Doppia imposizione dividendi azioni estere. Rimborso.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

rainbowdandy

Milanista Ragionier Commercialista...
Registrato
29/9/07
Messaggi
93.111
Punti reazioni
3.842
Qualcuno di voi ha mai fatto richiesta per avere il rimborso sulla doppia imposizione sui dividendi di azioni estere?
In genere ci sono convenzioni che prevedono il rimborso sulla tassazione eccedente il 15%.
Vorrei sapere a che tipo di spese burocratiche si va incontro per capire se mi conviene fare la richiesta.
Mi interessa la Francia e la Germania. Ho già trovato in rete i moduli per questi due paesi.
 
L'argomento interessa anche a me.
Ma non ho nessuna esperienza.

Attendo chiarimenti.

Saluti a tutti

:)
 
L'argomento interessa anche a me.
Ma non ho nessuna esperienza.

Attendo chiarimenti.

Saluti a tutti

:)

Vado fra poco in banca per chiedere chiarimenti. Sospetto che, come al solito, ne saprò più io di loro....
Sono un po' scettico sul da farsi dopo aver letto questo:
http://help.fineco.it/interna.asp?sez=222&info=1564
Qui si parla di 130 euro di costi per pratica che rende praticamente inutile se non addirittura costoso fare richiesta. Vorrei sapere se qualcuno può confermare questi costi.
Se vi servono i moduli vi posso dare i link.
 
Qualcuno di voi ha mai fatto richiesta per avere il rimborso sulla doppia imposizione sui dividendi di azioni estere?
In genere ci sono convenzioni che prevedono il rimborso sulla tassazione eccedente il 15%.
Vorrei sapere a che tipo di spese burocratiche si va incontro per capire se mi conviene fare la richiesta.
Mi interessa la Francia e la Germania. Ho già trovato in rete i moduli per questi due paesi.

Almeno per i titoli tedeschi e inglesi non si dovrebbe fare alcuna richiesta ... :cool:
Infatti, i dividendi sono tassati con semplice aliquota del paese di residenza del titolare di azioni ... Nel caso nostro l'aliquota praticata sulle cedole è del 12,5% ... :)

Per i titoli esteri in generale esiste ancora la doppia imposizione ... Ma forse anche per la Francia e la Spagna, nel prox futuro, potremmo assistere ad una omologazione del trattamento fiscale ad una sola aliquota ... :rolleyes:
 
Vado fra poco in banca per chiedere chiarimenti. Sospetto che, come al solito, ne saprò più io di loro....
Sono un po' scettico sul da farsi dopo aver letto questo:
http://help.fineco.it/interna.asp?sez=222&info=1564
Qui si parla di 130 euro di costi per pratica che rende praticamente inutile se non addirittura costoso fare richiesta. Vorrei sapere se qualcuno può confermare questi costi.
Se vi servono i moduli vi posso dare i link.

Di fronte a questa vera e propria odissea burocratica ... meglio attendere che il trattamento fiscale fra Stati esteri venga omologato o ... rinunciare al recupero ... :rolleyes:

Incasso dividendi esteri

Recupero della maggiore "ritenuta paese" applicata rispetto all'aliquota convenzionale prevista dai trattati internazionali contro le doppie imposizioni stipulati tra l'Italia e gli altri paesi esteri

I dividendi distribuiti da società non residenti sono generalmente assoggettati a ritenute fiscali nel paese di residenza della società che li distribuisce (c.d. "ritenuta paese"); sull'ammontare netto è poi applicata, nei casi previsti, la "ritenuta Italia".

Per attenuare l'effetto della doppia imposizione, le Convenzioni internazionali contro la doppia imposizione fissano in genere un limite massimo all'imposizione nel paese da cui provengono i dividendi erogati.

Poiché molti paesi applicano aliquote superiori a detto limite sui dividendi pagati a "non residenti", esiste quindi il diritto, da parte del residente in Italia di ottenere il rimborso della tassazione applicata in eccedenza.

Le convenzioni prevedono generalmente l'applicazione di una aliquota massima pari al 15%. Quindi in caso di dividendi esteri assoggettati ad esempio a ritenuta paese del 25%, il rimborso spettante è pari al 10% del dividendo lordo.

