Ciccio_Riccio
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Trade&co. -Tutto per il gain- Vol. 241
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Ciccio_Riccio
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Buongiorno e buon trading a tutti
UNICREDIT - Stamattina Berenberg ha deciso di promuovere il titolo a Buy da Sell, raddoppiando il target price a 8 euro da 4 euro precedente.
Cosa sara' mai successo stanotte ???
UNICREDIT - Stamattina Berenberg ha deciso di promuovere il titolo a Buy da Sell, raddoppiando il target price a 8 euro da 4 euro precedente.
Cosa sara' mai successo stanotte ???
Ciccio_Riccio
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Ahi... occhio a FNC oggi
Elicotteri, Polonia preferisce Airbus a Finmeccanica e Sikorsky 21/04/2015 18:06 - RSF
VARSAVIA, 21 aprile (Reuters) - Il ministero della Difesa ha annunciato oggi di avere scelto l'Ec725 Caracal prodotto dalla francese Airbus (AIR.EQ) per la nuova commessa fino a 50 elicotteri battendo la concorrenza di AgustaWestland di Finmeccanica (FNC.MI) e dell'americana Sikorsky (UTX.N).
Lo ha reso noto lo stesso ministero.
Elicotteri, Polonia preferisce Airbus a Finmeccanica e Sikorsky 21/04/2015 18:06 - RSF
VARSAVIA, 21 aprile (Reuters) - Il ministero della Difesa ha annunciato oggi di avere scelto l'Ec725 Caracal prodotto dalla francese Airbus (AIR.EQ) per la nuova commessa fino a 50 elicotteri battendo la concorrenza di AgustaWestland di Finmeccanica (FNC.MI) e dell'americana Sikorsky (UTX.N).
Lo ha reso noto lo stesso ministero.
Ciccio_Riccio
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Occhio a PC... non mi sembra per niente uno scherzetto questa :
L'appunto dei revisori dei conti al bilancio della Pirelli - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
L'appunto dei revisori dei conti al bilancio della Pirelli - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
Ciccio_Riccio
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BPMI , mi sembra una buona notizia
BPM, estinzione anticipata della passività assistita dalla garanzia dello Stato
BPM, estinzione anticipata della passività assistita dalla garanzia dello Stato
Ciccio_Riccio
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Si incrementa la dose.... anche Alenia fuori....
Polonia: 5 mld per missili Usa Patriot, 3 per elicotteri Airbus
Ciccio_Riccio
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Telecom I.: divisione ad hoc per "fibra fino a casa" (Sole)
ROMA (MF-DJ)--Un'iniziativa per dare un'accelerazione al progetto di copertura, con 500 mln di fondi propri, in Ftth (fibra fino a casa) in 40 citta', ma che inevitabilmente appare anche come una risposta a distanza a chi nelle ultime settimane si e' dimostrato scettico sulle reali intenzioni di Telecom Italia. La societa', scrive Il Sole 24 ore, ha creato una divisione ad hoc per portare avanti il progetto "Fast Rollout Ftth/b". A capo di questa divisione e' stato messo un dirigente di lungo corso: Carlo Filangieri. Un avvio con "decorrenza immediata". Bocche cucite, precisa il giornale, su timing e citta' cablate, ma in casa Telecom I. si parla di significativi avanzamenti gia' nel 2015. L'ex monopolista fa dunque un altro passaggio operativo per dare copro a un progetto comunicato il 31 marzo a Infratel e che ha spinto palazzo Chigi e il Mise ad aprire una nuova consultazione sui piani di investimento sulla banda ultralarga da parte degli operatori.
ROMA (MF-DJ)--Un'iniziativa per dare un'accelerazione al progetto di copertura, con 500 mln di fondi propri, in Ftth (fibra fino a casa) in 40 citta', ma che inevitabilmente appare anche come una risposta a distanza a chi nelle ultime settimane si e' dimostrato scettico sulle reali intenzioni di Telecom Italia. La societa', scrive Il Sole 24 ore, ha creato una divisione ad hoc per portare avanti il progetto "Fast Rollout Ftth/b". A capo di questa divisione e' stato messo un dirigente di lungo corso: Carlo Filangieri. Un avvio con "decorrenza immediata". Bocche cucite, precisa il giornale, su timing e citta' cablate, ma in casa Telecom I. si parla di significativi avanzamenti gia' nel 2015. L'ex monopolista fa dunque un altro passaggio operativo per dare copro a un progetto comunicato il 31 marzo a Infratel e che ha spinto palazzo Chigi e il Mise ad aprire una nuova consultazione sui piani di investimento sulla banda ultralarga da parte degli operatori.
barbash
VGeP
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Bio-on: Società e azionista rilevante non a conoscenza di fatti diversi da quelli già oggetto di appositi comunicati
FTA Online News
Su richiesta di Borsa Italiana, in merito all'andamento registrato dal titolo Bio-on nel corso delle ultime sedute, la Società e l'azionista rilevante comunicano di non essere a conoscenza di fatti, diversi da quelli già oggetto di appositi comunicati, che possano essere inerenti a tale andamento.
