Fiat...un at differente...dos

xavier sardá

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facciamo un riepilogo della situazione
pivot mensile...13.65€...3º mese consecutivo in ribasso
 

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la candela daily impulsiva direzionale in essere è sempre la short del 29 aprile 2015
 

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Se mantengono questo andamento prima di 12,40 non è il caso di entarre LONG se non per scalpata giornaliera....sempre se si fermano li...
 
Davvero puo' arrivare a 12,40?
 
il trader prima di esporsi a mercato deve individuare la tendenza del titolo
con l'osservazione dei pivot si ha un veloce colpo d'occhio della situazione
abbiamo visto nel post 1 il pivot mensile
ora metto i valori del settimanale...pivot statico e realtime
 

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ed il daily odierno...
 

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capisco il messaggio,
ma da qua a individuare ingressi, uscite, trailing stop e stop loss la strada non è lastrata d'oro :D

il metodo della impulsiva individua comprende anche il rispettivo money management
quello dei pivot serve come scheletro di individuazione trend per poi costruirci una operativita più ad hoc
 
non capisco questa euforia
se domenica si vota e prevale il no anche grillo ci va :(
buy stamane tante az 13.10 venduta tutte a '20:'(:'(:'(:'(:'(
 
non capisco questa euforia
se domenica si vota e prevale il no anche grillo ci va :(
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...buon pomeriggio...

...coraggio band, i fazzoletti ti ci sono entrati...:D...
 
tsipras se accordo ci fosse non servirebbe referendum
non d accordo la merkel perchè qualsiasi accordo sarà solo :mmmm:dopo il risultato del referendum
 
tsipras se accordo ci fosse non servirebbe referendum
non d accordo la merkel perchè qualsiasi accordo sarà solo :mmmm:dopo il risultato del referendum

Eh ci ha ragione la Merkel.
"Hai voluto giocare a spese dei tuoi elettori? E ora giochiamo!"
 
non investo perchè sono convinto che prevale IL NO
SOLAMENTE SCALPING
 
io dico che la angelona ha una forma comoda di alzheimer

«Scheitert Europa?», «L’Europa fallisce?» si chiede l’ex ministro degli Esteri tedesco Joschka Fischer nel suo libro, appena pubblicato, in Germania che è un durissimo atto di accusa contro le «politiche di euroegoismo» attuate dalla Cancelliera Angela Merkel e dal suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, la politica dell’«ognuno per sé», come la definisce l’ex leader dei verdi, politico-maratoneta, voce critica dell’attuale dirigenza tedesca.

Fischer scrive che è «sorprendente» che la Germania abbia dimenticato la storica Conferenza di Londra del 1953, quando l’Europa le cancellò buona parte dei debiti di guerra. «Senza quel regalo - scrive l’ex ministro tedesco nel suo libro - non avremmo riconquistato la credibilità e l’accesso ai mercati. La Germania non si sarebbe ripresa e non avremmo avuto il miracolo economico.

La cura di austerità imposta dalla coppia Merkel-Schaeuble, secondo l’ex ministro tedesco, è stata «devastante» perché ha imposto ai Paesi del Sud Europa «una deflazione dei salari e dei prezzi» impossibile da superare con il peso del rigore; «alla trappola della spirale dei debiti», che condanna questi Paesi a non uscire dalla crisi con il pretesto del risanamento dei conti. Fischer, in definitiva, accusa la Germania della signora Merkel e della sua grande coalizione di «euroegoismo» e di avere la memoria troppo corta. «Se la Bce non avesse seguito le decisioni di Draghi ma le obiezioni dei tedeschi a quest’ora l’euro non esisterebbe più. Il più grande pericolo per l’Europa - conclude il politico tedesco -attualmente è la Germania».
Ma cosa si decise alla Conferenza di Londra del 1953? La prima della classe Germania è andata in default due volte durante la seconda guerra mondiale da parte delle truppe tedeschi alle sue infrastrutture stradali, portuali e ai suoi impianti produttivi.


