Come la "moneta intera"� può cambiare i destini dell'Europa.

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

microalfa

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Il prossimo 10 giugno i cittadini elvetici saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta di iniziativa popolare battezzata “Moneta intera“: se dovesse uscire un “Sì” potrebbe originarsi uno tsunami le cui conseguenze andrebbero ben oltre i confini della Confederazione, investirebbero l’intera Unione europea, e avrebbero forti ripercussioni soprattutto da noi, in Italia: nomi come Monte dei Paschi di Siena, Banca Etruria, Veneto Banca, strumenti come il bail-in introdotto dalla Commissione Ue o il Quantitative Easing della Banca Centrale Europea, finirebbero nei libri di Storia, nel capitolo “Come uscimmo dalla palude del debito”.

Ecco come la "moneta intera" puo cambiare i destini dell'Europa - Gli occhi della guerra

……..

Certo sarebbe una discreta bombetta, dato che la volontà popolare in Svizzera - beati loro - rimane ancora sacra, quindi non facilmente bypassabile da giochetti di politici e banchieri.
E la diffusione a macchia d'olio almeno nel resto del Continente moralmente obbligato.


Proviamo ad immaginarne i confini.
 
Discorso interessate su cui mi manca una attenta analisi e quindi un'idea precisa.

Tuttavia le perplessità sono tante.

Diciamo che la fase di passaggio deve essere gestita con attenzione, creando magari una linea di demarcazione temporale tra i due sistemi che lasci terminare naturalmente il sistema a riserva frazionaria. Oppure la banca centrale dovrebbe creare in un solo colpo tutta la moneta frazionata attualmente in circolo comprando obbligazioni bancarie.

Poi, per soddisfare la domanda, suppongo che la banca centrale dovrà immettere costantemente equivalente moneta intera.
Ma come farla arrivare all'economia e non agli stati sanguisuga? Comprando obbligazioni bancarie piuttosto che titoli di stato?
Ed a quel punto non sarebbe zuppa piuttosto che pan bagnato?

Il sistema di finanziamento all'economia passa inevitabilmente per il sistema bancario. Meglio regolamentare con più attenzione quest'ultimo, secondo me.
Se no alla fine per evitare la commistione tra politica e finanza si rischia di fare peggio, convogliando nuova moneta più verso gli stati che verso le banche.

Riguardo poi il sistema referendario, su cui ho idee ben più precise, direi che è come la democrazia, ad un livello ancora più alto.
Li puoi applicare in nazioni mature, con popolazioni con un sufficiente livello culturale, dove magari l'ignorante paesano senza titoli si rende conto dei suoi limiti, altrimenti fai macelli stile Trump, Brexit, Grexit, e magari Italexit.

Il sistema svizzero in Italia farebbe danni inimmaginabili.
 
Ultima modifica:
Ti ringrazio, cara amica, dell'analisi che condivido.

A mio modestissimo parere il maggior vantaggio della "moneta intera" sarebbe quello di moralizzare il fiat money impedendone di fatto la moltiplicazione come oggi a livello di sistema bancario.


Per le technicalities di applicazione, evidentemente, i problemi sono diversi, come giustamente fai rilevare.


Quanto al sistema referendario, ritengo che sia - com'è in Svizzera - uno splendido strumento di formazione e maturazione del cittadino. Certo che loro hanno parecchi secoli di tradizione che fanno la differenza.

Ricordiamoci che tutti gli studi danno la Svizzera al primo posto al mondo come qualità di vita non tanto per la ricchezza diffusa - ovviamente importante - quanto per la possibilità di ogni cittadino di indirizzare il futuro nazionale. In buona parte anche per il sistema referendario che arriva fino a livello fiscale.
 
...Quanto al sistema referendario, ritengo che sia - com'è in Svizzera - uno splendido strumento di formazione e maturazione del cittadino. Certo che loro hanno parecchi secoli di tradizione che fanno la differenza.

Carissimo, sappiamo bene nella storia anche la democrazia quanti disastri abbia combinato.
Certo, magari è stata il meno peggio, non possiamo saperlo, ma comunque va vista con una buona dose di criticità, se si vuole migliorare.

