Conseguenze macroeconomiche/finanziarie del Reddito Di Cittadinanza?

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

WuTangC

Nuovo Utente
Registrato
18/2/19
Messaggi
1
Punti reazioni
0
Salve, mi chiedevo secondo voi quali potrebbero essere le conseguenze finanziarie e/o macroeconomiche del RDC, quale impatto questa spesa pubblica avrà sia sui mercati finanziari, sia sulle variabili di reddito/investimento/consumo.

Avete magari pensato a qualche opzione/derivato ecc su cui operare nel breve/medio/lungo termine legato al reddito?

Riguardo infine la copertura finanziaria, vorrei sapere poi da quali banche principalmente viene emessa o da quali altri attori di rilevanza finanziaria; quali potrebbero essere,per l'appunto, le conseguenze su di esse/i? E in quali tempistiche?

Ringrazio se ci sarà chi saprà darmi delucidazioni riguardo entità rilevanti da seguire/analizzare.
Cordiali saluti.
 
Ultima modifica:
io personalmente non l'avrei fatto quest'anno concentrando le spese essenzialmente sugli strumenti operativi per realizzare le politiche attive del lavoro funzionali al rdc stesso e basta,e il rdc l'avrei fatto il prossimo anno.
Secondo me dalle creti.nate che sento sparare in giro dai sciur brambilla del nord e dai libberisti de noantri capisco che ancora non esiste la mentalità giusta per capire il rdc.
Un pò di tempo ancora non guastava anche perchè anche la base stessa del M5S non ha ancora ben chiaro la portata rivoluzionaria di questo progetto che è la nuova frontiera della sx.

per rispondere al quesito posto in quest'area.
Il rdc,che in verità andrebbe chiamato Reddito Minimo di Garanzia, tende a spostare le salvaguardie sul lavoro dalla difesa del posto di lavoro,che crea difatto dei seri intralci alla libera attività dell'imprenditore,che invece deve rispondere appieno alle richieste del mercato,alla difesa del reddito,mediante un meccanismo automatico di corresponsione di un reddito minimo garantito in caso di disoccupazione involontaria.Ovviamente le politiche attive del lavoro che accompagnano tale istituto servono a salvaguardare questo istituto da eventuali forme di approfittamento irresponsabile e infine com'è ovvio il RMG andrebbe anche a chi non ha mai lavorato.

quali vantaggi macroeconomici ?
1) Più libertà alle aziende
2) Garanzie vere ai lavoratori e non favori temporanei che darebbe loro quella base minima di fiducia che gli permetterebbe di svolgere meglio la
funzione di consumatori che serve a rilanciare i mercati di sbocco per le aziende stesse.
3) Garanzie vere ai lavoratori favorirà una loro migliore allocazione nel mondo del lavoro e quindi un miglioramento della catena produttiva,non sussistendo più la paura di perdita del reddito che conseguirebbe a eventuali cambiamenti.
 
Ultima modifica:

Da quello che hai riportato c'è scritto quanto segue:
Bocciato pure il reddito di cittadinanza. Una valutazione complessiva sul provvedimento, stando al report, potrà avvenire sono con la piena implementazione della misura. Che comunque potrebbe incappare in parecchie «difficoltà».

E' evidente che il giudizio non è negativo ma sospensivo e non c'è traccia di critica.
L'articolo che tu riporti seguendo la scia di quei forumisti che postano articoli ma che non li leggono analizza essenzialmente la situazione presente e grave di crisi e l'impatto sulla crescita che oggi,NELL'IMMEDIATO,le manovre presenti nel DF generano e che si presumono insufficenti.

Vedi,l'attuale DF con quota 100 e rdc porterà conseguenze positive sulla crescita ma non certo quantificabili nell'anno in corso,e le attuali deficenze italiane difronte a una crisi che è mondiale non sono la conseguenza del DF attuale,solo uno sprovveduto può abboccare a questi discorsi,ma è la conseguenza organica di tutte le politiche di austeriy precedenti e dei tentativi vani,a volte velleitari, a volte sbagliati e a volte addirittura nel solco dell'austerity precedente fatti del governo Renzi.

Oggi continuare sull'austerity o nel far finta di cambiare le cose con interventi troppo deboli e quindi inutili è del tutto controproducente nel senso che potrebbe dare modesti benefici nell'immediato,ma apparenti e transitori e con un forte incremento della dissidenza sociale,e infine ciò renderà però ancor più difficile la risoluzione organica del problema rimandandola in futuro.

