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Decreto dignità e contratti di lavoro
Senza entrare nel merito e sugli altri punti del decreto sarebbe il caso in quest'area economica centrare il punto della discussione su questo punto essenziale:
in questo di momento di difficoltà dell'economia e dell'occupazione ha successo un provvedimento che difatto pone vincoli e limiti agli imprenditori
nell'assumere scoraggiando in particolare il tempo determinato e tutto ciò che ne consegue e i licenziamenti facili ????
Diciamo che chi condanna tale provvedimento pensa in maniera plausibile
e sicuramente nell'immediato che è prevedibile un rilevabile riscontro numerico negativo sull'occupazione.
Nonstante ciò io dico viva questo coraggioso provvedimento, anche se si riversa negativamente sulla pelle di alcuni già sfortunati lavoratori.
E perchè ?
perchè combatte una perversa e oramai diffusa cultura e cioè che l'occupazione può nascere solo dalla precarietà e che l'occupazione si può creare prescindendo dalla rimozione delle cause effettive della disoccupazione e delle mancata crescita.
A questo io replico con forza che l'occupazione nasce dalla crescita e la crescita nasce dalla domanda,è un legge bronzea,ce la vedete voi una produzione che nasce senza una prospettiva di vendita e la prospettiva di vendita nasce dalla qtà dei redditi e dalla loro certezza.
Qualcuno un pò più esperto,e non certo la banda dei liberisti de noantri che ahimè infesta anche questo forum,potrebbe rispondere più intelligentemente che se aumento la precarietà come parte di un più generale attacco al costo del lavoro diminuisco i prezzi e quindi difatto recupero le perdite nominali di domanda con un un maggior potere d'acquisto , ovvero recupero le perdite nominali di domanda con aumento della domanda reale.
Non è così signori!!!
questo è un vecchio assunto che ha trovato spazio negli astratti assertori del principio per cui l'offerta crea la domanda.Ma non succederà mai!non succederà mai perchè non eiste la concorrenza perfetta per cui la diminuzioni di prezzo che potrebbero verificarsi in caso di attacchi di ogni tipo al lavoro non eguaglieranno mai le perdite di domanda,tramutandosi in accumuli di maggiori profitti a favore dei diffusi e più reali oligopoli presenti.
MORALE ????
Viva questo decreto dignità riguardante il lavoro perch'è rientra tra quei passi significativi verso quella cultura ormai diffusa all'interno dell'odierno capitalismo per cui si mettono nel mirino le cause della crescita e dell'occupazione e non i perversi e momentanei effetti positivi ed essenzialmente illusori che gli attachi al lavoro generano quando sono essi stessi che peggiorano la situazione o addirittura la creano.
Senza entrare nel merito e sugli altri punti del decreto sarebbe il caso in quest'area economica centrare il punto della discussione su questo punto essenziale:
in questo di momento di difficoltà dell'economia e dell'occupazione ha successo un provvedimento che difatto pone vincoli e limiti agli imprenditori
nell'assumere scoraggiando in particolare il tempo determinato e tutto ciò che ne consegue e i licenziamenti facili ????
Diciamo che chi condanna tale provvedimento pensa in maniera plausibile
e sicuramente nell'immediato che è prevedibile un rilevabile riscontro numerico negativo sull'occupazione.
Nonstante ciò io dico viva questo coraggioso provvedimento, anche se si riversa negativamente sulla pelle di alcuni già sfortunati lavoratori.
E perchè ?
perchè combatte una perversa e oramai diffusa cultura e cioè che l'occupazione può nascere solo dalla precarietà e che l'occupazione si può creare prescindendo dalla rimozione delle cause effettive della disoccupazione e delle mancata crescita.
A questo io replico con forza che l'occupazione nasce dalla crescita e la crescita nasce dalla domanda,è un legge bronzea,ce la vedete voi una produzione che nasce senza una prospettiva di vendita e la prospettiva di vendita nasce dalla qtà dei redditi e dalla loro certezza.
Qualcuno un pò più esperto,e non certo la banda dei liberisti de noantri che ahimè infesta anche questo forum,potrebbe rispondere più intelligentemente che se aumento la precarietà come parte di un più generale attacco al costo del lavoro diminuisco i prezzi e quindi difatto recupero le perdite nominali di domanda con un un maggior potere d'acquisto , ovvero recupero le perdite nominali di domanda con aumento della domanda reale.
Non è così signori!!!
questo è un vecchio assunto che ha trovato spazio negli astratti assertori del principio per cui l'offerta crea la domanda.Ma non succederà mai!non succederà mai perchè non eiste la concorrenza perfetta per cui la diminuzioni di prezzo che potrebbero verificarsi in caso di attacchi di ogni tipo al lavoro non eguaglieranno mai le perdite di domanda,tramutandosi in accumuli di maggiori profitti a favore dei diffusi e più reali oligopoli presenti.
MORALE ????
Viva questo decreto dignità riguardante il lavoro perch'è rientra tra quei passi significativi verso quella cultura ormai diffusa all'interno dell'odierno capitalismo per cui si mettono nel mirino le cause della crescita e dell'occupazione e non i perversi e momentanei effetti positivi ed essenzialmente illusori che gli attachi al lavoro generano quando sono essi stessi che peggiorano la situazione o addirittura la creano.
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