♥♠♣♦ Non TUTTO ma di TUTTO ... anche Tenaris -Vol.06 - Giu.2016

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... giugno è in partenza.... BBuon giorno alla Stalla OK!
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Mercati: al via un mese di giugno movimentato tra Opec, Bce, Fed, Brexit ed elezioni in Spagna

Sarà un giugno infuocato per i mercati. Dopo un maggio tutto sommato tranquillo, quello che prenderà il via oggi sarà un mese ricco di appuntamenti cruciali che potranno alimentare la volatilità sui mercati finanziari creando anche alcune opportunità interessanti.
Rispetto a giugno del 2015, quando il caso Grecia era nel pieno del tumulto, quest'anno, il dossier Grecia sembra essere sotto controllo (leggi QUI), ma altri eventi potrebbero agitare le piazze finanziarie. Ecco quali:

1) La riunione dell'Opec - 2 giugno

I membri dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) si riuniranno a Vienna il prossimo 2 giugno per decidere il target di produzione di greggio per i mesi a venire. Nell'ultima riunione, che ha avuto luogo lo scorso 17 aprile (leggi QUI), era sfumato l'accordo su un congelamento dei livelli di produzione, nonostante la debolezza delle quotazioni. A bloccare l'intesa alcune divergenze politiche tra l'Iran e l'Arabia Saudita. Tuttavia, anche questa volta una possibile decisione di limitazione della produzione sembra essere poco probabile

2) La riunione della Bce - 2 giugno

Oltre al meeting Opec, il 2 giugno vede anche la riunione della Banca centrale europea (Bce) che annuncerà la sua decisione di politica monetaria a cui seguirà come di consueto la conferenza stampa del governatore Mario Draghi (questa volta da Vienna).
La maggior parte degli analisti non si aspetta alcuna nuova misura dopo quelle annunciate a fine 2015 e inizio 2016, anche per via del miglioramento dei prezzi dell'energia che potrebbe sostenere la ripresa dell'inflazione. Sebbene non sia atteso alcun annuncio particolare, i mercati ascolteranno attentamente il tono delle dichiarazioni di Draghi. Una possibile mossa infatti potrebbe giungere comunque nel breve: "L'Eurozona sta crescendo, ma a un ritmo insoddisfacente e questo potrebbe condurre la Bce dopo l'estate a aumentare ed estendere il suo piano di acquisto asset oltre l'attuale scadenza di marzo 2017"

3) La riunione della Fed - 15 giugno


La Bce non sarà l'unica banca centrale ad annunciare la sua politica monetaria. Il 15 giugno infatti toccherà alla Federal Reserve.
Anche in questo caso rimane improbabile un cambiamento. Nel suo ultimo intervento la governatrice della Fed, Janet Yellen, ha anticipato che un rialzo dei tassi di interesse sarà probabile nei prossimi mesi (leggi QUI). "Ci aspettiamo che la banca centrale Usa non ritocchi i tassi a giugno, visto l’imminente referendum sulla Brexit”, afferma Vincenzo Longo, market strategist di IG. "A nostro avviso, una manovra potrà esserci a luglio, sempre che il Regno Unito rimanga all'interno della Ue”, continua l’esperto. Anche se in quell'occasione non è prevista nessuna conferenza stampa della Yellen, "crediamo che la numero uno della Fed approfitterà proprio di questi appuntamenti e della riunione di giugno per preparare il mercato a un ritocco nella riunione successiva"

4) Il referendum sulla Brexit - 23 giugno

L'evento più atteso è senza dubbio il referendum sulla Brexit. Il 23 giugno i cittadini inglesi saranno chiamati a votare sulla permanenza o meno della Gran Bretagna nell'Unione europea.
Secondo l'ultimo rapporto del Tesoro britannico, in caso di Brexit si rischia un impatto negativo del 3,6% sul Pil inglese nell'arco di due anni e una caduta della sterlina tra il 12 e il 15 per cento.

