...qui curiamo sia shortaroli che longhisti....parliamone senza pregiudizi

AGENDA -Appuntamenti di martedì 31 maggio 30/05/2016 20:04 - RSF

APPUNTAMENTI
ITALIA
ROMA
Bankitalia, assemblea annuale (10,30).

Consiglio dei ministri (17,00); attesi decreto su cessione 29,7% Poste, misure su 'finanza per la crescita' e decreti correttivi Jobs act.

Agcom, consigliodiscute regole per applicare roaming europeo in Italia.


MILANO
Renzi a convegno Boston consulting group (9,00).

Coldiretti, giornata nazionale del latte italiano con Renzi, Moncalvo, Martina, Galletti, Maroni (8,30).

Comunali,Renzi partecipa a iniziativa con Sala e Pisapia (11,45).

Continua "World Congress on Railway Research 2016"; termina il 2 giugno. Conferenza stampa con presidente e Ceo Alstom Italia Bertina, AD Hitachi Rail Manfellotto ed esponenti ferrovieeuropee (10,30).

Federacciai, assemblea annuale con Gozzi, Tajani, Boccia (15,00).


EUROPA
Parigi, Forum Ocse 2016; termina l'1 giugno. Tra i pratecipanti ministro Economia Portogallo Caldeira Cabral, ministro Finanze PortogalloCenteno, presidente Cile Bachelet.


DATI MACROECONOMICI
ITALIA
Istat, stima occupati e disoccupati aprile (10,00).

Istat, stima prezzi al consumo maggio (11,00).

Istat, Pil finale 1° trimestre (12,00).


EUROPA Francia, stima prezzi al consumo maggio e prezzi alla produzione aprile (8,45).

Germania, vendite al dettaglio aprile e tasso disoccupazione maggio (9,55).

Grecia, vendite al dettaglio marzo (11,00).

Irlanda, tasso di disoccupazionemaggio (12,00).

Portogallo, Pil finale 1° trimestre.

Spagna, partite correnti marzo (9,00).

Zona euro, Bce pubblica crescita M3, prestiti a privati e imprese aprile (10,00); stima inflazione maggio e tasso di disoccupazione aprile(11,00).


USA
Consumi reali e redditi personali, indice Pce aprile (14,30).

CaseShiller marzo (15,00).

Pmi Chicago maggio (15,45).

Fiducia consumatori maggio (16,00).


ASIA
Giappone, spesa famiglie, tasso didisoccupazione e stima produzione industriale aprile (1,30); ordini costruzioni e avvio cantieri residenziali aprile (7,00).


SOCIETÀ
ITALIA
Anima, assemblea ordinaria e straordinaria (15,00).

Assemblea ordinaria: Chl (10,00),Intek (11,00).

Innovatec, Cda bilancio.


EUROPA
Risultati trim1 Volkswagen.


USA
Risultati trim4 Medtronic.
 
UniCredit, longa manus di Renzi. Le tre opzioni degli azionisti
montezemolo


di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni


Dal Governo hanno messo subito le mani avanti. Per bocca del viceministro dell'Economia Enrico Morando, Palazzo Chigi ha tenuto a far sapere che non metterà assolutamente becco nella difficile partita per trovare il successore di Federico Ghizzoni a capo della più internazionale delle banche italiane.

Solo formalmente e alla luce del sole, però. Dietro le quinte, invece, stando a quanto si vocifera sia nella City milanese che nel Palazzo, pare che la longa manus di Matteo Renzi si stia muovendo carsicamente attraverso l'interessamento alla vicenda dell'amico fraterno Marco Carrai, businessman legato a livello personale ad uno dei principali candidati alla poltrona di amministratore delegato della banca di Piazza Gae Aulenti. E cioè Marco Morelli, ex chief financial officer di Montepaschi ed ex responsabile della Banca dei Territori di Intesa-Sanpaolo, ora in forza a Bank of America-Merril Lynch. Un banchiere da far trionfare nella contesa fra i diversi candidati e che, si spiega in ambienti finanziari, consentirebbe al premier di occupare una buona fetta di quel vuoto di potere che si è venuto a creare (ovviamente Intesa-Sanpaolo a parte, con il ruolo forte di Carlo Messina) nel sistema bancario tricolore dopo la riforma delle Popolari, istituti ancora in cerca di partner con cui convolare a nozze.

