premio Nobel in economia

  • Ecco la 60° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Questa settimana abbiamo assistito a nuovi record assoluti in Europa e a Wall Street. Il tutto, dopo una ottava che ha visto il susseguirsi di riunioni di banche centrali. Lunedì la Bank of Japan (BoJ) ha alzato i tassi per la prima volta dal 2007, mettendo fine all’era del costo del denaro negativo e al controllo della curva dei rendimenti. Mercoledì la Federal Reserve (Fed) ha confermato i tassi nel range 5,25%-5,50%, mentre i “dots”, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, indicano sempre tre tagli nel corso del 2024. Il Fomc ha anche discusso in merito ad un possibile rallentamento del ritmo di riduzione del portafoglio titoli. Ieri la Bank of England (BoE) ha lasciato i tassi di interesse invariati al 5,25%. Per continuare a leggere visita il link

ramirez

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.US economist Richard Thaler wins Nobel economics prize

His research was praised for incorporating psychological assumptions into analyses of economic decision-making. The prize-givers said his work had shown how the limitations of an individual’s knowledge in the decision-making process, as well as the consequences of social preferences and a lack of self control, can affect people’s decisions as well as market outcomes.
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Among Prof Thaler's other influential theories is that of 'mental accounting' - the notion that consumers try to simplify their personal finances by creating accounts in their minds. This focuses the consumer on narrow outcomes, rather than considering the overall impact of a decision on their financial situation.
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Si il mercato perfetto, gli attori razionali ecc ecc.
 
In attesa di ulteriori commenti, anche perchè conosco fino ad un certo punto ciò che ha scritto, ne riporto un paio. :D

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Ed anche Assange: Twitter

Richard Thaler just won the Bank of Sweden Prize for economics (there is no Nobel prize for economics). Thaler is dangerous proponent of state totalitarianism who wants to eliminate unsurveilled human economic exchange. Sweden is the most cashless society.

Tra tutti e due penso non andiamo molto lontani dalla verità. :yes:

Io personalmente penso che:

-la razionalità e la conoscenza limitate siano vere, ma siano abbastanza un'ovvietà. E' chiaro che chiunque non è nè in grado di avere accesso a tutte le informazioni disponibili, nè di usarle nel migliore dei modi.

Ciò non significa affatto, però, che non sia ciò verso cui tenda, cioè la massimizzazione della propria utilità personale che, sì, non è al 100% "oggettiva", ma qualcosa di soggettivo e di variabile da individuo ad individuo, da gruppo a gruppo.
Si può sbagliare nel cercare di raggiungerla? Certamente sì.

-siano orrore le teorie secondo le quali, sulla base di questa fallibilità, si auspichi un qualsiasi tipo di organismo superiore - va da sè, infallibile, o molto meno fallibile - che si prenda la libertà di sostituire -indirizzare- i soggetti di cui al punto precedente nella ricerca della loro utilità.

Da notare che:
1) abbiamo comunque l'errore nel tentativo di raggiungere obiettivi noti, perchè qualsivoglia organismo a ciò deputato non è affatto infallibile. Anche perchè la complicazione del problema da risolvere si complica esponenzialmente.

2) a questo dobbiamo aggiungere un ulteriore errore, cioè quello dell'organismo nello stimare cosa sia meglio per gli altri. Io so se preferisco un vestito blu o grigio; l'organismo no, deve stimarlo.

3) è molto difficile pensare che l'organismo possa essere anche sinceramente votato al soddisfacimento di bisogni altrui.
Proprio perchè l'uomo, inclusi gli inevitabili componenti di tale organismo (o, per i nuovi tipi di totalitarismo, anche i creatori di algoritmi ed intelligenze artificali a ciò deputate ), tende a soddisfare ciò che interessa a sè stesso.
Fosse anche la felicità di Caio e di Sempronio, rimaniamo sempre all'interno del soddisfacimento di Tizio.
 
Tra l'altro leggo sul sole un articolo che trovo grottesco.

