Cosa succede se la banca centrale giapponese consolidasse il debito pubblico?

neuromante

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Immaginiamo che la banca centrale giapponese arrivasse a consolidare il debito pubblico nei suoi bilanci trasformandolo in debito irredimibile a tasso zero.
Magari ancora aquistando bond sempre a tasso zero, si è posta come obbiettivo di mantenere il decennale a zero, per consentire una ripresa della spesa pubblica interna per rilanciare l'economia.

Quali sarebbero le conseguenze per lo yen, le altre valute ed i mercati dell'equity e dei bond sovrani e corporate a livello internazionale?
 
Ultima modifica:
In teoria: lo yen crolla, alcune delle altre valute si rafforzano (USD in particolare), duro contraccolpo sui mercati azionari internazionali a cominciare dalle banche giapponesi e da quelle che hanno partecipazioni in esse, difficoltà di nuove collocazioni del debito pubblico giapponese e effetto a catena sui bond di altri paesi a rischio tra cui l'Italia

Non è detto però che la banca centrale giapponese deve per forza arrivare a trasformare il debito rendendolo irredimibile a tasso zero, potrebbe avere altre vie
 
Quali altre strade avrebbe la BoJ?

IL debitp pubblico giappone e quasi tutto interno, per le nuove emissioni potrebbe essere sempre la BoJ ad aquistarlo emettendo moneta che dal governo sarebbe utilizzato per stimoli fiscali.

Perchè i mercati azionari ne sarebbero colpiti se il consolidamento avesse come effetto stimoli fiscali per rilanciare l'economia?
 
Immaginiamo che la banca centrale giapponese arrivasse a consolidare il debito pubblico nei suoi bilanci trasformandolo in debito irredimibile a tasso zero.
Magari ancora aquistando bond sempre a tasso zero, si è posta come obbiettivo di mantenere il decennale a zero, per consentire una ripresa della spesa pubblica interna per rilanciare l'economia.

Quali sarebbero le conseguenze per lo yen, le altre valute ed i mercati dell'equity e dei bond sovrani e corporate a livello internazionale?

E' ciò che sta facendo in questo momento... la questione quindi è quantitativa per il breve periodo... qualitativa nel medio lungo periodo... Senza specificare quantità nel breve non può farsi alcuna previsione od alcun ragionamento ragionevole.
Senza specificare quantità (quantomeno ordini di grandezza) anche nel medio lungo periodo è ben difficile valutare cosa accadrebbe in caso di monetizzazione... sia in termini qualitativi che quantitativi... cosa che peraltro dipende molto dagli scenari presupposti...
 
Quali altre strade avrebbe la BoJ?

IL debitp pubblico giappone e quasi tutto interno, per le nuove emissioni potrebbe essere sempre la BoJ ad aquistarlo emettendo moneta che dal governo sarebbe utilizzato per stimoli fiscali.

Perchè i mercati azionari ne sarebbero colpiti se il consolidamento avesse come effetto stimoli fiscali per rilanciare l'economia?

I mercati azionari non credo ne sarebbero colpiti, quantomeno nominalmente... potrebbe esserne colpito al limite lo yen in caso di crescita della inflazione o squilibri commerciali, cosa difficile da immaginarsi al momento: senza l'apporto della componente energetica...
 
Quali altre strade avrebbe la BoJ?

IL debitp pubblico giappone e quasi tutto interno, per le nuove emissioni potrebbe essere sempre la BoJ ad aquistarlo emettendo moneta che dal governo sarebbe utilizzato per stimoli fiscali.

Perchè i mercati azionari ne sarebbero colpiti se il consolidamento avesse come effetto stimoli fiscali per rilanciare l'economia?

Il debito pubblico giapponese è interno, ma significa che è in mano alle banche, che sono anche partecipate da altre banche straniere, le banche giapponesi emettono azioni e obbligazioni che vanno agli investitori internazionali, eccetera. La crisi delle banche provoca il credit crunch sulle imprese industriali. Poi potrebbe esserci un effetto di contagio sui paesi a elevato debito pubblico, quindi Italia, Belgio, etc. etc. Difficile pensare che un evento grave come il default "pesante" del Giappone non avrebbe effetti a livello internazionale
 
Il debito pubblico giapponese è interno, ma significa che è in mano alle banche, che sono anche partecipate da altre banche straniere, le banche giapponesi emettono azioni e obbligazioni che vanno agli investitori internazionali, eccetera. La crisi delle banche provoca il credit crunch sulle imprese industriali. Poi potrebbe esserci un effetto di contagio sui paesi a elevato debito pubblico, quindi Italia, Belgio, etc. etc. Difficile pensare che un evento grave come il default "pesante" del Giappone non avrebbe effetti a livello internazionale

Non sarebbe un default... come non è default un QE...
 
