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shark2007
The glory road
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ciao Buttozzo, grazie!
hyperions
Think different
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Vedevo....
... buttozzo, stai calmo non ti agitare... dai... volevo aggiungere anche: Grappa "montino" sigillo rosso...
freakazoid
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equipaggiamento standard e demo per l'uso
tanta tecnica ma soprattutto...
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todi1981
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E' partito il risiko bancario
08:13 - B.Carige: al vaglio degli advisor l'ipotesi Bpm (MF)
MILANO (MF-DJ)--Una delle strade che Bpm potrebbe imboccare nel nuovo
anno conduce nel cuore di Genova. Qui, dopo la bocciatura da parte della
Bce, Banca Carige ha messo in cantiere un aumento di capitale da almeno
500 milioni e garantito fino a 650 milioni da un consorzio guidato da
Mediobanca.
Non e' ancora chiaro, scrive MF, chi sottoscrivera' l'operazione, visto
che la Fondazione (oggi ancora azionista di maggioranza al 19%) non ha le
risorse finanziarie per impegnarsi pro-quota. Tra le ipotesi sul tavolo la
piu' accreditata vedrebbe l'ingresso di Andrea Bonomi, numero uno del
fondo di private equity Investidustrial. E proprio Bonomi potrebbe fare da
trait d'union tra la nuova Carige ricapitalizzata e riallineata agli
standard europei e una popolare del Nord Italia, di cui il finanziere
milanese e' recentemente stato azionista e presidente, ossia appunto Bpm.
L'idea di integrare le due banche non e' nuova. L'avrebbe avuta per prima
Banca Imi (Intesa Sanpaolo), che nell'inverno scorso la propose ai vertici
della Fondazione Carige. Il progetto e' pero' rimasto nel cassetto e ora i
consulenti finanziari della banca avrebbero deciso di tirarlo fuori. Lo
scenario prospettato potrebbe concretizzarsi solo nella seconda meta' del
2015 e prevede l'ingresso della Bpm nell'azionariato di Carige attraverso
un aumento di capitale riservato. La ricapitalizzazione sarebbe dunque
successiva a quella da almeno 500 milioni alla quale potrebbe aderire
Bonomi.
red/lab
(fine)
MF-DJ NEWS
1308:12 nov 2014
08:13 - B.Carige: al vaglio degli advisor l'ipotesi Bpm (MF)
MILANO (MF-DJ)--Una delle strade che Bpm potrebbe imboccare nel nuovo
anno conduce nel cuore di Genova. Qui, dopo la bocciatura da parte della
Bce, Banca Carige ha messo in cantiere un aumento di capitale da almeno
500 milioni e garantito fino a 650 milioni da un consorzio guidato da
Mediobanca.
Non e' ancora chiaro, scrive MF, chi sottoscrivera' l'operazione, visto
che la Fondazione (oggi ancora azionista di maggioranza al 19%) non ha le
risorse finanziarie per impegnarsi pro-quota. Tra le ipotesi sul tavolo la
piu' accreditata vedrebbe l'ingresso di Andrea Bonomi, numero uno del
fondo di private equity Investidustrial. E proprio Bonomi potrebbe fare da
trait d'union tra la nuova Carige ricapitalizzata e riallineata agli
standard europei e una popolare del Nord Italia, di cui il finanziere
milanese e' recentemente stato azionista e presidente, ossia appunto Bpm.
L'idea di integrare le due banche non e' nuova. L'avrebbe avuta per prima
Banca Imi (Intesa Sanpaolo), che nell'inverno scorso la propose ai vertici
della Fondazione Carige. Il progetto e' pero' rimasto nel cassetto e ora i
consulenti finanziari della banca avrebbero deciso di tirarlo fuori. Lo
scenario prospettato potrebbe concretizzarsi solo nella seconda meta' del
2015 e prevede l'ingresso della Bpm nell'azionariato di Carige attraverso
un aumento di capitale riservato. La ricapitalizzazione sarebbe dunque
successiva a quella da almeno 500 milioni alla quale potrebbe aderire
Bonomi.
red/lab
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1308:12 nov 2014
todi1981
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Superspazzola
Tiremm innanz!