5) Elezioni in Spagna - 26 giugno

Infine, il mese terminerà con le nuove elezioni in Spagna, in agenda il 26 giugno. Si tratta del secondo voto in sei mesi. Dalle elezioni legislative di dicembre è emersa una frammentazione del Parlamento che ha reso impossibile formare una maggioranza. Il rischio principale in questo caso per i mercati è rappresentato da una salita dei partiti di sinistra radicale in un momento in cui il piano di budget della Spagna è tenuto sotto stretta osservazione da Bruxelles (leggi QUI). Il deficit spagnolo infatti inizia a preoccupare seriamente la Commissione europea: nel 2016 dovrebbe toccare il 3,9% del Pil, ben nove punti oltre la soglia oltre la quale scatta la procedura d’infrazione, e si attesterà al 3,1% nel 2017.
 
Cina: Pmi manifatturiero stabile al 50,1 punti, quello Caixin in calo a 49,2 punti

L'indice Pmi manifatturiero della Cina si è attestato a maggio a 50,1 punti, stabile rispetto al mese precedente e leggermente superiore alle stime degli analisti che si aspettavano un calo a 50 punti. L'indice Pmi manifatturiero calcolato da Caixin è invece sceso a 49,2 punti dai precedenti 49,4 punti, in linea con le attese. Il Pmi (Purchasing Managers Index) è un indice che nasce da un’indagine condotta sui direttori d’acquisto delle principali aziende per testare le opinioni sull'andamento del comparto.
Un livello di quest’indicatore inferiore a 50 segnala una contrazione dell'economia mentre un livello superiore indica una crescita.

Cina: Pmi non manifatturiero sceso a 53,1 punti a maggio

L'indice Pmi non manifatturiero in Cina si è attestato a maggio a 53,1 punti, in calo dai 53,5 punti del mese precedente. Si ricorda che un livello di quest’indice inferiore a 50 segnala una contrazione dell'economia mentre un livello superiore indica una crescita.

Seduta in deciso calo per la Borsa di Tokyo, pesa rafforzamento yen

a Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta di oggi in deciso ribasso, in scia al rafforzamento dello yen nei confronti del dollaro. L'indice Nikkei ha terminato con un calo dell'1,62%, a 16.955,73 punti, mentre il Topix ha ceduto l'1,28% finendo a 1.362,07 punti. Oggi il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, dovrebbe annunciare la decisione del governo di rimandare il previsto aumento dell'Iva.
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... l'olio perde i 50

I riflettori sono puntati questa settimana sulla riunione dell’OPEC, in programma giovedì.
Sono molti i temi caldi sul tavolo dei membri del cartello: le azioni di sabotaggio in Nigeria, la grave crisi in Venezuela e l’aumento delle esportazioni dell’Iran dopo la fine delle sanzioni internazionali.
Si tratterà anche della prima riunione dell’OPEC del nuovo ministro saudita del Petrolio, Khalid al-Falih. Quest’ultimo ha sostituito di recente il carismatico Ali al-Naimi, che per vent’anni ha elaborato le strategie energetiche di Riad.
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Commodity: Il greggio rischia una correzione più profonda

La scorsa settimana il greggio ha finalmente infranto la barriera dei 50 dollari al barile, un livello, anche psicologico, che era diventato un punto di riferimento per i trader.
In combinazione con le diverse interruzioni involontarie di produzione, infatti, la soglia dei 50 dollari aveva sostenuto il mercato nel corso delle ultime due settimane.
Tuttavia, una volta rotto il livello, la mancanza di acquisti sia sul Brent sia sul WTI ha sollevato qualche perplessità, facendo riemergere rapidamente posizioni di vendita.
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Vedi l'allegato 2273240
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Il rally del greggio sotto pressione

E allora che cosa ci riserva il futuro? "Che si tratti di un segnale del raggiungimento di un massimo di breve termine, è ancora presto per dirlo - Hansen - Lo slancio rialzista del greggio è stato forte per diverse settimane, non da ultimo a causa del fondamentale supporto proveniente da diverse interruzioni di fornitura, che hanno contribuito, almeno temporaneamente, a riequilibrare il mercato".

"Questa crescita di posizioni lunghe speculative, combinate all'analisi tecnica che da segnali negativi e a margini di raffinazione stagionalmente deboli, comporta il rischio di innescare una correzione più profonda", avverte Hansen. Che aggiunge: "Il WTI ha scambiato più in alto all'interno di una curva ascendente, ma il rifiuto al di sopra dei 50 dollari potrebbe lasciare spazio a una correzione tecnica. E una tale mossa potrebbe inizialmente portarlo fino al fondo della curva, a 47 dollari, mentre una rottura potrebbe vedere il movimento estendersi verso il basso del trend rialzista di febbraio, attualmente a 45 dollari".

