Fine Q.E. inizio Eurobond

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

barilin

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Per fermare la speculazione emettere Eurobond , calcolare il risparmi e versarli in un fondo riequilibratore , dividerli in proporzione debito pil.
2 vantaggi tassi bassi e stimoli per stati a miglioirare debito pil .
 
Per fermare la speculazione emettere Eurobond , calcolare il risparmi e versarli in un fondo riequilibratore , dividerli in proporzione debito pil.
2 vantaggi tassi bassi e stimoli per stati a miglioirare debito pil .

0 riforme strutturali ovviamente, le clientele non si toccano.
 
Per fermare la speculazione emettere Eurobond , calcolare il risparmi e versarli in un fondo riequilibratore , dividerli in proporzione debito pil.
2 vantaggi tassi bassi e stimoli per stati a miglioirare debito pil .

Bisogna convincere i crucchi, che truccando i conti del loro debito pubblico, sotto questo aspetto non ci sentono...
 
La fine Q.E. coincide con la quotazione di ARAMCO ,due pessime notizie per noi .
forza Draghi HELP HELP .
 
Per fermare la speculazione emettere Eurobond , calcolare il risparmi e versarli in un fondo riequilibratore , dividerli in proporzione debito pil.
2 vantaggi tassi bassi e stimoli per stati a miglioirare debito pil .

2 vantaggi per chi in UE ????
per chi ha bisogno perchè ha un debito elevato certo che sì !!!!
ma ciò rappresenterebbe un puro costo ulteriore per chi è virtuoso.
E pensi che chi è virtuoso in UE oggi ti darà questo vantaggio ?
è pura fantasia,basta vedere come stanno andando le trattative sui migranti che sbarcano in italia nell'indifferenza totale dei c.d. virtuosi.

E poi continuo a sostenere in contradditorio con Savona,che una ue più unita tipo stato unico che compensa gli squilibri con esborsi ai deboli a carico dei forti
oltre a essere un'utopia è una UE che tende a cristallizzare certe differenze creando un mezzogiorno d'europa e non va bene perchè noi saremmo proprio quel mezzogiorno e a noi servono invece politiche effettive di rilancio e non elemosine.
E,ahimè per gli illusi,oggi le politiche di rilancio del ns paese passano proprio per la creazione di una moneta nazionale con tanto di cambio flessibile e una Banca centrale nazionale legata la tesoro dello Stato stesso.
 
Ultima modifica:
2 vantaggi per chi in UE ????
per chi ha bisogno perchè ha un debito elevato certo che sì !!!!
ma ciò rappresenterebbe un puro costo ulteriore per chi è virtuoso.
E pensi che chi è virtuoso in UE oggi ti darà questo vantaggio ?
è pura fantasia,basta vedere come stanno andando le trattative sui migranti che sbarcano in italia nell'indifferenza totale dei c.d. virtuosi.

E poi continuo a sostenere in contradditorio con Savona,che una ue più unita tipo stato unico che compensa gli squilibri con esborsi ai deboli a carico dei forti
oltre a essere un'utopia è una UE che tende a cristallizzare certe differenze creando un mezzogiorno d'europa e non va bene perchè noi saremmo proprio quel mezzogiorno e a noi servono invece politiche effettive di rilancio e non elemosine.
E,ahimè per gli illusi,oggi le politiche di rilancio del ns paese passano proprio per la creazione di una moneta nazionale con tanto di cambio flessibile e una Banca centrale nazionale legata la tesoro dello Stato stesso.

L'ITALIA é come i bambini Thailandesi ,chiusa in una grotta senza possibilità di ritornare indietro ,
poco spazio per muoversi e l'ossigeno ( Q.E. ) che sta per finire , e l'Europa che non decide quali soccorsi fare .:'(
 
L'ITALIA é come i bambini Thailandesi ,chiusa in una grotta senza possibilità di ritornare indietro ,
poco spazio per muoversi e l'ossigeno ( Q.E. ) che sta per finire , e l'Europa che non decide quali soccorsi fare .:'(

No,
il male è l'europa al punto che è oggi.E' l'europa al punto che è oggi la grotta dove manca l'ossigeno.

L'europa al punto che è oggi è consistita in una moneta unica l'euro,regole ferree nei bilanci pubblici e organi di controllo estranei alla volontà popolare
in barba alla democrazia.


