Angela Merkel vuole comprarsi il Veneto

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Angela Merkel vuole comprarsi il Veneto - Libero Quotidiano

Una idea della Merkel . Operativamente si potrebbe fare una compensazione con il debito che l 'Italia ha nei confronti della Germania nel Target 2,il sistema di pagamento interbancario della UE. Debito che al dicembre 2016 ammontava a 356,6 miliardi di euro. Ad aprile 2017 il debito e’ 411,6 miliardi di euro.

Il Veneto potrebbe averne un grande vantaggio e a breve potrebbe aggiungersi la Lombardia
 
Quel giorno l'amico Viola doveva aver fumato pesante perché il rientro degli affidamenti a vista è previsto solo per la liquidazione coatta amministrativa e non per bail-in e similari....

Detto questo l'Italia del centro-nord, fino al valdarno per capirsi è perfettamente inserita nel triangolo produttivo renano-bavarese (e ci sta proprio bene, aggiungo io....)
 
insomma il buon Otto (Von Bismarck), nun cià capito manco ukazz, in quel 1866.
allora facette bene l'altrettanto ottimo Guglielmo a defenestrarlo. ;)
 
Non vedo nessuna compatibilità caratteriale / economica / territoriale del veneto con la Germania. Magari un po' con la Svizzera.

Comunque il tessuto imprenditoriale sano del nord est non era di certo dipendente da veneto banca e popolare di vicenza, si sapeva da tempo quali erano i problemi di queste banche. Se qualche tedesco vuole comprarsi qualche azienda sull'orlo del fallimento, prego.
 
La germania è il primo parter commerciale in tutto il veneto eccetto la provincia di Belluno.....
 
@ Paolo 1956 “La germania è il primo parter commerciale in tutto il veneto eccetto la provincia di Belluno....”

Sono d’accordo , il Veneto e’ strategico e funzionale alla economia della Germania

".......se un Paese lasciasse l'Eurosistema, i crediti e le passività della sua BCN nei confronti della Bce dovrebbero essere regolati integralmente....." gennaio 2017 . Sono le parole conclusive scritte dal presidente della Banca Centrale Europea , Mario Draghi, in risposta ad una lettera inviata da due europarlamentari del M5S per la posizione dell'Italia : -358,6 mdi euro fine nov 2016 ( come si vede in allegato file pdf ) nel sistema pagamenti area Euro “Target2”.

L’ affermazione di M.Draghi legittima il diritto dei paesi creditori al rimborso degli importi a credito nel sistema di pagamenti Target 2 solo se abbandonano l’Eurosistema. Ad aprile 2017 il credito della Germania e’ pari a 843,4 mdi euro, i principali debitori sono Ita 411,6 mdi euro e Esp 366, 4 mdi euro .

Le cifre del Target 2 sono alte e ogni anno crescono. Forse la Merkel , dopo le parole di Draghi e la preoccupazione del credito, tenta di coprirsi con capitale reale che fa comodo alla Germania .
 

Allegati

  • ECB target 2 document.pdf
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La germania è il primo parter commerciale in tutto il veneto eccetto la provincia di Belluno.....

Ok, allora solo per info, dove si trovano i dati?

Cmq anche la Francia è partner commerciale primario della Germania ma non vuol dire che avrebbe senso inglobarla e/o che ci siano delle affinità culturali particolarmente spinte. Spesso si tratta di una mera questione geografica.
 
Secondo me il "lombardo veneto" sarebbe, per ipotesi, ben felice di annettersi a Germania, Austria e simili.
 
@fdg sulle fonti mi pare ci sia materiale sul sito della CGIA Mestre e Istat

Comunque lasciate perdere liberoquotidiano. Se le aziende venete sono grandi fornitrici dei colossi tedeschi è ovvio che ci siano grossi intrecci azionari e compartecipazioni.
 
@fdg sulle fonti mi pare ci sia materiale sul sito della CGIA Mestre e Istat

Comunque lasciate perdere liberoquotidiano. Se le aziende venete sono grandi fornitrici dei colossi tedeschi è ovvio che ci siano grossi intrecci azionari e compartecipazioni.

Che il veneto sia una località italiana a forte vocazione terronica(cioè proporsi con un'economia subalterna a più basso valore aggiunto) è risaputo e quindi non è da escludere che si possa rivedere con piacere al servizio di un padrone severo anzichè in campo con un'autonoma economia in gioco sui mercati.
Ma sono fiducioso che l'esperienza risorgimentale abbia insegnato qualcosa anche lì e se vogliamo prescindere dall'esperienza risorgimentale,basta rifarsi alla più recente infelice esperienza dell'euro e della nefasta dipendenza da Bruxelles e di qui dalla germania,da molti italiani vista sbagliatamente come una scappatoia alle nefandezze della ns elite politica.
Scappatoia dimostratasi peggiore del male
 
Riprendo alcuni temi di Paolo1956 relativi alla struttura delle aziende tedesche.