Secondo i rumors, a Palazzo Chigi sono ben consapevoli che mentre in Banca Intesa gli equilibri sono molto più delineati, in UniCredit invece c'è maggiore confusione: non ci sono, cioè, dei centri di potere forti, ma sono frazionati, scenario che rende molto difficile mettere d'accordo i quattro gruppi di azionisti (fondazioni, soci privati stabili, fondo Aabar e gli istituzionali). In questo quadro debole, si spiega, l'occasione è troppo ghiotta per Renzi per non riuscire a orientare il bilancino di modo che ai piani alti della torre UniCredit in piazza Gae Aulenti possa sedere nei prossimi mesi un banchiere amico.

Renzi sa che però per nella partita per trovare il successore di Ghizzoni i soci si confronteranno su tre possibilità per uscire dall'impasse e dare anche una risposta alla Bce di Mario Draghi che pare stia mostrando segni di impazienza per un ricambio non preparato nei minimi dettagli. La prima è quella istituzionale di Morelli, figura che pur non avendo un profilo forte, considerato lo scenario attuale e le condizioni del momento, potrebbe mettere d'accordo tutti gli azionisti, speranzosi di trovare in Morelli un nuovo capoazienda non sordo ai loro desiderata.

La seconda soluzione, che è quella, si fa notare, che potrebbe alla fine avere più chance per l'interessamento e la convergenza di più poteri forti, è il passaggio di Alberto Nagel, attuale amministratore delegato di Mediobanca, da Piazzetta Cuccia a UniCredit. Opzione che, si vocifera, incontrerebbe ora (è la novità di questa fase), la volontà di alcuni soci della merchant bank che stanno lavorando affinchè questa opzione si verifichi dato che l'ex giovane banchiere di Mediobanca avrebbe esaurito la sua spinta propulsiva alla guida dell'istituto (le indiscrezioni derubricano poi a fantafinanza il capitolo fusione UniCredit-Mediobanca).

La terza opzione è quella dell'arrivo in piazza Gae Aulenti di un "banchiere collaudato". In Italia, si fa ancora notare, a parte Carlo Messina, ce ne sono soltanto due: uno è Victor Massiah, autentico fuoriclasse dal punto di vista professionale e tecnico ma che in passato ha avuto qualche intoppo con la magistratura per alcune vicende nella sua Ubi. Dopo Messina, pare che Massiah, si dice ancora, sia quello che ha una marcia in più, oltretutto con un ventaglio di relazioni internazionali importanti.

L'altro talento è Giampiero Maioli, amministratore delegato di Cariparma-Credit Agricole, banchiere dal carattere spigoloso, ma valido e che saprebbe rimettere in sesto UniCredit. Il problema di Maioli, si vocifera, è che non ha alcuna spinta a livello politico, anche se gode di buoni rapporti con gli altri banchieri italiani.

L'assegnazione dell'incarico il primo giugno a una società di head hunting (a quanto sembra Korn Ferry sarebbe in pole position) è lo step che permetterebbe di dare il via ad un processo istituzionale che si preannuncia un po' più lungo di quanto inizialmente preventivato, in modo da dare la possibilità al vicepresidente Luca Cordero di Montezemolo, l'unico in grado di farlo con accurati passaggi, di ricomporre il frazionato quadro di potere.

Come finirà? Un Palenzona azzoppato dalle vicende giudiziarie più incline ad accontentare Palazzo Chigi, si fa notare, potrebbe consentire al frammentato quadro di soci di chiudere il cerchio, convergendo su Morelli che, a differenza di Massiah, Maioli e Nagel, non è un uomo forte e che quindi, al di là dei rapporti con Renzi e Carrai, sarebbe più manovrabile e più compatibile con una situazione in cui gli azionisti (e la vicenda della scelta di Ghizzoni dopo Profumo è tutta lì a dimostrarlo) non vogliono arretrare di un millimetro. Sempre che altre logiche non ci si mettano di mezzo per approfittare della casella vuota in UniCredit e far fuori il Ceo di Mediobanca.
 
Ma se i grandi e piccoli soci si son lamentati che è crollato il valore dell'azione, volete proprio che diano ok ad una aumento ora, che sarebbe controproducente per tutti?
L'aumenta possono farlo anche piu' avanti, il Cet 1 è dentro i limiti previsti, e da qui al 2018 tra cessioni e utili maggiori con economia che sta lentamente migliorando, se è vero quello che ci dicono, l'aumento si puo' tranquillamente rinviare...
 