Quella che si è scelta oggi è una strada opposta a quella indicata da bruxelles anche se è stato fatto senza distruggere i conti pubblici nonostante paesi molto più liberisti di noi (usa) abbiano fatto il contrario:
"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""
IL PRESIDENTE PRESENTA LA SUA “FINANZIARIA”. NEL 2019 IL DEFICIT FEDERALE SARÀ DI 1.200 MILIARDI

Il documento di finanza pubblica americano scritto dall’Amministrazione Trump ha una caratteristica peculiare: prevede un aumento eccezionale del deficit federale che nel 2018 dovrebbe raggiungere i 984 miliardi di dollari.

IL DEBITO PUBBLICO AMERICANO
Nel 2019, in base alle prime analisi compiute dai think tank americani, nel 2019 il deficit federale dovrebbe sfondare il muro dei mille miliardi di dollari toccando quota 1.200 miliardi, un livello che non si era mai visto nella storia americana. Il deficit aumenterà a causa della crescita delle spese (e anche per un previsto calo degli introiti fiscali come Truenumbers ha spiegato in questo articolo) divise in due grandi comparti, le spese militari e le spese non militari. Nel grafico sopra è indicato l’aumento delle spese per questi due comparti fino al 2019.

IL CALO DELLE TASSE
A proposito di tasse. Se i capitoli della riforma fiscale di Trump, che comportano un taglio delle tasse praticamente per tutte le categorie di lavoratori americani dovessero essere confermate anche oltre i 10 anni di vigenza, come è previsto, intorno al 2023 il debito pubblico americano sfonderà un altro muro: quello del debito pari al 100% del Pil. Nel 2027 è previsto arrivi addirittura al 109% rispetto al Pil. In questo articolo Truenumbers ha spiegato a chi appartiene davvero il debito pubblico americano.

IL DEBITO PUBBLICO È SOSTENIBILE?
Su che base Trump basa la sua fiducia riguardo la sostenibilità del debito pubblico americano? Essenzialmente sugli effetti positivi che la sua riforma fiscale avrà sull’economia. L’Amministrazione, infatti, prevede una crescita annuale del Pil del 3,1% per i prossimi 3 anni anche se la Federal Reserve, in dicembre, aveva previsto una crescita di solo il 2,2% mentre i think tank più ottimisti si spingevano fino a pronosticare un più 2,4%.

La crescita dovrebbe essere guidata soprattutto da un massiccio programma di investimenti pubblici: per strade, ponti e porti è prevista una spesa di 200 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, 44,9 dei quali da spendere entro il 2019. Secondo le previsioni del presidente, questi investimenti sono in grado di generare ulteriori investimenti da parte dei privati compresi tra 1.500 e 1.700 miliardi di dollari.

Oltre al taglio di 1.800 miliardi per i programmi di assistenza, tra i quali quella sanitaria, Trump prevede di concedere al Department of Homeland Security, che si occupa di immigrazione, soprattutto quella illegale, 3,4 miliardi in più quest’anno.

I dati si riferiscono al: 2017-2019

Fonte: Congressional Budget Office

"""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""""

Come si legge sopra la finanziaria del maggior paese liberista del mondo è essenzialmente una manovra in forte deficit e di chiara ispirazione keynesiana.
Non è molto dissimile nei concetti dal ns DF che diversamente,con quota 100 e rdc è più attento al problema sociale,che comunque sviluppa domanda,rispetto agli investimenti pubblici, e questo perchè da noi bisognava metter mano ai danni delle precedenti politiche imposte da bruxelles,in compenso è molto più attento al rigore dei conti pubblici.
Non farla significava sentenziare la condanna a morte dell'italia e mi chiedo cosa ci sarebbe stato oggi da noi a differenza dei gilet gialli francesi.
 