L'euro penalizza il ns export e quello dei paesi deboli in europa come noi,e ciò a vantaggio della germania.
Le svalutazioni salariali,difficili da praticare in regime di negoziazione tra le parti sociali e anche per la presenza di sistemi democratici e pluralisti,potrebbero essere le soluzioni e dare risultati rafforzando l'export,ma a costo di una grave riduzione della domanda interna che rende impraticabile la crescita stessa di quei paesi che devono farle.
Ci si è pertanto accontentato in genere delle svalutazioni reali a botte di aumenti tasse e riduzioni di garanzie sociali per riequilibrare le bilance comm.li con risultati positivi sui conti con l'estero ma conservando i summenzionati problemi di domanda interna e rendendo poco utile anche per la germania stessa tale sistema.
Morale ? siamo alla frutta,all'implosione,l'europa al punto che è oggi ha :
a) accentuato gli odi reciproci tra le nazioni come è ben visibile dalla questione migranti aumentando i disequilibri economici già pregressi,
b) ha reso poco utile ora l'euro anche per la germania stessa che era l'unica vera benefattrice da tale moneta.
c) la crescita è insoddisfacente se misurata con gli zero,virgola o con il punto,virgola

Bisogna cambiare quindi e come ?
non certo puntellando oggi l'euro con uno stato unitario europeo
che compensa gli squilibri tra le nazioni con lasciti gratuiti a danno dei paesi forti.E' un utopia,dati gli odi reciproci che l'euro stesso e l'europa siffatta ha aumentato e rafforzato, e poi si sa che ciò cristallizzerebbe tali squilibri perchè in presenza di aiuti strutturali difficilmente le nazioni deboli si sforzeranno di migliorare.
Bisogna quindi reintrodurre le monete nazionali per rendere in automatico i paesi meno forti più concorrenziali grazie al cambio flessibile e a danno dei paesi forti.
Così si riequilibrano le cose e si ridà serenità agli stati tra loro perchè i deboli sono incentivati a far meglio e i forti che già di per sè hanno fatto,a godere un pò di più.
Ciò non toglie che in un futuro quando i disequilibri si saranno ridotti sensibilmente,e quindi anche i possibili conflitti reciproci,allora sì(ma non nel 2000 dta di entrata in funzione dell'euro)che si potrà reintrodurre una moneta unica che faciliti ovviamente gli scambi comm.li e contestualmente uno stato unico europeo.

n.b. ricordo anche un aspetto che ho sopra trascurato e cioè l'appoggio sistematico dell'europa al punto che è oggi con un certa idea sbagliata di internazionalizzazione che io chiamerei appoggio alla globalizzazione e che anche in questo caso è generato esclusivamente dagli interessi precipui della germania.Anche questo aspetto con la scomparsa di questa europa dovrà cedere il passo a un liberoscambismo non indiscriminato ma controllato e gestito a salvaguardia del mercato e non delle ingorde multinazionali dedite alla delocalizzazione sistematica e a generare una pericolosa rincorsa al ribasso sul costo del lavoro che genera,povertà,decrescita e rallentamento nel progresso della produttività.
 
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nella grotta Europa da quando c'è l'Euro il reddito pro-capite è cresciuto in media più che negli altri paesi industrializzati e il deficit pubblico è cresciuto di meno... quindi si vede che conviene restare nella grotta.

Voi direte in media vuol dire che qualcuno è andato peggio e qualcuno è andato meglio ... allora possiamo valutare se quei paesi che sono andati peggio (Sono solo Grecia, Italia e in parte UK ma tanto è già uscita da sola) starebbero meglio fuori dall'Euro ... ma impostare il ragionamento di partenza dicendo che l'Europa nel suo complesso è un fallimento è una cosa avulsa dalla realtà.
 
nella grotta Europa da quando c'è l'Euro il reddito pro-capite è cresciuto in media più che negli altri paesi industrializzati e il deficit pubblico è cresciuto di meno... quindi si vede che conviene restare nella grotta.

