i tempi lunghi delle crisi

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

scerir

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In rete si trovano diversi scritti di Kenneth Rogoff sulle dinamiche delle passate crisi economiche e finanziarie, quando cioè non esisteva ancora la attuale "globalizzazione", la quale francamente non saprei proprio se giochi a favorire la ripresa dalle crisi nazionali o, al contrario, giochi a rendere più difficili le riprese dalle crisi nazionali.
Recovery from Financial Crises: Evidence from 100 Episodes | Kenneth Rogoff
This Time Is Different: A Panoramic View of Eight Centuries of Financial Crises | Kenneth Rogoff
The Aftermath of Financial Crises | Kenneth Rogoff
Sovereign Debt and Financial Crises: Theory and Historical Evidence | Kenneth Rogoff
Financial and Sovereign Debt Crises: Some Lessons Learned and Those Forgotten | Kenneth Rogoff

Vivevo in Portogallo alla fine degli anni '60 e all'inizio degli anni '70. Il paese si stava avvitando su se stesso a causa delle fine del regime di Salazar, della rivoluzione dei capitani, della occupazione delle terre, della rivoluzione dei garofani, eccetera. L'economia del paese, già martoriata dalle lunghe guerre coloniali, collassò. Gli artigiani sparirono. I capitali tentarono la fuga all'estero. Le antiche ville (quintas) cercarono di salvarsi dalle razzie dei vari predoni trasformandosi in improbabili rappresentanze diplomatiche di nazioni africane. Le facciate dei bei palazzi di Lisbona si degradarono, dal momento che i condomìni non avevano più risorse per mantenerle. Negli anni a seguire il paese - dopo marasmi politici continui - tentò di riprendersi ricorrendo allo sviluppo edilizio delle bellissime coste, che infatti furono profondamente deturpate. Essendo il paese un paese non industriale l'edilizia turistica era infatti l'unica risorsa disponibile e vendibile all'estero, assieme al turismo.

Tutto questo per dire cosa? Per dire che solo oggi, a distanza di quasi 50 anni da quegli antichi marasmi, e dopo un lungo intervento della "troika", il Portogallo sembra stia forse uscendo dal guado.
 
In rete si trovano diversi scritti di Kenneth Rogoff sulle dinamiche delle passate crisi economiche e finanziarie, quando cioè non esisteva ancora la attuale "globalizzazione", la quale francamente non saprei proprio se giochi a favorire la ripresa dalle crisi nazionali o, al contrario, giochi a rendere più difficili le riprese dalle crisi nazionali.
Recovery from Financial Crises: Evidence from 100 Episodes | Kenneth Rogoff
This Time Is Different: A Panoramic View of Eight Centuries of Financial Crises | Kenneth Rogoff
The Aftermath of Financial Crises | Kenneth Rogoff
Sovereign Debt and Financial Crises: Theory and Historical Evidence | Kenneth Rogoff
Financial and Sovereign Debt Crises: Some Lessons Learned and Those Forgotten | Kenneth Rogoff

Vivevo in Portogallo alla fine degli anni '60 e all'inizio degli anni '70. Il paese si stava avvitando su se stesso a causa delle fine del regime di Salazar, della rivoluzione dei capitani, della occupazione delle terre, della rivoluzione dei garofani, eccetera. L'economia del paese, già martoriata dalle lunghe guerre coloniali, collassò. Gli artigiani sparirono. I capitali tentarono la fuga all'estero. Le antiche ville (quintas) cercarono di salvarsi dalle razzie dei vari predoni trasformandosi in improbabili rappresentanze diplomatiche di nazioni africane. Le facciate dei bei palazzi di Lisbona si degradarono, dal momento che i condomìni non avevano più risorse per mantenerle. Negli anni a seguire il paese - dopo marasmi politici continui - tentò di riprendersi ricorrendo allo sviluppo edilizio delle bellissime coste, che infatti furono profondamente deturpate. Essendo il paese un paese non industriale l'edilizia turistica era infatti l'unica risorsa disponibile e vendibile all'estero, assieme al turismo.