Ultima modifica:
Non concordo con il fatto che si poteva aspettare il prossimo anno. Con il clima attuale è meglio partire subito con un qualcosa che, almeno in partenza,non è molto popolare.Io l'avrei accompagnato da un'aumento della facilità di licenziamento,ma così è.
Secondo me i primi effetti sono legati alle clausole di erogazione. Si parla di boom di trasferimenti e divorzi. Penso che ci saranno anche più affitti o almeno più affitti in regola.Considaeriamo anche le persone che si trasferiranno.Per come è strutturto la grande distribuzione dovrebbe essere tra i maggiori beneficiari. Dal punto di vista lavorativo le grandi aziende di lavoro a bassa specializzazione potrebbero essere incentivate a licenziare di più per approfittare degli incentivi. In questo periodo dovrebbero quindi cominciare a non rinnovare, se dal prossimo mese ci sono gli incentivi. Io penso che il primo impatto sarà piuttosto sulle locazioni in prossimità delle aziende che assumeranno. Molti giovani dal Sud accettereanno il lavoro al Nord e vi si trasferiranno.
 
Non concordo con il fatto che si poteva aspettare il prossimo anno. Con il clima attuale è meglio partire subito con un qualcosa che, almeno in partenza,non è molto popolare.Io l'avrei accompagnato da un'aumento della facilità di licenziamento,ma così è.
Secondo me i primi effetti sono legati alle clausole di erogazione. Si parla di boom di trasferimenti e divorzi. Penso che ci saranno anche più affitti o almeno più affitti in regola.Considaeriamo anche le persone che si trasferiranno.Per come è strutturto la grande distribuzione dovrebbe essere tra i maggiori beneficiari. Dal punto di vista lavorativo le grandi aziende di lavoro a bassa specializzazione potrebbero essere incentivate a licenziare di più per approfittare degli incentivi. In questo periodo dovrebbero quindi cominciare a non rinnovare, se dal prossimo mese ci sono gli incentivi. Io penso che il primo impatto sarà piuttosto sulle locazioni in prossimità delle aziende che assumeranno. Molti giovani dal Sud accettereanno il lavoro al Nord e vi si trasferiranno.

sandalio
con il job act oramai il licenziamento c'è già e al suo massimo grado,che fai tu sei uno di quelli che ha abboccato al nome dato alla disposizione dove si elimina difatto l'art.18 e cioè quello di "TUTELE CRESCENTI".
Hai visto tu che tutele crescenti ?
in un sol boccone si è affermato che in qualsiasi momento il datore può liberarsi del dipendente senza nessuno strascico pagando solo un modestissimo obolo.

Io dico solo che il punto debole del rdc è nei centri dell'impiego,la qual cosa implica controlli inefficaci e totale incapacità di veicolare richieste di lavoro, su questa materia bisogna lavorare prima e con discernimento per un anno e solo dopo cominciare con l'erogazione del reddito minimo garantito.
Poi necessitano(durante l'anno di vacatio) anche dei confronti interni per capire meglio dove si deve andare con il RDC.Per es. il decreto dignità va in controtendenza e secondo me offre scarse tutele,io me lo lo sarei risparmiato,è un vecchio modo di difendere il lavoratore e cioè imponendo vincoli sempre maggiori ai datori che il RMG tende a superare portando su altri piani i livelli di garanzia e cioè il piano del reddito.Altra cosa centrale è l'importo, è vero che oggi morde il freno al fenomeno del ribasso del salario in fase di contrattazione ma in futuro potrebbe facilmente avere l'effetto opposto.
Infine va detto che a seconda delle fasi storiche il RMG potrebbe non accompagnarsi con alternative lavorative e quindi bisognerà pensare e strutturare seriamente impieghi pubblici momentanei e transitori.Ricordo, e concludo che il RMG deve esere continuativo, e questo va ribadito con forza perch'è nelle sua natura istituzionale, e questo,ovvio,sinchè non si trova una nuova occupazione a cui si è obbligati ad accettare se no lo si perde
 
Ultima modifica:
Salve, mi chiedevo secondo voi quali potrebbero essere le conseguenze finanziarie e/o macroeconomiche del RDC, quale impatto questa spesa pubblica avrà sia sui mercati finanziari, sia sulle variabili di reddito/investimento/consumo.

Avete magari pensato a qualche opzione/derivato ecc su cui operare nel breve/medio/lungo termine legato al reddito?

Riguardo infine la copertura finanziaria, vorrei sapere poi da quali banche principalmente viene emessa o da quali altri attori di rilevanza finanziaria; quali potrebbero essere,per l'appunto, le conseguenze su di esse/i? E in quali tempistiche?

