L’inflazione non esiste

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Il denaro, come spiegava Giacinto Auriti, non è nient’altro che lo strumento di misura del valore. Come ogni strumento, possiede in sé la qualità che misura: il metro è lungo, per esempio, perché misura la qualità della lunghezza. Per questo sostenere che emettendo più moneta, questa perda valore, è come dire che costruendo più righelli si accorcerebbero le distanze. In più l’inflazione presuppone un sistema “chiuso”: se ci fossero dieci penne e dieci euro, la teoria affermerebbe che stampando altri dieci euro, la moneta in circolazione perderebbe il suo potere d’acquisto e, di conseguenza, il prezzo delle penne aumenterebbe.
Purtroppo il sistema “chiuso” non prende in considerazione, ad esempio, che oltre alle penne potrebbe comparire sul mercato un altro prodotto. In questo caso non ci sarebbe un “eccesso” di denaro, l’ulteriore liquidità messa in circolazione sarebbe spendibile in un nuovo tipo di bene o servizio precedentemente inesistente.

Pur volendo presupporre la veridicità o, per lo meno, la buona fede della teoria dell’inflazione, questa ugualmente ammetterebbe la colpa delle banche che, generando denaro dal nulla tramite la truffa della riserva frazionaria, iniettano liquidità nel mercato in preda ad una incontenibile follia, senza un minimo di controllo. Ciò non metterebbe i discussione, quindi, i raccapriccianti crimini perpetrati dagli istituti finanziari.
L’emissione di moneta dovrebbe essere, per lo meno, agganciata alla quantità di prodotti e di servizi, che non sono, però, facilmente quantificabili.

Ma il problema non si pone, non esistendo l’inflazione.
startmakingasense | Fughe della Realta | Page 3
 
adesso te ne diranno ti tutti i colori quando è evidente che inflazione e debito pubblico non esistono se non nel racconto mainstream.
 
Il denaro, come spiegava Giacinto Auriti, non è nient’altro che lo strumento di misura del valore. Come ogni strumento, possiede in sé la qualità che misura: il metro è lungo, per esempio, perché misura la qualità della lunghezza. Per questo sostenere che emettendo più moneta, questa perda valore, è come dire che costruendo più righelli si accorcerebbero le distanze. In più l’inflazione presuppone un sistema “chiuso”: se ci fossero dieci penne e dieci euro, la teoria affermerebbe che stampando altri dieci euro, la moneta in circolazione perderebbe il suo potere d’acquisto e, di conseguenza, il prezzo delle penne aumenterebbe.
Purtroppo il sistema “chiuso” non prende in considerazione, ad esempio, che oltre alle penne potrebbe comparire sul mercato un altro prodotto. In questo caso non ci sarebbe un “eccesso” di denaro, l’ulteriore liquidità messa in circolazione sarebbe spendibile in un nuovo tipo di bene o servizio precedentemente inesistente.

Pur volendo presupporre la veridicità o, per lo meno, la buona fede della teoria dell’inflazione, questa ugualmente ammetterebbe la colpa delle banche che, generando denaro dal nulla tramite la truffa della riserva frazionaria, iniettano liquidità nel mercato in preda ad una incontenibile follia, senza un minimo di controllo. Ciò non metterebbe i discussione, quindi, i raccapriccianti crimini perpetrati dagli istituti finanziari.
L’emissione di moneta dovrebbe essere, per lo meno, agganciata alla quantità di prodotti e di servizi, che non sono, però, facilmente quantificabili.

Ma il problema non si pone, non esistendo l’inflazione.
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"Il denaro, come spiegava Giacinto Auriti, non è nient’altro che lo strumento di misura del valore. Come ogni strumento, possiede in sé la qualità che misura: il metro è lungo, per esempio, perché misura la qualità della lunghezza".

questo concetto è fuorviante.
Il denaro è un bene che serve da tramite in una transazione e che pertanto non viene consumato direttamente in quella transazione.
Se per es. io scambio in un ristorante una coscia di pollo con un petto di tacchino faccio uno scambio per migliorare le performance del mio gusto.
Ma se io uso la coscia di pollo che mi è avanzata nel piatto per acquisire i favori di un avvenente commensale che a sua volta utilizzerà tale coscia per altri servigi
diciamo che in questo caso la coscia di pollo ha svolto la funzione di moneta.
Più aumentano le transazioni economiche e più aumenta la domanda di moneta e quindi il suo valore e viceversa.
Il denaro non è uno strumento di misura del valore ma un valore a sua volta, un bene,che funge da tramite in uno scambio di beni.
Dopo il superamento definitivo del Gold Exchange Standard nel 1971 la moneta(banconote, monete metalliche e scritture contabili sui cc) ha perso del tutto un corrispondente valore reale divenendo un mero strumento di transito per i beni sostenuto dall'obbligo garantito dallo stato che venga accettato in cambio di valori (il c.d corso forzoso).

