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L'austerità,eccone uno dei tanti casi, anche se il più eclatante: gli incendi in Grecia.
In Grecia vigili del fuoco hanno subito tagli drastici. Molti mezzi, a decine, se non centinaia, sono senza manutenzione o carburante. Il numero dei pompieri è stato ridotto di tantissime unità. La maggior parte viene assunta a contratto, sottopagata. Molti di coloro che hanno lavorato giorno e notte per domare le fiamme dell’Attica lavorano con paghe irrisorie. Nel febbraio del 2017, Atene fu invasa dai pompieri per manifestare contro l’ennesimo taglio al personale: passarono da 12mila a 8mila unità. Molti di loro, per gli stipendi bassi, sono costretti a mangiare poco e male riducendosi in condizioni fisiche precarie.
Di fronte a questi numeri, come di fronte a 14 manovre economiche che hanno prostrato un intero popolo e piani di austerità che hanno imposto a marce forzate un risanamento economico senza precedenti, le parole di conforto dell’Unione europea appaiono non solo ipocrite ma anche beffarde.
Sia chiaro: non è l’Unione europea ad appiccare gli incendi. E non sono stati i tedeschi né i burocrati del Nord Europa a provocare la furia della natura. I soldi non aiutano a domare gli incendi né evitano che i criminali li scatenino. Ma certamente il denaro, richiesto al governo di Alexis Tsipras e ai suoi predecessori per “salvare” la Grecia, avrebbe aiutato.
La Grecia è stata messa in ginocchio prima dalla crisi, poi dall’austerità. E lo Stato si è visto imporre manovre economiche terrificanti che hanno falcidiato il sistema sociale ellenico. In questi piani, è rientrata anche la Protezione civile. Come ricordato da Federico Fubini per Il Corriere della Sera, “l’ultimo taglio al ministero della Protezione civile, dal quale dipendono i vigili del fuoco in Grecia, è arrivato con il quattordicesimo pacchetto di austerità a primavera dell’anno scorso. L’area della sorveglianza antincendio ha perso allora 34 milioni di euro, distribuiti fra il personale e i mezzi”.
Ora siamo sicuri che l'austerità fa crescere l'economia diminuendo i costi e facilitando investimenti e occupazione ????
Di questo incendio in Grecia cosa ne sarà dei costi economici che un'economia esangue come quella greca dovrà affrontare :
proviamo a chiederlo a Cottarello scelto a suo tempo da Mattarello per la presidenza del consiglio.
Ma il caso non è isolato,Vi ricordate quando nel nord italia non molto tempo fa crollavano i cavalcavia e perchè secondo voi ROMA e il suo degrado giunto al massimo è solo colpa dei romani zozzoni e potrei continuare la lista pensando al ns mezzogiorno o alla sanità etc....
La verità è una e una sola,è che se tagli la spesa pubblica pensando al pareggio di bilancio come un traguardo obbligato o peggio ancora un'emergenza,rischi non solo di non raggiungere il pareggio stesso ma di peggiorare la situazione debitoria...vaglielo a spiegare ora al Cottarello....e a Bruxelles e a tutti quelli che gli vanno appresso e che dicevano che la grecia è un 'economia ormai in crescita grazie all'austerità.
Alla prossima
In Grecia vigili del fuoco hanno subito tagli drastici. Molti mezzi, a decine, se non centinaia, sono senza manutenzione o carburante. Il numero dei pompieri è stato ridotto di tantissime unità. La maggior parte viene assunta a contratto, sottopagata. Molti di coloro che hanno lavorato giorno e notte per domare le fiamme dell’Attica lavorano con paghe irrisorie. Nel febbraio del 2017, Atene fu invasa dai pompieri per manifestare contro l’ennesimo taglio al personale: passarono da 12mila a 8mila unità. Molti di loro, per gli stipendi bassi, sono costretti a mangiare poco e male riducendosi in condizioni fisiche precarie.
Di fronte a questi numeri, come di fronte a 14 manovre economiche che hanno prostrato un intero popolo e piani di austerità che hanno imposto a marce forzate un risanamento economico senza precedenti, le parole di conforto dell’Unione europea appaiono non solo ipocrite ma anche beffarde.
Sia chiaro: non è l’Unione europea ad appiccare gli incendi. E non sono stati i tedeschi né i burocrati del Nord Europa a provocare la furia della natura. I soldi non aiutano a domare gli incendi né evitano che i criminali li scatenino. Ma certamente il denaro, richiesto al governo di Alexis Tsipras e ai suoi predecessori per “salvare” la Grecia, avrebbe aiutato.
La Grecia è stata messa in ginocchio prima dalla crisi, poi dall’austerità. E lo Stato si è visto imporre manovre economiche terrificanti che hanno falcidiato il sistema sociale ellenico. In questi piani, è rientrata anche la Protezione civile. Come ricordato da Federico Fubini per Il Corriere della Sera, “l’ultimo taglio al ministero della Protezione civile, dal quale dipendono i vigili del fuoco in Grecia, è arrivato con il quattordicesimo pacchetto di austerità a primavera dell’anno scorso. L’area della sorveglianza antincendio ha perso allora 34 milioni di euro, distribuiti fra il personale e i mezzi”.
Ora siamo sicuri che l'austerità fa crescere l'economia diminuendo i costi e facilitando investimenti e occupazione ????
Di questo incendio in Grecia cosa ne sarà dei costi economici che un'economia esangue come quella greca dovrà affrontare :
proviamo a chiederlo a Cottarello scelto a suo tempo da Mattarello per la presidenza del consiglio.
Ma il caso non è isolato,Vi ricordate quando nel nord italia non molto tempo fa crollavano i cavalcavia e perchè secondo voi ROMA e il suo degrado giunto al massimo è solo colpa dei romani zozzoni e potrei continuare la lista pensando al ns mezzogiorno o alla sanità etc....
La verità è una e una sola,è che se tagli la spesa pubblica pensando al pareggio di bilancio come un traguardo obbligato o peggio ancora un'emergenza,rischi non solo di non raggiungere il pareggio stesso ma di peggiorare la situazione debitoria...vaglielo a spiegare ora al Cottarello....e a Bruxelles e a tutti quelli che gli vanno appresso e che dicevano che la grecia è un 'economia ormai in crescita grazie all'austerità.
Alla prossima