Tutto questo per dire cosa? Per dire che solo oggi, a distanza di quasi 50 anni da quegli antichi marasmi, e dopo un lungo intervento della "troika", il Portogallo sembra stia forse uscendo dal guado.

ma banalmente questi paesi includendo la Grecia avevano un eccesso di spesa pubblica, spesso anche pensionistica

quindi per raddrizzare i conti non puoi che tagliare, come fai a spendere di più, sono concetti talemnte banali che è incredibile che esista ancora un dibattito in merito

o il portogallo trovava e nazionalizzava un enorme pozzo di petrolio per esempio o tagliava, così è la vita

la Norvegia ha probabilmente il miglior welfare al mondo: è piena di petrolio

quando non hai risorse puoi comunque vivere bene se ti organizzi bene ovvero la Finlandia

La Finlandia non è più ricca potenzialmente del Portogallo o della Grecia ma ha un gdp per capita che più del doppio di quello portoghese e con molti meno debiti, perchè accade?

Ecco il giorno che un numero considerevole di italiani capirà questo inizierà una nuova era per l'Italia, temo che ciò non accadrà mai
 
ma banalmente questi paesi includendo la Grecia avevano un eccesso di spesa pubblica, spesso anche pensionistica

quindi per raddrizzare i conti non puoi che tagliare, come fai a spendere di più, sono concetti talemnte banali che è incredibile che esista ancora un dibattito in merito

o il portogallo trovava e nazionalizzava un enorme pozzo di petrolio per esempio o tagliava, così è la vita

la Norvegia ha probabilmente il miglior welfare al mondo: è piena di petrolio

quando non hai risorse puoi comunque vivere bene se ti organizzi bene ovvero la Finlandia

La Finlandia non è più ricca potenzialmente del Portogallo o della Grecia ma ha un gdp per capita che più del doppio di quello portoghese e con molti meno debiti, perchè accade?

Ecco il giorno che un numero considerevole di italiani capirà questo inizierà una nuova era per l'Italia, temo che ciò non accadrà mai

Eppure è così !
bisogna spendere di più anche se va fatto rigidamente secondo qualità.

E questo per la semplicissima ragione che per i conti di un paese le spese coincidono con i redditi.
A differenza dei conti delle famiglie dove le spese sono staccate dai redditi per cui se comprimi le spese,i redditi restano immutati,e così riesci a risparmiare.
Se invece comprimi la spesa pubblica riduci una voce sensibile del pil e quindi riduci così il reddito nazionale o pil da cui discendono poi le entrate necessarie e colmare le uscite stesse e entri in un pericoloso vortice all'in-giù che ti porta dritto a insolvenze sempre maggiori.

La soluzione migliore invero sarebbero le politiche c.d. anticicliche e cioè quando sei in crescita dovresti tagliare le spese pubbliche intanto poi la crescita in essere non te lo fa pesare così potrai accumulare riserve che ti torneranno utili per quando sei in recessione e allora ti servirà spendere di più e potrai farlo senza accumulare deficit eccessivi.
Mi sembra che in ue si sia fatto esattamente l'opposto e si dà spesso la stura ai paesi in crescita per far deficit e viceversa.
 
Non sono certo un economista e neppure un 'praticone' della materia. Tuttavia il 'deficit spending', all'interno di un sistema complesso come quello dell'Euro, basato su una moneta comune ma con tanti sistemi economici diversi e distinti, mi sembra comporti varie conseguenze. Non ultima quella della difficoltà di trovare finanziamenti (se non ricorrendo a patrimoniali o a cose del genere, come appunto ci viene spesso suggerito di fare).
 
Non sono certo un economista e neppure un 'praticone' della materia. Tuttavia il 'deficit spending', all'interno di un sistema complesso come quello dell'Euro, basato su una moneta comune ma con tanti sistemi economici diversi e distinti, mi sembra comporti varie conseguenze. Non ultima quella della difficoltà di trovare finanziamenti (se non ricorrendo a patrimoniali o a cose del genere, come appunto ci viene spesso suggerito di fare).

