Sulla sostenibilità schemi Ponzi (Inps,debito pubblico,etc)

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

nahar

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Penso che lo conosciamo tutti, il sig. Ponzi. E tutti sono concordi sul fatto che, a un certo punto, il sistema collassa. Naturalmente, questo sistema può benissimo rimanere in piedi finché ci sono nuovi finanziatori: certo, qualcuno dirà che in un sistema Ponzi puro, e dunque piramidale, le pedine prima o poi si esauriscono e quindi gli ultimi creditori se la prendono in saccoccia. Ma pensiamo allora al caso dello Stato. Debito pubblico: perfetto schema Ponzi, o sbaglio? Pur non essendo promessa agli investitori una rendita abnorme (come nel Ponzi piramidale "puro"), tale da richiedere un esponenziale e dunque insostenibile aumento degli investitori nel lungo termine, siamo cmq di fronte a un soggetto (Stato) che non fa altro che girare i soldi dei nuovi investitori per pagare i vecchi creditori. La domanda cardine allora è: perché non dovrebbero entrare nuovi investitori facendo così crollare il sistema? Nel caso dell'Inps, la motivazione potrebbe essere la scarsa natività attuale e futura (quindi i giovani che lavorano e versano Inps saranno troppo pochi rispetto ai vecchi a cui pagare le pensioni). Nel caso di uno Stato sovrano, può essere la scarsa credibilità della classe politica che scoraggia gli investitori nazionali o esteri a finanziare il debito (da questo punto di vista siamo dei campioni) oppure il fatto che il debito cresca a tal punto da superare la quantità di investitori che possono finanziarlo (e qui saremmo di fronte a un Ponzi vero e proprio).
Dunque, perché siamo tutti pronti a linciare un pincopallino che si inventa uno schema Ponzi (magari nel breve periodo molto più sostenibile dell'INPS, o del colossale debito pubblico Ita per buona parte in mano a stranieri che possono dunque influenzare i nostri conti come vogliono), mentre poi ci sembra cosa buona e giusta contribuire a enormi schemi Ponzi legalizzati (INPS in primis, che dovrebbe essere illegale a priori per come è congegnato, visto che il MIO contributo Inps NON andrebbe dato agli attuali anziani, ma cristallizzato finché IO non sono vecchio così da essermi restituito)? Scommetto che se non esistesse Equitalia a fare da deterrente, la gente qualche domanda inizierebbe a farsela. Poi vabbè...c'è la solita favola che quando una cosa è "legale" (tipo Inps, o titoli di stato) allora è per forza anche matematicamente ed eticamente corretta. :rolleyes::cool:
Attenzione: non voglio certo fare apologia dei "ponzisti", visto che il Ponzi non è uno strumento produttivo (non crea ricchezza grazie all'investimento in attività produttive o al lavoro), ma solo uno strumento di spostamento del danaro che, in un ipotetico lungo periodo T, è destinato a cadere, rovinando gli ultimi arrivati. Vorrei solo far notare come il Ponzi sia ormai parte integrante della nostra vita, che ci piaccia o meno.
 
è una mega frode non c'è altro modo di definirla

e ancora vanno avanti a parlare dell'anticostituzionalità circa l'abrogazione delle pensioni non contributive...

ovvero come andare contro la matematica, ridicolo

per non parlare delle dinamiche demografiche in un paese che non vuole migranti

pietosi
 
Il Debito pubblico è uno schema Ponzi quando cresce in modo più veloce rispetto alla crescita dell'Economia del Paese ... quindi chi rende il debito dell'Italia uno schema Ponzi è chi non amministra bene il nostro Paese. Alla fine anche tu parli di scarsa credibilità della classe politica ma dal punto di vista degli investitori una classe politica è credibile quando riesce a contenere il deficit e far crescere l'economia senza scardinare la coesione sociale.
 
Il Debito pubblico è uno schema Ponzi quando cresce in modo più veloce rispetto alla crescita dell'Economia del Paese ... quindi chi rende il debito dell'Italia uno schema Ponzi è chi non amministra bene il nostro Paese. Alla fine anche tu parli di scarsa credibilità della classe politica ma dal punto di vista degli investitori una classe politica è credibile quando riesce a contenere il deficit e far crescere l'economia senza scardinare la coesione sociale.