FTA Online News
Su richiesta di Borsa Italiana, in merito all'andamento registrato dal titolo Bio-on nel corso delle ultime sedute, la Società e l'azionista rilevante comunicano di non essere a conoscenza di fatti, diversi da quelli già oggetto di appositi comunicati, che possano essere inerenti a tale andamento.
barbash
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B.Mps: Procura Milano indaga anche su Deutsche Bank (Sole)
ROMA (MF-DJ)--Era una vicenda rimasta in sospeso nell'inchiesta sul
Monte dei Paschi di Siena. Ora, scrive Il Sole 24 ore, la Procura di
Milano ha preso una decisione: dopo Nomura, anche Deutsche Bank risulta
indagata. E con lei il manager Ivor Dunbar, ex responsabile del global
capital markets, accusato di aggiotaggio e false comunicazioni sociali.
Il derivato incrimato è Santorini, sottoscritto da Mps nel 2002 e poi
ristrutturato nel 2008, colpevole di aver causato perdite per 700 mln nei
conti di B.Mps, e per il quale la banca senese ha già trovato un accordo
con l'istituto tedesco pagando una transazione da 200 mln.
Per quanto gli inquirenti lo ritenessero un contratto ambiguo e
pericoloso, spiega il giornale, a Siena i pm non hanno mai maturato la
decisione su fronte penale, forse in attesa di capire cosa accadeva nel
procedimento contro Nomura. Adesso le riserve sono state sciolte in
procura a Milano: sebbene il derivato tedesco sia stato chiuso, i reati
penali rimarrebbero. E adesso c'è anche un nome, non solo una banca.
vs
(END) Dow Jones Newswires
ROMA (MF-DJ)--Era una vicenda rimasta in sospeso nell'inchiesta sul
Monte dei Paschi di Siena. Ora, scrive Il Sole 24 ore, la Procura di
Milano ha preso una decisione: dopo Nomura, anche Deutsche Bank risulta
indagata. E con lei il manager Ivor Dunbar, ex responsabile del global
capital markets, accusato di aggiotaggio e false comunicazioni sociali.
Il derivato incrimato è Santorini, sottoscritto da Mps nel 2002 e poi
ristrutturato nel 2008, colpevole di aver causato perdite per 700 mln nei
conti di B.Mps, e per il quale la banca senese ha già trovato un accordo
con l'istituto tedesco pagando una transazione da 200 mln.
Per quanto gli inquirenti lo ritenessero un contratto ambiguo e
pericoloso, spiega il giornale, a Siena i pm non hanno mai maturato la
decisione su fronte penale, forse in attesa di capire cosa accadeva nel
procedimento contro Nomura. Adesso le riserve sono state sciolte in
procura a Milano: sebbene il derivato tedesco sia stato chiuso, i reati
penali rimarrebbero. E adesso c'è anche un nome, non solo una banca.
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fabiomario
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Buongiorno e buon trading a tutti
UNICREDIT - Stamattina Berenberg ha deciso di promuovere il titolo a Buy da Sell, raddoppiando il target price a 8 euro da 4 euro precedente.
Cosa sara' mai successo stanotte ???
Buon giorno
Speriamo bene. Ieri ero in vendita a 6,29
E poi oggi tutti si aspettano la BPER sotto 7 . . . .sta a vedere che oggi fa l'opposto
barbash
VGeP
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Banche: bagarre Bcc sulla holding trentina (MF)
MILANO (MF-DJ)--Un'altra frattura si è venuta a creare nel processo di autoriforma delle banche di credito cooperativo, che Federcasse sta portando avanti con rigore nonostante le spinte divergenti che albergano all'interno del movimento. Protagoniste del contrasto sono Iccrea, banca di secondo livello che offre servizi e prodotti alle Bcc, e la trentina Cassa Centrale Banca (partecipata al 25% da Dz Bank), entrambe candidate a giocare il ruolo di capogruppo del sistema a livello nazionale in seguito all'autoriforma.