Voi direte in media vuol dire che qualcuno è andato peggio e qualcuno è andato meglio ... allora possiamo valutare se quei paesi che sono andati peggio (Sono solo Grecia, Italia e in parte UK ma tanto è già uscita da sola) starebbero meglio fuori dall'Euro ... ma impostare il ragionamento di partenza dicendo che l'Europa nel suo complesso è un fallimento è una cosa avulsa dalla realtà.

a) il reddito procapite durante l'euro a cui tu accenni è come i polli di trilussa, ovvero non si tiene in debito conto la distribuzione della ricchezza che ha visto spuntare da noi la povertà assoluta come non mai in passato e ha visto spuntare una sempre più accentuata differenza tra ricchi e poveri, per non parlare del deciso rallentamento della crescita del pil che enumera difatto e senza chiacchiere il prodotto nazionale lordo.

b) sul discorso del deficit ho l'impressione che sei in difficoltà. Se l'obiettivo dell'euro e della ue sin dall'inizio è stato quello di ridare fiato al rigore sui conti fa veramente specie ritrovare il paese dopo cotanto sforzo veder aumentato il già alto debito iniziale dal 107 % del pil al 133 % di oggi, per non parlare del pauroso incremento del debito pubblico di quei paesi tipo la Spagna e la grecia e gli altri piigs che sono stati oggetto diretto di interventi a sostegno da parte delle UE.
Tu furbescamente parli di deficit e non di debito pubblico,ma è evidente che l'obiettivo di riduzione del deficit,che è il risultato del bilancio contabile dello stato nell'anno,è sempre quello di ridurre il debito pubblico,per cui è quest'ultimo che conta.

c)spagna,grecia e portogallo e gli altri piigs,amico mio,stanno apparentemente oggi messi meglio perchè gli si è consentito di non seguire i limiti di deficit imposti a noi in quanto osservati speciali, staremo a vedere il "poi", quando a loro si chiederanno le stesse cose che si chiedono a noi e di rientrare pesantemente dei debiti conseguiti con i fondi salvastati anche da noi finanziati.

d)a proposito delle uscite dall'euro,mi sono un pò stancato di ripeterlo.L'uscita dall'euro o viene fatta da noi volontariamente, e sarebbe meglio, ma non ci credo, o l'euro implode su sè stesso dato che è una forma di disequilibrio strutturale e si sa che in economia i disequilibri di questo tipo non reggono nel lungo periodo.
Quindi per risponderti sul conviene restare nella grotta ribadisco che nella grotta ci usciremo comunque perch'è nella logica e non è un questione di scelte.
E' nella logica perchè anche quelli che sostengono l'euro vorrebbero cambiarlo come conditio sine qua non.Sta difatto che il tipo di cambiamento che questi vorrebbero fare è proprio quello che l'euro per sua stessa natura allontana come fattibilità e cioè la mutualità tra le nazioni della UE,che peraltro anche per altre motivazione non è auspicabile in quanto demotivi i paesi deboli.
 
Ultima modifica:
per quanto riguarda

a) non si capisce se stai parlando di Italia o di Europa nel suo complesso, perchè se si parla di Europa si è verificata una convergenza del reddito pro-capite in direzione della media UE fatte salve le ben note eccezioni e considerando che l'Italia è solo a 3-4 punti percentuali sotto alla media quindi questo dimostra che la differenza tra ricchi e poveri è diminuita e non aumentata.
Potrebbe essere possibile che la differenza di reddito all'interno delle singole nazioni europee sia aumentata ma per parlare di fallimento del sistema bisognerebbe dimostrare che questo aumento sia maggiore da noi piuttosto che in USA o in Giappone ma per dimostrarlo bisognerebbe presentare dei dati che in anni di invettive anti-Euro non sono riuscito a vedere un grafico o una tabella che vada in questa direzione. Se invece parlavi di Italia sicuramente c'è stata una più accentuata differenza tra ricchi e poveri e a questo punto non ci resta che analizzare se una eventuale nostra uscita dall'euro ci aiuterà a ridurre queste differenze.

b) anche qui io mi riferivo all'Europa nel suo complesso comunque l'incremento percentuale del debito/pil dall'anno 2000 è stato del 25% in Italia e circa del 30% nell'europa nel suo complesso (dal 60% all' 82%) con una tendenza a calare a partire dal 2014.
Negli Stati Uniti il debito è aumentato dal 60% al 104 % del pil nello stesso periodo
quindi con un incremento doppio rispetto all'Europa
Certo in Italia era già molto alto al momento dell'ingresso dell'Euro ma non è vero che poi è aumentato in misura maggiore rispetto alla meda mondiale.

c) siamo d'accordo.

d) per quanto detto in a b vedo molto improbabile una implosione dell'€ per cui o decidiamo di uscire autonomamente oppure restiamo cercando di modificare quelle regole dell'unione che danneggiano noi e forse anche altri paesi.
 