Se si intende per schema Ponzi qualsiasi attività che consista nel reperire danaro da nuovi finanziatori col solo utilizzo e scopo di remunerare i vecchi creditori, allora l'unica soluzione per uscirne è che lo Stato investa questi introiti in attività produttive e remunerative per lo Stato stesso, così da poter ripagare gli interessi sul debito che, altrimenti, non potranno che portare alla necessità di nuovi debiti e nuovi finanziatori, proprio come in un classico Ponzi.
Riguardo l'INPS invece stendiamo un velo pietoso...
 
Il Debito pubblico è uno schema Ponzi quando cresce in modo più veloce rispetto alla crescita dell'Economia del Paese ... quindi chi rende il debito dell'Italia uno schema Ponzi è chi non amministra bene il nostro Paese. Alla fine anche tu parli di scarsa credibilità della classe politica ma dal punto di vista degli investitori una classe politica è credibile quando riesce a contenere il deficit e far crescere l'economia senza scardinare la coesione sociale.

vero
 
Miìii, ne è arrivato un altro come noi che ha lanciato la bomba atomica...
Adesso arrivano Pomata e Luciano e vedete che caos viene fuori :clap::clap:
 
Se si intende per schema Ponzi qualsiasi attività che consista nel reperire danaro da nuovi finanziatori col solo utilizzo e scopo di remunerare i vecchi creditori, allora l'unica soluzione per uscirne è che lo Stato investa questi introiti in attività produttive e remunerative per lo Stato stesso, così da poter ripagare gli interessi sul debito che, altrimenti, non potranno che portare alla necessità di nuovi debiti e nuovi finanziatori, proprio come in un classico Ponzi.
Riguardo l'INPS invece stendiamo un velo pietoso...

Veramente lo stato le ha vendute queste attività produttive perché il privato le gestisce meglio....dicono.
Uno che vende azioni eni che rendono il 7percento per pagare un debito che è sta alla metà è furbo?
Dipende se chi governa sta facendo gli interessi di qualcuno o di molti.
Un esempio che non conoscevo.
Quando piazziamo i titoli di stato se ne vendo il 90percento al 2percento e invenduto sale al 3percento tutto il blocco di 100 viene venduto al 3percento.
Solo dei cogli oni possono accettare un meccanismo del genere.
Chi lo ha accettato faceva il bene della maggioranza o di qualcun'altro?
 
Perché tu sei convinto che un'asta marginale sia sempre sfavorevole al venditore.....

Ehhhhh.... un popolo di allenatori della nazionale.......
 
Perché tu sei convinto che un'asta marginale sia sempre sfavorevole al venditore.....

Ehhhhh.... un popolo di allenatori della nazionale.......

No sono convinto che visto che il famoso mercato predilige il profitto chi compra ha più opzioni di chi vende.
Del resto sono in conflitto di interessi no?
Visto che lo devi piazzare tutto posso pensare che chi compra giochi a tirare su i rendimenti?
No?
Sicuro allenatore?
 
No sono convinto che visto che il famoso mercato predilige il profitto chi compra ha più opzioni di chi vende.
Del resto sono in conflitto di interessi no?
Visto che lo devi piazzare tutto posso pensare che chi compra giochi a tirare su i rendimenti?
No?
Sicuro allenatore?

Beh allora perchè non succede col Bund ad es.?
 
Miìii, ne è arrivato un altro come noi che ha lanciato la bomba atomica...
Adesso arrivano Pomata e Luciano e vedete che caos viene fuori :clap::clap:

paura eh ???
o forse consapevolezza dei propri limiti intellettuali ???

direi la seconda e ti fa onore e oltretutto significa che un pò ti sono servito leggendomi.
 