Ma se i grandi e piccoli soci si son lamentati che è crollato il valore dell'azione, volete proprio che diano ok ad una aumento ora, che sarebbe controproducente per tutti?
L'aumenta possono farlo anche piu' avanti, il Cet 1 è dentro i limiti previsti, e da qui al 2018 tra cessioni e utili maggiori con economia che sta lentamente migliorando, se è vero quello che ci dicono, l'aumento si puo' tranquillamente rinviare...

i grandi soci? mica li vorrai confondere con gli incastrati di qui? i "grandi soci" sono entrati all'ultimo aumento di capitale da 7.5 miliardi, un altro adc e si sono presi tutta la banca a sconto
 
:eek:
ma quanti 3d ci sono su questo ce.sso di titolo ?? :D:D
 
Un treddo terapico su Ucg.....sarà di grande aiuto nell'attesa delle svolte epocali:D
 
ERCATI ASIATICI - LA MANIPOLAZIONE DEL MERCATO CINESE 31/05/2016 08:36 - ALN

L' indice di Shanghai guadagna inaspettatamente quasi tre punti percentuali, ma l' improvvisa salita non nasconde la caduta dei futures ad inizio contrattazioni ed il salvataggio, per l' ennesima occasione, dell' autorita' centrale cinese. Clima positivo anche nelle altre Piazze continentali.

Un ordine di vendita cospicuo in un mercato molto sottile e poco liquido ha provocato il crollo di oltre il 10% dei futures cinesi. Il recupero immediato e la chiusura estremamente positiva alla quale si avvia l' indice lasciano presagire la solita mano dell' intervento governativo.



Il mercato e' da giorni mantenuto al di sopra della soglia psicologica dei 2.800 punti e non sconta la debolezza dello yuan, scivolato ai minimi degli ultimi cinque anni e mezzo nei confronti del biglietto verde. Il clima incerto che aleggia sull' economia cinese sta tenendo lontano gli investitori dai mercati, sia azionari che obbligazionari riducendo i volumi delle contrattazioni. Secondo una anticipazione di Reuters, l' indice PMI manifatturiero della prima economia asiatica, che sara' pubblicato domani, dovrebbe confermare unlivello di stagnazione a maggio intorno ai 50 punti, ribaltando una leggera espansione nei due mesi precedenti. Tale dato sarebbe un ulteriore doccia fredda per le aspettative di coloro i quali credono in un pronto rimbalzo della crescita della prima economia asiatica. Continua l' ascesa del Nikkey. L' indice della Borsa di Tokyo sale stamane a 17.200 punti, in rialzo dello 0,9%, in seguito all' ulteriore scivolamento dello yen che oltrepassa anche quota 111 verso il dollaro. I volumi scambiati rimangono, tuttavia, molto sottili, ai minimi degli ultimi cinque mesi. L' intonazione positiva dei due principali mercati azionari continentali trascina al rialzo anche Hong Kong (+1,3%), mentre Sidney e Bombay perdono entrambe lo 0,3%, consolidando i sensibili guadagni realizzati nel mese.
 
MANDATE: Lower Saxony names leads for 10yr EUR benchmark
31/05/2016 08:43 RSF
LONDON, May 31 (IFR)Â - The Federal State of Lower Saxony (AAA by Fitch) has mandated Barclays, Deutsche, DZ, NordLB and UniCredit for a 10yr EUR benchmark LSA.

The deal will be launched in the near future, subject to market conditions. FCA/ICMA stabilisation.

julian.baker@tr.com
 
Ma se i grandi e piccoli soci si son lamentati che è crollato il valore dell'azione, volete proprio che diano ok ad una aumento ora, che sarebbe controproducente per tutti?
L'aumenta possono farlo anche piu' avanti, il Cet 1 è dentro i limiti previsti, e da qui al 2018 tra cessioni e utili maggiori con economia che sta lentamente migliorando, se è vero quello che ci dicono, l'aumento si puo' tranquillamente rinviare...

ma secondo te i grandi soci di UCG si preoccupano dei piccoli azionisti e soprattutto leggono quanto si scrive sul FOL per prendere le loro decisioni?:rolleyes:
 
.....faccio finta di non aver letto per non nominarlo.....qua gli utenti si curano........:D
 
VENETO BANCA: ennesima fregatura. AUC fantoccio e Fondo Atlante pigliatuttodream-theater - Int
bg a tutti asia ottima speriamo giri utto e sia una settimana con le corna
 
UniCredit won’t leave YapiKredi Bank Azerbaijan

Zoom AA+A-


Baku - APA-Economics. UniCredit will not sell its shares in Turkey’s YapiKredi, said the Head of Central & Eastern Europe Division at UniCredit Carlo Vivaldi.

According to him, Turkish market is too important for them: “We are in Turkey since 2003. Turkey plays a role of main market for us. We have been working with Koç Holding for 13 years and this is important for us”.

