-soluto 53,7 milioni di euro dicrediti in sofferenza
Banco Popolare ha perfezionato la cessione di crediti leasing in sofferenza per un importo nominale complessivo di 53.761.388. La cessione - che stata perfezionata in blocco ai sensi art. 58 del TUB. e comporta per il Gruppo Banco Popolare il reale e definitivo trasferimento dei rischi di credito connessi alle partite cedute - ha avuto un impatto insignificante sul conto economico.
L'operazione si aggiunge a quelle che si sono concluse nei giorni scorsi e porta l'importo totale dei crediti ceduti a circa 239 milioni di euro.

Relazioni con i media Investor Relations
 
Se dovesse andare tra 0.2 0.25 medio pesante
Secondo me non è finito il ribasso perché ci sono molte incognite con questa brexit e seguiranno altri scossoni
Ci porteranno in crescendo ad avvertire terrore e credo che 0.2 / 0.25 li possa raggiungere prima che il mercato inverta , con lei tutte le altre big intesa/generali/mediobanca

Non ci avrei mai pensato ma ormai i minimi sono vicini e non credo non vadano toccarli, però sarebbe anche un grossa occasione per quello nel caso medio

Mi auguro di sbagliarmi...
 
Draghi ha preso la palla al balzo, ha detto che bisogna intervenire sul sistema bancario....NPL;)TUTTO IN CARICO A BCE OK!:D
 
speriamo che tu possa mediare pesante cosi ti metti un po cheto...ci stai rugando amico. Se sei un veggente devi dirlo....altrimenti ti posto anche quello che pensa mia nonna. Abbi pazienza ne ho avuta tanta anch'io!
 
MILANO (MF-DJ)--B.P.Milano (+6,41% a 0,3754 euro) rimbalza con il comparto. La banca ha ceduto una quota in Anima Holding, pari al 2,1%. Banca Imi conferma su Bpm la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 0,93 euro spiegando che l'operazione "era attesa" e non ha quindi un impatto sul titolo. sda susanna.scotto@mfdowjones.it

fra 5 anni... forse
 
Se dovesse andare tra 0.2 0.25 medio pesante
Secondo me non è finito il ribasso perché ci sono molte incognite con questa brexit e seguiranno altri scossoni
Ci porteranno in crescendo ad avvertire terrore e credo che 0.2 / 0.25 li possa raggiungere prima che il mercato inverta , con lei tutte le altre big intesa/generali/mediobanca

Non ci avrei mai pensato ma ormai i minimi sono vicini e non credo non vadano toccarli, però sarebbe anche un grossa occasione per quello nel caso medio

Mi auguro di sbagliarmi...

Ma che te frega?!?!
"A settembre la vedrai a 0,60".....
Chetati dunque
 
caro amico francese rosseau..compra a desso finche sei in tempo....il treno sta partendo..poi e' difficile salirvi in corsa...bpm a 0,20 cent...aspetta e spera....fai prima ad aspettare il sorgere del sole dentro una grotta rivolta a nord...buy strong..target 1,25..fra qualche mese...
 
caro amico francese rosseau..compra a desso finche sei in tempo....il treno sta partendo..poi e' difficile salirvi in corsa...bpm a 0,20 cent...aspetta e spera....fai prima ad aspettare il sorgere del sole dentro una grotta rivolta a nord...buy strong..target 1,25..fra qualche mese...

.....intanto va nella direzione sbagliata come tutte le banche..
 
caro amico francese rosseau..compra a desso finche sei in tempo....il treno sta partendo..poi e' difficile salirvi in corsa...bpm a 0,20 cent...aspetta e spera....fai prima ad aspettare il sorgere del sole dentro una grotta rivolta a nord...buy strong..target 1,25..fra qualche mese...

Sul target sarei d'accordo e anche sui tempi piuttosto brevi MA sul timing avrei qualche dubbio però nessuno ha la sfera di cristallo, è certo che le nuvole sono nere nere e in genere prima terrorizzano cosa che non mi sembra che sia ancora avvenuta per benino
vedremo...io cmq sono molto molto sotto quel target per cui o scende molto e allora medio pesante altrimenti attendo
 
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Fusione BPM-Banco Popolare: nuovo piano industriale, ecco tutti i dettagli
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16 Maggio 2016 - 15:56 icon person

Livio Spadaro
Fusione BPM-Banco Popolare: nuovo piano industriale, ecco tutti i dettagli
I vertici di BPM e Banco Popolare hanno presentato il piano industriale del futuro terzo polo bancario italiano. Ecco tutti i dettagli sulle previsioni del management per il 2019.

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Oggi si aggiunge un altro importante tassello per il proseguimento del progetto di fusione tra BPM e Banco Popolare. I due istituti hanno presentato al mercato il piano industriale del futuro terzo polo bancario italiano.

Il piano industriale ha centrato le attese sugli esuberi dato che ci si attendeva un taglio di 1.800 esuberi che saranno gestiti con uscite volontarie e così è stato. Le filiali che verranno chiuse sono 335, leggermente di più del 10% delle 2.500 filiali del nuovo gruppo.