Penso che lo conosciamo tutti, il sig. Ponzi. E tutti sono concordi sul fatto che, a un certo punto, il sistema collassa. Naturalmente, questo sistema può benissimo rimanere in piedi finché ci sono nuovi finanziatori: certo, qualcuno dirà che in un sistema Ponzi puro, e dunque piramidale, le pedine prima o poi si esauriscono e quindi gli ultimi creditori se la prendono in saccoccia. Ma pensiamo allora al caso dello Stato. Debito pubblico: perfetto schema Ponzi, o sbaglio? Pur non essendo promessa agli investitori una rendita abnorme (come nel Ponzi piramidale "puro"), tale da richiedere un esponenziale e dunque insostenibile aumento degli investitori nel lungo termine, siamo cmq di fronte a un soggetto (Stato) che non fa altro che girare i soldi dei nuovi investitori per pagare i vecchi creditori. La domanda cardine allora è: perché non dovrebbero entrare nuovi investitori facendo così crollare il sistema? Nel caso dell'Inps, la motivazione potrebbe essere la scarsa natività attuale e futura (quindi i giovani che lavorano e versano Inps saranno troppo pochi rispetto ai vecchi a cui pagare le pensioni). Nel caso di uno Stato sovrano, può essere la scarsa credibilità della classe politica che scoraggia gli investitori nazionali o esteri a finanziare il debito (da questo punto di vista siamo dei campioni) oppure il fatto che il debito cresca a tal punto da superare la quantità di investitori che possono finanziarlo (e qui saremmo di fronte a un Ponzi vero e proprio).
Dunque, perché siamo tutti pronti a linciare un pincopallino che si inventa uno schema Ponzi (magari nel breve periodo molto più sostenibile dell'INPS, o del colossale debito pubblico Ita per buona parte in mano a stranieri che possono dunque influenzare i nostri conti come vogliono), mentre poi ci sembra cosa buona e giusta contribuire a enormi schemi Ponzi legalizzati (INPS in primis, che dovrebbe essere illegale a priori per come è congegnato, visto che il MIO contributo Inps NON andrebbe dato agli attuali anziani, ma cristallizzato finché IO non sono vecchio così da essermi restituito)? Scommetto che se non esistesse Equitalia a fare da deterrente, la gente qualche domanda inizierebbe a farsela. Poi vabbè...c'è la solita favola che quando una cosa è "legale" (tipo Inps, o titoli di stato) allora è per forza anche matematicamente ed eticamente corretta. :rolleyes::cool:
Attenzione: non voglio certo fare apologia dei "ponzisti", visto che il Ponzi non è uno strumento produttivo (non crea ricchezza grazie all'investimento in attività produttive o al lavoro), ma solo uno strumento di spostamento del danaro che, in un ipotetico lungo periodo T, è destinato a cadere, rovinando gli ultimi arrivati. Vorrei solo far notare come il Ponzi sia ormai parte integrante della nostra vita, che ci piaccia o meno.

Lo schema ponzi applicato alle pensioni è un emerita stron..zata a cui in genere sono soliti abboccare molti soggetti per esplicita volontà dei politici che,così,usando le pensioni come un bmat,sperano di risolvere i problemi strutturali della spesa pubblica dello stato sociale.

Mi spiego meglio.
Le pensioni in verità sono un obbligo costituzionale dello stato italiano e non una forma di assicurazione privata: est clarum ???

Articolo 38
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.L'assistenza privata è libera.

Lo stato è pertanto tenuto a garantire l'assistenza in caso di vecchiaia, malattia o infortunio a un lavoratore.E in questo caso,e cioè quando si mira a salvaguardare il lavoratore e basta e non i cittadini in sè,si parla di previdenza sociale,e tale attività è obbligatoria per lo stato ed è esercitata dallo stato stesso per il tramite di specifici istituti v. inps.
L'inps tale attività la svolge sì in maniera assicurativa,ovvero con anticipazioni di prestazioni sul loro reddito,MA NON SOLO !!!!,anche con contributi a carico del datore che nulla hanno a che vedere con l'assicurazione in senso stretto che dovrebbe essere un onere personale e basta dell'assicurato che ha sottoscritto il contratto assicurativo.
Ed è di evidenza che stante l'art.38 se per caso con le detrazioni sul reddito del lavoratore e gli oneri a carico del datore non si arriva a garantire il pagamento delle pensioni lo stato deve intervenire con LA FISCALITA' GENERALE.