Nobel per l’Economia a Richard Thaler, studioso delle scelte (da correggere) dei risparmiatori - Il Sole 24 ORE

La storia economica ci offre tanti esempi di eventi in cui domina l'irrazionalità, specie per quel che riguarda la finanza: dalle crisi del Seicento e Settecento (tulipani, Mari del Sud, Mississippi…), giù fino alla crisi del '29, alle bolle della Borsa nella cosidetta ‘crisi dot.com' del 2000, e ancora fino alle recenti allucinanti pazzie della finanza che hanno portato alla Grande recessione


Ma stiamo scherzando?
Senza entrare nel merito delle crisi del 6/700, le crisi citate dell'ultimo secolo non sono neanche per sogno crisi di "irrazionalità" degli operatori economici.

Sono in tutto e per tutto crisi dovute ad errori sistemici indotti proprio dagli organismi "superiori" che cercano di indurre gli operatori economici a modificare il loro comportamento, in quanto ritenuto sbagliato, controproducente, irrazionale.

A leggere certe cose c'è veramente da provare orrore.
 
Gli unici premi nobel che hanno un senso sono chimica, fisica, medicina.

Il resto è solo fuffa basata su scelte viziate da ideologia, moda o politica, in economia l'avevano vinto con la famosa B&S e ci ricordiamo il gran successo di Scholes, nobel per il famoso modello di valutazione.
 
non è solo nella mancata conoscenza delle opzioni disponibili. Molto è anche nella difficoltà di accedere a queste opzioni. Difficoltà logistiche , di costi o altro.
Esempio: tutti sappiamo che in Croazia, SLovenia è possibile avere cure odontoiatriche a buon prezzo. Eppure quanti italiani ci vanno ? una minoranza.
Perchè ci sono DIFFICOLTA' di vario genere .
Tutti sappiamo che è possibile avere agevolazioni fisclali per i pensionati che si trasferiscono , chessò, in Portogallo. Quanti italiani ci sono andati ? Una piccola minoranza.
Ci sono supermercati che vendono a prezzo inferiore il tal prodotto ? Certo. Ma cosa me ne frega a me se Bennet , che sta dall'altra parte della città, mi fa uno sconto, è troppo lontano. Ergo vado al supermercato più vicino.
Insomma come diceva uno che se ne intende GLI UNICI PREZZI COMPARABILI E NON SOLO LOCALMENTE SONO I PREZZI DEI TITOLI QUOTATI.
Quelli sono uguali per tutti ed acquistabili con un click. TUTTO IL RESTO E' OPACO PERCHE' QUASI SEMPRE I BENI NON SONO FACILMENTE COMPARABILI.
se poi parliamo di servizi le scelte sono soggettive, il costo spesso NON E' IL PRIMO CRITERIO.
 
Gli unici premi nobel che hanno un senso sono chimica, fisica, medicina.

Il resto è solo fuffa basata su scelte viziate da ideologia, moda o politica, in economia l'avevano vinto con la famosa B&S e ci ricordiamo il gran successo di Scholes, nobel per il famoso modello di valutazione.

dipende cos'è per te un Nobel. Per me un semplice stimolo ad approfondire quello che il tizio dice. Quindi benvenuto Nobel se porta alla ribalta idee nuove o meglio ancora contrarie al mainstream
 
Il resto è solo fuffa basata su scelte viziate da ideologia, moda o politica, in economia l'avevano vinto con la famosa B&S e ci ricordiamo il gran successo di Scholes, nobel per il famoso modello di valutazione.

Danno il Nobel a Krugman dopo che ha chiesto di creare la bolla immobiliare degli anni 2000, e poi danno il Nobel a quest'altro parlando di "irrazionalità" dei mercati, quando semplicemente spurgano le porcate indotte dai provvedimenti chiesti, ed ottenuti, da Krugman.

Impagabili. :)
 
Danno il Nobel a Krugman dopo che ha chiesto di creare la bolla immobiliare degli anni 2000, e poi danno il Nobel a quest'altro parlando di "irrazionalità" dei mercati, quando semplicemente spurgano le porcate indotte dai provvedimenti chiesti, ed ottenuti, da Krugman.