Il piano industriale del futuro terzo polo bancario italiano è risultato più ambizioso delle attese visto che il target di utile del 2019 è salito a €1,1 miliardi. Lo stock di non-performing loans vede un target di €23,9 miliardi entro il 2019 mentre le filiali che verranno chiuse sono più del 10% previsto dato che è stato annunciato un taglio di 335 di esse.

Oggi, invece, i vertici di BPM e Banco Popolare si incontrano con i sindacati alle ore 9:00 per la presentazione del piano. In quella sede, il focus sarà proiettato sul piano esuberi piuttosto che sul progetto finanziario. Attenzione quindi all’andamento dei titoli azionari dei due istituti, già pesantemente zavorrati dalla cura da cavallo imposta dalla BCE (soprattutto a Banco Popolare).
Fusione BPM-Banco Popolare: il piano industriale nel dettaglio

Il piano industriale dell’entità combinata tra Banco Popolare e BPM è risultato più ambizioso del previsto. Il management dei due istituti coinvolti ha comunicato i target 2019 del futuro terzo polo bancario italiano. L’utile netto è stato previsto in aumento a €1,1 miliardi, battendo così le attese che si aspettavano una revisione a rialzo di circa €1 miliardo.

Il piano punta a un target di pre-provision income di €2,2 miliardi nel 2019, un cost income ratio al 57,8% ed un Rote al 9%. Il focus del nuovo gruppo sarà incentrato sulla clientela corporate in modo da poter conseguire un Cagr del 3,8% di impieghi lordi entro il 2019, preservando comunque i livelli di profittabilità.

Per l’asset under management è stimato un cagr del 7%, per i volumi di erogato di credito al consumo del 5%, per Bancassurance Aum del 6% e per le commissioni di investment banking del 17%.

Il piano industriale prevede poi uno stock di non-performing loans in discesa a €23,9 miliardi entro il 2019 rispetto ai €31,5 miliardi registrati a fine 2015. Il costo del rischio dovrebbe scendere, secondo le previsioni dei manager, a 63 punti base dai precedenti 102, con un indice di copertura delle sofferenze al 59%.

Il nuovo gruppo beneficerà di €460 milioni di singergie a regime entro il 2019 che deriveranno per €320 milioni da sinergie di costo, per €40 milioni da riduzione del personale, per €110 milioni da risparmi su costi operativi, per €45 milioni dalla sinergia IT e infine €25 milioni da riduzione di costi diretti collegati alla chiusura di alcune filiali.

Inoltre, sono previste sinergie da ricavo per €148 milioni derivanti per €105 da quelle su ricavo corporate mentre per €48 milioni da retail. Infine, si prevede per il 2019 un CET1 ratio al 12,9% per il 2019.

Sul piano di filiali ed esuberi, il piano industriale 2019 dell’entità Banco Popolare-BPM prevede l’uscita volontaria di 1.800 dipendenti e la chiusura di 335 filiali sul territorio nazionale.
Fusione BPM-Banco Popolare: le indiscrezioni sul piano industriale

Prosegue così la corsa verso l’aumento di capitale di Banco Popolare con conseguente fusione con Popolare di Milano. Oggi si è aggiunto un altro tassello alla marcia verso la nascita del terzo polo bancario italiano che avrà l’8% di quota di mercato nazionale e 4 milioni di clienti.

Il mercato si sta focalizzando sui dettagli del piano sul quale circolavano rumors e indiscrezioni. Stando a ipotesi di stampa, il piano industriale di BPM e Banco Popolare avrebbe dovuto prevedere la chiusura del 10% delle filiali (su un totale di 2.500) e l’annuncio di 1.800 esuberi.

Inoltre, si prevedeva per la nuova banca l’obiettivo di arrivare a €1 miliardo di profitti entro il 2019. Non era invece previsto alcun ritocco alle partnership su risparmio gestito ed assicurazioni, le quali rimarranno in piedi fino a scadenza.

Sul fronte governance, sarà importante la presentazione della lista per comporre il primo cda della nuova banca che inizialmente sarà formato da 19 membri (9 a nomina Banco Popolare, 7 a BPM e il restante indipendente).
Fusione BPM-Banco Popolare: sindacati guardano agli esuberi

Domani, si terrà la presentazione del piano industriale con i sindacati alle ore 9:00. La riunione di domani con le sigle sindacali sarà incentrata sul piano esuberi e non sulla parte finanziaria. Sugli esuberi, ci sarà sicuramente battaglia.

Le uscite dovrebbero essere gestite come volontarie, visto che il segretario della Fabi, Lando Sireoni, ha già avvertito che accetterà solo tale ipotesi.

Oltre al segretario della Fabi ha rilasciato dichiarazioni anche quello di Uilca Massimo Masi. Masi ha commentato come “gestibili” le uscite volontarie, ma ha fatto sapere che verranno richieste tra le 400 e le 500 nuove assunzioni per fare fronte al taglio dei 1.800 esuberi di personale.
 
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