Tu aggiungerai allora cosa succede se si verifica il caso di cui sopra e la fiscalità generale non ce la fa a colmare la lacuna ???
Beh innanzitutto,non c'entra questo caso un beata fava con lo schema ponzi o con il sistema in sè delle pensioni e della sua sostenibilità che è emerita ca..zzata buttata in pasto ai cittadini per giustificare tagli alla spesa pubblica tramite le pensioni,perchè non gliela si fa a pagarle a tutti,quando invece il vero problema è il sistema generale di welfare nel suo insieme che fa acqua e che va riformato che è cosa politicamente molto più impegnativa,ma assolutamente diversa dal problema pensioni in forma assicurativa, che ripeto è solo un furbo escamotage dei politici per rendere legittimi agli occhi dei cittadini dei tagli che vengono fuori da loro incapacità generali di conduzione .
_____________________________________________________________________________________________________________________________
a proposito di debito pubblico

tu dici
Nel caso di uno Stato sovrano, può essere la scarsa credibilità della classe politica che scoraggia gli investitori nazionali o esteri a finanziare il debito (da questo punto di vista siamo dei campioni) oppure il fatto che il debito cresca a tal punto da superare la quantità di investitori che possono finanziarlo (e qui saremmo di fronte a un Ponzi vero e proprio)

Innanzitutto il ns debito è posseduto dagli stranieri solo in misura del 30 % per cui il problema dei finanziatori esteri non è determinante e peraltro i livelli del risparmio nazionale sono 4 volte il ns debito pubblico per cui....
Sulla possibilità,direi assai remota,che non si trovino a sufficenza investitori che possono finanziarlo questo ns grosso debito pubblico ti ricordo che qui sta un grosso nocciolo di problema che sta alla base del sorgere stesso di questo ns enorme debito pubblico, ed è da rinvenire nel carattere stesso della BC che da noi già dal 1981, molto prima che negli altri stati europei,grazie a qualche lungimirante e ignorante politico non è più prestatrice e garante di ultima istanza.
E così penso di averti risposto.
 
Ultima modifica:
Lo schema ponzi applicato alle pensioni è un emerita stron..zata a cui in genere sono soliti abboccare molti soggetti per esplicita volontà dei politici che,così,usando le pensioni come un bmat,sperano di risolvere i problemi strutturali della spesa pubblica dello stato sociale.

Mi spiego meglio.
Le pensioni in verità sono un obbligo costituzionale dello stato italiano e non una forma di assicurazione privata: est clarum ???

Articolo 38
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.L'assistenza privata è libera.

Lo stato è pertanto tenuto a garantire l'assistenza in caso di vecchiaia, malattia o infortunio a un lavoratore.E in questo caso,e cioè quando si mira a salvaguardare il lavoratore e basta e non i cittadini in sè,si parla di previdenza sociale,e tale attività è obbligatoria per lo stato ed è esercitata dallo stato stesso per il tramite di specifici istituti v. inps.
L'inps tale attività la svolge sì in maniera assicurativa,ovvero con anticipazioni di prestazioni sul loro reddito,MA NON SOLO !!!!,anche con contributi a carico del datore che nulla hanno a che vedere con l'assicurazione in senso stretto che dovrebbe essere un onere personale e basta dell'assicurato che ha sottoscritto il contratto assicurativo.
Ed è di evidenza che stante l'art.38 se per caso con le detrazioni sul reddito del lavoratore e gli oneri a carico del datore non si arriva a garantire il pagamento delle pensioni lo stato deve intervenire con LA FISCALITA' GENERALE.

Tu aggiungerai allora cosa succede se si verifica il caso di cui sopra e la fiscalità generale non ce la fa a colmare la lacuna ???
Beh innanzitutto,non c'entra questo caso un beata fava con lo schema ponzi o con il sistema in sè delle pensioni e della sua sostenibilità che è emerita ca..zzata buttata in pasto ai cittadini per giustificare tagli alla spesa pubblica tramite le pensioni,perchè non gliela si fa a pagarle a tutti,quando invece il vero problema è il sistema generale di welfare nel suo insieme che fa acqua e che va riformato che è cosa politicamente molto più impegnativa,ma assolutamente diversa dal problema pensioni in forma assicurativa, che ripeto è solo un furbo escamotage dei politici per rendere legittimi agli occhi dei cittadini dei tagli che vengono fuori da loro incapacità generali di conduzione .
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a proposito di debito pubblico

tu dici
Nel caso di uno Stato sovrano, può essere la scarsa credibilità della classe politica che scoraggia gli investitori nazionali o esteri a finanziare il debito (da questo punto di vista siamo dei campioni) oppure il fatto che il debito cresca a tal punto da superare la quantità di investitori che possono finanziarlo (e qui saremmo di fronte a un Ponzi vero e proprio)