Esatto.
O ti finanzi a tasse o ti indebiti in moneta estera.
Euro è come una moneta straniera.
Faccio notare che il portogallo si è veduto tutto durante la cura troika.
Verrà il dubbio che il fine di questo sistema è il colonialismo?
 
Gli artigiani sparirono.


anche nella cadura dell'impero romano si vede la stessa cosa, scompaiono le zone commerciali dalle citta' insieme al ceto medio... in fondo invasioni barbariche e comunismo fan gli stessi danni, crollo produttivita' e popolazione (cioe' carestia)


ah ecco, torniamo all'idea di collettivizzare le perdite delle banche ad infinitum e' talmente folle che non si dovrebbe neanche commentare, gini esplode, arriva il populismo (manteneteci tutti a fare un *****), brutto periodo, davvero, adesso prova a spiegare a degli analfabeti finanziari che non si puo' (fare deficit spending a ***** per mantenere clientele elettorali)
 
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anche nella cadura dell'impero romano si vede la stessa cosa, scompaiono le zone commerciali dalle citta' insieme al ceto medio... in fondo invasioni barbariche e comunismo fan gli stessi danni, crollo produttivita' e popolazione (cioe' carestia)


ah ecco, torniamo all'idea di collettivizzare le perdite delle banche ad infinitum e' talmente folle che non si dovrebbe neanche commentare, gini esplode, arriva il populismo (manteneteci tutti a fare un *****), brutto periodo, davvero, adesso prova a spiegare a degli analfabeti finanziari che non si puo' (fare deficit spending a ***** per mantenere clientele elettorali)

Io veramente fatico molto a capire come si riesca solo lontanamente a credere che si possa creare ricchezza dal nulla. A prescindere.

E' come credere al moto perpetuo, a babbo natale, alla ... alla ... alla religione! :censored: :D
 
anche nella cadura dell'impero romano si vede la stessa cosa, scompaiono le zone commerciali dalle citta' insieme al ceto medio... in fondo invasioni barbariche e comunismo fan gli stessi danni, crollo produttivita' e popolazione (cioe' carestia)

Il Portogallo era famoso per la qualità degli artigiani, in particolare quelli che lavoravano metalli, pelle, vetro, tessuti ricamati nelle Azzorre, tappeti. Da tutta europa, il secolo scorso, arrivavano commesse. Io stesso, personalmente, ebbi l'occasione di provare l'abilità di certi artigiani. Uno che lavorava l'argento fece, in poche ore, la copia di un oggetto, fatta talmente bene che non si riusciva a distinguere dall'originale! Ebbene questa categoria di lavoratori sparì nel giro di poche settimane, a seguito della crisi economica e politica degli anni '70, trascinando nel baratro tutta una serie di esercizi commerciali collegati, in genere mai più risorti. Certe crisi, originate da sfortunate scelte della politica e della politica economica, modificano la vita di una nazione e a volte anche l'aspetto dei luoghi per moltissimi anni. Un turista (il Portogallo oggi è molto di moda) non se ne può accorgere, gli manca la memoria dei tempi passati.
 
Io veramente fatico molto a capire come si riesca solo lontanamente a credere che si possa creare ricchezza dal nulla. A prescindere.

E' come credere al moto perpetuo, a babbo natale, alla ... alla ... alla religione! :censored: :D

eppure è così è un mondo pieno di beoti sognatori purtroppo
 
Il Portogallo era famoso per la qualità degli artigiani, in particolare quelli che lavoravano metalli, pelle, vetro, tessuti ricamati nelle Azzorre, tappeti. Da tutta europa, il secolo scorso, arrivavano commesse. Io stesso, personalmente, ebbi l'occasione di provare l'abilità di certi artigiani. Uno che lavorava l'argento fece, in poche ore, la copia di un oggetto, fatta talmente bene che non si riusciva a distinguere dall'originale! Ebbene questa categoria di lavoratori sparì nel giro di poche settimane, a seguito della crisi economica e politica degli anni '70, trascinando nel baratro tutta una serie di esercizi commerciali collegati, in genere mai più risorti. Certe crisi, originate da sfortunate scelte della politica e della politica economica, modificano la vita di una nazione e a volte anche l'aspetto dei luoghi per moltissimi anni. Un turista (il Portogallo oggi è molto di moda) non se ne può accorgere, gli manca la memoria dei tempi passati.