Infine si dice
Purtroppo il sistema “chiuso” non prende in considerazione, ad esempio, che oltre alle penne potrebbe comparire sul mercato un altro prodotto. In questo caso non ci sarebbe un “eccesso” di denaro, l’ulteriore liquidità messa in circolazione sarebbe spendibile in un nuovo tipo di bene o servizio precedentemente inesistente.

ma che è sto sistema chiuso ?
tutti i sistemi sono chiusi esiste un tot di beni (offerta) e un tot di denaro (domanda) , fermo restando l'offerta se aumenta la domanda il prezzo sale e così via,tutto il resto è noia.
L'inflazione non esisterebbe solo in presenza di un offerta illimitata.
E poi che c'entra la riserva frazionaria in questo discorso ? e perchè mai sarebbe una truffa? tutto il sistema attuale dei rapporti di produzione si basa sul credito bancario che
è disponibile praticamente in maniera illimitata tant'è che la moneta circolante non dipende dalle azioni di politica monetaria,Banche centrali in testa,ma dalle richieste di essa,
tutto il resto è noia.
 
Ultima modifica:
adesso te ne diranno ti tutti i colori quando è evidente che inflazione e debito pubblico non esistono se non nel racconto mainstream.

quindi tutta la storia anni 70, il tracollo di un certo keynesismo è tutta un'invenzione in quanto l'inflazione non esiste, se aumentava il petrolio e di conseguenza i prezzi e di lì a seguire con la scala mobile aumentavano i salari che facevano di nuovo lieviitaire i prezzi è tutta un'invenzione.
Che oggi si pagano 80mld in media sul ns debito pubblico ogni anno è tutta un'invenzione che ha il solo scopo di renderci schiavi delle banche...
Ma su via....
 
Il denaro, come spiegava Giacinto Auriti, non è nient’altro che lo strumento di misura del valore. Come ogni strumento, possiede in sé la qualità che misura: il metro è lungo, per esempio, perché misura la qualità della lunghezza. Per questo sostenere che emettendo più moneta, questa perda valore, è come dire che costruendo più righelli si accorcerebbero le distanze. In più l’inflazione presuppone un sistema “chiuso”: se ci fossero dieci penne e dieci euro, la teoria affermerebbe che stampando altri dieci euro, la moneta in circolazione perderebbe il suo potere d’acquisto e, di conseguenza, il prezzo delle penne aumenterebbe.
Purtroppo il sistema “chiuso” non prende in considerazione, ad esempio, che oltre alle penne potrebbe comparire sul mercato un altro prodotto. In questo caso non ci sarebbe un “eccesso” di denaro, l’ulteriore liquidità messa in circolazione sarebbe spendibile in un nuovo tipo di bene o servizio precedentemente inesistente.

Pur volendo presupporre la veridicità o, per lo meno, la buona fede della teoria dell’inflazione, questa ugualmente ammetterebbe la colpa delle banche che, generando denaro dal nulla tramite la truffa della riserva frazionaria, iniettano liquidità nel mercato in preda ad una incontenibile follia, senza un minimo di controllo. Ciò non metterebbe i discussione, quindi, i raccapriccianti crimini perpetrati dagli istituti finanziari.
L’emissione di moneta dovrebbe essere, per lo meno, agganciata alla quantità di prodotti e di servizi, che non sono, però, facilmente quantificabili.

Ma il problema non si pone, non esistendo l’inflazione.
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Ahahah Auriti ahahah
 
quindi tutta la storia anni 70, il tracollo di un certo keynesismo è tutta un'invenzione in quanto l'inflazione non esiste, se aumentava il petrolio e di conseguenza i prezzi e di lì a seguire con la scala mobile aumentavano i salari che facevano di nuovo lieviitaire i prezzi è tutta un'invenzione.
Che oggi si pagano 80mld in media sul ns debito pubblico ogni anno è tutta un'invenzione che ha il solo scopo di renderci schiavi delle banche...
Ma su via....

l'ha capito persino una bambina di 12 anni....

Anarchici - Victoria Grant - 12 anni spiega la frode del...
 
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