Pil 2016 II

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Ue rivede pil Italia, +0,7% nel 2016 - Economia - ANSA.it

La Commissione Ue rivede al ribasso il pil allo 0,7% per il 2016 e + 0,9% nel 2017.

Ue rivede al ribasso crescita Italia: pil +0,7%, nel 2017 sale a 0,9%

La crescita nell'Eurozona [/B]invce sarà quest'anno dell'1,7% contro l'1,9% stimato la scorsa primavera. Nel 2017 l'aumento del Pil sarà dell'1,5 contro l'1,6 della precedente stima.

La Commissione Ue ha rivisto al rialzo poi le stime sul debito italiano: 133% nel 2016 e 133,1% nel 2017, mentre nella scorse previsioni era rispettivamente a 132,7% e 131,8%.

La Commissione Ue lascia invece invariato a 2,4% il deficit italiano per il 2016, mentre alza sempre a 2,4% quello 2017 che invece in primavera vedeva a 1,9%. Mentre il deficit strutturale, in discesa di 0,1% nel 2016 (1,6% rispetto a 1,7%) è in netta risalita nel 2017: 2,2% invece dell'1,7 previsto in primavera
 
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Tutto bene insomma.
Colpa dei tedeschi austeriani ovviamente. :o
 
Produzione industriale (Istat)

A settembre 2016 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,8% rispetto ad agosto mantenendo un livello comunque superiore a quello rilevato a luglio. Questa flessione, che si manifesta dopo due mesi di incrementi significativi, non impedisce di registrare, nella media del trimestre luglio-settembre 2016 un forte aumento dei livelli di produzione (+1,2% rispetto al trimestre precedente).

La tendenza all'espansione della produzione è confermata anche su base annua: corretto per gli effetti di calendario, a settembre 2016 l'indice è aumentato in termini tendenziali dell'1,8% (i giorni lavorativi sono stati 22 come a settembre 2015). Nella media dei primi nove mesi dell'anno la produzione è cresciuta dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'indice destagionalizzato mensile presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell'energia (+3,3%) e dei beni di consumo (+1,2%); diminuiscono invece i beni strumentali (-5,8%) e i beni intermedi (-2,8%).

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano variazioni positive in tutti i comparti: aumentano infatti i beni di consumo (+3,0%), l'energia (+2,4%), i beni strumentali (+1,6%) e i beni intermedi (+1,2%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a settembre 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+ 10,2%), dell'attività estrattiva (+6,8%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,6%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,2%), dell'industria del legno, della carta e stampa (-2,8%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,9%).
 
Dopo il +1,2% del terzo trimestre sul secondo trimestre 2016, un +0,6% a ottobre.

Produzione industriale: Confindustria vede ritorno crescita a ottobre, +0,6%.(Comunque i dati di CSC non coincidono mai con quelli dell'Istat.):D
Inviato da Titta Ferraro il Gio, 10/11/2016 - 16:43

Il Centro Studi di Confindustria (CSC) vede un aumento della produzione industriale dello 0,6% in ottobre su settembre, quando c'è stato un calo dello 0,8% su agosto, comunicato oggi dall'Istat. La variazione congiunturale di ottobre, rimarca il CSC, è spiegata da una stabilizzazione dell'attività nel comparto estrattivo, che in agosto e settembre aveva registrato forti incrementi congiunturali (rispettivamente +4,0% e +18,4%) conseguenti alla riapertura degli impianti in Val d'Agri (inattivi da marzo per questioni giudiziarie); in secondo luogo un progresso dello 0,6% nel manifatturiero, dopo il calo dell'1,9% che si è avuto in settembre; infine un significativo aumento della produzione nazionale di energia (intorno al +1,0%) derivante dal blocco delle importazioni dalla Francia, dove circa un terzo degli impianti nucleari sono fermi da alcune settimane per manutenzione ordinaria e straordinaria.
 
Dev'essere per questo che rivedono al ribasso le stime sul pil. :o
 
Produzione industriale (Istat)

A settembre 2016 l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,8% rispetto ad agosto mantenendo un livello comunque superiore a quello rilevato a luglio. Questa flessione, che si manifesta dopo due mesi di incrementi significativi, non impedisce di registrare, nella media del trimestre luglio-settembre 2016 un forte aumento dei livelli di produzione (+1,2% rispetto al trimestre precedente).

La tendenza all'espansione della produzione è confermata anche su base annua: corretto per gli effetti di calendario, a settembre 2016 l'indice è aumentato in termini tendenziali dell'1,8% (i giorni lavorativi sono stati 22 come a settembre 2015). Nella media dei primi nove mesi dell'anno la produzione è cresciuta dell'1,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

L'indice destagionalizzato mensile presenta variazioni congiunturali positive nei raggruppamenti dell'energia (+3,3%) e dei beni di consumo (+1,2%); diminuiscono invece i beni strumentali (-5,8%) e i beni intermedi (-2,8%).