In Germania ci sono aziende di lunga vita (Krupp, VW, AEG , Telefunken, KWU, Siemens , etc) che hanno una struttura Industriale di main contractor , holding , sistemista. Questi gruppi lavorano in settori manifatturieri o in contratti di costruzione grandi opere come contraente responsabile dell’intero lavoro . Si occupano dell’intero percorso del progetto : fattibilita’ , ingegneria , fornitura , costruzione , start up , esercizio e manutenzione.In alcuni casi si interessano anche del finanziamento .

La struttura industriale del Veneto, invece, e’ formata, da piccole e medie imprese (PMI) che sono specializzate nella costruzione e fornitura di componenti industriali :viti , bulloni , cinghie , catene , tubazioni , minuterie metalliche , etc. Svolgono una attivita’ di subcontrattista

Sono 2 strutture industriali complementari che si integrano bene. Negli anni passati la collaborazione e’ stata vantaggiosa e proficua per entrambe le parti.

Attualmente la crisi UE e mondiale , i problemi di Veneto Banca e Popolare Vicenza hanno creato difficolta’ che la Merkel con pronta solerzia e iniziativa vuole superare. E’ innegabile che i suoi propositi sono attinenti alla produzione , vuole comprare il Veneto non vuole il Lazio , la Campania o la Sicilia o la Puglia……
 
Riprendo alcuni temi di Paolo1956 relativi alla struttura delle aziende tedesche.

In Germania ci sono aziende di lunga vita (Krupp, VW, AEG , Telefunken, KWU, Siemens , etc) che hanno una struttura Industriale di main contractor , holding , sistemista. Questi gruppi lavorano in settori manifatturieri o in contratti di costruzione grandi opere come contraente responsabile dell’intero lavoro . Si occupano dell’intero percorso del progetto : fattibilita’ , ingegneria , fornitura , costruzione , start up , esercizio e manutenzione.In alcuni casi si interessano anche del finanziamento .

La struttura industriale del Veneto, invece, e’ formata, da piccole e medie imprese (PMI) che sono specializzate nella costruzione e fornitura di componenti industriali :viti , bulloni , cinghie , catene , tubazioni , minuterie metalliche , etc. Svolgono una attivita’ di subcontrattista

Sono 2 strutture industriali complementari che si integrano bene. Negli anni passati la collaborazione e’ stata vantaggiosa e proficua per entrambe le parti.

Attualmente la crisi UE e mondiale , i problemi di Veneto Banca e Popolare Vicenza hanno creato difficolta’ che la Merkel con pronta solerzia e iniziativa vuole superare. E’ innegabile che i suoi propositi sono attinenti alla produzione , vuole comprare il Veneto non vuole il Lazio , la Campania o la Sicilia o la Puglia……

vuole comprare il Veneto...
e certo dopo aver comprato la spagna che si appresta a diventare una sua colonia industriale ora si passa all'italia.
Ma si vuole capire che così ci si rovina,ovvero si investe in economie non complementari come tu hai erroneamente e ottimisticamente scritto ma in economie subalterne e meno specializzate che in germania comporterebbero un costo più elevato legato al maggior costo del lavoro.
Tanto vale far fare certi bassi lavori a dei poveri disgraziati mal pagati e sofferenti e se domani non va più possiamo sempre farlo al ns interno o al massimo farli fare altrove tanto si trova sempre su questi bassi livelli un concorrente pronto.
E giù qui in italia con pressioni sui ns governi a far fare leggi sempre più precarizzanti sul lavoro (v.il job act).
 
vuole comprare il Veneto...
e certo dopo aver comprato la spagna che si appresta a diventare una sua colonia industriale ora si passa all'italia.
Ma si vuole capire che così ci si rovina,ovvero si investe in economie non complementari come tu hai erroneamente e ottimisticamente scritto ma in economie subalterne e meno specializzate che in germania comporterebbero un costo più elevato legato al maggior costo del lavoro.
Tanto vale far fare certi bassi lavori a dei poveri disgraziati mal pagati e sofferenti e se domani non va più possiamo sempre farlo al ns interno o al massimo farli fare altrove tanto si trova sempre su questi bassi livelli un concorrente pronto.
E giù qui in italia con pressioni sui ns governi a far fare leggi sempre più precarizzanti sul lavoro (v.il job act).