La mossa di Cassa Centrale, secondo quanto si legge su MF, non incontra il favore di alcune Federazioni, che vedono il Trentino "sconfinare" dalla propria regione. Cassa Centrale Banca è decisa a formare una capogruppo da 1 miliardo di patrimonio con ambizioni di supervisione su 90 Bcc, di cui 40 trentine e le restanti presenti su tutto il territorio nazionale, e con questo obiettivo, si è appreso ieri, starebbe pianificando un aumento di capitale da 450 milioni.
red/cas
(END) Dow Jones Newswires
MILANO (MF-DJ)--Un'altra frattura si è venuta a creare nel processo di autoriforma delle banche di credito cooperativo, che Federcasse sta portando avanti con rigore nonostante le spinte divergenti che albergano all'interno del movimento. Protagoniste del contrasto sono Iccrea, banca di secondo livello che offre servizi e prodotti alle Bcc, e la trentina Cassa Centrale Banca (partecipata al 25% da Dz Bank), entrambe candidate a giocare il ruolo di capogruppo del sistema a livello nazionale in seguito all'autoriforma.
La mossa di Cassa Centrale, secondo quanto si legge su MF, non incontra il favore di alcune Federazioni, che vedono il Trentino "sconfinare" dalla propria regione. Cassa Centrale Banca è decisa a formare una capogruppo da 1 miliardo di patrimonio con ambizioni di supervisione su 90 Bcc, di cui 40 trentine e le restanti presenti su tutto il territorio nazionale, e con questo obiettivo, si è appreso ieri, starebbe pianificando un aumento di capitale da 450 milioni.
red/cas
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Grazie president io sono uscito all out ieri in chiusura di ah
anche se opa in corso è .
su debolezza rientro
ps se i revisori sono quei babbei di e&y ... bhè allora Ciccio ... per mie esperienze lavorative con una multinazionale big , quando ogni anno richiedevano un resoconto del fatturato fatto per l'azienda da loro revisionata....bhè insieme ad altre decine di piccole medie aziende fornitrici non abbiamo mai ,ripeto mai inviato loro nessun resoconto , anzi .....
in risposta abbiamo avuto solo silenzio assoluto (silenzio=assenso)
e&y un branco di dottorelli saputelli ed incapaci pagati per ingarbugliare ulteriormente i conti di grandi aziende multinazionali .
barbash
VGeP
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Popolari: Cariverona punta sul polo veneto (MF)
MILANO (MF-DJ)--Il Banco Popolare , si sussurra nelle stanze del potere di Verona, è a un bivio. Superate egregiamente le prove degli ultimi anni sotto la regia del consigliere delegato Pier Francesco Saviotti, il gruppo è pronto a crescere per dar vita a quello che si prospetta il terzo polo bancario italiano.
I protagonisti della partita giocano ancora a carte ben coperte, scrive MF, ma i rumor parlano di due soluzioni possibili: o un matrimonio con B.P.Milano, che sposterebbe il barincentro del nuovo gruppo verso la Lombardia, o una soluzione tutta veneta che coinvolga le due principali banche non quotate, la Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Questa seconda soluzione, va da sé, piace ai soci veronesi del Banco che vedrebbero così garantita la propria centralità nei futuri assetti di governance.
Tra questi c'è la Fondazione Cariverona che, complici le recenti disposizioni del protocollo Acri, dovrà presto ridefinire la strategia di investimento. L'ente presieduto da Paolo Biasi dovrà infatti scendere sotto al 2% di Unicredit entro tre anni. Nell'ultimo bilancio disponibile il 3,5% di Piazza Gae Aulenti era iscritto al valore di 2,09 miliardi e rappresentava quasi il 62% dell'attivo della fondazione, contro il 33% fissato dal recente protocollo Acri. Anche se il disimpegno non si prospetta imminente, la scelta di non aderire alla lista per il rinnovo del cda di Unicredit va certamente in questa direzione.
In un'ottica di diversificazione, Cariverona potrebbe insomma allontanarsi da Milano per giocare un ruolo da protagonista nel sistema bancario veneto. Si sa che l'obiettivo numero uno è il Banco, dove la fondazione potrebbe incrementare l'attuale quota (0,02% in base al bilancio 2013) grazie all'imminente trasformazione in società per azioni. Gli attuali vertici ambirebbero ad accompagnare il gruppo veronese nel percorso di espansione verso est, presumibilmente in direzione di Vicenza e in seconda battuta Montebelluna, contribuendo così alla nascita di un polo bancario veneto.
red/fch
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MILANO (MF-DJ)--Il Banco Popolare , si sussurra nelle stanze del potere di Verona, è a un bivio. Superate egregiamente le prove degli ultimi anni sotto la regia del consigliere delegato Pier Francesco Saviotti, il gruppo è pronto a crescere per dar vita a quello che si prospetta il terzo polo bancario italiano.
I protagonisti della partita giocano ancora a carte ben coperte, scrive MF, ma i rumor parlano di due soluzioni possibili: o un matrimonio con B.P.Milano, che sposterebbe il barincentro del nuovo gruppo verso la Lombardia, o una soluzione tutta veneta che coinvolga le due principali banche non quotate, la Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Questa seconda soluzione, va da sé, piace ai soci veronesi del Banco che vedrebbero così garantita la propria centralità nei futuri assetti di governance.