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano variazioni positive in tutti i comparti: aumentano infatti i beni di consumo (+3,0%), l'energia (+2,4%), i beni strumentali (+1,6%) e i beni intermedi (+1,2%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, a settembre 2016 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+ 10,2%), dell'attività estrattiva (+6,8%) e della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+5,6%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,2%), dell'industria del legno, della carta e stampa (-2,8%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-1,9%).

Ahahahah siamo un paese al collasso. Lasciare perdere, caso strano gli articoli non palesi segnali positivi non li segnalano MAI. Poi non sanno neanche le differenze basi tra equity e patrimonio netto... il basic proprio.

Questo grafico ti fa capire come sono messe davvero le cose da un punto di vista industriale, molto migliore dei volumi di produzione. Capacità produttiva a livello pre-crisi, poche balle.

italy-capacity-utilization.png


Italia - Capacita di utilizzo
 
Ahahahah siamo un paese al collasso. Lasciare perdere, caso strano gli articoli non palesi segnali positivi non li segnalano MAI. Poi non sanno neanche le differenze basi tra equity e patrimonio netto... il basic proprio.

Questo grafico ti fa capire come sono messe davvero le cose da un punto di vista industriale, molto migliore dei volumi di produzione. Capacità produttiva a livello pre-crisi, poche balle.

italy-capacity-utilization.png


Italia - Capacita di utilizzo

Quel grafico spiega proprio nulla... peraltro è la percentuale di un dato variabile ignoto... :D
 
Quel grafico spiega proprio nulla... peraltro è la percentuale di un dato variabile ignoto... :D

Per la nonna... :D
... meglio il 60% di una gallina o l'80% di un uovo... sempre oggi... pur se riferito alla gallina di ieri... :D
 
Dev'essere per questo che rivedono al ribasso le stime sul pil. :o

Quando hanno rivisto al ribasso le stime del PIL della media eurozona e dell'Italia, non conoscevano il dato della produzione industriale del terzo trimestre (uscito ieri in Italia) e soprattutto quello del Pil nel terzo trimestre in Italia, che avremo martedì. Invece per gli altri paesi eurozona il dato del pil del terzo trimestre già si conosce: +0,3%.

Davvero stupido e tecnocratico dare stime sul 2016 e 2017 prima di conoscere il dato italiano del pil nel terzo trimestre 2016 (invece conoscevano lo stesso dato degli altri paesi eurozona).

Ma sono certo, ogni cosa stupida e tecnocratica, piace anche ai nostri amici liberisti alle vongole.
 
Quel grafico spiega proprio nulla... peraltro è la percentuale di un dato variabile ignoto... :D

Nullo è solo il contenuto della tua testa :D

Ora solo i grafici che vi danno ragione hanno senso? AHAHAHAHAH
 
Per la nonna... :D
... meglio il 60% di una gallina o l'80% di un uovo... sempre oggi... pur se riferito alla gallina di ieri... :D

Certo, la capacità produttiva secondo te sparisce in soli 5 anni? Io non ho visto demolizioni di massa di capannoni. Suvvia non arruffarti le penne perchè hai torto.
 
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Siamo per il 2017 27 esimi su 28 per crescita. Ottimismo.
 
ANSA) - NEW YORK, 11 NOV - Standard & Poor's conferma il rating ' BBB-' dell'Italia con outlook stabile. Ma l'agenzia rivede al ribasso la crescita italiana per il 2016 e 2017. Quest'anno il Pil crescerà dello 0,9% rispetto all'1,1% previsto in precedenza. Nel 2017 la crescita sarà dello 0,8% rispetto all'1,3% inizialmente stimato.

Ricordo che nell'ultimo def ( di settembre 2016) il governo stima un aumento del Pil dello 0,8% nel 2016 e dell'1% nel 2017.
 
Ahahahah siamo un paese al collasso. Lasciare perdere, caso strano gli articoli non palesi segnali positivi non li segnalano MAI. Poi non sanno neanche le differenze basi tra equity e patrimonio netto... il basic proprio.

Questo grafico ti fa capire come sono messe davvero le cose da un punto di vista industriale, molto migliore dei volumi di produzione. Capacità produttiva a livello pre-crisi, poche balle.

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Italia - Capacita di utilizzo

Scusa ma è la capacità di utilizzo delle macerie rimaste????
 
Il Nord core cresce poco meno della media UE.

Se cresciamo dello 0,7% e il Sud circa lo stesso mentre l'Europa in media va all'1,7 (inclusi piggs) come fai a dire che il Nord cresce come l'Europa? Con uno 0,7% di crescita e deficit/pil al 2,4%-2,6% come si fa a dire che stiamo correndo? Non ti viene il dubbio che stiamo correndo giù per lo scorreggione?
 
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