Libri macroecononomia/economia politica

cchardi

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Salve,
chiedo consigli su testi inerenti macroeconomia e politica economica, ove evidenziati esempi di attuazioni di politiche negli stati, dossier... che non siano puramente dei manuali. Attendo risposte, grazie.
 
Grazie, nel frattempo ti ho lasciato una stellina, se qualcuno vuole aggiungere qualche testo che ha gradito particolarmente, apprezzerei
 
Salve,
chiedo consigli su testi inerenti macroeconomia e politica economica, ove evidenziati esempi di attuazioni di politiche negli stati, dossier... che non siano puramente dei manuali. Attendo risposte, grazie.

Individuare dei buoni testi di economia specie per gli schiavi è arduo per essere l'economia una disciplina a funzione ideologica rigidamente controllata dalla classe dominante. Si tratta di una pseudometafisica per indottrinare la parte di popolazione che voglia studiarla, per gli altri basta la propaganda delle fake news ufficiali.
Le ragioni dell'essere ridotta a una pseudometafisica discendono dall'essere l'economia una scienza sociale e politica avente a che fare con il potere e conflitti di classe come messo in evidenza dai suoi fondatori classici, Adam Smith in primis.
L'invenzione della favola neoclassica (anticlassica sarebbe dovuto essere il corretto nome) creava il paradigma utile a disinnescare i rischi derivanti dall'analisi classica al prezzo ritenuto accettabile di diventare pseudometafisica.
Gli anni in cui si possono trovare libri di economia che trattano di problemi reali sono quelli del dopoguerra e del boom economico quando prevale una prospettiva politica, anche per paura del comunismo, favorevole alla piena occupazione e alla concessione di plusvalore agli schiavi liberi.
In Italia i testi di Claudio Napoleoni e Federico Caffè sono magistrali. Più recentemente i libri di uno dei padroni dell'economia italiana Vittorio Valli contengono ancora parecchi stimoli.
A partire dalla restaurazione capitalistica degli anni settanta la disciplina economica è stata spinta verso la pura pseudometafisica.
L'ultima svolta tutt'ora assolutamente dominante nel definire gli standard è rappresentata dall'introduzione della nuova curva di Phillips e le nuove is lm sfociati nei modelli dsge con il condimento della tautologia delle aspettative razionali (di cui uno dei massimi guru è M Woodford con il famoso testo Interest and Prices Foundations of a Theory of Monetary Policy del 2003 una sorta di trattato psichiatrico in sofisticato formalismo matematico).
I modelli dsge non solo definiscono gli standard ritenuti ufficialmente accettabili (come anche Pasinetti ha riconosciuto non vi è più alcuna chance accademica per chi si tenesse fuori) ma dividono anche gli studiosi o interessati di economia in due gruppi uno il più numeroso ritenuto di amatori e il secondo assai ristretto considerato il professionale. Per far parte del professionale occorre essere in grado di capire i modelli dsge il che non è alla portata di molti. La maggioranza dei testi si basa su tale paradigma anche se fino a livello di undergraduate l'esposizione pur matematica si mantiene più intuitiva e lontana dalle sue sofisticatezze.

Dal punto di vista pratico i modelli dsge sono pseudometafisica e distrazione e non servono a nulla (nonostante una recente veemente e interessata difesa da parte di tre noti studiosi) e da un punto di vista scientifico se la disciplina fosse scienza e non pseudometafisica sarebbero già stati abbandonati per il non riscontro fattuale.
Chi li studiasse deve mettersi in una prospettiva dell'analisi "shumpeteriana" e assumerli come teorie o masturbazioni senza raccordo con la realtà ma frutto di immaginazione autoreferenziale e con una propria esclusiva logica interna.
 
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