Tra questi c'è la Fondazione Cariverona che, complici le recenti disposizioni del protocollo Acri, dovrà presto ridefinire la strategia di investimento. L'ente presieduto da Paolo Biasi dovrà infatti scendere sotto al 2% di Unicredit entro tre anni. Nell'ultimo bilancio disponibile il 3,5% di Piazza Gae Aulenti era iscritto al valore di 2,09 miliardi e rappresentava quasi il 62% dell'attivo della fondazione, contro il 33% fissato dal recente protocollo Acri. Anche se il disimpegno non si prospetta imminente, la scelta di non aderire alla lista per il rinnovo del cda di Unicredit va certamente in questa direzione.
In un'ottica di diversificazione, Cariverona potrebbe insomma allontanarsi da Milano per giocare un ruolo da protagonista nel sistema bancario veneto. Si sa che l'obiettivo numero uno è il Banco, dove la fondazione potrebbe incrementare l'attuale quota (0,02% in base al bilancio 2013) grazie all'imminente trasformazione in società per azioni. Gli attuali vertici ambirebbero ad accompagnare il gruppo veronese nel percorso di espansione verso est, presumibilmente in direzione di Vicenza e in seconda battuta Montebelluna, contribuendo così alla nascita di un polo bancario veneto.
red/fch
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barbash
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Petrolio: Wti ritraccia, Arabia Saudita annuncia fine raid aerei in Yemen
Inviato da Titta Ferraro il Mer, 22/04/2015 - 08:43
Quotazioni in calo anche oggi per il petrolio. Il future sul Wti con scadenza giugno segna questa mattina un calo di oltre l'1% a quota 55,95 dollari al barile. A stemperare le pressioni rialziste sul petrolio, risalito di quasi il 25% da metà marzo, è l'annuncio da parte dell'Arabia Saudita dei raid aerei in Yemen contro i ribelli sciiti Huthi durati oltre tre settimane e che hanno comportato oltre 900 morti.
Inviato da Titta Ferraro il Mer, 22/04/2015 - 08:43
Quotazioni in calo anche oggi per il petrolio. Il future sul Wti con scadenza giugno segna questa mattina un calo di oltre l'1% a quota 55,95 dollari al barile. A stemperare le pressioni rialziste sul petrolio, risalito di quasi il 25% da metà marzo, è l'annuncio da parte dell'Arabia Saudita dei raid aerei in Yemen contro i ribelli sciiti Huthi durati oltre tre settimane e che hanno comportato oltre 900 morti.
Ciccio_Riccio
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Buon giorno
Speriamo bene. Ieri ero in vendita a 6,29
E poi oggi tutti si aspettano la BPER sotto 7 . . . .sta a vedere che oggi fa l'opposto
Sono 6 sedute che BPER apre alta e poi chude malissimo con volumi di giornata crescenti ad ogni seduta... IMHO si sta preparando un rimbalzone epico
Anche oggi si sta preparando ad aprire alta... che sia oggi il giorno in cui poi chiude bene ?????
Gekkoo
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BANCA POP.MILANO - L'offerta pubblica di riacquisto sui propri bond accettata al 98% 22/04/2015 08:46 - WS
Banca Popolare di Milano (PMI.MI) sotto i riflettori.
Ottimo successo per l'offerta di riacquisto promossa da Popolare
Milano su alcuni bond fino a un valore nominale massimo di 365 milioni di euro.
L'operazione si è conclusa con accettazioni per 358,45 milioni.
Lo dice una nota della banca aggiungendo che a oggi non si sono verificati eventi negativi che possano essere qualificati come 'material adverse change' e che quindi l'offerta ha efficacia.
Con quest'operazione Banca Popolare di Milano riduce i bond in circolazione su cui pagava cedole elevate per emetterne di nuovi a interessi molto più bassi, riducendo così gli oneri finanziari.
Banca Popolare di Milano (PMI.MI) sotto i riflettori.
Ottimo successo per l'offerta di riacquisto promossa da Popolare
Milano su alcuni bond fino a un valore nominale massimo di 365 milioni di euro.
L'operazione si è conclusa con accettazioni per 358,45 milioni.
Lo dice una nota della banca aggiungendo che a oggi non si sono verificati eventi negativi che possano essere qualificati come 'material adverse change' e che quindi l'offerta ha efficacia.
Con quest'operazione Banca Popolare di Milano riduce i bond in circolazione su cui pagava cedole elevate per emetterne di nuovi a interessi molto più bassi, riducendo così gli oneri finanziari.