La riunione dell'OPEC non cambierà nulla

Il faro ora è puntato sul 167° incontro dell'Opec, fissato per il 5 giugno a Vienna.
Ma, secondo Hansen, considerando il continuo rialzo dei prezzi dopo il fallimento della riunione di Doha, questo incontro è diventato sempre più irrilevante. "Nessuna decisione è attesa, nessuna decisione è necessaria - dice Hansen

L'attenzione del mercato si è spostata lontano dall'Opec, che ben poco ha fatto per sostenere la ripresa dei prezzi. Invece, abbiamo visto molteplici e gravi interruzioni nell'approvvigionamento che indubbiamente hanno contribuito a riequilibrare il mercato e a guidare il prezzo più in alto di quello che altrimenti sarebbe giustificato in questa fase di ripresa"

ricordo quanto scritto un mesetto fa: un "mago" dell'OIL, che aveva previsto il crollo, su r24 diceva di massimi durante il periodo estivo e poi la direzione (se nulla cambia in termini di produzione) è 20€ per gennaio 2017.....
 
WALL STREET: segnali di forza. Apparente.

La borsa USA tiene bene le quotazioni e sembra non mollare un colpo ma difficilmente avrà la forza di rompere i massimi precedenti.
Si continua a prevedere una lunga e logorante lateralizzazione che non porterà a grandi risultati per quest’anno. Analisi del COT Report del CFTC. [Guest post]


stare a questi livelli sarebbe molto utile ai fini MIB, perché una volta finiti gli adc della banche (da vedere UCG quando lo farà) si potrebbe risalire, soprattutto se atlante aumenta la dotazione e dimostra con la leva di poter ridurre il problema npl.

ma su WS 1 è il grosso pericolo: sappiamo bene WS per chi tifa a novembre perché i mostri bancari esistono grazie a bill Clinton (http://nicolaoliva.pressbooks.com/front-matter/introduction/) e quindi loro tifano per continuare la tradizione labbystica.

peccato che nel partito democratico la Clinton donne e giovani non la vogliano vedere nemmeno in fotografia e il caso mailgate deve ancora esplodere del tutto.

insomma, il pericolo è che una volta percepito che la clinton difficilmente possa vincere, ci sarà terrorismo sulle borse per spaventare tutti e raccontare quanto nefasta sarebbe l'elezione del cattivone trump.
 
sulla brexit: stavo con 5 colleghi UK settimana scorsa, loro pensano vinca in no alla brexit senza troppi problemi, anche se il voto delle nuove generazioni sarà in massa per il si.

Titolo: BORSA: commento di preapertura
Ora: 01/06/2016 08:25
Testo:
MILANO (MF-DJ)--Partenza vista poco mossa per le principali piazze
europee.

"Avvio cauto, focus sempre sull'appuntamento con la Bce di domani",
sintetizza un esperto.

Dalla Cina sono stati pubblicati gli indici Pmi di maggio, con il dato
manifatturiero stabile a 50,1 punti e quello non manifatturiero sceso dai
53,5 punti di aprile a 53,1 punti.

Ieri nella seconda parte della seduta l'azionario ha risentito della
pubblicazione di sondaggi sul prossimo referendum in Gran Bretagna piu'
orientati verso la Brexit.

"Sicuramente la questione Brexit continua a rappresentare un importante
fattore di incertezza, anche se, a quanto pare, la maggior parte delle
rilevazioni e' comunque per una permanenza del Regno Unito nell'Ue",
spiega un gestore.

A piazza Affari ancora da seguire i bancari, sempre per via del tema
Veneto Banca.

L'istituto ha definito le condizioni dell'aumento di capitale da 1 mld
euro. La forchetta di prezzo, come atteso, e' stata collocata tra un
minimo a 0,1 euro e un massimo a 0,5 euro per azione. Confermato anche
l'intervento del fondo Atlante, che ha sottoscritto un accordo di
sub-underwriting con Banca Imi, capofila del consorzio, condizionato
all'acquisto di almeno il 50,1% del capitale.

