Perchè da Draghi MAI una sorpresa. MAIIIIIIIII!!!

pinco-pallino

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Sempre tutto come previsto dagli analisti prima delle conferenze

Oggi tutti parlavano di fine QE, di un Draghi che non annuncia nuove LTRO ma addolcisce la fine QE alludendo a possibili mosse...


Che cavolo ci va a fare questo in conferenza stampa se viene sempre anticipato tutto e non dice mai niente di nuovo... Eh? Che ci va a fare ?


Altra cosa il Bernanke.... ve lo ricordate? Il Bernie Pompadour?
 
non mi ricordo molte sorprese nemmeno da parte di Bernanke sinceramente
 
Forse, pensava a Greenspan
 
beh mi sembra il minimo, anche se bernanke uno scherzetto coi tassi una volta me l'ha tirato (io me la ricordo bene, scusate :)), jordan un altro da raccomandare


DEFINITION of Forward Guidance
Forward guidance is verbal assurance from a country’s central bank to the public about its intended monetary policy. Forward guidance attempts to influence the financial decisions of households, businesses and investors by letting them know what to expect from interest rates (to the extent that the central bank can influence those rates). The central bank’s clear messages to the public are one tool for preventing surprises that might disrupt the markets and cause significant fluctuations in asset prices.

Forward guidance is a key tool of the Federal Reserve in the United States. Other central banks, such as the Bank of England, the European Central Bank and the Bank of Japan, use it as well.

Forward Guidance
 
Forse, pensava a Greenspan

OK!

Le banche centrali devono essere trasparenti e prevedibili. Devono compiere il loro mandato, ovvero la stabilità monetaria, nella maniera più limpida possibile.
La credibilità è fondamentale per il mercato.
 
più una bc è credibile ed autorevole e più può ottenere risultati concreti nell'influenzare l'economia ed i comportamenti con le sole parole, con le promesse, ovvero garanzia di poter all'occorrenza fare...
Questa idea di ottenere garantendo di poter fare, senza però fare subito (possiamo tra un po' fare ltro o un nuovo qe, quindi caro mercato compra pure titoli di stato e contieni per ora tu i rendimenti perchè tanto poi semmai, se necessario, interverremo noi) diviene a mio parere ancor più importante in un periodo come questo nel quale presso le bc deve essere fortissimo il timore di esaurire nei prossimi anni le consuete possibilità di intervento monetario. Vi è direi presso la bce l'idea di allungare il più possibile il ciclo. La bce avrebbe potuto annunciare un immediato ltro, e avrebbe avuto probabilmente un impatto positivo sui mercati e sull'economia, ma ha preferito per ora garantire, alludere, annunciare, con l'idea che (come già avvenuto col whatever it takes) si possa per ora ottenere un minimo effetto risparmiando una cartuccia, una carta che si giocheranno probabilmente tra alcuni mesi. Comportamento direi coerente con l'idea che le cartucce siano agli sgoccioli. Insomma, una specie di "basso profilo".

Mi aspettavo in sostanza solo annunci; poi nei prossimi mesi se necessario faranno nuovi ltro, poi interventi diretti sui debiti pubblici, elargendo ancora un po' di utili facili alle banche
 
Sempre tutto come previsto dagli analisti prima delle conferenze

Oggi tutti parlavano di fine QE, di un Draghi che non annuncia nuove LTRO ma addolcisce la fine QE alludendo a possibili mosse...


Che cavolo ci va a fare questo in conferenza stampa se viene sempre anticipato tutto e non dice mai niente di nuovo... Eh? Che ci va a fare ?


Altra cosa il Bernanke.... ve lo ricordate? Il Bernie Pompadour?

più che di sorprese parlerei di scelte in generale, la linea della fed dal 2008 in poi mi è parsa più convincente di quella della bce, molto condizionata da questioni politiche europee. In particolare alcuni paesi hanno eccessivamente ostacolato scelte che dovevano essere più espansive all'inizio per poter poi alzare i tassi. Credo che tutta l'europa paghi un prezzo per la scarsa indipendenza della bce dalla politica, ricorderete le polemiche tra Draghi e politici tedeschi...
 