Pertanto, a seguito dello stacco del dividendo con l'applicazione di una aliquota maggiore rispetto a quella convenzionale citata, le segnaliamo l'iter da seguire per avanzare la richiesta di rimborso:

1) richiedere via fax al Servizio titoli (02.3034.82785) il modulo "Tax Claim" indicando in modo chiaro e completo l'indirizzo a cui spedire la modulistica ;

2) il Servizio a ricezione della sua richiesta, unitamente a tale modulo, le invierà una certificazione cartacea circa gli utili percepiti oggetto della richiesta di rimborso;

3) una volta compilato il modulo "Tax Claim", dovrà presentare tutta la documentazione ricevuta al locale ufficio dell'Agenzia delle Entrate per richiederne la vidimazione (timbro e firma di un funzionario) in quanto la richiesta deve contenere obbligatoriamente l'attestazione dell'autorità fiscale italiana che comprovi la sua residenza fiscale in Italia;

4) l'Ufficio delle Entrate emetterà tre copie della documentazione: la prima per la Banca, la seconda è trattenuta e la terza è rilasciata ad uso Cliente. Sulle copie per la Banca e Cliente è applicato un bollo pari ad euro14,62 per modulo;

5) la copia per la Banca, quella rilasciata al Cliente e l'originale della certificazione degli utili inviata al punto 2) ci dovrà essere restituita al Servizio Titoli, Piazza Durante 11, 20131 Milano;

6) il Servizio Titoli inoltrerà alla nostra depositaria Societè Generale Securities Services (SGSS) la documentazione ricevuta per permetterne il successivo inoltro alle Banche estere, depositarie dei titoli, sulle quali richiedere il rimborso;

7) a ricezione dei rimborsi riconosciuti dalla depositaria, gli importi le saranno accreditati al netto della ritenuta fiscale italiana del 12,5%.

Su questo punto è necessario informare che i tempi e le modalità di rimborso non sono in nessun caso prevedibili come pure non possiamo garantire l'effettiva restituzione delle somme richieste in quanto deliberati dalle autorità fiscali estere.

Inoltre dobbiamo segnalare che le depositarie estere applicano la loro tariffa su ogni pratica cioè su ogni richiesta di rimborso (esempio due richieste di rimborso su titoli diversi inoltrate per lo stesso Cliente sono considerate due pratiche).

Il costo amministrativo complessivo da sostenere per ogni pratica, comprensiva dei costi Banca è di euro 130,00

Pertanto prima di inoltrare richiesta di rimborso è consigliabile verificare da parte sua, che il totale dei costi amministrativi da sopportare non sia superiore all'imposta netta recuperabile perché in caso contrario la richiesta, di fatto, si tradurrebbe in un maggior onere.
 
Vado fra poco in banca per chiedere chiarimenti. Sospetto che, come al solito, ne saprò più io di loro....
Sono un po' scettico sul da farsi dopo aver letto questo:
http://help.fineco.it/interna.asp?sez=222&info=1564
Qui si parla di 130 euro di costi per pratica che rende praticamente inutile se non addirittura costoso fare richiesta. Vorrei sapere se qualcuno può confermare questi costi.
Se vi servono i moduli vi posso dare i link.

se hai i link anche per l'olanda a me interesserebbe , nel caso dell'olanda la doppia imposizione si subisce.. 15 % in Olanda e poi 12,5 % in Italia :wall:

tuttavia se per limite del 15 % si intende la ritenuta estera , in questo caso non c'è niente da fare se invece si intedesse la ritenuta complessiva Ita + Olanda allora un po' di rimborso potrebbe spettare ...ma ho paura che sia buona la prima ...:(
 
Almeno per i titoli tedeschi e inglesi non si dovrebbe fare alcuna richiesta ... :cool:
Infatti, i dividendi sono tassati con semplice aliquota del paese di residenza del titolare di azioni ... Nel caso nostro l'aliquota praticata sulle cedole è del 12,5% ... :)