Innanzitutto il ns debito è posseduto dagli stranieri solo in misura del 30 % per cui il problema dei finanziatori esteri non è determinante e peraltro i livelli del risparmio nazionale sono 4 volte il ns debito pubblico per cui....
Sulla possibilità,direi assai remota,che non si trovino a sufficenza investitori che possono finanziarlo questo ns grosso debito pubblico ti ricordo che qui sta un grosso nocciolo di problema che sta alla base del sorgere stesso di questo ns enorme debito pubblico, ed è da rinvenire nel carattere stesso della BC che da noi già dal 1981, molto prima che negli altri stati europei,grazie a qualche lungimirante e ignorante politico non è più prestatrice e garante di ultima istanza.
E così penso di averti risposto.

...sì devo dire che hai trovato un buon modo per rigirare la frittata, specie nella parte relativa al concetto di "assicurazione", che col la mia riflessione sull'INPS (che, ribadisco, E' senza SE e senza MA uno schema Ponzi) non c'entra una fava, dal momento che ogni assicurazione implica la previsione di un evento possibile e non CERTO come la vecchiaia. Sembra quasi che tu voglia affermare che il modo (a livello proprio di meccanica base, e non di come poi viene gestita la stessa) in cui funziona e ha sempre funzionato l'Inps sia l'unico praticabile (eh d'altronde lo dice anche la Costituzione che bisogna lavorare, assistere i vecchi e i malati etc :cool:).

Riguardo poi il fatto che il 32% di debito italiano in mano agli esteri è roba da niente...va bene, mi fermo qui (quindi in Jap dove sono all'11% stanno messi più o meno come noi, nevvero?).

Ah, vedo che sei anche tu un convinto anti-divorzista Stato-BC. Eh va be'. Inutile discutere anche su questo.
 
...sì devo dire che hai trovato un buon modo per rigirare la frittata, specie nella parte relativa al concetto di "assicurazione", che col la mia riflessione sull'INPS (che, ribadisco, E' senza SE e senza MA uno schema Ponzi) non c'entra una fava, dal momento che ogni assicurazione implica la previsione di un evento possibile e non CERTO come la vecchiaia. Sembra quasi che tu voglia affermare che il modo (a livello proprio di meccanica base, e non di come poi viene gestita la stessa) in cui funziona e ha sempre funzionato l'Inps sia l'unico praticabile (eh d'altronde lo dice anche la Costituzione che bisogna lavorare, assistere i vecchi e i malati etc :cool:).

Riguardo poi il fatto che il 32% di debito italiano in mano agli esteri è roba da niente...va bene, mi fermo qui (quindi in Jap dove sono all'11% stanno messi più o meno come noi, nevvero?).

Ah, vedo che sei anche tu un convinto anti-divorzista Stato-BC. Eh va be'. Inutile discutere anche su questo.


ti capisco...
 
La matematica, questa sconosciuta.....

In un'asta del Tesoro vengono soddisfatte m richieste su N presentate.
Quindi ogni partecipante, a priori ha una probabilità m/N di aggiudicarsi i titoli perché non sa dove sono posizionati gli altri competitori.

Paolo, che partecipa all'asta dispone di una sua valutazione privata V e offre un prezzo P<V (oovio, nessuno vuol pagare un bene più di quanto lo valuta....).

Nell'asta competitiva Paolo massimizza l'utile atteso offrendo un prezzo che è tanto minore quanto maggiore è il rapporto m/N (cioè quanto più piccolo è N): si può facilmente dimostrare ma è intuitivo: meno gente partecipa e minore sarà il prezzo realizzato.

In un'asta marginale, viceversa, Paolo influenza il suo utile atteso solo se risulta l'm -esimo della lista, evento che ha prob. 1/N, per cui il suo incentivo a offrire P << V è decisamente minore.

Detto in altri termini, se Pomata risulta primo in un'asta competitiva davanti a Intesa e JPMorgan, probabilmente dovrebbe preoccuparsi di avere sbagliato valutazione, mentre questo effetto non c'è o è minore in un'asta marginale.