Beh mica rimpiangerete Trichet con il suo insensato rialzo a metà crisi!
 
ogni riunione tirava conigli dal cilindro sempre di piu' ma non vi ricordate?

Draghi per fare una cosa ci vuole 20 meeting. Ora si parla di Marzo addirittura solo per studiare una TLtro che addirittura sarà piu' stringente quindi non la facessero neanche che quando arriva sarà già necessario BEN ALTRO per queste economie in malora.
 
ogni riunione tirava conigli dal cilindro sempre di piu' ma non vi ricordate?

Draghi per fare una cosa ci vuole 20 meeting. Ora si parla di Marzo addirittura solo per studiare una TLtro che addirittura sarà piu' stringente quindi non la facessero neanche che quando arriva sarà già necessario BEN ALTRO per queste economie in malora.

infatti questa tendenza della bce a marchio Draghi ad estremizzare la ricerca dell'effetto "a parole", "a promesse" per poi intervenire in maniera forte solo quando appunto è proprio necessario, può essere criticata. E' una scelta, non sappiamo come sarebbe andata con scelte differenti. Si nota però che rischiamo di finire in una nuova recessione con tassi a zero, qe in atto, banche piene di crediti deteriorati. Credo che con scelte differenti sin dal 2008 potremmo ora avere tassi più elevati e credo che la bce abbia responsabilità forti nella scarsa ripresa dalla crisi del 2008. Ma ha appunto avuto un peso notevole l'influenza politica sulla bce di alcuni paesi europei. Mi pare sia stata più convincente l'azione della fed, nettamente
 
Ultima modifica:
più una bc è credibile ed autorevole e più può ottenere risultati concreti nell'influenzare l'economia ed i comportamenti con le sole parole, con le promesse, ovvero garanzia di poter all'occorrenza fare...
Questa idea di ottenere garantendo di poter fare, senza però fare subito (possiamo tra un po' fare ltro o un nuovo qe, quindi caro mercato compra pure titoli di stato e contieni per ora tu i rendimenti perchè tanto poi semmai, se necessario, interverremo noi) diviene a mio parere ancor più importante in un periodo come questo nel quale presso le bc deve essere fortissimo il timore di esaurire nei prossimi anni le consuete possibilità di intervento monetario. Vi è direi presso la bce l'idea di allungare il più possibile il ciclo. La bce avrebbe potuto annunciare un immediato ltro, e avrebbe avuto probabilmente un impatto positivo sui mercati e sull'economia, ma ha preferito per ora garantire, alludere, annunciare, con l'idea che (come già avvenuto col whatever it takes) si possa per ora ottenere un minimo effetto risparmiando una cartuccia, una carta che si giocheranno probabilmente tra alcuni mesi. Comportamento direi coerente con l'idea che le cartucce siano agli sgoccioli. Insomma, una specie di "basso profilo".

Mi aspettavo in sostanza solo annunci; poi nei prossimi mesi se necessario faranno nuovi ltro, poi interventi diretti sui debiti pubblici, elargendo ancora un po' di utili facili alle banche

Non sia mai che ritengano di dare due soldi a gli stati , magari solo per fare le strade...poi la turboinflazzzione chi la ferma?
Si continui a nutrire le banche, che tengono famiglia.
 
infatti questa tendenza della bce a marchio Draghi ad estremizzare la ricerca dell'effetto "a parole", "a promesse" per poi intervenire in maniera forte solo quando appunto è proprio necessario, può essere criticata. E' una scelta, non sappiamo come sarebbe andata con scelte differenti. Si nota però che rischiamo di finire in una nuova recessione con tassi a zero, qe in atto, banche piene di crediti deteriorati. Credo che con scelte differenti sin dal 2008 potremmo ora avere tassi più elevati e credo che la bce abbia responsabilità forti nella scarsa ripresa dalla crisi del 2008. Ma ha appunto avuto un peso notevole l'influenza politica sulla bce di alcuni paesi europei. Mi pare sia stata più convincente l'azione della fed, nettamente