Non si può esportare un sistema democratico, o il suo livello di democrazia, tout court. Ed anche questo l'abbiamo verificato.

Per quanto adori il sistema Svizzero, credo che in Italia farebbe danni inimmaginabili. Per ora.

La Svizzera è un esempio, ma come abbiamo visto che non si può esportare democrazia, non si può neanche elevarne il grado con leggerezza.

Ricordiamoci che tutti gli studi danno la Svizzera al primo posto al mondo come qualità di vita non tanto per la ricchezza diffusa - ovviamente importante - quanto per la possibilità di ogni cittadino di indirizzare il futuro nazionale. In buona parte anche per il sistema referendario che arriva fino a livello fiscale.

Ti confesso che sono abbastanza esposta sul paese Svizzera, e con soddisfazione.

E non tanto per il suo stato dell'arte, quanto per le sue prospettive, ovvero le sue direttive di sviluppo.

Un abbraccio fortissimo!!! ;)
 
Il prossimo 10 giugno i cittadini elvetici saranno chiamati ad esprimersi sulla proposta di iniziativa popolare battezzata “Moneta intera“: se dovesse uscire un “Sì” potrebbe originarsi uno tsunami le cui conseguenze andrebbero ben oltre i confini della Confederazione, investirebbero l’intera Unione europea, e avrebbero forti ripercussioni soprattutto da noi, in Italia: nomi come Monte dei Paschi di Siena, Banca Etruria, Veneto Banca, strumenti come il bail-in introdotto dalla Commissione Ue o il Quantitative Easing della Banca Centrale Europea, finirebbero nei libri di Storia, nel capitolo “Come uscimmo dalla palude del debito”.

Ecco come la "moneta intera" puo cambiare i destini dell'Europa - Gli occhi della guerra

……..

Certo sarebbe una discreta bombetta, dato che la volontà popolare in Svizzera - beati loro - rimane ancora sacra, quindi non facilmente bypassabile da giochetti di politici e banchieri.
E la diffusione a macchia d'olio almeno nel resto del Continente moralmente obbligato.


Proviamo ad immaginarne i confini.


Non dice niente.

Magari un'idea di come finanziare le iniziative economiche ce l'hanno, ma di sicuro non emerge da quell'articolo.

Esistono già delle idee su come modificare l'attuale assetto (responsabile fra l'altro della crisi del 2008), ad esempio l'ottima "La fine delle banche" di Jonathan McMillan.

Ma mentre nel caso di McMillian siamo di fronte a una proposta articolata e fattibile, che cerca di conservare i vantaggi di questo sistema eliminando gli svantaggi, questa proposta di moneta intera puzza di Gold Standard mascherato.

Insomma, il tentativo di risolvere l'enorme massa di debiti che c'è in giro (liquidità=debiti) scongiurando l'eventualità di una ripresa dell'inflazione.

Almeno, questo è il sospetto che viene subito alla mente.

Una sorta di salviamo i patrimoni (i nostri) finché siamo in tempo.

Presentata come neutra, cioè come politicamente né di destra né di sinistra, si configura come l'ennesima politica di destra (fatta passare come valutazione tecnica e non adesione a una particolare politica.)

L'idea seduce, perché non comporta i vincoli del gold standard. Ma al 99% è lì che si vuole arrivare. Una nuova stretta creditizia che favorisca chi ricco lo è di già.
 
Penso che con la globalizzazione attuale e la virtualizzazione della finanza cambi poco e niente. Concerti franchi svizzeri in dollari e poi ti riporti nella condizione iniziale
 
San Siro, amico mio, sei rimasto ancora al destra contro sinistra quando ormai, oggi, si chiama popolo contro élite/es. :)
Stiamo, ahimè, invecchiando. Dobbiamo cambiare mentalità e "the change is good" come diceva un personaggio televisivo.

Il problema non è cosa dica l'articolo o paventare rimembranze signoraggiste, ma sognare per tre minuti.