Per i titoli esteri in generale esiste ancora la doppia imposizione ... Ma forse anche per la Francia e la Spagna, nel prox futuro, potremmo assistere ad una omologazione del trattamento fiscale ad una sola aliquota ... :rolleyes:

Veramente i titoli tedeschi subiscono la doppia imposizione. Te lo do per certo perchè ho Allianz.
 
se hai i link anche per l'olanda a me interesserebbe , nel caso dell'olanda la doppia imposizione si subisce.. 15 % in Olanda e poi 12,5 % in Italia :wall:

tuttavia se per limite del 15 % si intende la ritenuta estera , in questo caso non c'è niente da fare se invece si intedesse la ritenuta complessiva Ita + Olanda allora un po' di rimborso potrebbe spettare ...ma ho paura che sia buona la prima ...:(

Dipende dai trattati, ma in genere il limite è proprio il 15%.
 
Di fronte a questa vera e propria odissea burocratica ... meglio attendere che il trattamento fiscale fra Stati esteri venga omologato o ... rinunciare al recupero ... :rolleyes:

Incasso dividendi esteri

Recupero della maggiore "ritenuta paese" applicata rispetto all'aliquota convenzionale prevista dai trattati internazionali contro le doppie imposizioni stipulati tra l'Italia e gli altri paesi esteri

I dividendi distribuiti da società non residenti sono generalmente assoggettati a ritenute fiscali nel paese di residenza della società che li distribuisce (c.d. "ritenuta paese"); sull'ammontare netto è poi applicata, nei casi previsti, la "ritenuta Italia".

Per attenuare l'effetto della doppia imposizione, le Convenzioni internazionali contro la doppia imposizione fissano in genere un limite massimo all'imposizione nel paese da cui provengono i dividendi erogati.

Poiché molti paesi applicano aliquote superiori a detto limite sui dividendi pagati a "non residenti", esiste quindi il diritto, da parte del residente in Italia di ottenere il rimborso della tassazione applicata in eccedenza.

Le convenzioni prevedono generalmente l'applicazione di una aliquota massima pari al 15%. Quindi in caso di dividendi esteri assoggettati ad esempio a ritenuta paese del 25%, il rimborso spettante è pari al 10% del dividendo lordo.

Pertanto, a seguito dello stacco del dividendo con l'applicazione di una aliquota maggiore rispetto a quella convenzionale citata, le segnaliamo l'iter da seguire per avanzare la richiesta di rimborso:

1) richiedere via fax al Servizio titoli (02.3034.82785) il modulo "Tax Claim" indicando in modo chiaro e completo l'indirizzo a cui spedire la modulistica ;

2) il Servizio a ricezione della sua richiesta, unitamente a tale modulo, le invierà una certificazione cartacea circa gli utili percepiti oggetto della richiesta di rimborso;

3) una volta compilato il modulo "Tax Claim", dovrà presentare tutta la documentazione ricevuta al locale ufficio dell'Agenzia delle Entrate per richiederne la vidimazione (timbro e firma di un funzionario) in quanto la richiesta deve contenere obbligatoriamente l'attestazione dell'autorità fiscale italiana che comprovi la sua residenza fiscale in Italia;

4) l'Ufficio delle Entrate emetterà tre copie della documentazione: la prima per la Banca, la seconda è trattenuta e la terza è rilasciata ad uso Cliente. Sulle copie per la Banca e Cliente è applicato un bollo pari ad euro14,62 per modulo;

5) la copia per la Banca, quella rilasciata al Cliente e l'originale della certificazione degli utili inviata al punto 2) ci dovrà essere restituita al Servizio Titoli, Piazza Durante 11, 20131 Milano;

6) il Servizio Titoli inoltrerà alla nostra depositaria Societè Generale Securities Services (SGSS) la documentazione ricevuta per permetterne il successivo inoltro alle Banche estere, depositarie dei titoli, sulle quali richiedere il rimborso;

7) a ricezione dei rimborsi riconosciuti dalla depositaria, gli importi le saranno accreditati al netto della ritenuta fiscale italiana del 12,5%.

Su questo punto è necessario informare che i tempi e le modalità di rimborso non sono in nessun caso prevedibili come pure non possiamo garantire l'effettiva restituzione delle somme richieste in quanto deliberati dalle autorità fiscali estere.