Sbagli.
Hanno mirato a questo.
E è stato un successo.
Pensa a gli npl venduti in blocco al 12-15percento.
Affari d'oro con sta crisi.
 
infatti questa tendenza della bce a marchio Draghi ad estremizzare la ricerca dell'effetto "a parole", "a promesse" per poi intervenire in maniera forte solo quando appunto è proprio necessario, può essere criticata. E' una scelta, non sappiamo come sarebbe andata con scelte differenti. Si nota però che rischiamo di finire in una nuova recessione con tassi a zero, qe in atto, banche piene di crediti deteriorati. Credo che con scelte differenti sin dal 2008 potremmo ora avere tassi più elevati e credo che la bce abbia responsabilità forti nella scarsa ripresa dalla crisi del 2008. Ma ha appunto avuto un peso notevole l'influenza politica sulla bce di alcuni paesi europei. Mi pare sia stata più convincente l'azione della fed, nettamente



molto meglio della FED secondo me

la BCE anche grazie alla sua "giovinezza" e con tutti i paletti che ha riesce a muoversi in modo meno dispendioso
 
Estratto dal discorso di Draghi a Siena oggi:


"Dal varo del sistema monetario europeo "la lira fu svalutata sette volte, eppure la crescita della produttività fu inferiore a quella dell'euro a 12, la crescita del prodotto pressappoco la stessa, il tasso di occupazione ristagnò", ha detto il presidente della Bce. "Allo stesso tempo - ha sottolineato - l'inflazione toccò cumulativamente il 223% contro il 126% dell'area euro a 12".

"Alcuni paesi persero sia i benefici della flessibilità dei cambi che la sovranità della loro politica monetaria", e "i costi sociali furono altissimi", in un "processo che si concluse con le crisi valutarie del '92-'93", ha detto Draghi con parole che sembrano riferirsi anche all'Italia e a coloro che criticano l'euro rivendicando sovranità sui tassi di cambio e sui tassi d'interesse.

"La possibilità di stampare moneta per finanziare il deficit" non è stata usata "neanche dai Paesi che fanno parte del mercato unico ma non sono parte dell'euro", ha detto ancora Draghi, con parole tese a smentire le tesi dei "presunti vantaggi della sovranità monetaria". Draghi ha ricordato che prima dell'euro "le decisioni rilevanti di politica monetaria erano prese in Germania" mentre oggi sono partecipate da tutti.

Quindi la stoccata all'Italia. "La storia italiana dimostra che il finanziamento monetario del debito pubblico non ha prodotto benefici nel lungo termine", ha rimarcato il Presidente della Bce. "Nei periodi in cui fu estensivamente praticato, come negli anni 70, il Paese dovette ricorrere ripetutamente alla svalutazione per mantenere un ritmo di crescita simile a quello degli altri partner europei", ha spiegato Draghi, ricordando che "l'inflazione divenne insostenibile" e "il caro vita colpì i più vulnerabili". E parlando sempre dell'Italia, Draghi ha spiegato agli studenti che "la crescita degli anni 80 fu presa a prestito dal futuro, cioè grazie al debito lasciato sulle spalle delle future generazioni" per cui "la bassa crescita italiana è un fenomeno che ha inizio molti molti anni prima della nascita dell'euro, si tratta chiaramente di quello che noi chiamiamo un problema di offerta".
 
Estratto dal discorso di Draghi a Siena oggi:


"Dal varo del sistema monetario europeo "la lira fu svalutata sette volte, eppure la crescita della produttività fu inferiore a quella dell'euro a 12, la crescita del prodotto pressappoco la stessa, il tasso di occupazione ristagnò", ha detto il presidente della Bce. "Allo stesso tempo - ha sottolineato - l'inflazione toccò cumulativamente il 223% contro il 126% dell'area euro a 12".

