Ora veloce, ora lenta la pallina li accarezza tutti e 37.
Piccole vincite e numeri rotondi attirano cravatte noleggiate.
Il tavolo via via si affolla e premia qualche mano di rosso e nero.
Il straniero entra dal retro.
Ha saputo dal croupier dell'abitudine a bluffare accatastando le banconote a ridosso dello sportello.
Conosce segreti e combinazione.
Le mani di oggi non avranno cambio.
Con sorriso beffardo offre alla maîtresse una via di fuga e una lurida alleanza, potrà restare e vendere sigari al tavolo.
Ora il verde tappeto si copre di gettoni colorati, il croupier scioglie la mano.
Zero e vicini non ha riscosso fiducia e lì finisce il colpo mirato con mestiere.
Il croupier tiene e fa gioco, ingrassa il suo nuovo padrone.
Raccoglie le fiches di chi è entrato per gioco.
E ancora e ancora corre vicino a ogni numero lievitando speranza
Il polso non sbaglia, la fortuna non esiste, il forziere non è più vuoto
La maison ha appeso una nuova insegna.
Hanno restituito le cravatte all'ingresso e tornano a nuovo fango da spalare.
Eppure nel whiskey da tempo la maîtresse aggiungeva alcol, colore e polvere.
Nessuno guardava l'arredo cadente, le lampadine fulminate, i vizi costosi e inutili del personale.
Avevano occhi solo per la pallina che accarezza i 37 numeri e il bocca adrenalinica saliva.