Vivaldi noted that all representations operating in the Central and Eastern Europe are important for UniCredit.

Koç Holding and Uni Credito İtaliano SPA signed a protocol of intention on 50%-50% cooperation on Koç Financial Services in 2001. As a result of this, shares of Koç Holding in financial sector (Koçbank, Koç Lease, Koç Factoring, Koç Invest, Koçbank Netherlands N.V., Koçbank Azerbaijan and Koç Assets Managemenmt) have been distributed between on Koç Financial Services and Uni Credito İtaliano SPA.

Turkey-based Yapi Kredi Bank was also a part of Koç Financial Services.

Koçbank Azerbaijan has been renamed to Yapi Kredi Bank Azerbaijan CJSC since 2007.
 
UniCredit non lascerà YapiKredi Bank Azerbaigian

Zoom AA + A-
*

Baku - APA-Economia. UniCredit non vendere le sue azioni a YapiKredi della Turchia, ha detto il capo del Central & Eastern Division Europe di UniCredit Carlo Vivaldi.

Secondo lui, il mercato turco è troppo importante per loro: "Siamo in Turchia dal 2003. La Turchia svolge un ruolo di mercato principale per noi. Abbiamo lavorato con Koç Holding per 13 anni e questo è importante per noi ".
*
Vivaldi ha osservato che tutte le rappresentazioni che operano nell'Europa centrale e orientale sono importanti per UniCredit.
*
Koç Holding e Uni Credito Italiano SpA hanno firmato un protocollo d'intenti sulla cooperazione 50% -50% in Koç Financial Services nel 2001. Come risultato di questo, le azioni di Koç Holding nel settore finanziario (Kocbank, Koç locazione, Koç Factoring, Koç Invest , Koçbank Netherlands NV, Koçbank Azerbaigian e Koç Asset Managemenmt) sono stati distribuiti tra il Koç Financial Services e Uni Credito Italiano Spa.
*
Turchia a base di Yapi Kredi Bank era anche una parte di Koç Financial Services.
*
Koçbank Azerbaijan è stato rinominato in Yapi Kredi Bank Azerbaigian CJSC dal 2007.
per ignoranti traduco
 
che palle....

MARKET TALK: Unicredit, aumento entro anno unica soluzione realistica (Equita)

MILANO (MF-DJ)--Focus di Equita Sim su Unicredit (-0,33% a 2,986 euro). Secondo gli analisti "la soluzione piu'' realistica per aumentare il CET1 e'' un aumento di capitale da 5 mld euro. Le alternative di stampa rappresentano opzioni piu'' dannose (cessioni) o non risolutive (fusione con Mediobanca). Un aumento da 5 mld", calcolano gli esperti, "porterebbe il CET1 dal 10,8% a oltre il 12%, riducendo il ROTE 2017 dal 7% al 6% (core Ue dal 5,4% al 4,7%) con P/TE da 0,43 volte a 0,46 volte (core Ue da 0,23 a 0,40 volte) e P/E da 6,2 a 7,8 volte (core Ue da 4,3 a 8,6 volte). Nonostante i multipli ''distressed'' secondo noi overhang e diluzione non sono (mai) incorporati". Le cessioni (20% di FinecoBank, Pekao e Yapi), proseguono gli esperti, "libererebbero 7,6 mld (192 punti base) con impatto di -20% sull`utile. La diluzione sarebbe superiore rispetto all`aumento, il ROTE 2017 scenderebbe di 120 pb (rispetto ai -70 pb con l''aumento). Dal punto di vista strategico le vendite sarebbero piu'' dannose, compromettendo la potenza di generare utili nel medio periodo". Quanto infine all''ipotesi di una fusione con Mediobanca, per Equita "l`operazione non sarebbe risolutiva perche'' il CET1 aumenterebbe di 30 pb (11,3%). Le criticita'' (no taglio costi, difficile integrazione di culture, impatto sul franchise Mediobanca, diluzione del brand) compenserebbero i benefici (Nagel Ceo con mandato forte per decisioni non convenzionali su asset, reputazione presso gli investitori, rafforzamento di CIB di Unicredit). Lo scenario di un aumento e'' la soluzione piu'' probabile, quindi il titolo resta ininvestibile fino al completamento dell`operazione (secondo semestre). Azzeriamo il dividendo 2016 (rispetto ai precedenti 20 centesimi), riducendo il 2017-18 a 15 centesimi (da 25)".
pl
paola.longo@mfdowjones.it

09:40-31/05
 
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