per quanto riguarda

a) non si capisce se stai parlando di Italia o di Europa nel suo complesso, perchè se si parla di Europa si è verificata una convergenza del reddito pro-capite in direzione della media UE fatte salve le ben note eccezioni e considerando che l'Italia è solo a 3-4 punti percentuali sotto alla media quindi questo dimostra che la differenza tra ricchi e poveri è diminuita e non aumentata.
Potrebbe essere possibile che la differenza di reddito all'interno delle singole nazioni europee sia aumentata ma per parlare di fallimento del sistema bisognerebbe dimostrare che questo aumento sia maggiore da noi piuttosto che in USA o in Giappone ma per dimostrarlo bisognerebbe presentare dei dati che in anni di invettive anti-Euro non sono riuscito a vedere un grafico o una tabella che vada in questa direzione. Se invece parlavi di Italia sicuramente c'è stata una più accentuata differenza tra ricchi e poveri e a questo punto non ci resta che analizzare se una eventuale nostra uscita dall'euro ci aiuterà a ridurre queste differenze.

Parlavo ovviamente dell'italia e vedo che conveniamo.
Poi mi chiedi di analizzare se una eventuale nostra uscita dall'euro ci aiuterà a ridurre queste differenze. Direi di sì,soprattutto se si ha chiaro il perchè queste differenze si accentuano, dopodichè ti sarà anche chiaro del perchè il discorso può esser generalizzato e può servire a spiegare anche altre situazioni analoghe in UE tra quei paesi che più hanno sofferto l'euro.
Vedi queste differenze aumentano sempre in concomitanza di un combinato disposto consistente in aumento delle libertà economiche e quindi della precarietà che si fa sistema come il portato di misure neoliberiste e a seguito dell'incedere della recessione che a questo fa sempre seguito. E l'euro nasce proprio come figlio del liberismo da cui ne trae linfa vitale per organizzare le economie della ue,e poi introduce alcune contraddizioni di suo consistenti nell'utilizzo della moneta unica e del cambio rigido,per cui se ne giovano le economie forti della ue che fanno surplus a carico delle economie deboli delle ue che accumulano debito estero.
Va da sè che l'irrompere di una crisi profonda tra economie già deboli di proprio ha acuito le differenziazioni tra poveri e ricchi essendo questa una conseguenza logica.


b) anche qui io mi riferivo all'Europa nel suo complesso comunque l'incremento percentuale del debito/pil dall'anno 2000 è stato del 25% in Italia e circa del 30% nell'europa nel suo complesso (dal 60% all' 82%) con una tendenza a calare a partire dal 2014.
Negli Stati Uniti il debito è aumentato dal 60% al 104 % del pil nello stesso periodo
quindi con un incremento doppio rispetto all'Europa
Certo in Italia era già molto alto al momento dell'ingresso dell'Euro ma non è vero che poi è aumentato in misura maggiore rispetto alla meda mondiale.

allora non è l'aumento del debito pubblico in sè la pietra angolare dell'euro e della ue ,mi era parso di esser stato chiaro,ma è semmai il calo della crescita potenziale rispetto al passato che ha reso più preoccupanti i debiti sia privati che pubblici e in alcuni casi addirittura li ha aumentati e in alcuni paesi,soprattutto quelli oggetto delle manovre di soccorso,in maniera preoccupante rispetto a prima,penso alla grecia alla spagna e al portogallo.
Gli usa non c'entrano nulla ed è un'altra storia,lì la crisi,che evidentemente non è solo dell'euro e delle ue ma è crisi in generale del capitalismo e del neoliberismo di sostegno intrapreso dal 1980,è stata presa di mira non con le metodologie liberiste appunto ma con la spesa pubblica o interventi dello stato e quindi con un aumento sensibile del deficit,alla maniera di keynes,pensiamo un'attimo all'obama care e alle consistenti politiche di q.e. della fed.


c) siamo d'accordo.

Sono contento,ma allora devi anche convenire che i deficit servono e non l'austerit.Poi,e cioè nel medio/lungo si verificherà pure se veramente spagna,grecia e portogallo avranno fatto veramente bene cioè utilizzato bene la flessibilità offertagli con spesa pubblica fatta utile produttivamente.


d) per quanto detto in a b vedo molto improbabile una implosione dell'€ per cui o decidiamo di uscire autonomamente oppure restiamo cercando di modificare quelle regole dell'unione che danneggiano noi e forse anche altri paesi.