Ringrazio se ci sarà chi saprà darmi delucidazioni riguardo entità rilevanti da seguire/analizzare.
Cordiali saluti.

Sopravvalutato

il moltiplicatore che ne deriva dai maggiori consumi del rdc è di poco superiore allo 0 .
Conseguenza aumento del deficit e l'anno successivo aumento delle imposte che ne annullerà i benefici di quest'anno
Poi per l'implementazione c è ancora confusione sui beneficiari ( andrà anche a rom italiani o a gente che lavora in nero); si prevedono tante truffe e soldi buttati ( poi i controlli lo sappiamo che non funzionano non prendiamoci in giro )

Era meglio finanziare la formazione professionale fatta direttamente dalle aziende , e tagliare un po' di cuneo fiscale .

Il rdc avrebbe senso solo se dato a chi ha un lavoro e lo perde ( sia esso 30 enne o 60 enne) non a tutti indistintamente .

In Finlandia è stato un flop...non è difficile prevedere lo stesso fallimento in italia .

Reddito di cittadinanza, Finlandia ammette flop. "Nessun effetto, stop esperimento" - Politica
 
Sopravvalutato

il moltiplicatore che ne deriva dai maggiori consumi del rdc è di poco superiore allo 0 .
Conseguenza aumento del deficit e l'anno successivo aumento delle imposte che ne annullerà i benefici di quest'anno
Poi per l'implementazione c è ancora confusione sui beneficiari ( andrà anche a rom italiani o a gente che lavora in nero); si prevedono tante truffe e soldi buttati ( poi i controlli lo sappiamo che non funzionano non prendiamoci in giro )

Era meglio finanziare la formazione professionale fatta direttamente dalle aziende , e tagliare un po' di cuneo fiscale .

Il rdc avrebbe senso solo se dato a chi ha un lavoro e lo perde ( sia esso 30 enne o 60 enne) non a tutti indistintamente .

In Finlandia è stato un flop...non è difficile prevedere lo stesso fallimento in italia .

Reddito di cittadinanza, Finlandia ammette flop. "Nessun effetto, stop esperimento" - Politica

tu dici
il moltiplicatore che ne deriva dai maggiori consumi del rdc è di poco superiore allo 0

Questa è una cosa che mi fa sorridere e non poco.
Chi ha detto che il moltiplicatore che ne deriva dal RDC è zero ???
Sono forse quegli stessi scienziati che hanno calcolato l'effetto moltiplicatore in fase di sostegno all'austerity ????.
Riporto a sottolineatura uno stralcio di art. di E.Brancaccio riportato dal sole 24 ore del feb/2008:
La tesi di Blanchard è che durante la crisi il FMI, la Commissione Europea e gli altri previsori istituzionali hanno sbagliato le stime sul Pil di vari paesi europei perché hanno sottovalutato gli effetti espansivi delle politiche di spesa e gli effetti recessivi delle politiche di austerità. Scritto in collaborazione con Daniel Leigh e pubblicato per la prima volta in un Outlook del FMI e poi in forma di paper, il contributo di Blanchard ha suscitato un certo clamore: interpretato come una sorta di “mea culpa” del FMI, è stato da molti considerato un segno del ritorno di un pur moderato keynesismo nell’agenda delle grandi istituzioni internazionali.
Se poi rifletti oggi sulle parole di junker che dichiara apertamente l'errore non avrei dubbi in proposito e poi,se mi leggevi meglio non ho sostenuto sino in fondo il rdc nell'anno in corso in DF nè tantomeno tutte le attuali teorizzazioni per cui non sono il difensore in assoluto dell'influsso positivo di questo tipo di RMG meglio noto come RDC sui moltiplicatori.

infine dici
Era meglio finanziare la formazione professionale fatta direttamente dalle aziende , e tagliare un po' di cuneo fiscale
Il rdc avrebbe senso solo se dato a chi ha un lavoro e lo perde ( sia esso 30 enne o 60 enne) non a tutti indistintamente .
In Finlandia è stato un flop...non è difficile prevedere lo stesso fallimento in italia


a) La formazione professionale fatta direttamente dalle aziende è già presente nell'attuale rdc dsotto forma di incentivo all'assunzione di lavorotori in rdc.