Inoltre dobbiamo segnalare che le depositarie estere applicano la loro tariffa su ogni pratica cioè su ogni richiesta di rimborso (esempio due richieste di rimborso su titoli diversi inoltrate per lo stesso Cliente sono considerate due pratiche).

Il costo amministrativo complessivo da sostenere per ogni pratica, comprensiva dei costi Banca è di euro 130,00

Pertanto prima di inoltrare richiesta di rimborso è consigliabile verificare da parte sua, che il totale dei costi amministrativi da sopportare non sia superiore all'imposta netta recuperabile perché in caso contrario la richiesta, di fatto, si tradurrebbe in un maggior onere.

Mi sa tanto di cose dette per non fartelo fare perchè per loro è uno sbattimento. Non so dove siano fisicamente i titoli, pensavo che fossero cmq alla monte titoli, per questo non capisco il passaggio in cui dicono che si deve pagare le banche estere depositarie. Sta a vedere che adesso gli devi dare tu i soldi per avere un rimborso....
Alla banca non mi hanno saputo dire molto di più, farò un giro alla agenzia delle entrate per provare a chiedere lì. Il massimo sarebbe trovare qualcuno che l'ha già fatto.
Se esiste si faccia vivo..........................
 
Veramente i titoli tedeschi subiscono la doppia imposizione. Te lo do per certo perchè ho Allianz.

Nei mesi di Aprile-Maggio 2009 ho incassato i dividendi di Deutsche Post ... e di Deutsche Telekom ... acquistate nel corso degli anni sul MTA International ... ed ho verificato, per la prima volta e in entrambi i casi, che la sola aliquota applicata è stata quella italiana (12,50%). :cool:
 
Ultima modifica:
Nei mesi di Aprile-Maggio 2009 ho incassato i dividendi di Deutsche Post ... e di Deutsche Telekom ... acquistate nel corso degli anni sul MTA International ... ed ho verificato, per la prima volta e in entrambi i casi, che la sola aliquota applicata è stata quella italiana (12,50%). :cool:

:angry::angry::angry:
Io no. Ho qui davanti le contabili della banca. Non ho letto da nessuna parte che abbiano sospeso la doppia imposizione....
Cmq beato te. Che dire...
 
:angry::angry::angry:
Io no. Ho qui davanti le contabili della banca. Non ho letto da nessuna parte che abbiano sospeso la doppia imposizione....
Cmq beato te. Che dire...

Anch'io ho davanti le contabili ... che cantano come un usignolo ...! ;)

Considera l'ipotesi che il nuovo regime fiscale sia entrato in vigore dopo lo stacco delle cedole Allianz ... Altro non mi viene in mente ... !? :rolleyes:

Cmq, è accaduta la medesima "confusione di pareri" quando nel 2008 i titoli inglesi cominciarono a pagare le cedole con imposta unica ... Poi si è tutto stabilizzato ... :)
 
Ultima modifica:
Anch'io ho davanti le contabili ... che cantano come un usignolo ...! ;)

Considera l'ipotesi che il nuovo regime fiscale sia entrato in vigore dopo lo stacco delle cedole Allianz ... Altro non mi viene in mente ... !? :rolleyes:

Cmq, è accaduta la medesima "confusione di pareri" quando nel 2008 i titoli inglesi cominciarono a pagare le cedole con imposta unica ... Poi si è tutto stabilizzato ... :)

Non è che non ti creda anzi .....
Però qui non si tratta di pareri perchè io la doppia imposta l'ho pagata e tu no, quindi dovremmo capire il perchè.
A meno che tu non abbia una partecipazione di almeno il 20% :D:D, perchè in tal caso la convenzione dice che devi pagare 0.
Se c'e' stata qualche modifica alla doppia imposizione dovrei riuscire a trovarla su internet, ma non c'e' nulla.....
Cmq il mio problema non cambia perchè io devo capire se mi conviene o no chiedere il rimborso.
 