Nessuno ti obbliga a pensarla come me, però permettimi di dirti che la tua replica è acefala.
Io ho detto il contrario partendo da un'analisi vera e propria del perchè l'euro crea sti danni sulla quale tu non entri minimamente in merito,quindi mi chiedo come fai ad affermare ciò. E' forse solo fede quella tua o propaganda ????
 
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Parlavo ovviamente dell'italia e vedo che conveniamo.

.....



allora non è l'aumento del debito pubblico in sè la pietra angolare dell'euro e della ue ,mi era parso di esser stato chiaro,ma è semmai il calo della crescita potenziale rispetto al passato che ha reso più preoccupanti i debiti sia privati che pubblici e in alcuni casi addirittura li ha aumentati e in alcuni paesi,soprattutto quelli oggetto delle manovre di soccorso,in maniera preoccupante rispetto a prima,penso alla grecia alla spagna e al portogallo.

in spagna e portogallo li ha aumentati in linea con quanto successo mediamente nei paesi extra Ue ...




Nessuno ti obbliga a pensarla come me, però permettimi di dirti che la tua replica è acefala.
Io ho detto il contrario partendo da un'analisi vera e propria del perchè l'euro crea sti danni sulla quale tu non entri minimamente in merito,quindi mi chiedo come fai ad affermare ciò. E' forse solo fede quella tua o propaganda ????

Si hai ragione non entro minimamente nel merito perchè la tua analisi è sempre ambigua: elenchi i danni che l'Euro ha provocato a Italia e Grecia e poi li vorresti magicamente applicare agli altri 25 paesi che realizzando la convergenza delle economie hanno migliorato il loro benessere grazie all'Unione Europea, ipotizzando
addirittura fantomatiche implosioni.
 
Si hai ragione non entro minimamente nel merito perchè la tua analisi è sempre ambigua: elenchi i danni che l'Euro ha provocato a Italia e Grecia e poi li vorresti magicamente applicare agli altri 25 paesi che realizzando la convergenza delle economie hanno migliorato il loro benessere grazie all'Unione Europea, ipotizzando
addirittura fantomatiche implosioni.

La mia analisi è ambigua ma la tua dove sta ????
io non ho elencato i danni io sostengo che :
L'euro non va perchè è una moneta rappresentativa fondamentalmente del valore dell'economia tedesca francese e italiana e delle altre messe insieme.
Bene il valore espresso in moneta, l'euro,dell'economia tedesca francese e italiana e delle altre messe insieme è superiore al valore espresso in una moneta potenziale dell'economia solo italiana, per cui l'italia con l'euro ha subito un duro colpo al suo export.Il colpo che ha subito il ns export è sempre superiore al benefit del minor costo dei beni strumentali di importazione per cui c'è una sicura perdita netta di competitività.
Nonostante la moneta unica aiuta gli scambi comm.li togliendo impacci burocratici e l'indeterminatezza futura del cambio flessibile,questo benefit,alla luce di quello che è successo,evidentemente non ha compensato i costi di cui sopra,ergo l'ingresso nella moneta unica è stato un salto prematuro o meglio un salto nel vuoto in cui economie deboli si sono indebolite come competitività e quindi come export,a favore di quelle forti,che invece non ne avevano bisogno:morale sono aumentati gli squilibri economici in tutta la UE già presenti e sono aumentati gli odi reciproci.E se pensi che una situazione così può perdurare è pura follia e ci sono fior di professori di economia che te lo possono spiegare meglio di me.

Concludo con una nota.
Tu potresti obiettare alla mia analisi affermando che con una moneta unica un paese dell'unione che vede aumentare il valore della propria moneta può non avendo il cambio flessibile ricorrere alla svalutazione salariale per compensare la perdita di competitività.
Giusto!
ma vale anche qui la considerazione di cui sopra.I fatti hanno dimostrato che le economie che sotto l'euro hanno dovuto fare questo sforzo non ci sono riuscite,perchè erano troppo messe male di partenza e ciò avrebbe rappresentato un enorme peso sociale da sostenere associato alla inevitabile perdita delle loro già deboli domande interne che rimangono pur sempre un motore importante della crescita.
Questo conferma ancora una volta che l'euro è stato un salto prematuro o meglio un salto nel vuoto a carico delle economie deboli per favorire le forti,germania in testa.

Tu è a questo che devi replicare punto per punto senza chiosare nel nulla
 
La mia analisi è ambigua ma la tua dove sta ????
io non ho elencato i danni io sostengo che :
L'euro non va perchè .......