Ricapitolando, l'asta competitiva da il meglio di sé quando i partecipanti sono tanti, ricordando che in questo caso per il venditore conta il prezzo medio realizzato, mentre l'asta marginale può risultare preferibile nel caso opposto.


Detto questo, fa bene il Tesoro a usare aste marginali per i BTP? Non ne ho la minima idea (e francamente non me ne frega niente) perché bisognerebbe studiare le condizioni effettive in cui queste aste si svolgono.

Però affermare a priori che usare aste marginali è da bischeri (o da venduti) solo perché lo si è letto in un articoletto qualsiasi qualifica perfettamente chi lo dice.....

by
 
paura eh ???
o forse consapevolezza dei propri limiti intellettuali ???

direi la seconda e ti fa onore e oltretutto significa che un pò ti sono servito leggendomi.

Sicuramente mi sei servito. La maggioranza degli italiani la pensa esattamente come te e Pomata; come buona parte di chi governa ora che, ben che vada, asseconda queste idee.
Quindi in settimana altro giretto al cambiavalute di Chiasso a cambiare euro in chf, da tenere rigorosamente in contanti.
 
La matematica, questa sconosciuta.....

In un'asta del Tesoro vengono soddisfatte m richieste su N presentate.
Quindi ogni partecipante, a priori ha una probabilità m/N di aggiudicarsi i titoli perché non sa dove sono posizionati gli altri competitori.

Paolo, che partecipa all'asta dispone di una sua valutazione privata V e offre un prezzo P<V (oovio, nessuno vuol pagare un bene più di quanto lo valuta....).

Nell'asta competitiva Paolo massimizza l'utile atteso offrendo un prezzo che è tanto minore quanto maggiore è il rapporto m/N (cioè quanto più piccolo è N): si può facilmente dimostrare ma è intuitivo: meno gente partecipa e minore sarà il prezzo realizzato.

In un'asta marginale, viceversa, Paolo influenza il suo utile atteso solo se risulta l'm -esimo della lista, evento che ha prob. 1/N, per cui il suo incentivo a offrire P << V è decisamente minore.

Detto in altri termini, se Pomata risulta primo in un'asta competitiva davanti a Intesa e JPMorgan, probabilmente dovrebbe preoccuparsi di avere sbagliato valutazione, mentre questo effetto non c'è o è minore in un'asta marginale.

Ricapitolando, l'asta competitiva da il meglio di sé quando i partecipanti sono tanti, ricordando che in questo caso per il venditore conta il prezzo medio realizzato, mentre l'asta marginale può risultare preferibile nel caso opposto.


Detto questo, fa bene il Tesoro a usare aste marginali per i BTP? Non ne ho la minima idea (e francamente non me ne frega niente) perché bisognerebbe studiare le condizioni effettive in cui queste aste si svolgono.

Però affermare a priori che usare aste marginali è da bischeri (o da venduti) solo perché lo si è letto in un articoletto qualsiasi qualifica perfettamente chi lo dice.....

by
Azz meno male che ci aiuti tu.
Non ne hai la minima idea e non te ne frega niente ma questo ti qualifica per dire quello che dici e affermare con certezza che io sono un ca zza ro.
Bravissimo....di grande aiuto.

COSA STA SUCCEDENDO IN ITALIA NINO GALLONI E NANDO IOPPOLO di ELIA MENTA aprile 2013 httpyou - YouTube

Dopo pochi minuti si scioglie arcano.


Con questo non dico che chi ha deciso per italia è un ladro ma posso pensare male?
Un cogli one?
Un ignarissimo?
Come per la bolkestain....la poi recepire o meno.
Noi recepita subito.
Posso pensare male?
Il vincolo del 3percento.
Tutti se ne fregano e noi lo riteniamo un dogma.
Posso pensar male?
Sommi decine e decine di scelte politiche sbagliate negli anni e sempre in un verso e mai in un altro e alla fine ti fai una idea.
È la mia.
Ok?
 
Sicuramente mi sei servito. La maggioranza degli italiani la pensa esattamente come te e Pomata; come buona parte di chi governa ora che, ben che vada, asseconda queste idee.
Quindi in settimana altro giretto al cambiavalute di Chiasso a cambiare euro in chf, da tenere rigorosamente in contanti.