Impagabili. :)

:D
 
Gli unici premi nobel che hanno un senso sono chimica, fisica, medicina.

Il resto è solo fuffa basata su scelte viziate da ideologia, moda o politica, in economia l'avevano vinto con la famosa B&S e ci ricordiamo il gran successo di Scholes, nobel per il famoso modello di valutazione.

concordo
 
è vero o non è vero che TUTTI SOSTENGONO CHE STAMPARE MONETA CAUSA INFLAZIONE ? SI vero !
Vero o non è vero che qualcuno ragionando sull'insieme và dicendo da anni che in certe condizioni ciò non accade ? si vero
Quindi qualcuno che CI SPIEGHI le cose in modo differente SERVE. Non vuoi dargli un Nobel ? ok
ma non puoi dire che è tutta fuffa
 
è vero o non è vero che TUTTI SOSTENGONO CHE STAMPARE MONETA CAUSA INFLAZIONE ? SI vero !
Vero o non è vero che qualcuno ragionando sull'insieme và dicendo da anni che in certe condizioni ciò non accade ? si vero
Quindi qualcuno che CI SPIEGHI le cose in modo differente SERVE. Non vuoi dargli un Nobel ? ok
ma non puoi dire che è tutta fuffa

ramirez senti a me tieniti fuori dalla folla di libberisti da strada che affollano questo forum: è qualunquismo mascherato di saccenteria.
Francamente non mi sento in grado di valutare questo nobel avendo letto quasi nulla di lui.
Leggendo alcuni spunti su internet però raccolgo la seguente info e cioè che le scelte degli individui alla base delle vicissitudini economiche non sono quasi mai razionali nel senso del massimo risultato con il minimo sforzo ma sono sempre guidate e condizionate da un obiettivo da un target sovraimposto, il c.d. pungolo.
Francamente non mi sento di dargli torto perchè alla fine problematizzare una realtà è sempre un pregio soprattuuto perchè questo alla fine non la elude del tutto.
Mi risulta invece leggendo i post precedenti che c'è un affardellamento di giudizi francamente un pò improvvisati con i soliti scontati richiami a critiche sullo statalismo in nome del purezza del mercato che fanno sorridere per la loro inutilità intellettuale in quanto frutto di superate argomentazioni e dibattiti sul tema: ma chi ha mai vagheggiato oggi lo statalismo o vuole metter in discussione i meriti di un economia libera e privata ma su via....l'ho ripetutto 100 mila volte eppure c'è chi continua a blaterare a vuoto.

Quello che invece mi sento di dire sul nobel è che anche in questo caso l'impianto intelletuale generale è quello solito del mainstream,e cioè lo studio dell'economia su basi logiche generali e non sulla base dei dati storici concreti e quindi degli specifici sistemi di produzione che oggi sono in campo e che condizionano il ns vivere sociale,culturale e politico e che con questi impianti intelletttuali vengono regolarmente elusi e non analizzati compiutamente. Il risultato in genere è il solito inveramento in chiave ideologica del presente e nulla più con l'aggiunta di qualche possibile ulteriore rimedio.
 
Gli unici premi nobel che hanno un senso sono chimica, fisica, medicina.

Il resto è solo fuffa basata su scelte viziate da ideologia, moda o politica, in economia l'avevano vinto con la famosa B&S e ci ricordiamo il gran successo di Scholes, nobel per il famoso modello di valutazione.

Chimica, fisica (astronomia), medicina (biologia), economia (matematica).

Questi sono i Nobel seri.
Sicuramente più soggetti alle mode quelli per la Letteratura e soprattutto la Pace.
 
Ripeto un mio concetto

Io sostengo che può esser interessante il nobel in economia a thaler nella misura in cui abbatte il mito assai diffuso e alla base dell'economia classica per cui gli uomini effettuano sempre delle scelte razionali.Thaler sostiene infatti che le scelte degli operatori economici sono spesso dettate da altri fattori di origine psicologica introducendo alla base dell'economia le teorie comportamentali.
In ciò segue e approfondisce anche un solco già delineato da keynes quando questi spiegò le crisi cicliche della domanda come legate ai c.d. "animal spirits" e cioè le risposte che i consumatori e investitori danno in certe fasi di sviluppo dell'economia e che tendono a negare la teoria dell'equilibrio automatico.