Focus poi su Poste I., dopo che il Consiglio dei Ministri ieri ha dato
il via libera alla cessione del 29,7% del gruppo. Un altro 35% verra'
conferito alla Cdp.
pl
paola.longo@mfdowjones.it
(fine)

MF-DJ NEWS
0108:25 giu 2016
 
...si aprono le danze..ci sarebbe ancora il gap da chiudere ... con i bancari allo sbando ... altro che gap :censored: ... poi...
.
 

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Buondì Stalloni

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primo step è questo, fin quando non terminato le banche (tutte) saranno influenzate:
Titolo: MARKET TALK: B.Popolare, aumento sara' condizionato da volatilita' mercati (Icbpi)
Ora: 01/06/2016 09:56
Testo:
MILANO (MF-DJ)--B.Popolare perde il 3,55% a 4,29 euro. MF scrive che tra
oggi e domani potrebbe arrivare l'ok della Consob all'aumento di capitale
che potrebbe partire il 6 giugno. Secondo altre fonti di stampa
"l'operazione potrebbe prevedere uno sconto sul 'terp' nell'ordine del
30-32%", sottolinea Icbpi, che su B.Popolare conferma il rating neutral e
il prezzo obiettivo a 8,3 euro. Gli analisti dichiarano che "la dimensione
dello sconto, che riflette anche le aspettative circa l'appetibilita'
dell'operazione e il contesto di mercato, e' allineata alla
ricapitalizzazione del Banco del 2014". Per gli esperti l'offerta "sara'
inevitabilmente condizionata dalle attese sul referendum sulla 'Brexit' e
dalla connessa volatilita'dei mercati".
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
(fine)

MF-DJ NEWS
0109:56 giu 2016
 
quel nefasto decreto salva-boschi che ha dato il via al crollo...

e a quanto pare non c'è fine al peggio...
la boschi anziché pensare a quelli di casapaund si facesse un esame di coscienza e realizzasse la ****** che ha in famiglia....Bannato

Titolo: Banche: nuova tegola da 1,5 mld per Fondo risoluzione (Mess)
Ora: 01/06/2016 10:03
Testo:
ROMA (MF-DJ)--C'e' una nuova tegola in arrivo sulle banche italiane: un
conto da pagare di altri 1,5 miliardi di euro al Fondo di risoluzione, in
relazione alle quattro banche salvate i cui proventi di vendita dovrebbero
essere inferiori alle attese.

E' quanto si legge sul Messaggero, che sottolinea che di questo esborso
si sarebbe parlato anche ieri a lato della relazione annuale di
Bankitalia. Anche durante il comitato esecutivo dell'Abi di lunedi', il
direttore generale, Giovanni Sabatini, avrebbe presentato un'informativa
con le proiezioni di business plan delle quattro banche che rivelano una
perdita di periodo di 519 mln nel 2016 e di 188 mln nel 2017. Sabatini
avrebbe anticipato che in unadelle prossime riunioni del gotha dei
banchieri si entrera' nel merito della possibilita' di dover di nuovo
mettere mano al portafoglio.

L'incasso stimato dalla vendita delle good bank dovrebbe essere piu'
basso rispetto al miliardo e 650 mln concessi da Intesa Sanpaolo,
Unicredit, Ubi, Banco Popolare e B.Mps e per questo si sta gia' correndo
ai ripari. Alle banche italiane potrebbe quindi essere chiesto di
anticipare altre due rate al Fondo di risoluzione per un controvalore di
1,53 mld.
liv

(fine)

MF-DJ NEWS
0110:02 giu 2016
 
chi capisce torna sempre all'unica soluzione possibile: toika e salvataggio

come avvenuto in spagna

zingales: 'bisogna dichiarare l’emergenza sistemica per il sistema bancario e chiamare la troika' - Politica

ITALIA SBANCATA - ZINGALES DURISSIMO: “SENZA IL FONDO ATLANTE POTEVA VENIRE GIU' ANCHE UNICREDIT - E' INCREDIBILE CHE NON SIA STATA ANCORA DECISA UN'AZIONE DI RESPONSABILITA' CONTRO L'EX PRESIDENTE DI POP VICENZA, ZONIN - BISOGNA DICHIARARE L’EMERGENZA SISTEMICA E CHIAMARE LA TROIKA”
 
e a quanto pare non c'è fine al peggio...
la boschi anziché pensare a quelli di casapaund si facesse un esame di coscienza e realizzasse la ****** che ha in famiglia....Bannato

Titolo: Banche: nuova tegola da 1,5 mld per Fondo risoluzione (Mess)
Ora: 01/06/2016 10:03
Testo:
ROMA (MF-DJ)--C'e' una nuova tegola in arrivo sulle banche italiane: un
conto da pagare di altri 1,5 miliardi di euro al Fondo di risoluzione, in
relazione alle quattro banche salvate i cui proventi di vendita dovrebbero
essere inferiori alle attese.