"Alcuni paesi persero sia i benefici della flessibilità dei cambi che la sovranità della loro politica monetaria", e "i costi sociali furono altissimi", in un "processo che si concluse con le crisi valutarie del '92-'93", ha detto Draghi con parole che sembrano riferirsi anche all'Italia e a coloro che criticano l'euro rivendicando sovranità sui tassi di cambio e sui tassi d'interesse.

"La possibilità di stampare moneta per finanziare il deficit" non è stata usata "neanche dai Paesi che fanno parte del mercato unico ma non sono parte dell'euro", ha detto ancora Draghi, con parole tese a smentire le tesi dei "presunti vantaggi della sovranità monetaria". Draghi ha ricordato che prima dell'euro "le decisioni rilevanti di politica monetaria erano prese in Germania" mentre oggi sono partecipate da tutti.

Quindi la stoccata all'Italia. "La storia italiana dimostra che il finanziamento monetario del debito pubblico non ha prodotto benefici nel lungo termine", ha rimarcato il Presidente della Bce. "Nei periodi in cui fu estensivamente praticato, come negli anni 70, il Paese dovette ricorrere ripetutamente alla svalutazione per mantenere un ritmo di crescita simile a quello degli altri partner europei", ha spiegato Draghi, ricordando che "l'inflazione divenne insostenibile" e "il caro vita colpì i più vulnerabili". E parlando sempre dell'Italia, Draghi ha spiegato agli studenti che "la crescita degli anni 80 fu presa a prestito dal futuro, cioè grazie al debito lasciato sulle spalle delle future generazioni" per cui "la bassa crescita italiana è un fenomeno che ha inizio molti molti anni prima della nascita dell'euro, si tratta chiaramente di quello che noi chiamiamo un problema di offerta".

Perfetto!

Per me Draghi è una risorsa insostituibile, e impareggiabile.
 
Draghi prima di fine 2019 sarà il nuovo presidente del consiglio italiano............
 
Draghi prima di fine 2019 sarà il nuovo presidente del consiglio italiano............

si,e io il presidente della repubblica....prima della fine del 2019 avremo a che fare con i primi dati signifcativi sulla crescita e se questi saranno in profondo rosso allora forse si andrà a un nuovo governo che però sarà più rivoluzionario di questo perchè questo sarà accusato di esser stato troppo tenero con l'europa e l'euro.
Draghi è il sogno non tanto nascosto di una certa parte del paese conservatrice che soffre il cambiamento di oggi spera in un impossibile ritorno al passato in coincidenza con una serie di fallimenti verso cui tifa e verso cui spera segretamente.
Sta difatto che il vento oramai soffia in direzione opposta. Se cascasse questo governo per un dichiarato insucesso si andrà oltre,ma non si ritorna indietro.
Draghi quando esce da BCE è bene che si ricongiunga con suoi vecchi lavori tipo quelli in goldman & sach
 
si,e io il presidente della repubblica....prima della fine del 2019 avremo a che fare con i primi dati signifcativi sulla crescita e se questi saranno in profondo rosso allora forse si andrà a un nuovo governo che però sarà più rivoluzionario di questo perchè questo sarà accusato di esser stato troppo tenero con l'europa e l'euro.
Draghi è il sogno non tanto nascosto di una certa parte del paese conservatrice che soffre il cambiamento di oggi spera in un impossibile ritorno al passato in coincidenza con una serie di fallimenti verso cui tifa e verso cui spera segretamente.
Sta difatto che il vento oramai soffia in direzione opposta. Se cascasse questo governo per un dichiarato insucesso si andrà oltre,ma non si ritorna indietro.
Draghi quando esce da BCE è bene che si ricongiunga con suoi vecchi lavori tipo quelli in goldman & sach

Temo non sarà cosi...........
La sentenza ai posteri.........
 
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