Vedi Luciano tu parti dall'idea che l'Euro non va e poi inizi a spiegare il perchè .... è come se cercassi di spiegare perchè una mucca è nera .... però la mucca è bianca, le analisi logiche devono partire da fatti reali senno logiche non sono e ho già postato sufficienti dati che dimostrano che nel contesto Mondiale l'Euro funziona.
 
Vedi Luciano tu parti dall'idea che l'Euro non va e poi inizi a spiegare il perchè .... è come se cercassi di spiegare perchè una mucca è nera .... però la mucca è bianca, le analisi logiche devono partire da fatti reali senno logiche non sono e ho già postato sufficienti dati che dimostrano che nel contesto Mondiale l'Euro funziona.

ma cosa dici ???
io non parto dall'idea che l'euro non va ma dalla constatazione incontrovertibile, dal fatto assai reale,basta consultare variamente il numero dei voti alle elezioni,che milioni di cittadini europei esprimono insoddisfazione su esso e l'opposizione aumenta ovunque in barba ai tuoi dati che dice che in europa tutto funziona. Beh si vede che milioni di cittadini europei stanno bene ma non lo sanno o non hanno consultato i tuoi dati.
E'mettersi i prosciutti sugli occhi DoctorT affermare che i dati dimostrano che nel contesto Mondiale l'Euro funziona su via. Nemmeno i sostenitori più accaniti dell'euro lo sostengono,affemando che comunque sono indispensabili delle serie riforme che introducano uno stato europeo vero e proprio.

Anche se mi sembra di averti detto che il problema dell'euro non risiede nel fatto che tutti stanno male ma risiede in un pericoloso aumento dei disequilibri per cui solo alcuni (le economie forti in special modo la germania)stanno bene,molto bene e altri invece (guarda caso le economie più deboli )soffrono proprio per garantire ciò ai più forti.
 
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ma cosa dici ???
io non parto dall'idea che l'euro non va ma dalla constatazione incontrovertibile, dal fatto assai reale,basta consultare variamente il numero dei voti alle elezioni,che milioni di cittadini europei esprimono insoddisfazione su esso e l'opposizione aumenta ovunque in barba ai tuoi dati che dice che in europa tutto funziona. Beh si vede che milioni di cittadini europei stanno bene ma non lo sanno o non hanno consultato i tuoi dati.
E'mettersi i prosciutti sugli occhi DoctorT affermare che i dati dimostrano che nel contesto Mondiale l'Euro funziona su via. Nemmeno i sostenitori più accaniti dell'euro lo sostengono,affemando che comunque sono indispensabili delle serie riforme che introducano uno stato europeo vero e proprio.

Anche se mi sembra di averti detto che il problema dell'euro non risiede nel fatto che tutti stanno male ma risiede in un pericoloso aumento dei disequilibri per cui solo alcuni (le economie forti in special modo la germania)stanno bene,molto bene e altri invece (guarda caso le economie più deboli )soffrono proprio per garantire ciò ai più forti.

ok adesso è chiaro ... fai propaganda per i partiti anti-euro ... sarebbe preferibile che la facessi in arena politica.
per quanto mi riguarda smetto qui di leggerti.
 
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ok adesso è chiaro ... fai propaganda per i partiti anti-euro ... sarebbe preferibile che la facessi in arena politica.
per quanto mi riguarda smetto qui di leggerti.

non ti è chiaro proprio niente anzi totale confusione la tua.
Si fa propaganda amico mio quando si dicono delle cose senza volerle discuterle come fai tu.
E poi cosa c'entra l'arena politica io ho accennato al grande successo in europa del voto su forze antieuro come espressione di un consistente malessere legato all'euro
che testimonia di una diffusa crisi dello stesso,e non perchè avessi voglia di politichese.
Infine dici che per quanto ti riguarda smetti qui di leggermi: errore !
bisogna sempre leggere chi non la pensa come te.
 
La fine Q.E. coincide con la quotazione di ARAMCO ,due pessime notizie per noi .
forza Draghi HELP HELP .

Penso che per ottenere il massimo dalla quotazione di Saudi Aramco, l'Arabia Saudita farà di tutto per mantenere alto il prezzo del petrolio, questo dovrebbe avere l'effetto di incrementare l'inflazione ma che io sappia un'inflazione alta dovrebbe essere un vantaggio per stati fortemente indebitati come il nostro.
 
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