Qui in Macroeconomia è possibile, nella microeconomia di tutti i giorni no: se non metti lì sul bancone i 5 euro, il droghiere il prosciutto non te lo dà. Senza tanta poesia. Siamo al livello della terra, del reale.

Noi in Macro sì. Sognare per tre minuti che non ci siano più i fantastiliardi numerari che girano per l'intero globo e che solo gli sprovveduti possono pensare come mondo lontano e ininfluente per la nostra esistenza.

Sognare per tre minuti che il mondo torni di terra e non di carta, la realtà sopra la finzione.

Ma non ti preoccupare, i tre minuti stanno per scadere, i sondaggi propendono per il NO.

Ciao
 
mi pare che la linea proposta dall'articolo sia condivisibile
 
San Siro, amico mio, sei rimasto ancora al destra contro sinistra quando ormai, oggi, si chiama popolo contro élite/es. :)
Stiamo, ahimè, invecchiando. Dobbiamo cambiare mentalità e "the change is good" come diceva un personaggio televisivo.

Il problema non è cosa dica l'articolo o paventare rimembranze signoraggiste, ma sognare per tre minuti.

Qui in Macroeconomia è possibile, nella microeconomia di tutti i giorni no: se non metti lì sul bancone i 5 euro, il droghiere il prosciutto non te lo dà. Senza tanta poesia. Siamo al livello della terra, del reale.

Noi in Macro sì. Sognare per tre minuti che non ci siano più i fantastiliardi numerari che girano per l'intero globo e che solo gli sprovveduti possono pensare come mondo lontano e ininfluente per la nostra esistenza.

Sognare per tre minuti che il mondo torni di terra e non di carta, la realtà sopra la finzione.

Ma non ti preoccupare, i tre minuti stanno per scadere, i sondaggi propendono per il NO.

Ciao

Vogliamo che il denaro vada a finanziare le attività produttive?

Riduci le transazioni finanziarie possibili, cancelli le banche come nel testo indicato più sopra, quindi i risparmi si canalizzano verso le imprese.

Non c'è bisogno di creare una nuova idea di moneta dove gratta gratta e sotto rischi di trovare l'oro!
 
la Svizzera si dimostra ancora una volta all'avanguardia mondiale sul fronte delle politiche monetarie

infatti l'abolizione del contante non è nemmeno oggetto di discussione

speriamo che quel piccolo paese possa continuare a rimanere libero
 
forza zugo :o

(scusate non ho resistito, tra l'altro ho pure il diretto in tre ore da centrale)
 
San Siro, amico mio, sei rimasto ancora al destra contro sinistra quando ormai, oggi, si chiama popolo contro élite/es. :)
Stiamo, ahimè, invecchiando. Dobbiamo cambiare mentalità e "the change is good" come diceva un personaggio televisivo.

(...)

Questo è vero.

In realtà, destra e sinistra ci sono ancora.

Solo che la destra, pur sbilanciata a favore del capitale, riconosce al lavoro (e alle persone) ancora un certo valore.

Per la sinistra, invece, esistono solo i mercati e se i mercati decidono che il welfare e i diritti dei lavoratori vanno cancellati, beh, la cosa si fa senza tanti problemi.

Quello che conta sono le idee, non l'impatto che queste hanno sulle persone.

Morale della favola, le élites, che rappresentano una frazione minoritaria, sono in grande prevalenza di sinistra, mentre il popolo è... populista.

Una situazione inedita nella storia. In poco più di 150 anni la sinistra è passata da Marx a Shylock. E forse non è ancora finita.
 
...una banca centrale che eroga moneta direttamente al sistema economico sarebbe esposta alla cupidigia politica di poter “stampare la felicità” del popolo, alla bisogna. Proprio per quest’ultimo rischio l’iniziativa fallirà, confermando la saggezza del popolo elvetico...

Svizzera, il referendum sulla "moneta intera": fallace sogno dei signoraggisti - Phastidio.net

E' andata bene, per fortuna, ma pensa armi del genere in mano ad un popolo meno saggio, magari facilmente manipolabile dal pericolosissimo Putin di turno.
 
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