Giusto per attivare il nuovo argomento, ripartirei da un articolo di MF del 15/10/2015, prima della "pugnalata russa".... (che poi tanto pugnalata, ai fini della sostanza di base, non è).
Saras investirà 645 milioni in tre anni, dividendi assicurati
di Francesca Gerosa
Saras stima di raggiungere nel 2019 un ebitda a 730 milioni di euro, grazie all'integrazione della supply chain e alle iniziative di miglioramento dell'efficienza. Quest'anno l'ebitda è visto fra 740 e 760 milioni, ben oltre le stime attuali del consenso a 675 milioni, a 690 milioni nel 2016, a 670 nel 2017 e a 645 milioni nel 2018. L'ebitda inerziale, senza includere i miglioramenti previsti dalla società di raffinazione della famiglia Moratti, è atteso a fine piano a 510 milioni con una media di 570 milioni.
Il management di Saras , che oggi ha riunito nella sede della raffineria di Sarroch, in Sardegna, analisti e investitori per il capital market day 2015, si aspetta anche una generazione di cassa forte in grado di supportare gli investimenti, i requisiti di capitale circolante e i dividendi, in linea con l'attuale politica che prevede la distribuzione di un importo compreso fra il 40% e il 60% dell'utile netto rettificato.
In particolare, la generazione di cassa nell'arco del piano è vista a 1,1 miliardi di euro: 330 milioni nel 2016, 225 milioni nel 2017, 220 milioni nel 2018 e 365 milioni nel 2019. Supporterà gli investimenti previsti pari a 645 milioni di euro (Equita stimava investimenti per 120 milioni annui). La società conta, infatti, di investire il prossimo anno circa 155 milioni, 205 milioni nel 2017, 150 milioni nel 2018 e 135 milioni nel 2019 in continuità di business, sviluppo ed efficienza energetica.
Inoltre la nuova società di trading, recentemente costituita a Ginevra, rappresenta un elemento fondamentale per poter efficacemente mettere in atto la gestione integrata della supply chain. La nuova società agirà come agenzia per la fornitura fisica del gruppo, ma opererà anche in ambito di trading puro con parti terze, generando in tal modo ulteriore ebitda positivo sin dal primo anno di operazioni.
Si tratta di un progetto che "era partito insieme a Rosneft poi ci sono state tutte le problematiche relative alle sanzioni europee nei confronti della Russia che hanno ritardato o consigliato di attendere su certi progetti", ha spiegato Dario Scaffardi, executive vice president e general manager di Saras , durante il capital markets day.
La società russa non fa infatti attualmente parte di Saras Trading. Scaffardi ha aggiunto che il rapporto con i russi di Rosneft "è ottimo, abbiamo rapporti continui ma sono azionisti di Saras al 21%" e se hanno intenzione di incrementare questa quota "bisogna chiederlo a loro", si è limitato a dire Scaffardi, sottolineando che Saras ha anche eccellenti rapporti con l'Iran, al di là delle vicende politiche. Tanto che la prossima settimana incontrerà nuovamente una delegazione del Paese, in vista del ritorno all'export di petrolio a seguito della cancellazione delle sanzioni.
"Se tutto dovesse andare come nelle attese, difficilmente gli iraniani riusciranno a esportare prima di febbraio-marzo-aprile 2016. Al momento sta procedendo tutto per il meglio", ha proseguito Scaffardi, ricordando che l'Iran per Saras "è stato storicamente un fornitore importante", affidabile con grezzi interessanti e se ci sarà un nuovo fornitore sul mercato, "riteniamo che la struttura dei prezzi possa migliorare a nostro vantaggio in modo che ci sia più offerta". Secondo il manager, l'Iran, rispetto alla sua produzione attuale, probabilmente nell'arco di pochi mesi potrà incrementare la produzione di 400-500mila barili al giorno.
Da segnalare, infine, che Corrado Costanzo ha annunciato nel corso del capital market day le dimissioni da cfo. Sarà sostituito da Franco Balsamo, che a metà settembre si è dimesso da cfo d Acea . "A partire da domani mi dimetto da cfo perché compio 62 anni dopo oltre 25 anni di anzianità nella società", ha spiegato Costanzo, aggiungendo: "Franco Balsamo sarà il nuovo cfo al posto mio".
Un piano promosso a pieni voti dal mercato che premia il titolo Saras a Piazza Affari, al momento in volata del 10,88% a 2,09 euro, dopo un massimo intraday a 2,104 euro. A stupire gli analisti sono soprattutto le indicazioni sull'ebitda 2015 e 2016, superiori alle attese.
Equita, che stamani ha confermato il rating hold e il target price a 2,46 euro sul titolo, si aspetta nel terzo trimestre un ebitda oltre 210 milioni di euro e a circa 700 milioni di euro a fine anno con un utile netto quindi di 280 milioni e un dividendo di 12 centesimi di euro (pay-out del 40%).