Non è che non ti creda anzi .....
Però qui non si tratta di pareri perchè io la doppia imposta l'ho pagata e tu no, quindi dovremmo capire il perchè.
A meno che tu non abbia una partecipazione di almeno il 20% :D:D, perchè in tal caso la convenzione dice che devi pagare 0.
Se c'e' stata qualche modifica alla doppia imposizione dovrei riuscire a trovarla su internet, ma non c'e' nulla.....
Cmq il mio problema non cambia perchè io devo capire se mi conviene o no chiedere il rimborso.

Nel caso di piccoli azionisti ... come siamo noi ... credo non convenga mai ...?! :rolleyes:
 
Nel caso di piccoli azionisti ... come siamo noi ... credo non convenga mai ...?! :rolleyes:

Questo lo posso sapere solo se salta fuori uno che lo ha gia fatto...
Se si paga solo un bollo di 12 euro potrebbe valerne la pena, se ci sono altre spese no. Io di Allianz a Maggio ne avevo un bel po' e sinceramente la somma che mi dovrebbero rimborsare non è proprio bassa, sono quasi 100 euro :wall:.
Non so tu, ma per me 100 euro son soldi che valgono lo sbattimento.
 
Questo lo posso sapere solo se salta fuori uno che lo ha gia fatto...
Se si paga solo un bollo di 12 euro potrebbe valerne la pena, se ci sono altre spese no. Io di Allianz a Maggio ne avevo un bel po' e sinceramente la somma che mi dovrebbero rimborsare non è proprio bassa, sono quasi 100 euro :wall:.
Non so tu, ma per me 100 euro son soldi che valgono lo sbattimento.

Con tutto l'andirivieni e le copie e i bolli e le spese di spedizione ... e i 130 eur fissi a pratica per la banca ... beh, mi sembra ovvio che non conviene mai ... tanto meno per 100 eur ... Cmq, continua pure a "indagare" ... :rolleyes:

PS
Forse varrebbe di più la pena ... impiegare il tempo a seguire i titoli e fare trading ... ;)
 
Con tutto l'andirivieni e le copie e i bolli e le spese di spedizione ... e i 130 eur fissi a pratica per la banca ... beh, mi sembra ovvio che non conviene mai ... tanto meno per 100 eur ... Cmq, continua pure a "indagare" ... :rolleyes:

PS
Forse varrebbe di più la pena ... impiegare il tempo a seguire i titoli e fare trading ... ;)

130 euro lo dice fineco. Io a chi ho chiesto mi han detto solo i bolli. Cmq all'agenzia delle entrate ci devo andare lo stesso quindi non sarebbe un grande sforzo.
 
Ho letto su un altro thread che le azioni tedesche e inglesi non generano la doppia imposizione fiscale, mentre quelle spagnole e francesi si.

E' vero?
Vi risulta che sia così?
Qualcuno sa dove si possono trovare informazioni certe e di fonte sicura?
 
Riposto quanto già scritto in altro 3d (solo che non trovo più il link)

Questa la situazione a ottobre 2008. Non credo che da allora le leggi siano cambiate.

· I dividendi percepiti dagli investitori italiani sono tassati in Italia con un’aliquota del 12,5% “a titolo d’imposta” (non occorre cioè inserire questi proventi nella dichiarazione dei redditi). Per i dividendi provenienti dalle società italiane questo è l’unico “salasso”, ma se il dividendo viene da una società estera la tassazione è doppia: prima nel Paese in cui ha sede la società che ha pagato il dividendo, e poi in Italia. In questo caso, il 12,5% italiano si applica al cosiddetto netto frontiera, cioè a quanto rimane del dividendo dopo essere stato tassato all’estero.

· Facciamo un esempio (Ing ha staccato lo scorso 14 agosto 2008 un dividendo di 0,74 euro per azione (pagato il 21 agosto). Se ad esempio possediamo 100 azioni Ing, i 74 euro di dividendo lordo (0,74x100) sono soggetti a una tassazione del 25% in Olanda, cioè 18,5 euro. Il dividendo residuo (74-18,5=55,5 euro) è tassato al 12,5% in Italia; le tasse italiane ammontano a 6,94 euro (55,5x12,5%), quindi il dividendo netto che ci vedremo accreditare sul conto corrente è di 48,56 euro (55,5-6,94).