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pittix
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Ripropongo quanto postato questa mattina per tutti coloro che volessero valutare anche alla luce dell'art.lo precedente.
Ore 08,12 fase del Mercato preapertura , quotazione 0,64
Buongiorno a tutti.
Il giorno è arrivato, i dati sono sotto gli occhi di tutti, ognuno può leggerli come vuole, ma quelli sono. Nessun miracolo, direi nessuna sorpresa.
Commentarli in un verso o nell'altro, non cambia la situazione in un panorama borsistico pessimo. Il MIB attualmente veleggia a 18800, le possibilità di un rimbalzo sopra i 19000 ci sono, ma per MPS dipenderà esclusivamente dal sostegno che vorranno darle e che ipotizzo possa esserci, a riguadagnare lo 0,666. Chissà perchè questa sembra la soglia prefissata su cui stazionare in attesa di ripresa dei corsi e magari altro ancora da completare, su cui non mi sbilancio. Sarò ottimista, ma non mi attendo alcun crollo del titolo, giornata comunque molto volatile, in entrambe le direzioni. Operare con accortezza, le discussioni spazzatura non sono gradite, poi ognuno si regoli come vuole.
Saluti a tutti
Ore 08,12 fase del Mercato preapertura , quotazione 0,64
Buongiorno a tutti.
Il giorno è arrivato, i dati sono sotto gli occhi di tutti, ognuno può leggerli come vuole, ma quelli sono. Nessun miracolo, direi nessuna sorpresa.
Commentarli in un verso o nell'altro, non cambia la situazione in un panorama borsistico pessimo. Il MIB attualmente veleggia a 18800, le possibilità di un rimbalzo sopra i 19000 ci sono, ma per MPS dipenderà esclusivamente dal sostegno che vorranno darle e che ipotizzo possa esserci, a riguadagnare lo 0,666. Chissà perchè questa sembra la soglia prefissata su cui stazionare in attesa di ripresa dei corsi e magari altro ancora da completare, su cui non mi sbilancio. Sarò ottimista, ma non mi attendo alcun crollo del titolo, giornata comunque molto volatile, in entrambe le direzioni. Operare con accortezza, le discussioni spazzatura non sono gradite, poi ognuno si regoli come vuole.
Saluti a tutti
hamburgrinf
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MPS: Ubs vende e scende all’1,87% del capitale
Nel corso degli ultimi due giorni Ubs ha ridotto la propria partecipazione nel capitale di MPS, scendendo sotto la soglia del 2%. A comunicarlo è la Consob.
La banca svizzera, che sarà anche advisor di Monte dei Paschi per le future scelte strategiche, fino agli ultimi giorni di ottobre possedeva il 3,4% del capitale, di cui il 2,92% senza diritto di vito.
Tra il 5 e il 6 novembre, Ubs ha ridotto la partecipazione prima al 2,058% e poi all’1,875 per cento.
Nel corso degli ultimi due giorni Ubs ha ridotto la propria partecipazione nel capitale di MPS, scendendo sotto la soglia del 2%. A comunicarlo è la Consob.
La banca svizzera, che sarà anche advisor di Monte dei Paschi per le future scelte strategiche, fino agli ultimi giorni di ottobre possedeva il 3,4% del capitale, di cui il 2,92% senza diritto di vito.
Tra il 5 e il 6 novembre, Ubs ha ridotto la partecipazione prima al 2,058% e poi all’1,875 per cento.
pensierodominant
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Grazie ancora bce per questa bella volatilita' e grazie a voi crucchi per questo vostro bell'insistere sull'austerita', vi venisee a tutti la cac..iola
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