E' quanto si legge sul Messaggero, che sottolinea che di questo esborso
si sarebbe parlato anche ieri a lato della relazione annuale di
Bankitalia. Anche durante il comitato esecutivo dell'Abi di lunedi', il
direttore generale, Giovanni Sabatini, avrebbe presentato un'informativa
con le proiezioni di business plan delle quattro banche che rivelano una
perdita di periodo di 519 mln nel 2016 e di 188 mln nel 2017. Sabatini
avrebbe anticipato che in unadelle prossime riunioni del gotha dei
banchieri si entrera' nel merito della possibilita' di dover di nuovo
mettere mano al portafoglio.

L'incasso stimato dalla vendita delle good bank dovrebbe essere piu'
basso rispetto al miliardo e 650 mln concessi da Intesa Sanpaolo,
Unicredit, Ubi, Banco Popolare e B.Mps e per questo si sta gia' correndo
ai ripari. Alle banche italiane potrebbe quindi essere chiesto di
anticipare altre due rate al Fondo di risoluzione per un controvalore di
1,53 mld.
liv

(fine)

MF-DJ NEWS
0110:02 giu 2016

siamo allo sbando totale......elefante perde 2.77 nuovi minimi........:wall::wall::wall::wall:

siamo nuovamente sotto tiro......:'(:'(:'(
 
siamo allo sbando totale......elefante perde 2.77 nuovi minimi........:wall::wall::wall::wall:

siamo nuovamente sotto tiro......:'(:'(:'(
+ che sotto tiro tutta la vicenda salva-boschi è stata un suicidio, con la ciliegina odierna.
quello è.

vediamo di ricordarcelo ad ottobre.
 
.... siamo a 4 KO!,..riuscirà l'Elefante a respingere l'attacco ??? :mmmm:
 

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... attacco rintuzzato ???... la giornata è ancora lunga :mmmm:
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Petrolio (Wti) sotto 49 dollari (-1,2%) in attesa riunione Opec

Giornata di vendite per l'oro nero con il future sul Wti che segna un ribasso superiore al punto percentuale rispetto alla vigilia scambiando in questi minuti in area 48,65 dollari al barile. Cresce la tensione tra gli operatori in vista dell'oramai imminente riunione dell'Opec che si terrà a Vienna e che, stando ad una parte degli analisti internazionali, potrebbe vedere l'organizzazione che riunisce i produttori di petrolio prendere decisioni sul livello di produzione di greggio su scala globale.

Si prevede un avvio di seduta in calo per Wall Street, con i futures sugli indici statunitensi che si muovono in territorio negativo.
Sui mercati si respira un clima di attesa prima degli appuntamenti cruciali dei prossimi giorni (meeting Opec, riunione Bce e dati sul mercato del lavoro Usa). A poco più di un'ora e mezza dall'opening bell il contratto sul Dow Jones scivola dello 0,37%, seguito a ruota da quello sull'S&P500 in calo dello 0,33%, mentre il future sul Nasdaq segna un -0,29%.
 
... riporto da treddo precedente
... possibili sviluppi paninari
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parliamoci chiaro: atlante è stato messo in piedi per salvare il ****** a ucg e isp che erano garanti dei 2 adc.

la soluzione di zingales è l'unica, e lo scrivo da anni, ma il bullo non cederà mai, quindi o tirano dentro poste in atlante o gli npl stanno li dove sono.

poi aggiungiamoci la news sulle 4 good bank di oggi e bingo!

io attendo di reinvestire il cash portato a casa nell'ultima settimana con indice a 17.200, ma poi anche li vale il solito discorso che s&p 2.100 fino a ieri e qui sempre maggiore spread....
 
... Futtures
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