b) Tagliare il cuneo fiscale se si intende più soldi in tasca ai lavoratori senza far pagare di più alle aziende,ovvero diminuendo il carico fiscale sui salari
rischia di agire solo su lavoratori già occupati,che in periodi di crisi hanno già un basso livello di propensione al consumo,conviene dare salari a chi non lavora.

c) secondo me il reddito minimo garantito deve essere esteso a tutti i cittadini maggiorenni occupati che perdono il lavoro e non occupati,qualora la mancanza di occupazione sia involontaria,perchè se così non fosse verrebbe a mancare il suo principio teorico di fondo che è lo spostare la garanzia sociale dalla difesa del posto di lavoro alla difesa del reddito,anche se vedo che la gente non lo capisce ancora in tutta la sua portata e se ne esce con queste boutade alla sciur brambilla del nord.

d) Se in finlandia il rdc non ha avuto successo sta difatto che in tutta europa esiste e mi pare solo noi facciamo eccezione e la grecia.
 
Ultima modifica:
Siamo passati dal discuterne gli effetti a dire la nostra su come lo vorremmo.
Dico due cose poi torno al topic: io lavoro in una multinazionale finlandese e l'esito della sperimentazione finlandese non è così applicabile in Italia. Non dimentichiamoci che confrontiamo un mondo simil anglosassone, dove la mobilità è normale e la corruzione è bassissima, con il mondo del sud Italia dove se non conosci nessuno nessuno ti assume. Secondo me bisogna prima sperimentare poi tirare le conclusioni.
Il discorso dei centri per l'impiego è vero, io personalmente non vedo perchè sono state bistrattate le agenzie interinali, ma è stato deciso così.

Sul moltiplicatore dare soldi ai poveri è dimostrato che ha un ritorno abbastanza elevato e penso che qua ci saranno sorprese positive.
 
Sopravvalutato

il moltiplicatore che ne deriva dai maggiori consumi del rdc è di poco superiore allo 0 .
Conseguenza aumento del deficit e l'anno successivo aumento delle imposte che ne annullerà i benefici di quest'anno
Poi per l'implementazione c è ancora confusione sui beneficiari ( andrà anche a rom italiani o a gente che lavora in nero); si prevedono tante truffe e soldi buttati ( poi i controlli lo sappiamo che non funzionano non prendiamoci in giro )

Era meglio finanziare la formazione professionale fatta direttamente dalle aziende , e tagliare un po' di cuneo fiscale .

Il rdc avrebbe senso solo se dato a chi ha un lavoro e lo perde ( sia esso 30 enne o 60 enne) non a tutti indistintamente .

In Finlandia è stato un flop...non è difficile prevedere lo stesso fallimento in italia .

Reddito di cittadinanza, Finlandia ammette flop. "Nessun effetto, stop esperimento" - Politica


è probabilemnte inferiore allo 0

ma vedremo
 
è probabilemnte inferiore allo 0

ma vedremo

A fine anno la variazione del PIL sarà X (positivo o negativo). Dopodiché è facile prevedere che avranno vinto tutti, come in politica, perché scorporare gli effetti delle manovre economiche, della condizione finanziaria, della congiuntura internazionale è un esercizio sempre discutibile (nel senso che può essere sempre discusso nei risultati).

Diciamo che l'Istat (cito Scenari Economici) stima una variazione per effetto del RdC dello 0,4%, ma la stima è probabilmente effetto di un modello fisso.

Se venissero sbloccati i cantieri allora vedremmo di più, ma li c'è la resistenza di un partito del governo.
 
beh Paolo vedremo i consumi come andranno, in teoria quelli almeno dovrebbero segnare una leggera controtendenza

a quello scopo sicuramente questa misura è molto meglio del bonus di 80 euro

non solo per gl'importi ma soprattutto per la tipologia di persone che ne andranno a beneficiare anche se questi avessero un lavoro in nero

ma se pensano di far esplodere il pil in questo modo stanno sognando
 
A fine anno la variazione del PIL sarà X (positivo o negativo). Dopodiché è facile prevedere che avranno vinto tutti, come in politica, perché scorporare gli effetti delle manovre economiche, della condizione finanziaria, della congiuntura internazionale è un esercizio sempre discutibile (nel senso che può essere sempre discusso nei risultati).

Diciamo che l'Istat (cito Scenari Economici) stima una variazione per effetto del RdC dello 0,4%, ma la stima è probabilmente effetto di un modello fisso.