Per brevita’ ho indicato solo attivita’ della piccola industria. Nel Veneto c'e' anche la media industria che produce apparati come quadri elettrici, pompe , trasformatori , carrelli ferroviari , etc , esportati anche all’estero. Ci sono inoltre turismo, industria tessile , agricoltura , viticoltura e anche marchi notevoli : Aprilia , De Longhi , Geox e Luxottica . L’industria pesante e petrolchimica di Porto Marghera e’ in via di smantellamento

Il Veneto e’ una regione “contributore netto” percio’ questa strategia paga. Guardando la televisione vedo che gli imprenditori veneti sono sempre arrabbiati con il governo . Considerando le loro capacita’ e la voglia di lavorare che hanno , in uno stato meno esoso e prevaricatore starebbero meglio
 
Per brevita’ ho indicato solo attivita’ della piccola industria. Nel Veneto c'e' anche la media industria che produce apparati come quadri elettrici, pompe , trasformatori , carrelli ferroviari , etc , esportati anche all’estero. Ci sono inoltre turismo, industria tessile , agricoltura , viticoltura e anche marchi notevoli : Aprilia , De Longhi , Geox e Luxottica . L’industria pesante e petrolchimica di Porto Marghera e’ in via di smantellamento

Il Veneto e’ una regione “contributore netto” percio’ questa strategia paga. Guardando la televisione vedo che gli imprenditori veneti sono sempre arrabbiati con il governo . Considerando le loro capacita’ e la voglia di lavorare che hanno , in uno stato meno esoso e prevaricatore starebbero meglio

tu dici
in uno stato meno esoso e prevaricatore starebbero meglio

Il problema è che lo stato esoso e prevaricatore è la conseguenza logica di un modello di sviluppo,quello italiano che si è basato sul piccolo è bello.
Questo ha comportato una sostanziale perdita di competitività, di controllo sui processi da parte dello stato e un conseguente irrompere del malaffare
e dell'evasione soprattutto.
Se a questo sommi l'ingresso nell'euro che ci ha imposto un moneta più forte di quella che ci dovrebbe rappresentare,la frittata è stata fatta.
Nel presente basterebbe abbandonare l'euro e si otterrebbero quel minimo di rilancio che consentirebbe gli aggiustamenti automatici del mercato verso nuovi modelli meno
penalizzanti per il ns paese,senza corree il rischio di far la fine della spagna o delle grecia ma la vedo dura.
 
Credo che dovresti studiare meglio le realtà imprenditoriali del centro-nord perché il tuo paragone con la Cina è largamente fuori luogo. Ritenere che molti beni intermedi si producano in Italia perché il lavoro costa meno mi pare francamente sorprendente.

Comunque le vostre analisi non mi convincono mica tanto. Guardando qualsiasi cartina esplicativa il centro nord per livelli di Pil pro-capite, reddito, produttività etc. sono nel top europeo o quasi e quindi non sorprende che sia perfettamente integrato in un circuito produttivo che comprende tutto il centro-europa fino ai paesi del nord . Il disastro comincia da Roma in giù e trascurare questo mi sembra francamente singolare.

Con tutti i difetti che l'€ possa avere (e sicuramente ne ha molti) il centro-nord produttivo ci è sopravvissuto benissimo e non mi pare abbia tanta voglia di avventure.
 
Credo che dovresti studiare meglio le realtà imprenditoriali del centro-nord perché il tuo paragone con la Cina è largamente fuori luogo. Ritenere che molti beni intermedi si producano in Italia perché il lavoro costa meno mi pare francamente sorprendente.

Comunque le vostre analisi non mi convincono mica tanto. Guardando qualsiasi cartina esplicativa il centro nord per livelli di Pil pro-capite, reddito, produttività etc. sono nel top europeo o quasi e quindi non sorprende che sia perfettamente integrato in un circuito produttivo che comprende tutto il centro-europa fino ai paesi del nord . Il disastro comincia da Roma in giù e trascurare questo mi sembra francamente singolare.

Con tutti i difetti che l'€ possa avere (e sicuramente ne ha molti) il centro-nord produttivo ci è sopravvissuto benissimo e non mi pare abbia tanta voglia di avventure.

Paolo1956 leggi meglio, anzi molto meglio,senza addebitarmi cose che non ho mai detto e sostenuto,semprechè ti stai rivolgendo a me.

