In realtà abbiamo già, dai tempi di Monti, qualche decina di miliardi annui di patrimoniali ordinarie.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Una patrimoniale "grossa", in grado di ridurre il debito di alcune decine di punti, oltre a far crollare tutto nell'immediato, renderebbe il paese un posto allergico a benessere e ricchezza per svariati decenni.
L'Italia diventerebbe un posto totalmente inaffidabile dal punto di vista della proprietà privata, quindi un posto condannato a rimanere povero come qualsiasi dittatura sudamericana o africana.
Nessuno di meritevole investe la propria vita e le proprie risorse in paesi del genere, in modo stabile. Alla faccia di chi pensa che l'imposizione patrimoniale non sia distorsiva.
Sarebbe un biglietto di sola andata per l'Argentina.
L'unica strada rimane tagliare realmente la spesa, anche se in modo traumatico.
Le uniche tasse ritoccabili all'insù sono forse imposte indirette come l'iva, per il resto è tutto già al limite, e qualsiasi aumento rischierebbe realmente di essere controproducente, riducendo il gettito.
tu dici
"Una patrimoniale "grossa", in grado di ridurre il debito di alcune decine di punti, oltre a far crollare tutto nell'immediato, renderebbe il paese un posto allergico a benessere e ricchezza per svariati decenni".
Completamente d'accordo fai un patrimoniale vera e i capitali fuggono.
infice dici
"L'unica strada rimane tagliare realmente la spesa, anche se in modo traumatico".
eh no se tagli in maniera traumatica la spesa pubblica poi risenti del trauma. Un taglio sensibile della spesa pubblica rischia di intaccare seriamente lo stato sociale e
questo aumentando enormemente la propensione al risparmio farebbe crollare dei consumi già in picchiata, e di qui si blocca la crescita e si riducono le entrate che fanno
riaumentare il debito.Per non parlare che perdi il consenso a livello politico e non te lo fanno fare almenochè elimini la democrazia e attui una dittatura,ma non te lo pemetteranno mai
in europa.
E allora ?
forse non sono stato chiaro sino ad oggi,ma il problema che state affrontando,di ristrutturare il debito per evitare il default è un problema che si pone solo se si decide di restare nell'euro.E come si vede non si riesce a ristrutturare.
Ed è proprio questo il motivo per cui io vado ripetendo che in un modo o nell'altro l'euro crolla, proprio per evitare l'inevitabile default del paese.
E nel momento in cui crolla l'euro il debito si ristruttura in automatico con il ritorno alla moneta nazionale e al cambio flessibile per cui la neomoneta si svaluta e il debito
pubblico si ridimensiona in automatico a livello reale,per l'intrinseco gioco del mercato che determina la svalutazione e l'inflazione interna conseguente.
Tutto ciò si realizza senza patrimoniali e senza interventi diretti sui salari e con un corrispondente rilancio a livello di export dell'economia.