Se venissero sbloccati i cantieri allora vedremmo di più, ma li c'è la resistenza di un partito del governo.


Paolo1956 tu dici
Se venissero sbloccati i cantieri allora vedremmo di più, ma li c'è la resistenza di un partito del governo.

noto con piacere intellettuale che man mano si fa strada,in chi sono ad oggi mi contraddiceva energicamente in difesa del neoliberismo,l'ammissione della funzione progressiva della spesa pubblica.
E come già scritto(v. dichiarazioni di O.Blanchard e junker) tale ammissione non è isolata ma si va diffondendo anche nei piani alti dei palazzi.
Del resto gli usa che dovrebbero essere il tempio del liberismo e sono di certo l'immagine più progredita del capitalismo moderno da tempo marciano su questo binario,che è la difesa del keynesismo e la bocciatura e il superamento delle vecchie e obsolete ricette neoliberiste.

Ora,spesa pubblica sì ma quale spesa pubblica ???
e qui replico anche a quello che dici quando affermi che c'è la resistenza di un partito del governo.Ho detto e ripeto che la ricetta esatta per l'oggi è certamente la spesa pubblica in chiave neokeynesiana,ma non la spesa pubblica a prescindere,se no si fa la fine degli anni precedenti il 1980 quando prevaleva un keynesismo quantitativo per cui la spesa pubblica anticiclica si trasformò in un elemento di collusione tra privato e pubblico che ha rafforzato le degenerazioni in chiave oligopolistica dell'economia di mercato.Ritengo quindi oggi tutte le riserve che certa parte del governo pone a certe spese pubbliche un qualcosa che va perfettamente in questa linea che è di crescita ma che deve essere anche di progresso che è una crescita più consolidata.

Infine,e mi taccio,l'aver premuto con anticipo il pulsante prima su quota 100 e rdc anzichè sulla spesa pubblica per rilanciare la crescita e invero non propriamente secondo la visione di keynes,è da imputare ad una valutazione sull'emergenza sociale che dopo quello che sta succedendo in francia invero è suonata come qualcosa di preveggente.
Oggi in italia senza questo impegno organico sul sociale (v. quota 100 e rdc),in più la congiuntura internazionale e semmai un DF come ce lo voleva imporre bruxelles avremo anche da noi le forme di rivolte sociali della francia che si sarebbero riflesse pesantemente sulla situazione politica rendendola ancor più liquida e tutto con riflessi ancor più negativi sullo spread,questa volta senza più Draghi ad alzar dighe con il Q.E..
 
beh Paolo vedremo i consumi come andranno, in teoria quelli almeno dovrebbero segnare una leggera controtendenza

a quello scopo sicuramente questa misura è molto meglio del bonus di 80 euro

non solo per gl'importi ma soprattutto per la tipologia di persone che ne andranno a beneficiare anche se questi avessero un lavoro in nero

ma se pensano di far esplodere il pil in questo modo stanno sognando

Condivido l'analisi.
Il pil potrà esplodere solo dopo aver disinnescato le spese pubbliche anticicliche,perseverare nelle politiche timide di ieri sarebbe stata una rovina intollerabile principalmente sui consumi.
E su questo pongo io,secondo il mio punto di vista,un altro margine.
Per le caratteristiche del ns sistema economico dove l'export ha una grande forza trainante se non si esce dalla moneta unica anche gli sforzi keynesiani non basteranno e forse forse aiuteranno più germania e francia che noi.
 
beh Paolo vedremo i consumi come andranno, in teoria quelli almeno dovrebbero segnare una leggera controtendenza

a quello scopo sicuramente questa misura è molto meglio del bonus di 80 euro

non solo per gl'importi ma soprattutto per la tipologia di persone che ne andranno a beneficiare anche se questi avessero un lavoro in nero

ma se pensano di far esplodere il pil in questo modo stanno sognando

Sai, gli 80 € erano 9 mld, mi pare. La platea è diversa e sicuramente con minor propensione al consumo (anche perché a quanto ho capito il RDC ti obbligano a spenderlo), ma non è che si trattasse di ricconi. Qualcuno ha citato una ricostituzione dello stock di risparmio delle famiglie interessate, e anche quello ci sta.

Questi sono 7 mld. Vedremo.....