In verità sia l'uno che l'altro sono su una falsariga, e cioè considerano l'economia come un branca dello studio della società in sè producendo astrazione indeterminate.
Per questi infatti non esiste il capitalismo o il sistema medioevale o i socialismi reali come forme di produzione storicamente determinate e con una propria logica autonoma e meritevole di analisi a sè stante,ma queste sono una manifestazione particolare di generalissime idee sull'economia ovvero come quell'insieme di risposte standard che ognuno di noi darebbe in certe situazioni.
Alla fine quello che conta non è l'analisi concreta dei sistemi di produzione in essere ma delle generalissime e vaghe generalizzazioni su "quello che sarebbe se" o che sarebbe in ogni circostanza simile
qualora scoccassero le stesse premesse di fatto.

Questa considerazione che all'apparenza può sembrare accademica nella realtà ha profonde implicazioni pratiche perchè eludere il reale in un'analisi porta alla fine a diventare prigionieri della realtà stessa che finisce con l'essere accettata per quello che è con la variante di alcuni suggerimenti che le si possono dare sulla base di considerazioni ideali.

Non è un caso che keynes attribuiva la causa delle crisi cicliche di sovrapproduzione del capitalismo alle discrasie nell'ambito del mercato sotto forma di cali nella domanda determinati da fattori psicologici e riteneva tali crisi risolvibili con provvedimenti ad hoc di correzione sulla domanda aggregata,compensandoli con interventi pubblici spot.E' Keynese il padre del riformismo in ambito capitalismo imparentandosi mani e piedi con tutte le socialdemocrazie.
Marx invece all'opposto partendo dalle astrazioni reali riteneva le crisi di sovrapproduzione del capitalismo generate all'interno stesso dei processi produttivi,analizzati nel concreto,e le riteneva sistemiche,strutturali per cui l'unica maniera di risolverle è rivoluzionare il sistema di produzione capitalistico.
Che poi oggi siamo ancora ben lungi da una situazione rivoluzionaria porta i 2 filoni a essere abbastanza affratellati anchese keynes e rinnegò sempre con forza questo affratellamento.
 
Io sostengo che può esser interessante il nobel in economia a thaler nella misura in cui abbatte il mito assai diffuso e alla base dell'economia classica per cui gli uomini effettuano sempre delle scelte razionali.Thaler sostiene infatti che le scelte degli operatori economici sono spesso dettate da altri fattori di origine psicologica introducendo alla base dell'economia le teorie comportamentali.

Il brutto è proprio questo.

Gli esseri umani sono indubbiamente a razionalità limitata, ma i fattori "psicologici", comportamentali, soggettivi, non sono affatto una stupidaggine.
Sono ciò che muove, legittimamente, gli esseri umani.

E' perfettamente razionale essere mossi, anche, da motivazioni irrazionali.
Moltissimo di ciò che è bello, e per cui vale la pena vivere, è emotivo, e quindi "irrazionale" (con le virgolette).

Gli esseri umani sono a razionalità limitata, imperfetti nel cercare di raggiungere i loro obiettivi?
Sì, come tutto e tutti a parte alcune divinità, ma questo non li rende affatto "irrazionali".

Dio ci scampi da chi:
-pretende di negare le motivazioni propriamente UMANE
-pretende di sostituire la propria razionalità, presunta superiore, a quella degli altri, in sostanza interdicendoli.

Keynes e le stupidaggini sulla "sovraproduzione", sulla "domanda" o altro ovviamente non c'entrano nulla.
L'unico modo in cui c'entra Keynes è perchè ama interdire le persone, per decidere al posto loro.
 
Il vero problema non e’ se gli investitori agiscono razionalmente, oppure no, o al limite se lo fanno in media, ma se chi agisce razionalmente si avvantaggia della irrazionalita degli altri.
 
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