Alcune veloci considerazioni su Micron (MU):
1) L’incremento nelle vendite ($16,4 mld) e negli utili ($3 mld) nel 2014 sono venuti dall’acquisizione di Elpida. Nel 2013 gli utili erano di “solo” $1,2 mld, mentre nel 2012 erano negativi per $1 mld.
2) Degli utili del 2014, $500 milioni vengono da una joint-venture, che negli anni passati ha prodotto solo perdite.
3) Negli ultimi anni MU ha pagato pochissime tasse, probabilmente per effetto delle perdite pregresse: le net operating losses (NOL) hanno un enorme valore, ma non durano per sempre.
4) Ha molto cash, ma anche sostanziale debito ($5,8 mld), molto nella forma di convertibles, che vuol dire potenziale enorme diluzione per gli azionisti.
Normalizzando in maniera spannometrica, EBIT organico potrebbe essere attorno a $2,6 mld: sottraendo gli interessi passivi, l’utile pre-tasse potrebbe essere di $2,4 mld. Applicando una tassazione normalizzata del 25% (inferiore a quella in US, ma MU ha attività in molti altri paesi), l’utile netto è circa $1,8 mld.
A questi prezzi, MU tratta a EV/EBIT di 12x e P/E di 16x: non eccessivi per un’azienda tecnologica, ma molto meno a buon mercato di quello che sembra a prima vista.