Il fatto che vedo è una diminuzione della propensione alla spesa dei decili che stanno bene e li' non è una questione di reddito ma di fiducia (ad esempio - sarebbero investimenti ma come esempio ci può stare - si compra casa, ma evitando di ricorrere al mutuo). In sostanza non ci si fida a fare il passo più lungo della gamba.

Speriamo di non esplodere noi...
 
Paolo1956 tu dici
Se venissero sbloccati i cantieri allora vedremmo di più, ma li c'è la resistenza di un partito del governo.

noto con piacere intellettuale che man mano si fa strada,in chi sono ad oggi mi contraddiceva energicamente in difesa del neoliberismo,l'ammissione della funzione progressiva della spesa pubblica.
E come già scritto(v. dichiarazioni di O.Blanchard e junker) tale ammissione non è isolata ma si va diffondendo anche nei piani alti dei palazzi.
.........

Beh, ma io frequento i piani alti........:)

Comunque, mai detto male di un grande piano di opere pubbliche. Tra l'altro i soldi ci sarebbero anche, almeno in parte......
 
Beh, ma io frequento i piani alti........:)

Comunque, mai detto male di un grande piano di opere pubbliche. Tra l'altro i soldi ci sarebbero anche, almeno in parte......

sono contento per te che frequenti i piani alti però di certo negli ultimi tempi non ti hanno aiutato nei processi di consapevolezza.
Comunque se poi ammetti che non hai mai detto male di un grande piano di opere pubbliche confermi la mia tesi che la colonia dei libbberisti denoantri poco hanno a che fare con il liberismo
da cui mutuano alcune tesi senza conoscerne i veri contorni.

Vedi se tu ritieni che è l'offerta che crea la domanda non puoi poi strizzare l'occhio a un piano di investimenti pubblici che,anteponendo la domanda,difatto mette in secondo piano l'iniziativa privata che invece andrebbe sollevata da orpelli e vincoli d'ogni sorta che sono proprio quelli che bloccano la crescita e che il piano di investimenti pubblici rischia di ignorare o nel migliore dei casi peggiorare.

Vedi il grande piano di opere pubbliche per esser tale e dirimente di una crisi come quella di oggi,e non solo da noi,necessita di essere qualitativamente di interesse pubblico e non la solita partita a due tra confindustria e governi in carica,e questo ahimè può anche richiedere tempo,ma è sicuramente tempo guadagnato.
In pratica deve finire l'epoca per cui keynes significava scavare le buche e poi ricoprirle per bastare alla causa della crescita economica,questa era la versione di comodo con cui keynes è stato accolto nei salotti buoni del capitalismo mondiale e come si tenta di farlo anche oggi (v.tav).
 
Sai, gli 80 € erano 9 mld, mi pare. La platea è diversa e sicuramente con minor propensione al consumo (anche perché a quanto ho capito il RDC ti obbligano a spenderlo), ma non è che si trattasse di ricconi. Qualcuno ha citato una ricostituzione dello stock di risparmio delle famiglie interessate, e anche quello ci sta.

Questi sono 7 mld. Vedremo.....

Il fatto che vedo è una diminuzione della propensione alla spesa dei decili che stanno bene e li' non è una questione di reddito ma di fiducia (ad esempio - sarebbero investimenti ma come esempio ci può stare - si compra casa, ma evitando di ricorrere al mutuo). In sostanza non ci si fida a fare il passo più lungo della gamba.

Speriamo di non esplodere noi...


sono 7 miliardi ma somme più importanti a nulla tenenti (almeno in teoria)

non è la prima vota che lo scrivo ma il paese secondo me farà una brutta fine, al primo evento esogeno e spread in area 450/500 iniziano i guai seri
 
Io personalmente non sono così propenso alle opere pubbliche.Concordo che in questo periodo vadano fatti degli investimenti, ma non vedo perchè non possano farli piuttosto i privati. Il punto è che con la scusa di dover spendere il pubblico può arrivare a spendere inutilmente: mentre in passato il rischio era più che accettabile in quanto le opere da farsi erano facilmente valutabili, ora il caso non è più lo stesso.
 
le opere pubbliche in Italia sono necessarie ma non mega progetti ma tanti piccoli distribuiti nel territorio

molto meglio quello che non il reddito di cittadinanza
 
Indietro