L'ammontare del debito di guerra tedesco dopo il 1945 aveva raggiunto i 23 miliardi di dollari (di allora). Una cifra colossale che era pari al 100% del Pil tedesco. La Germania non avrebbe mai potuto pagare i debiti accumulati in due guerre. Guerre da essa stessa provocate. I sovietici pretesero e ottennero il pagamento dei danni di guerra fino all’ultimo centesimo. Mentre gli altri Paesi, europei e non, decisero di rinunciare a più di metà della somma dovuta da Berlino.
Il 24 agosto 1953 ventuno Paesi (Belgio, Canada, Ceylon, Danimarca, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Pakistan, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Repubblica francese, Spagna, Stati Uniti d'America, Svezia, Svizzera, Unione Sudafricana e Jugoslavia), con un trattato firmato a Londra, le consentirono di dimezzare il debito del 50%, da 23 a 11,5 miliardi di dollari, dilazionato in 30 anni. In questo modo, la Germania poté evitare il default, che c’era di fatto.
L’altro 50% avrebbe dovuto essere rimborsato dopo l'eventuale riunificazione delle due Germanie. Ma nel 1990 l’allora cancelliere Helmut Kohl si oppose alla rinegoziazione dell’accordo che avrebbe procurato un terzo default alla Germania. Anche questa volta Italia e Grecia acconsentirono di non esigere il dovuto. Nell’ottobre 2010 la Germania ha finito di rimborsare i debiti imposti dal trattato del 1953 con il pagamento dell'ultimo debito per un importo di 69,9 milioni di euro. Senza l’accordo di Londra, la Germania avrebbe dovuto rimborsare debiti per altri 50 anni.
Il resto della storia è noto. E’ scritto nei sacrifici imposti dalla rigida posizione tedesca ai Paesi del Sud Europa che da anni combattono con una crisi che sembra senza fine. Fischer non ha dubbi. E punta il dito contro la sua connazionale Merkel: «Né Schmidt e né Kohl avrebbero reagito in modo così indeciso, voltandosi dall’altra parte come ha fatto la cancelliera. Avrebbero anzi approfittato della impasse causata dalla crisi per fare un altro passo avanti verso l’integrazione europea. La Merkel così distrugge l’Europa».
 
la borsa vive di certezza visto che sidovranno esprime domenica
rialzo di oggi destinato a rientrare:o
 
io dico che la angelona ha una forma comoda di alzheimer

allora vi racconto una cosa che sfugge alla stampa italiana,
una cosa che ho notato dopo nove anni di permanenza in germania.

la classe politica tedesca tende a programmare per i successivi 20 anni temi come le pensioni.
negli ultimi 5/10 anni c'era stata una discussione (seguita dalla riforma delle pensioni, quando introdussero la pensione integrativa privata) secondo la quale lo Stato non avrebbe potuto pagare le pensioni dopo qualche anno, data la natalità zero.
insomma ci sarebbe stato il rischio in futuro di non poter pagare le pensioni ai vecchi tedeschi.

guardacaso dalla grecia (e dagli altri paesi del sud europa, ma soprattutto dalla grecia) negli ultimi 4 anni c'è stato un incremento dell'emigrazione a doppia cifra percentuale, ed indovinate verso quale Paese in maggioranza ?

facendo questi due ragionamenti, la conclusione non mi sembra una pura coincidenza...

un'altra cosa che ho capito è che la cancelliera soffre di una forma di bipolarismo: era evidente durante la sua ultima campagna elettorale l'anno scorso come prima venisse la deutschland, solo poi, ma molto poi, molto in fondo, la Europa: a me sembra una costretta dal ruolo a dire queste cose proEuropa, in realtà secondo me e secondo il mio particolare feeling l'Europa è per lei una grandissima rottura di @@
 
la borsa vive di certezza visto che sidovranno esprime domenica
rialzo di oggi destinato a rientrare:o

Avrai anche ragione ma non capisco il perché di tutta questa negatività solo su fca. Cosa gli è preso? Mi sembra di rivivere il periodo di qualche anno fa con le debite proporzioni (allora eravamo inspiegabilmente ancorati ai 4 euro). Nuovi modelli, dati ottimi con record su record quando gli altri soffrono. Ma cosa vogliono di più? La crisi greca colpisce solo le fca? Boh.:wall:
 
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