· Questo meccanismo di “doppia imposizione” è lo stesso per tutti i Paesi, ma cambia l’aliquota. Se il 12,5% italiano è uguale per tutti, l’aliquota estera varia da Paese a Paese.

LE ALIQUOTE ESTERE

Austria
25%

Belgio
25%

Francia
25%

Germania
21,1% (26,375% dal 2009)

Gran Bretagna
10%

Olanda
25%

Portogallo
20%

Spagna
18%

Svizzera
35%

Usa
15%



Qualche speranza di rimborso

· Esiste, in teoria, qualche possibilità di recuperare almeno una parte delle tasse pagate all’estero. L’Italia ha stipulato, con tutti i Paesi indicati in tabella, un “trattato contro la doppia imposizione” che limita al 15% l’imposta estera.

· Nel nostro esempio, quindi, possiamo chiedere al fisco olandese la restituzione del 10% (25%-15%) pagato in eccesso sui dividendi Ing. L’importo a cui abbiamo diritto è 7,4 euro (il 10% dei 74 euro di dividendi).

· La Spagna rappresenta un caso a parte, perché oltre al 3% in eccesso (18%-15%) è possibile richiedere il rimborso di tutte le tasse pagate sui primi 1.500 euro di dividendi percepiti in un anno. Se ad esempio abbiamo incassato 2.500 euro lordi di dividendi, avremo pagato 450 euro al fisco spagnolo (2.500x18%) ma avremo diritto a farci restituire le imposte sui primi 1.500 euro (1.500x18%=270 euro) più il 3% pagato “in eccesso” sugli altri 1.000 euro di dividendi (1.000x3%=30 euro). In totale, potremo quindi richiedere un rimborso di 270+30=300 euro.

Ma il gioco può non valere la candela

· I rimborsi non avvengono automaticamente: occorre compilare una specifica domanda (in triplice copia, ognuna delle quali con marca da bollo) che deve essere prima vidimata dall’agenzia delle entrate italiana e poi spedita all’amministrazione fiscale estera. Una procedura lunga, laboriosa e per di più costosa: se gli importi dei dividendi sono modesti, tra bolli e raccomandate rischiate di pagare più del rimborso a cui avete diritto.

· Se invece gli importi a cui avete diritto giustificano lo sforzo (e la spesa), sul sito www.agenziaentrate.it, alla sezione documentazione-fiscalità internazionale trovate i moduli per richiedere il rimborso delle tasse austriache, francesi, olandesi, portoghesi e svizzere.

· Altri moduli (per i dividendi belgi, finlandesi, tedeschi, svedesi, oltre che per quelli già presenti sul sito dell’agenzia delle entrate) sono disponibili sul sito www.montetitoli.it alla sezione documentazione – modulistica operativa.

· Un’altra possibilità è consultare i siti delle agenzie delle entrate estere. Ad esempio per la Spagna trovate il modulo e le istruzioni per la compilazione sul sito www.aeat.es: basta digitare modelo 210 (il nome del formulario da compilare) nella finestra chiamata buscar (il “cerca” spagnolo).

· Infine per tutti i Paesi, potete compilare una richiesta senza usare uno specifico formulario: i moduli, infatti, non sono obbligatori ma servono a “agevolare” gli investitori.
 
LE ALIQUOTE ESTERE
Austria 25%
Belgio 25%
Francia 25%
Germania 21,1% (26,375% dal 2009)
Gran Bretagna 10%
Olanda 25%
Portogallo 20%
Spagna 18%
Svizzera 35%
Usa 15%

:bow: :bow: :bow: :bow:
Grazie mille.
Era proprio ciò che volevo capire.
Mi stavo rifacendo i conti sui dividendi percepiti e infatti mi risultava una aliquota anche sui dividendi tedeschi.

:bow: :bow: :bow: :bow:

Mentre confermo l'aliquota francese e quella tedesca, mi trovo invece l'aliquota USA del 40% (e non del 15% come riportato nella tabella precedente)

Possibile?!?!?!

O mi sto sbagliando?
 
Ultima modifica:
Indietro