quindi bisognava far aumentare ulteriormente il debito del Portgallo che già il mercato tendeva a non comprare più

boh misteri delle menti umane

il Portogallo ha visto soffrire il suo tessuto produttivo per colpe sue interne

il debito devi venderlo sul mercato altrimenti devi far ritorno al comunismo
 
Non sono certo un economista e neppure un 'praticone' della materia. Tuttavia il 'deficit spending', all'interno di un sistema complesso come quello dell'Euro, basato su una moneta comune ma con tanti sistemi economici diversi e distinti, mi sembra comporti varie conseguenze. Non ultima quella della difficoltà di trovare finanziamenti (se non ricorrendo a patrimoniali o a cose del genere, come appunto ci viene spesso suggerito di fare).


per fortuna che c'è il sistema euro perchè il deficit spending dell'Argentina abbiamo visto dove porta

l'ennesimo paese sovrano che pur avendo la sua moneta chiede aiuti in dollari al fondo monetario internazionale

dovremmo proprio mandargli borghi così gli spiega che possono stampare pesos invece
 
per fortuna che c'è il sistema euro perchè il deficit spending dell'Argentina abbiamo visto dove porta

l'ennesimo paese sovrano che pur avendo la sua moneta chiede aiuti in dollari al fondo monetario internazionale

dovremmo proprio mandargli borghi così gli spiega che possono stampare pesos invece

pensa che usa e ue insieme quanti dollari e euro hanno pompato con i rispettivi Q.E.,eppure di inflazione nemmeno l'ombra .
Ma qualche dubbio che stampare soldi porta inflazione è una sempliciotta considerazione,non ti viene in mente ?
 
pensa che usa e ue insieme quanti dollari e euro hanno pompato con i rispettivi Q.E.,eppure di inflazione nemmeno l'ombra .
Ma qualche dubbio che stampare soldi porta inflazione è una sempliciotta considerazione,non ti viene in mente ?

In realtà hanno portato inflazione, perchè hanno bilanciato una potente spinta deflazionistica dovuta a progresso tecnologico e globalizzazione. Ovvero ad un notevole incremento di efficienza.

Lo stesso che è successo in Giappone, dove l'efficienza regna sovrana.
Pensare solo alla puntualità di ogni servizio dovrebbe far capire quanto tempo risparmia l'intera popolazione. La risorsa primaria.
Ed è solo una sfaccettatura dell'incredibile produttività giapponese.

Se non ti conoscessi ti consiglierei un bel viaggio, e non solo in Giappone, ma per rimanere realistici e proporzionati ti consiglio di iniziare con questo:

Quark Economia - Wikipedia

P.S. Se rispondi in poche righe, con periodi brevi e magari punteggiati, prometto di leggerti! ;)
 
In realtà hanno portato inflazione, perchè hanno bilanciato una potente spinta deflazionistica dovuta a progresso tecnologico e globalizzazione. Ovvero ad un notevole incremento di efficienza.

Lo stesso che è successo in Giappone, dove l'efficienza regna sovrana.
Pensare solo alla puntualità di ogni servizio dovrebbe far capire quanto tempo risparmia l'intera popolazione. La risorsa primaria.
Ed è solo una sfaccettatura dell'incredibile produttività giapponese.

Se non ti conoscessi ti consiglierei un bel viaggio, e non solo in Giappone, ma per rimanere realistici e proporzionati ti consiglio di iniziare con questo:

Quark Economia - Wikipedia

P.S. Se rispondi in poche righe, con periodi brevi e magari punteggiati, prometto di leggerti! ;)

:D
 
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