Ma se tutti la pensano come me come mai non riesco a comprare un giornale o vedere un tg che non trovi articoli o servizi che sberleffano la mia idea?
Cioè qua nel forum quando si iniziò a discutere dei surplus tedeschi eravamo quattro gatti e come postavi bagnai tutti a ridere e ca zzeghiare.
Gente che non distingueva tra svalutazione e inflazione.
Oggi bagnai è senatore e voce del partito più grande in italia in economia e quelli che lo deridevano dove stanno?
Son spariti pure dal forum?
Riciclati?
Se quelle idee erano cosi indecenti e non fondate come mai hanno seguito?
Sia a destra che a sinistra?
Come mai uno sconosciuto diceva che il monti unica cosa che avrebbe accresciuto era la disoccupazione e il debito mentre gli altri tutti a osannare?
Come è finita?
Padoan a visto ogni 6 mesi la ripresa....per 5 anni.....azz uno da fidasse:o
 
...sì devo dire che hai trovato un buon modo per rigirare la frittata, specie nella parte relativa al concetto di "assicurazione", che col la mia riflessione sull'INPS (che, ribadisco, E' senza SE e senza MA uno schema Ponzi) non c'entra una fava, dal momento che ogni assicurazione implica la previsione di un evento possibile e non CERTO come la vecchiaia. Sembra quasi che tu voglia affermare che il modo (a livello proprio di meccanica base, e non di come poi viene gestita la stessa) in cui funziona e ha sempre funzionato l'Inps sia l'unico praticabile (eh d'altronde lo dice anche la Costituzione che bisogna lavorare, assistere i vecchi e i malati etc :cool:).

Riguardo poi il fatto che il 32% di debito italiano in mano agli esteri è roba da niente...va bene, mi fermo qui (quindi in Jap dove sono all'11% stanno messi più o meno come noi, nevvero?).

Ah, vedo che sei anche tu un convinto anti-divorzista Stato-BC. Eh va be'. Inutile discutere anche su questo.


Ma de che frittata parli, la frittata è quella che hai mangiato tu insieme a miglioni di italiani e qualche presupponente libberista de noantri che abita su questa forum e che da tempo frigna senza raccapezzarsi su questo tema.

tu dici
...ogni assicurazione implica la previsione di un evento possibile e non CERTO come la vecchiaia.

Ma non è tanto l'evento possibile e non CERTO come la vecchiaia a dire che il ns sistema pensionistico pubblico non è un'assicurazione.
Esso è infatti un diritto riconosciuto dalla ns costituzione ai lavoratori vecchi e quindi inabili al lavoro e per questo è anche pagato dai datori di lavoro e non solo dai lavoratori abili e in servizio.
Va da sè che discutere sulla sostenibilità dei conti pensionistici serve a poco se non a dar fiato a qualche studioso leccaculi.sta stipendiato alla bisogna ingaggiato da una certa politica che trova con questo artifizio dei conti pensionistici un comodo strumento per tagliare spesa pubblica in qtà facendo credere che sia dovuto,e a difesa dei lavoratori stessi e del loro futuro.
La verità è che esistono dei diritti sociali riconosciuti e lo stato deve trovare nella sua generalità il sistema più funzionale ed equo per garantirli con il minor costo, tenuto conto che ciò serve pure all'economia,al suo benessere e alla sua crescita,e se non ci si riesce si è sbagliato punto e basta,e il sistema pensionistico con i suoi algoritimi è uno dei tanti aspetti di questa deriva.

inoltre tu dici
Riguardo poi il fatto che il 32% di debito italiano in mano agli esteri è roba da niente...va bene, mi fermo qui

ma io ho detto che il risparmio degli italiani è 4 volte il debito pubblico del suo stato e credo che ciò sia sufficente a dare fiducia agli investitori esteri.
E poi ho aggiunto a proposito di un ns possibile default che in assenza degli investitori stranieri ma con una BC garante e prestatrice di ultima istanza il problema è di impatto assai minore concludendo che
proprio la rinuncia a una BC di tal fatta ha creato questo ns debito pubblico e dalla tua non replica mi sembra confermato.
Io direi di lasciar perdere qui da noi queste disquisizioni sui massimi sistemi e pensare all'oggi in cui serve essenzialmente come il pane sempre più crescita e duratura per contrastare questo ns debito pubblico,punto a basta.
 
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