Non ho mai detto che molti beni intermedi si producono in Italia perché il lavoro costa meno, ma ho detto che è un obiettivo della germania che fa passare da bruxelles e che andrebbe contrastato.
Di Cina non ne ho mai parlato ho solo detto che l'italia è più esposta alla concorrenza dei paesi emergenti come tipo di economia basata sulle medio piccole aziende rispetto alla germania.

infine dici
Con tutti i difetti che l'€ possa avere (e sicuramente ne ha molti) il centro-nord produttivo ci è sopravvissuto benissimo e non mi pare abbia tanta voglia di avventure

allora ognuno è libero di avere le proprie convinzioni anzi in questo caso direi le proprie sensazioni, ci mancherebbe,ma fare affermazioni del genere e così banalmente,consentimelo,è intelettualmente un pò "poverino".
 
Con tutti i difetti che l'€ possa avere (e sicuramente ne ha molti) il centro-nord produttivo ci è sopravvissuto benissimo e non mi pare abbia tanta voglia di avventure.

Senza voler dare la colpa all'euro, e condividendo il resto del tuo messaggio, non penso che questa frase sia vera. :)

E' un grafico ormai un po' vecchiotto, ma mostra un centro nord comunque ampiamente affaticato (perde terreno rispetto agli altri) da metà anni '90.
Dubito che dopo, con gli anni di crisi, le cose siano granchè migliorate.

gdpeur-gdp-pc-ppp2_0.png

Lo stato dell'unione italiana | noiseFromAmeriKa
 
tu dici
in uno stato meno esoso e prevaricatore starebbero meglio

Il problema è che lo stato esoso e prevaricatore è la conseguenza logica di un modello di sviluppo,quello italiano che si è basato sul piccolo è bello.
Questo ha comportato una sostanziale perdita di competitività, di controllo sui processi da parte dello stato e un conseguente irrompere del malaffare
e dell'evasione soprattutto.
Se a questo sommi l'ingresso nell'euro che ci ha imposto un moneta più forte di quella che ci dovrebbe rappresentare,la frittata è stata fatta.
Nel presente basterebbe abbandonare l'euro e si otterrebbero quel minimo di rilancio che consentirebbe gli aggiustamenti automatici del mercato verso nuovi modelli meno
penalizzanti per il ns paese,senza corree il rischio di far la fine della spagna o delle grecia ma la vedo dura.


Ogni azienda che compete sul mercato ha come fine quello di migliorare , ingrandirsi , guadagnare di piu’ . Alcune ci riescono altre no , i demeriti possono essere dell’azienda stessa oppure dell’ ambiente in cui si trova ad operare.

In Italia il fisco ti impone 180 adempimenti fiscali in un anno. Ho conosciuto da vicino la realta’ del Veneto , lavoravo nel settore ferroviario e ho avuto contatti con Tamini e Firema , fornitori subcontrattisti di materiale rotabile. Un quadro drammatico , aziende di stato e clienti che non ti pagano , continue crisi di cassa , 3 o 4 volte al mese volte avevi in casa i finanzieri che controllavano ogni pezzo di carta , problemi di manodopera , livelli di tassazione insopportabili, difficolta’ di nuovi contratti . Qualche responsabile di azienda mi diceva a 200-300 km da qui (Croazia, Slovenia, Bosnia , Serbia ) sarebbe tutto diverso .

Ingresso nell’euro :
Nel lontano 1 gennaio 2002 , un economista (non ricordo il nome ) disse una cosa sacrosanta : “L’euro e’ una valuta piena di valore e dovremo lavorare molto di piu’ e meglio per rimanere dentro”. E’ avvenuto questo ? No !!!! abbiamo fatto solo finta di fare riforme e leggine , tanti proclami e tante chiacchiere. Allora non andiamo a scomodare i massimi sistemi per dimostrare una cosa elementare

Uscita dall’euro :
".......se un Paese lasciasse l'Eurosistema, i crediti e le passività della sua BCN nei confronti della Bce dovrebbero essere regolati integralmente....." gennaio 2017 . Sono le parole conclusive scritte dal presidente della Banca Centrale Europea , Mario Draghi, in risposta ad una lettera inviata da due europarlamentari del M5S per la posizione dell'Italia : -358,6 mdi euro fine nov 2016 ( come si vede in allegato file pdf ) nel sistema pagamenti area Euro denominato “Target2”. Stralcio del post n.6.
Se l’ Italia volesse uscire dall’euro dovrebbe pagare il saldo dei crediti (pochi) e dei debiti (tanti) che ha nei confronti della BCE . Inoltre dovrebbe liquidare i tds detenuti da altri paesi in euro. Dove li prende gli euro ?
 
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