Il consolidamento del debito pubblico non è default ma ha di fatto effetti simili al default, anche se meno accentuati. Tecnicamente l'operazione descritta è simile a quella realizzata in Italia negli anni '20 del Novecento per ripudiare (di fatto) il debito della prima guerra mondiale. Dire ai mercati internazionali che il debito è irredimibile e ha interessi zero significa dire che l'investitore non ha il diritto di disporre del suo denaro e che il denaro ha rendimento zero (o sotto zero considerando l'inflazione). E' vero comunque che il caso del Giappone è particolare, essendo il debito pubblico in massima parte in mano ai giapponesi e gli interessi di fatto già adesso a zero
 
Il consolidamento del debito pubblico non è default ma ha di fatto effetti simili al default, anche se meno accentuati. Tecnicamente l'operazione descritta è simile a quella realizzata in Italia negli anni '20 del Novecento per ripudiare (di fatto) il debito della prima guerra mondiale. Dire ai mercati internazionali che il debito è irredimibile e ha interessi zero significa dire che l'investitore non ha il diritto di disporre del suo denaro e che il denaro ha rendimento zero (o sotto zero considerando l'inflazione). E' vero comunque che il caso del Giappone è particolare, essendo il debito pubblico in massima parte in mano ai giapponesi e gli interessi di fatto già adesso a zero

Non esiste nessun investitore. C'è la BC. Non lo fai sul 100% del debito.
 
Il consolidamento del debito pubblico non è default ma ha di fatto effetti simili al default, anche se meno accentuati. Tecnicamente l'operazione descritta è simile a quella realizzata in Italia negli anni '20 del Novecento per ripudiare (di fatto) il debito della prima guerra mondiale. Dire ai mercati internazionali che il debito è irredimibile e ha interessi zero significa dire che l'investitore non ha il diritto di disporre del suo denaro e che il denaro ha rendimento zero (o sotto zero considerando l'inflazione). E' vero comunque che il caso del Giappone è particolare, essendo il debito pubblico in massima parte in mano ai giapponesi e gli interessi di fatto già adesso a zero

Per consolidamento intendo solamente quello acquistato dalla BoJ. In pratica dice che non ne chiede al governo ne il rimborso ne gli interessi.
 
Per consolidamento intendo solamente quello acquistato dalla BoJ. In pratica dice che non ne chiede al governo ne il rimborso ne gli interessi.

Questo cambia completamente le cose. In tal caso, potrebbe anche non succedere chi sa che cosa. Al mercato (giapponese e internazionale) interessa di non rimetterci in proprio, se la banca centrale ha abbastanza riserve da fare una cosa del genere l'effetto potrebbe essere limitato
 
Beh, la banca centrale i soldi li stampa, non è che deve averne a riserva.
 
Beh, la banca centrale i soldi li stampa, non è che deve averne a riserva.

In una situazione di deflazione può stampare soldi, ma non all'infinito. In ogni caso stampare moneta è una operazione differente dal consolidamento che dicevi all'inizio
 
In una situazione di deflazione può stampare soldi, ma non all'infinito. In ogni caso stampare moneta è una operazione differente dal consolidamento che dicevi all'inizio

Per consolidamento intendo dire che i titoli di stato che la Boj ha in portafoglio non se li fa riborsare più.
Per i bond che ha acquistato ha stampato moneta. E magari se continua a comprarne ne stamperà ancora.
Solo che questi una volta finiti nelle casse dello stato non debbono più essere restituiti e quindi possono essere utilizzati per una politica espansiva, tipo investimenti pubblici, infrastrutture, etc.

Mi chiedevo quali sono gli effetti e i limiti di una manovra di questo tipo.
 

con quale ritorno un investitore estero preferirebbe il mercato giapponese? E viceversa uno interno. Si distrugge capitale, l'attrattivitá dell'economia diminuirebbe. Poi il Giappone é un caso molto particolare, ma anche parecchio incasinato da decenni di interventismo pubblico senza fine (e senza risultati sostanziali)
 
Per consolidamento intendo dire che i titoli di stato che la Boj ha in portafoglio non se li fa riborsare più.
Per i bond che ha acquistato ha stampato moneta. E magari se continua a comprarne ne stamperà ancora.
Solo che questi una volta finiti nelle casse dello stato non debbono più essere restituiti e quindi possono essere utilizzati per una politica espansiva, tipo investimenti pubblici, infrastrutture, etc.

Mi chiedevo quali sono gli effetti e i limiti di una manovra di questo tipo.

che significa?
 
con quale ritorno un investitore estero preferirebbe il mercato giapponese? E viceversa uno interno. Si distrugge capitale, l'attrattivitá dell'economia diminuirebbe. Poi il Giappone é un caso molto particolare, ma anche parecchio incasinato da decenni di interventismo pubblico senza fine (e senza risultati sostanziali)

Il cancellare il debito pubblico in mano alla BoJ, ed eventualmente acquistarne altro facendogli fare la stessa fine, non equivale ad una manovra espansiva?
Lo stato giapponese emette bond che la BoJ continua a comprare e di cui non chiederà mai il rimborso.
In pratica il ministero delle finanze si trova le casse piene senza avere un debito (i tds presso la BoJ) e può spendere per infrastrutture, etc nel tentativo di rilanciare l'economia.
 
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